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Post N° 174

Post n°174 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da donulissefrascali

DEMOCRAZIA DELLA PARTECIPAZIONE

 

Il problema attuale è determinato dal passaggio da una democrazia dei partiti, molto discutibile, per passare a una democrazia della partecipazione dei cittadini. Tale forma democratica non deve avere lo scopo di far sparire i partiti, ma di far riprendere ai partiti la funzione di essere gli interpreti delle esigenze e dei bisogni della società civile per poi dare delle concrete risposte per un reale rinnovamento e progresso sociale. I partiti debbono cessare di essere una controparte, ma debbono porre e considerare i cittadini come principali attori e protagonisti della vita dei partiti e delle loro scelte. Occorre abbandonare la polemica sterile delle antiche dispute del passato, che, per il cambiamento e l’evoluzione dei tempi, non interessano più le nuove generazioni.

 

Dopo anni di critica astratta e non concreta per la mancanza e per l’insufficienza culturale della svolta dei rinnovamenti proposti, resta presente l’impegno di dar vita a un soggetto politico che l’Italia non ha mai avuto, cioè a una grande azione di rinnovamento, capace di prospettare una credibile alternativa di governo. E’ un problema questo che non si risolve, a mio avviso, con una spaccatura tra i riformatori radicali e i riformisti moderati, e tanto meno con la creazione di una coalizione tra diverse forme di riformisti. Con tale soluzione, i riformisti moderati, privi di qualsiasi identità ideale e progettuale, assumerebbero la funzione di partito guida della coalizione. Attuando una simile realtà, priva di ogni ambizione di presentare idee innovatrici, sarebbe destinata a dar vita a una continua contestazione conflittuale tra una sinistra alternativa veramente innovatrice, e il riformismo moderato, con conseguenze negative sulla stessa governabilità del paese.

 

Con un’analisi della realtà circostante, presente nella società, ci si accorgerà che esiste un vasto settore, veramente democratico e di sinistra, laico e cattolico, che presenta parametri diversi e innovativi della sinistra classica, che mantiene al suo interno alternative innovatrici e propone una sua realtà veramente originale rispetto ai modelli di sviluppo e culturali delle società capitaliste. Tale realtà però, essendo costretta a sopravvivere in una democrazia che sta diventando sempre più ristretta e non permissiva, anche per il condizionante e crescente astensionismo popolare, rischia di non essere rappresentata e considerata.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/10/07 alle 13:06 via WEB
grazie, per aver ricambiato la visita. mi sono creato il mio spazio, spinto da un amico a cui sono piaciuti i miei pensieri, (belli o brutti, m'Bo!!!! giudicate voi!) sono un eterno sognatore! vivo per sbaglio,in questa vita per me troppo materiale. saluti,,,agratius
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 18/10/07 alle 17:23 via WEB
Gent.mo Agratius,grazie per la sua risposta.Ho visitato il suo blog,e ho letto i suoi postinteressante il suo modo di esprimersi.Le sarei grato se volesse fare commenti ai miei post:non mi interessano i consensi,ma i pareri per instaurare un dialogo.Conosco Messina e ho tanti amici in Sicilia.Resto in attesa di una sua risposta magari anche telefonica(340-0067482)Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/10/07 alle 10:56 via WEB
Gent. mo Don Ulisse, amo il confronto e quindi non reputo un’invadenza il suo cortese invito. Condivido il suo ragionamento sulla democrazia della partecipazione come base per la ricostruzione di un sano rapporto tra governo e cittadini. Sono i percorsi di questa ricostruzione che oggi non trovano un filo conduttore nei partiti democratici attuali e reputo molto interessante, e sostanzialmente condivisibile, il suo ragionamento sulle soggettività politiche da rinnovare sia nel campo riformista che in quello della sinistra alternativa. A mio parere, oggi la partecipazione dei cittadini per una democrazia sostanziale rischia di essere incanalata in percorsi che tendono a mutuare la regressiva democrazia formale degli Stati Uniti se non contrastiamo i due estremismi in campo, quello della pax veltroniana e quello delle urla grilliane. Tutte e due le ipotesi, nel prevedere una sudditanza dei cittadini disegnano un passaggio dalla democrazia partecipativa alla teocrazia. Continuerò a leggere spesso i suoi post. Le auguro una buona giornata Cile54
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 19/10/07 alle 16:31 via WEB
Gent.mo Cile54, sentiti ringraziamenti per la sua cortese risposta. E’ interessantissimo il suo commento,non per la condivisione ma per aver contribuito, con il suo chiarimento, a rafforzare determinate linee operative politiche, sia per me che per altri che leggeranno. Questo scambio di idee, sereno e non conflittuale,a mio avviso basilare e fondamentale, sono la base di un dialogo e di un confronto per un positivo rinnovamento sociale. E’ interessantissimo il commento da lei fatto sulla regressiva democrazia formale degli stati uniti,legato alla pax veltroniana e alla urla grilliane. Mi piacerebbe invitare la base popolare, e specialmente i giovani, a non farsi condizionare dall’apatia, che viene promossa da certi poteri per personali interessi, e sentire il bisogno di una partecipazione concreta alla promozione di un vero rinnovamento istituzionale. Ricambio l’augurio di una buona giornata.Don Ulisse
(Rispondi)
 
ghizolfo
ghizolfo il 20/10/07 alle 10:20 via WEB
buon giorno. Ho trovato interessante il suo blog. Non si offende se un ateo come me la inserisce nella lista amici? Grazie
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/10/07 alle 11:48 via WEB
Gent.mo Ghizolfo,è un grande regalo che mi fa,non un'offesa.Sono lieto che mi inserisca nella lista amici.Posso esprimerle un mio pensiero:non lo credo ateo:la sua gentilezza umana evdenzia una vera Fede,che non è come quella di tanti sbruffoni che non sanno cosa significa aver Fede.Cordialità e a presto,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
ghizolfo
ghizolfo il 20/10/07 alle 14:41 via WEB
non merito tanto. Forse ha ragione lei. Pur non riconoscendomi in una dottrina religiosa in particolare riconosco di avere una mia religiosità che tutto sommato ha qualche punto in comune con quella cattolica. I complimenti, semmai glieli devo fare io. Per quel poco che ho avuto occasione di leggere le riconosco che lei ha il dono di suscitare dialogo e dibattito. Saluti
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/10/07 alle 16:50 via WEB
Gent.mo Ghizolfo, la sua risposta è interessantissima,.Dimostra chiaramente di avere una Fede naturale e oggettiva che deriva da una vera razionalità, e le sue precedenti affermazioni giustissime erano causate dalle assurde modalità operative del potere clericale. Quante persone sono condizionate da tali comportamenti e dichiarano di essere atee o agnostiche, ma di fatto hanno più Fede di tanti sbruffoni, che sono schierati con il potere clericale per personali interessi.. Leggendo la tua conclusione sarei a esprimerti un mio desiderio di poter avere una tua collaborazione per estendere sempre più un dialogo con la base popolare e particolarmente con i giovani. La costruzione del futuro della società deve essere nelle loro mani. Cordialità, Don Ulisse
(Rispondi)
 
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