Creato da: donulissefrascali il 29/10/2005
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Post N° 178

Post n°178 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da donulissefrascali

DIBATTITO DI BALLARO A RAI 3

 

Ho seguito ieri sera, 30 ottobre, sulla RAI 3 il dibattito di Ballarò sulla situazione sociale presente oggi in Italia. I temi che si dovevano trattare erano diversi: la sicurezza, la giustizia, e altri che evidenziavano la situazione preoccupante presente oggi in Italia. La giustizia è un fine sociale come l’uguaglianza di tutti i cittadini, come la libertà, la democrazia, il benessere. La giustizia sociale è stata equiparata alla legalità, all’imparzialità, alla retribuzione dell’individuo e delle famiglie secondo i loro bisogni. Ora se queste definizioni fossero proposte e applicate, se “il GIUSTO” avesse lo stesso valore e significato di egualitario, ne deriverebbe che tali norme di “giustizia sociale“ verrebbero approvate e realizzate.

 

Vorrei richiamare un’esperienza da me fatta in Senegal, molto significativa, che ritengo potrebbe portare a importanti decisioni. Fui invitato ad andare a visitare il parco zoologico naturale del Senegal, frequentato da un innumerevole numero di felini; pantere, elefanti, leoni e tantissime altre specie di animali, che vivevano in un ambito di notevole libertà. L’invito mi fu fatto dal direttore del parco, che mi avrebbe accompagnato, e che mi avrebbe proposto di fare una particolare esperienza: si trattava di riuscire ad accarezzare un leone. Rimasi alquanto perplesso e timoroso, ma il dirigente mi rassicurò che sarebbe stata un’esperienza unica e meravigliosa. Ci inoltrammo nel parco, dopo un tratto di percorso all’interno del parco enorme, apparve una bestia, un magnifico leone che ci veniva incontro pacifico e tranquillo. Non è facile esprimere la mia titubanza legata a una notevole paura. Non temere mi dice il direttore e andammo verso il leone, che scodinzolando ci venne incontro. Ha mangiato, mi disse il direttore, e per questo non sarà feroce. Infatti l’accostai, l’accarezzai, come un meraviglioso cane di una famiglia. Credo sia importante riflettere: siamo impegnati a dare adeguate risposte all’essere umano, finalizzate alla promozione di una vera giustizia sociale? Quanti lasciano i loro territori perché non hanno risposte per una loro dignitosa sopravvivenza. E’ una realtà che non riguarda solo i paesi extracomunitari ma anche il sud italiano. Ieri sera a “Ballarò” si è parlato di tanti problemi, di giustizia, di repressione, e sono emersi solo i reati che vengono commessi da emigranti sia al nord che al sud e delle condanne che si debbono infliggere a questi. Non si è durante il dibattito assolutamente parlato delle cause che hanno prodotto tali reati e delle metodologie da mettere in pratica per il superamento. Il leone non sbrana nessuno quando è sfamato, e sono convinto che anche l’uomo cesserebbe di essere violento se avesse adeguate risposte per una sua dignitosa sopravvivenza. Don Ulisse.

 
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>> In-Giustizia su pEaCe!!!
Ricevuto in data 31/10/07 @ 19:42
Paese assurdo quest’Italia!!! Probabilmente la maggiora parte dei miei post iniziano così, ma che... (continua)
 
Commenti al Post:
SUPERLIGHT0
SUPERLIGHT0 il 31/10/07 alle 17:11 via WEB
La problematica sulla devianza sociale coinvolge diverse discipline, tra cui la psicologia, la sociologia, la criminologia, ecc. La criminalità è un fenomeno sociale abbastanza diffuso a livello mondiale, le cause sono molteplici, sicuramente non è bene agire solo in termini di repressione senza tentare di porre rimedio ai fattori scatenanti. L'individuo è condizionato dall'ambiente in cui vive, dalla propria situazione psicologica e dai problemi familiari. La solidarietà sociale sarebbe un ottima soluzione ai fini della prevenzione di attività criminose, lo Stato dovrebbe garantire un lavoro dignitoso....
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 31/10/07 alle 19:14 via WEB
Gent.ma Superlighto, la tua risposta provoca la discussione o meglio il dialogo e un sereno confronto su tanti temi. La criminalità, come affermi, e veramente un fenomeno sociale molto diffuso a livello mondiale, particolarmente nei paesi extra comunitari, e ritengo sia giusto inserire anche il sud d’Italia. Non credo sia giusto parlare solo di fattori scatenanti, ma ritengo sia importante parlare anche dell’apatia in cui vive il giovane perché non trova interesse adeguato da parte dei responsabili a livello di governo di promuovere attività atte ad incidere in maniera determinante a un rinnovamento che contribuisca alla nascita di una vera giustizia sociale. E’ vero che il giovane è condizionato dall’ambiente in cui vive, ma non è uno psicotico, al 99 % sono normalissimi. L’ambiente familiare incide sulla maturazione della razionalità del giovane, ma chi ha influito maggiormente allo sfascio in cui oggi si trova costretta la famiglia. La solidarietà? E’ una cosa meravigliosa che non ha senso se non si attua attraverso una equità di partecipazione ai diritti comuni ad ogni cittadino. E’ giusta l’affermazione che lo Stato dovrebbe garantire un lavoro dignitoso…..quanti temi e punti di discussione si presentano dopo tali affermazioni. Saluti Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
SUPERLIGHT0
SUPERLIGHT0 il 31/10/07 alle 23:15 via WEB
La questione a cui lei fa riferimento dipende dalle leggi della gradualità che governano la crescita della verità di senso. In altre parole, non solo la libertà può essere considerata da una pluralità di punti di vista, ma, in primo luogo, questa complessità dipende dalla stratificazione del sottosuolo culturale che sorregge la forma attuale del concetto di libertà (i diritti dell’uomo). Allora, il fatto che nel dibattito sui diritti dell’uomo si sia ormai rinunciato a interrogarsi sul loro fondamento spiega in gran parte il perché la cultura diffusa dei diritti sembra portare ad esiti contraddittori e autodistruttivi. Rispetto al dialogo, la verità rappresenta quella che chiamerei “la condizione di sensatezza”; la libertà, invece, la condizione esistenziale di possibilità.
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 02/11/07 alle 18:41 via WEB
Gent.mo Superlighto,sono stato tante volte a Palermo,ho tanti amici ed ho avtuto anche ospiti al mio centro sociale.E' giusto quanto affermi che la crisi odierna della società dipende dalla mancanza di un vero senso culturale della massa popolare. Solo un dialogo serio potrà far nascere una adeguata cultura, e da questa nascerebbe una autentica e una vera libertà personale. Saluti cordiali Don Ulisse
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
SUPERLIGHT0
SUPERLIGHT0 il 03/11/07 alle 18:52 via WEB
Don Ulisse Dio la benedica sempre ed in ogni luogo, grazie per la sua gentilezza e spontaneità. Marco (superlight)
(Rispondi)
 
Giles2004
Giles2004 il 04/11/07 alle 12:30 via WEB
C'è un'e-mail per Lei. Serena domenica e un fraterno abbraccio, Giles
(Rispondi)
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 05/11/07 alle 12:49 via WEB
Alcuni stranieri, l'hanno detto in TG, nel loro paese di origine non si pensano nemmeno di fare quello che fanno invece qui, perchè "da loro non è permesso".. Non si può certo fare di ogni erba un fascio, ne so qualcosa lavorando in questa scuola, un C.T.P. centro territoriale permanente, però... la stragrande maggioranza non fa NIENTE per non alimentare qulleìo ke già si dice e si pensa di loro. Perchè al giorno d'oggi i crimini sono fatti SOPRATTUTTO da stranieri? Poco tempo fa qui vicino, a Gorgo al Monticano, c'è stato quel terribile duplice CRIMINE (non si può chiamarlo solo delitto),se ne è parlato in tv, giornali...ma poi tutto finito là, ora è successo di nuovo a Roma........e subito un decreto. Allora è vero ke al nord siamo di serie B ??? Le auguro una buona settimana, e mi scuso se ho fatto errori.. o scritto con rabbia.. ma l'ho scritto con il cuore!
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 05/11/07 alle 18:23 via WEB
Gent.ma Serenix.tv,non vorrei apparire fazioso e non considerare certi comportamenti di emigranti.Vorrei richiamare certi fatti storici del primo 900,quando erano gli italiani che emigravano in america.Succedeva quanto succede oggi con quanti arrivano in Italia.Non vorrei giustificare nessuno,ma il problema della giustizia sociale richiede interventi governativi che risolvano i gravi problemi esistenti non con la repressione.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 05/11/07 alle 21:26 via WEB
Non mi sembra stiano facendo niente per risolverli però. L'ammiro caro don Ulisse, per quello ke fa, x quello ke scrive, ma su questo.... ne vedo tante, troppe! e loro continuano ad avere molti più diritti di noi. Proprio oggi pomeriggio su un programma tv c'erano i familiari di uno dei 4 ragazzi uccisi da un rom.... piangevo ankio con quel papà, quello zio, e l'altra signora ke le è stato ucciso il marito in un altro "incidente". Mi vergogno di essere rappresentata come italiana, da persone ke ci governano in questo modo. quel rom.... sta comodo al sole.. mentre 4 famiglie vanno in cimitero a trovare i propri figli. Questo NON lo accetterò mai! fa troppo male! un saluto sincero caro don..
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 09/11/07 alle 16:33 via WEB
Gent.ma Serenix.tv,non intendo assolutamente giustificare certi comportamenti,sarebbe assurdo, ma siccome sono collegati alla negligenza operata da quanti dovrebbero avere il dovere di intervenire poiticamente,mi sento in dovere di sollecitarli per evitare le drammatiche situazioni che quasi quotidianamente si verificano.Credo sia un dovere da parte del popolo sollecitare tale operatività.Don Ulisse
(Rispondi)
 
whizkid
whizkid il 07/11/07 alle 17:49 via WEB
Riprendo la sua similitudine del leone, perchè parlando per traslato penso si eviti la confusione (paradossalmente ma è così) che ne deriverebbe da un discorso diretto sull'argomento da molti sollevato in questi giorni dopo i noti accadimenti di cronaca; e poi perchè credo che il "mondo animale" sia da moltissimi, per non dire tutti, me compreso ben più accetto del "mondo umano". Il fatto che la pericolosità o meno di un essere dipenda dal suo grado di appagamento fisiologico (più che fisico) è, potremmo dire, fatto certo in relazione alle leggi di natura. Ma se si sale di un gradino appena: il leone si procaccia il cibo da sé oppure è qualcun altro che deve provvedere al suo sostentamento? Tenendo presente che il leone è forte e non ammalato e quindi bisognoso di cure amorevoli. Si può privare il leone della sua libertà, imprigionandolo in una gabbia stretta, perchè "affamato" e quindi pericoloso per altri? E tra questi altri come ci è finito l'uomo? Forse l'uomo ha minacciato, invaso, violentato l'habitat del leone che prima era libero di vivere secondo natura fino a quando qualcuno ha deciso di dargli una parvenza di libertà imprigionandolo in una gabbia molto più grande (mi viene in mente Jurassic Park!) ? Non voglio certo scomodare J.J.Rousseau, mi fermo qui. Buona sera.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 09/11/07 alle 16:23 via WEB
Gent.mo Whizkid,mi scusi ma il mio esempio sul leone era solo un fatto figurativo.Il leone quando ha mangiato non e più feroce, l'uomo diviene violento quando non ha adeguate risposte alla sua sopravvivenza: se chi ha responsabilità di potere promovesse una vera giustizia sociale per la giusta sopravvivenza,nascerebbe certamente una vera pace.Riflettiamo su questo. Don Ulisse
(Rispondi)
 
knowhere
knowhere il 12/11/07 alle 23:52 via WEB
La pace, il mondo, la da' sempre attraverso un certo grado di violenza...tutta la morale umana è una spinta, un tentatativo di diminuire, diluire, sempre più questa violenza. Tuttavia è impossibile eliminarla. Per questo la via più perfetta qui sulla terra è quella della vittima, della croce: la via della Pace, quella vera, non come quella che il mondo dà.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 16/11/07 alle 18:08 via WEB
Carissimo Knowhere,è giustissimo il tuo commento. Avrei qualche riserva sul fatto, se ben ho capito,che la pace si ottiene facendo la vittima.Accenni alla Croce, se è quella del Vangelo,del Cristo, è la vera pace a cui aspira l'essere umano.Cordialità Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
knowhere
knowhere il 16/11/07 alle 18:42 via WEB
Nella pace puramente umana c'è sempre un tasso di violenza. Nel tempo si è sempre più diluita (in quel che conosciamo di pace)...Dicevo che questa violenza, pur diluita, è ineliminabile in quanto puramente umana...ed è per questo che la croce, la Croce di Cristo, è la via perfetta in questa terra, perché toglie potere a questa violenza proprio subendola volontariamente. Da questa Croce nasce il Risorto. Che già ora è in noi, con noi, per noi, anche se non ancora nella Gloria dei Cieli, ma nella Gloria della Croce.
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 25/11/07 alle 17:19 via WEB
Gent.mo Knowhere,nella realtà sociale esiste la violenza e nel tempo non è diminuita,anzi è notevolmente aumentata perchè il potere politico non ha operato per far emergere una equità di diritti,di giustizia sociale.Chi non ha prospettive per il suo futuro si ribella e diviene violento.E' questa la realtà da cambiare.Don Ulisse
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 26/11/07 alle 16:55 via WEB
Don Ulisse lei sa che la prima cosa da cambiare...la conversione....è quella del cuore...non sto parlando di chi nel mondo muore di fame...sto parlando del nostro mondo occidentale...Senza una prospettiva di salvezza eterna sarà sempre una lotta di spartizione, per quanto sia grande la torta. Non è più tempo di fare la guerra fra ricchi e poveri, fra istituzioni e gente...è tempo, come dice lei, di dialogo...ma il dialogo per essere costruttivo non può che partire dalla verità che, nonostante ogni possibile confusione, è sempre accessibile a tutti!...l'amore non è difficile da capire, neppure quello verso il nemico!
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