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Post N° 184

Post n°184 pubblicato il 26 Novembre 2007 da donulissefrascali

FEDE, SACERDOTE, MAESTRO SPIRITUALE

 

Il maestro spirituale, persona presente nella maggioranza delle tradizioni religiose, è il depositario di un patrimonio ideologico e spirituale ed è la persona a cui è affidato il compito della trasmissione e del mantenimento della sua autenticità d’origine. Un maestro spirituale quindi, non è un professionista, ma è persona che ha una vocazione. Le modalità di approccio che li distingue, o che almeno dovrebbe distinguerli, dovrebbe corrispondere ad un modo di vita esemplare. Un vero maestro dovrebbe emanare un’impressione di forza spirituale, di libertà interiore, di gioia di vivere, di grande apertura che si manifesta e non s’impone attraverso un potere temporale istituito, ma in virtù di un carisma, e di una attitudine a comunicare per avviare un dialogo positivo di confronto tra i partecipanti al collettivo Ecclesiale, per evidenziare e far vivere la realtà naturale dell’essere umano voluta dal Trascendente. Il maestro spirituale è quindi il custode della tradizione e colui che la mette in discussione, presentandola in forma di dialogo non convenzionale, offrendo a ciascuno l’opportunità di trovare in pratica il suo modo di accesso al divino. A differenza delle modalità di vita sacrali, che nelle linee tradizionali vengono proposte, o che potremmo dire che s’impongono, i maestri spirituali di fronte alle grandi domande esistenziali, propongono delle risposte personalizzate. L’azione della religione e del maestro spirituale si pongono a tal punto su due poli opposti: la prima si pone e serve da guida ad una società, il secondo si fa guida d’individui, di singole persone, senza considerare la loro appartenenza sociale, la loro età, o il loro sesso. Le linee ideologiche operative su esposte, sono legate al problema della salvezza dell’uomo, sulla struttura e sulla pratica della religione, considerando nell’ottica tradizionale, la Chiesa voluta dal Cristo, che aveva ritenuto ogni fedele ”Sacerdos” per il suo prossimo. Come possiamo non avere il potere di decidere, attraverso un dialogo e un confronto, come avveniva nei primi tempi della chiesa, ciò che è giusto e sbagliato nella Fede? Alle origini della chiesa ci si basava sul Sacerdozio universale, secondo cui ogni cristiano doveva sentirsi in dovere di diffondere uno spirito di fede con il suo prossimo. La realtà di crisi, presente nell’odierna realtà sociale, che sta diffondendo reati e conflitti in maniera sempre più vasta, dipendenti dall’individualismo egoistico di tantissime persone, ritengo che sia importante da parte di chi si vuol ritenere veramente persona di fede, che si senta in dovere di sentirsi impegnato per una vera attività di rinnovamento sociale.

 
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Commenti al Post:
knowhere
knowhere il 26/11/07 alle 17:17 via WEB
Non mi risulta chiaro Don Ulisse che cosa lei vede o sente come imposizione! Dire che un cristiano, un figlio di Dio, sia limitato dalla gerarchia ecclesiale è un'affermazione poco chiara!...forse per chiarire il dialogo sarebbe bene che lei evidenziasse non tanto una sua lettura critica bensì desse una parola con l'autorevolezza che solo la Verità ha!
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 26/11/07 alle 18:04 via WEB
Gent.mo Knowhere,il dicorso e la risposta possibile non è semplice.Vogliamo affrotare il discorso pedagogico formativo? Vogliamo considerare la posizione oggi presente in tutte le istituzioni pubbliche i loro comportamwnti? La parte emergente in tutte le strutture è il POTERE che è molto bravo a dare ordini,ma non è molto disponibile a tenere linee operative che salvino la libertà personale e la crescita razionale dell'individuo.Saluti Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
knowhere
knowhere il 26/11/07 alle 21:25 via WEB
A sua memoria c'è stato un tempo che non era così?
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 27/11/07 alle 12:07 via WEB
Gent.mo Knowhere,il catechismo n.2472afferma:Tutti i cristiani sono tenuti a manifestare con l'esempio della vita e con la testimonianza della parola l'uomo nuovo...credo che sia chiaro il discorso che il dialogo fra le persone trasmette una funzione formativa verso il suo prossimo a ogni cristiano:era questa la realtà della Chiesa dei primi tempi.Don Ulisse
(Rispondi) (Vedi gli altri 18 commenti )
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 27/11/07 alle 16:43 via WEB
Su questo sono totalmente daccordo con lei...non può che essere così!...di fatto la santità è questa testimonianza!...quello che volevo sottolineare io è che questa testimonianza non è CONTRO l'uomo (fosse anche il potente)...ma sempre PER l'uomo...si condanna il male non il peccatore...nei confronti di coloro che detengono il potere umano occorre essere franchi ma anche rispettosi...come dice la Scrittura al Salmo 107 verso 40 "Colui che getta il disprezzo sui potenti, li fece vagare in un deserto senza strade."
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 27/11/07 alle 17:42 via WEB
Gent.mo Knowhere,il tuo discorso è positivo ed interessante come le allusioni che fai.La cosa che non emerge è il dialogo, che fa parte della realtà liturgica,che è il dovere che ogni persona ha di dialogare ed esprimersi con il suo prossimo: in tal modo realizza il suo essere "Sacerdos" nei confronti del suo prossimo,e partecipa direttamente all'Ecclesia esprimendo se stesso. Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
exangeoa
exangeoa il 28/11/07 alle 10:24 via WEB
Credo che nel nostro piccolo ogni uno di noi dovremmo fare qualcosa...tanti granelli si sabbia formano il deserto!!!Un inizio di dialogo moderato e ascoltando le ragioni di tutti,penso sia una buona base,senza imposizioni,nè ceretzze..Nessuno li ha...Una sola certezza esiste,la fede,per chi vi legge invece sembra che stiate facendo un "braccio di ferro"....un saluto a tutte e due
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 01/12/07 alle 11:31 via WEB
Gent.ma Exangeoa,molto assennata la sua risposta:quanti sarebbe bene che riflettessero e che non facessero il braccio di ferro.Non è sempre facile.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 06/12/07 alle 11:50 via WEB
ho letto solo ora questo tuo intervento...mi spiace se ti ho dato questa impressione...il mio intento non è quello di fare un braccio di ferro, ci mancherebbe!...il fatto di argomentare e di trovare un filo fra le parole che ci diciamo è un dialogo!...io lo vivo come un lavoro comune, fatto con allegria, ci si sforza insieme ma è uno sforzo fatto con gioia, con la gioia di stare insieme!...ciao!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 28/11/07 alle 11:37 via WEB
Sono per il dialogo Don Ulisse. Lei dice una frase..."Come possiamo non avere il potere di decidere, attraverso un dialogo e un confronto, come avveniva nei primi tempi della chiesa, ciò che è giusto e sbagliato nella Fede?"...ecco una frase del genere secondo me andrebbe chiarita!
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 01/12/07 alle 11:41 via WEB
Gent.mo Knowhere,non c'è niente da chiarire: se uno esprime se stesso e si confronta con i suoi simili con sincerità,emergono certamente i comportamenti anomali di qualcuno,per cui confrotandosi con i suoi simili potrebbe rendersi conto di suoi comportamenti poco chiari.E'il dialogo sincero che è difficile da affrontare.Saluti,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 03/12/07 alle 11:03 via WEB
"ciò che è giusto e sbagliato nella Fede"...una frase del genere presuppone che si possa avere una fede sbagliata...ovvero presuppone che la fede sia un convincimento piuttosto che una "sostanza"...(vedasi ultima enciclica di Papa Benedetto)
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 05/12/07 alle 17:40 via WEB
Gent.mo Knowhere,faccio fatica a capire i tuoi discorsi,troppo spesso superficiali.Se si parla di comportamenti suggeriti da uno spirito di Fede,il dialogo e il confronto con il nostro prossimo,può aiutarci a trovare una nostra maggiore sicurezza interiore,e una maggiore razionalità nei nostri comportamenti.Ritengo sia un fatto giusto ed importante.Saluti Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 06/12/07 alle 11:41 via WEB
Don Ulisse...mi spiace se non riesco a farmi bene intendere!...come le ho scritto più volte io sono per il dialogo, direi di più, per un dialogo di amore...credo che su questo siamo daccordo! quello che non capisco nelle sue parole è che lei sembra invocare una libertà in Cristo nei confronti di un certo tipo di chiesa secolarizzata...allora mi chiedo...se uno è libero in Cristo deve essere libero ma non in contrapposizione ad una chiesa secolarizzata, piuttosto aiutandola, rimanendole fedele pur nella propria libertà, proprio perché si è liberi, sapendo che la Chiesa è Una!...dobbiamo aiutarci tutti e non trovare nemici se non quel nulla che è il male che ci divide!...buona giornata!
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 07/12/07 alle 16:27 via WEB
Gent.mo Knowhere,capisco il valore del dialogo,ma cosa significa dialogo d'amore?Vorrà forse intendere dialogo di amicizia.Non comprendo poi cosa intende per Chiesa secolarizzata.La Chiesa è l'insieme di tutti i fedeli,non la Gerarchia,che debbono avere la possibilità di dialogare tra loro,comprendendo anche la Gerarchia.Questa,a mio avviso è la vera Chiesa.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 08/12/07 alle 00:01 via WEB
Don Ulisse...sono convinto che solo le persone che si amano in Cristo arrivano a dialogare veramente, senza mettere ostacoli fra loro. Certo siamo più abituati a parlare in termini di amicizia, ma Gesù stesso ha parlato in termini di amore!...Ho usato il termine chiesa secolarizzata, forse non correttamente, per indicare ciò a cui sembrava alludere lei in alcuni passaggi: ovvero che anche nella chiesa vi sia un potere gerarchico più pronto a dare ordini che al dialogo!...io sostenevo l'obbedienza nella libertà: non sono due realtà contrapposte!...
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 08/12/07 alle 12:11 via WEB
Gent.mo Knowhere, l’uomo è per natura socievole e solidale, e con i suoi comportamenti dovrebbe attivare tale socialità. La Chiesa, come è stata prospettata dal Cristo dovrebbe essere come un grande famiglia, a livello mondiale, nella quale tutti gli esseri umani dovrebbero vivere praticando gli stessi doveri verso il prossimo,e contemporaneamente avere ugualità di diritti. Non è pensabile che al mondo vi possano essere persone che hanno la possibilità di scialacquare, per soddisfare capricci e piaceri e la maggioranza abbiano solo la prospettiva di vivere con gravi disagi, e morire di fame. Se vogliamo realizzare una vera pace, questo è l’obiettivo che dovremmo proporci di raggiungere
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 10/12/07 alle 11:37 via WEB
Don Ulisse...è vero che una distribuzione equa delle ricchezze è segno di giustizia e di pace...è anche vero che per arrivare ad una giustizia e pace tale, occorre che la pace e la giustizia siano già nei cuori...Preghiamo per noi e per i nostri fratelli perché i cuori si aprano e operiamo secondo le nostre possibilità...Grazie della sua attenzione e del suo ascolto Don Ulisse e anche a tutti coloro che leggono!
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 10/12/07 alle 18:22 via WEB
Gent.mo Knowhere,ritengo sia importante riflettere sulla situazione culturale oggi dominante:quanti oggi sono condizionati dalla bramosia del denaro e dalla speculazione,e per questo tantissimi soffrono la fame e tantissimi muoiono:è troppo facile per tanti affermare che la pace e la giustizia è dentro di noi.Manifestiamola apertamente con una pratica di Fede reale e concreta.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 17/12/07 alle 16:56 via WEB
Don Ulisse...lei ha una proposta in questo senso?
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 22/12/07 alle 16:06 via WEB
Gent.mo Knowhere,si ho fatto delle specifiche attività per promuovere una più equa partecipazione ai flussi econonmici che vengono prodotti dal lavoro,anche con dei risultati positivi. Ma c'è da tener presente che la bramosia del denaro e la speculazione domina favorendo l'egoismo.Occorrerebbe promuovere una nuova cultura più umana.Saluti e auguri di buone feste.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
knowhere
knowhere il 24/12/07 alle 20:34 via WEB
Grazei Don Ulisse...della sua persona, delle sue parole, delle sue opere!!...Buon Natale anche a lei!!...
(Rispondi)
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 29/11/07 alle 08:33 via WEB
Io ho ritrovato la Fede, la vera Fede grazie al mio don, ad un Sacerdote meraviglioso, che sa far avvivare la Parola del Signore a tutti, sa far venire davvero voglia di andare a Messa, di ascoltare le sue prediche, di ascoltare Dio.. E' una grande guida spirituale per la comunità, per grandi e piccoli. Ne ho conosciuto davvero pochi preti come lui, sempre pronto ad ascoltare, a dare una parola di conforto e di aiuto. dovrebbero essere così credo, i sacerdoti! grazie don Luciano!!! Ma perchè vengono trasferiti dopo pochi anni? buona giornata don Ulisse.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 01/12/07 alle 11:49 via WEB
Gent.ma Serenix.tv,mi fa molto piacere che hai trovato un Sacerdote che ti ha aiutato a ritrovare te stessa.Però devi prendere coscienza che anche il dialogo con il tuo prossimo,schietto e sincero,può esserti molto utile a realizzare la tua personale libertà.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
passidangelo
passidangelo il 10/12/07 alle 12:22 via WEB
Buon giorno Don Ulisse! Mi scusi tanto se mi "intrufolo" nel discorso tra lei e serenix, ma l'argomento mi ha molto presa. Mi accorgo, purtroppo, che in questa realtà vale molto di più apparire che essere e spesso, se non ci si apre al dialogo è perchè si viene facilmente etichettati ed emarginati se ci si dimostra sinceri e schietti. allora, come si può abbattere un muro divisorio che porta altro che malumori e sfiducia verso il prossimo, anche verso chi parla della parola di Cristo senza metterla in pratica?
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 10/12/07 alle 18:39 via WEB
Gent.ma Passidaangelo,graie per la sua risposta molto interessante in quanto evidenzia la necessità del dialogo,purchè sia schietto e sincero.E' la base fondamentale del dialogo la sincerità e la schiettezza:se una persona pratica veramente il dialogo trova se stesso col tempo,se poi non è schietto,saranno problemi seri perchè prenderà coscienza, con il dialogo promosso, della sua falsità. Don Ulisse
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 10/12/07 alle 22:11 via WEB
Caro don Ulisse, ogni giorno, con tutti sono sincera e spontanea,altrista, cercando il dialogo, cercando di capire, anche nelle cose più banali o semplici. In questo momento sto pensando al posto di lavoro.. solo che non sempre gli altri ricambiano la nostra sincerità e genuinità, anzi a volte può essere scambiato per un difetto o venire frainteso. E' per questo ke oltre alla mia famiglia, marito per primo; la persona con la quale sento un filo diretto spontaneo, senza bisogno di maschere per non essere fraintesa, è il mio don. E poi sono felice, perchè la settimana scorsa ho ricevuto un'altra mail di risposta addirittura...dal Vescovo!!! anke lui persona ke sa trasmettere Fede e Fiducia in Dio. Le auguro una buona settimana. Si avvicina il Natale e prego Gesù Bambino ke mi dia forza, anke se non sarà quella fisica. Grazie don Ulisse..
(Rispondi)
 
 
 
 
passidangelo
passidangelo il 11/12/07 alle 08:59 via WEB
Mi scusi Don Ulisse, ma la situazione non è così semplice come lei descrive. Mi associo pienamente al pensiero di Serenix: si viene facilmente fraintesi e se ti permetti di rilevare un comportamento inopportuno o un pensiero diverso dal "gruppo", sei tagliato fuori. Sì, perchè oggi, nonostante si predichi tanto la democrazia, vale la legge del branco e se hai il coraggio di esprimere una posizione "nuova", sei malvisto. Sto riscontrando questo tipo di comportamento anche con chi predica l'accoglienza; anzi , le dirò di più...ho trovato più disponibilità al dialogo,in alcuni casi, da parte di chi non frequenta gli ambienti religiosi, rispetto a chi predica l'accoglienza! Ovviamente, non voglio fare di tutta un'erba un fascio perchè c'è chi merita...allora mi chiedo perchè sia così faticoso andare oltre le parole e capire il significato profondo dell'essere umano!Inoltre, mi potrebbe chiarire, per favore, cosa vuol dire essere cattolico? un cordiale saluto...passi
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 11/12/07 alle 10:29 via WEB
Gent.ma Passidangelo, la sua risposta è realistica: non è semplice partecipare al dialogo di gruppo; tra l’altro, molto spesso il gruppo viene condizionato da elementi che operano proprio con lo scopo di far passare, per personali interessi, i loro principi e le loro linee operative,e se sei contro i loro interessi vieni emarginato. E’ esatto quando dici che trovi più comprensione fra quelli che non frequentano gli ambienti religiosi. Ritengo sia importante, essendo tale situazione molto diffusa nella società di oggi, restare indifferenti davanti a tali comportamenti e continuare a diffondere un vero spirito solidaristico.Mi chiedi cosa significa oggi essere cattolico? Non è facile rispondere: non è giusto farsi condizionare dai falsi profeti, e non è facile distinguerli: cerchiamo di essere veramente noi stessi, secondo natura e concretamente secondo il massaggio del Cristo: è quello che oggi vuol significare veramente cosa vuol dire essere cattolico. Saluti cordiali,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 12/12/07 alle 07:50 via WEB
Io comunque ho imparato grazie alla mia malattia) ad essere me stessa al 100% sempre, senza bisogno di maschere, senza pensare "cosa penseranno gli altri di me , se faccio questo o quello, questa è una frase ke mi ha "torturato" per tanti anni.. E ora mi trovo/sento molto meglio. ...e poi non mi sento mai sola! nn sono solo parole ma davvero sento Gesù ke mi è vicino.. buona giornata a tutti..
(Rispondi)
 
Giles2004
Giles2004 il 29/11/07 alle 17:37 via WEB
C'è posta per lei in messaggeria. Un fraterno abbraccio, Giles
(Rispondi)
 
elisar_81
elisar_81 il 04/12/07 alle 10:52 via WEB
Sono felice di leggere questo post perchè posso dire che il mio padre spirituale è così, come l'hai descritto. Che bello!!! Il mio padre spirituale è per me un punto di riferimeto importante
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 05/12/07 alle 17:45 via WEB
Gent.ma Elisar-81,sono contento che il il post ricevuto ti abbia confermato sicurezza con il tuo Padre Spirutuale. Ti auguro sempre un sincero rapporto.Don Ulisse
(Rispondi)
 
Giles2004
Giles2004 il 05/12/07 alle 19:01 via WEB
Caro don Ulisse, la ringrazio per la visita O:-) Un fraterno abbraccio, Giles
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 07/12/07 alle 16:30 via WEB
Gent.ma Giles2004, grazie e ricambio il saluto e l'abbraccio.Don Ulisse
(Rispondi)
 
dragonshare
dragonshare il 06/12/07 alle 09:17 via WEB
buongiorno don ulisse,avrei una domanda per lei,essendo curioso di sentire vari punti di vista.....allora,oggigiorno,si conoscono diverse apparizioni della madonna,e santificazioni di molte persone che vengono pubblicizzate in giornali,tv ecc....ebbene la gente si affida molto a loro,prega la madonna e i santi e li adorano per le guarigioni e gli avvenimenti positivi che portano....siccome io parlo con tutti e senza discriminazioni,dialogo ogni tanto con testimoni di geova...ebbene loro a riguardo hanno detto e non posso dire che non sono d'accordo,che in realtàà anche riguardo ad apparizioni così ecclatanti in realtà ci sia la mano del maligno e cioè satana che cerca di portare fuori strada la gente...difatti nessuno prega o adora Dio,ma si punta sui santi o sulla madonna stessa...lo scopo del diavolo è fare in modo che la gente non adori Dio,l'unico supremo.....e quindi adotta questa strategia per sviare le persone...la stessa bibbia dice questo se non erro...ecco lei cosa pensa a riguardo?
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 07/12/07 alle 16:58 via WEB
Gent.mo Dragonshare,la tua domanda è interessante ma molto delicata:non vorrei compromettermi con discorsi che poi non vengono compresi.A mio avviso è esagerato il discorso dei testimoni di Geova,il demonio non centra con certe espressioni sacrali riferite alle apparizioni della Madonna e alle devozioni per i Santi.Sono espressioni sacrali di popolo che molto spesso non esprimono vera spiritualità di Fede,ma rimpianti per disgrazie presenti in famiglia,con l'intento di ottenere Grazie.
(Rispondi)
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 07/12/07 alle 17:07 via WEB
P.S Non ritengo assolutamente criticare certe forme popolari,hanno una loro precisa funzione di domandare un aiuto per una disgrazia, o per un ringraziamento per una guarigione avvenuta senza sapere come.Il Demonio non ci entra per niente:è una espressione popolare umana in conseguenza di determinate situazioni.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 07/12/07 alle 17:42 via WEB
chiedo pareri,per capire meglio gli argomenti e essere più oggettivo possibile...la ringrazio per avermi risposto
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 08/12/07 alle 10:38 via WEB
Carissimo Dragonshare,ho visitato il tuo blog,ho letto iltuo post "I sogni"con i commenti che ti sono arrivati.Il tuo post è stupendo:manifesta una tua realtà interiore di giovane molto razionale e riflessivo.E' giustissimo,dobbiamo guardare il mondo che ci circonda senza farci condizionare,ma cercare di essere il nostro vero essere umano e naturale, che deve scaturire da un dialogo e un confronto schietto e sereno con il nostro prossimo.Auguri di cuore per un vero Natale del Cristo.Don Ulisse
(Rispondi)
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 07/12/07 alle 10:53 via WEB
“Il Padre Spirituale, dice san Basilio il Grande, è colui che non vive più nella carne, ma guidato dallo Spirito di Dio, divenendo figlio di Dio, ad immagine del Figlio di Dio. Un simile uomo può essere chiamato spirituale”. Non basta, per essere un Padre spirituale avere un carisma dello Spirito, ma avere la grazia in abbondanza, come Eliseo la chiede a Elia suo Maestro: “Che ottenga, te ne prego, una doppia razione del tuo spirito”. Bisogna aver sanato e padroneggiato le proprie passioni, prima di illuminare gli altri. In una parola, bisogna avere ereditato, prima di distribuire. Bisogna essere l’uomo spirituale di cui parla l’apostolo Paolo. Se infatti l’uomo carnale, che non comprende affatto le cose dello spirito, commette, ad esempio, l’ingiustizia, l’uomo psichico non la commette, ma non desidera certo subirla; al contrario, l’uomo spirituale, l’uomo perfetto, imitatore di Cristo, non solo non commette alcuna ingiustizia ma la subisce rendendo grazie al Signore, senza cercare alcuna vendetta. Se interroghiamo i Padri del deserto su come deve essere il padre spirituale, essi, al pari di Abba Poemen, risponderanno: “Colui che istruisce un altro deve essere perfettamente santo e privo di passioni. Non bisogna assolutamente costruire la dimora del vicino lasciando in rovina la propria. Colui che è maestro e non realizza niente di ciò che insegna, è simile ad un pozzo che disseta e lava ciò che lo circonda pur essendo colmo di ogni genere di impurità”. Abba Iperechio diceva che colui che insegna per mezzo delle opere e non con le sole parole, è il vero sapiente. Un altro padre paragona colui che insegna a parole a un albero che ha soltanto foglie e nessun frutto. (Liberamente tratto da: Callinique l'Esicaste, Paris, Fraternitè Orthodoxe Saint Gregoire Palamas)
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 07/12/07 alle 17:26 via WEB
Gent.mo Ganimede.76,non hai compreso a cosa intendevo riferirmi parlando del Sacerdote e del maestro spirituale:secondo il principio ideologico del Cristo ogni cristiano deve sentirsi maestro spirituale del suo prossimo,con i comportamenti di vita razionale e con un dialogo sereno e non conflittuale. Non ho fatto nessun riferimento a Monaci, o ad altre forme di Religiosi(Francescani,Domenicani)Non è facile:ma deve essere la vera realtà della Chiesa.Don Ulisse
(Rispondi)
 
Giles2004
Giles2004 il 16/12/07 alle 10:07 via WEB
Il mio invito per te. Ogni anno, in questo periodo, c'è una celebrazione, e penso che verrà ripetuta anche quest’anno. Durante questo periodo molte persone fanno spese per regali, ci sono molti annunci radio, pubblicità televisive, ed in ogni parte del mondo ognuno parla del fatto che il mio compleanno si stia avvicinando. E' veramente bello sapere, che almeno una volta l'anno, qualcuno mi pensa. Come certamente saprai, la celebrazione del mio compleanno è cominciata molti anni fa. All'inizio le persone sembravano capire ed essere grate per tutto quello che avevo fatto per loro, ma oggi nessuno sembra sapere la ragione di questa festa. Le famiglie e gli amici, in questa occasione, si riuniscono e si divertono un sacco, ma non sanno il vero motivo di questa celebrazione. Ricordo che lo scorso anno c'è stata una grossa festa in mio onore. Il tavolo era pieno di cibo delizioso, dolci, frutta fresca, frutta secca e cioccolato. Le decorazioni erano bellissime e c'erano molti, molti regali meravigliosamente incartati. Ma, vuoi sapere una cosa? Io non ero stato invitato. Ero l'ospite d'onore e loro non si sono neanche ricordati di mandarmi un invito. La festa era per me, ma quando il grande giorno è arrivato, sono stato lasciato fuori, mi hanno chiuso la porta in faccia... e io che volevo stare con loro e condividere la loro tavola...Mah! In verità non mi sono sorpreso di questo, perché negli ultimi anni sono sempre più numerose le persone che mi chiudono la porta in faccia lasciandomi fuori dalle loro case e dalle loro vite. Comunque, dato che non sono stato invitato, ho deciso di entrare alla festa senza fare alcun rumore. Ero lì in piedi, in un angolo. Stavano tutti bevendo, alcuni di loro erano ubriachi e raccontavano barzellette e ridevano per le cose più stupide. Si stavano proprio divertendo. Oltre a tutto questo, un uomo grasso, tutto vestito di rosso, che indossava una lunga barba bianca è entrato nella stanza gridando: "Ho-Ho-Ho!". Sembrava ubriaco. Si è seduto sul divano e tutti i bambini sono corsi verso di lui dicendo: "Babbo Natale, Babbo Natale"... come se la festa fosse stata in suo onore! A mezzanotte poi, tutti cominciarono ad abbracciarsi, ho allargato anch'io le braccia aspettando che qualcuno mi abbracciasse, e ... sai ... nessuno mi ha abbracciato. Subito dopo hanno cominciato ad scambiarsi i regali. Li hanno aperti uno dopo l'altro con grande trepidazione. Una volta aperti tutti i regali ho guardato se forse ce n'era uno anche per me. Come ti sentiresti se al tuo compleanno tutti condividessero regali e tu non ne ricevessi neanche uno? Allora ho capito che non ero desiderato a quella festa e sono andato via in silenzio. Ogni anno la situazione peggiora. La gente si ricorda solo di mangiare e bere, dei regali, delle feste e nessuno si ricorda di me. Vorrei che per questo Natale almeno tu mi permettessi di entrare nella tua vita. Vorrei che riconoscessi il fatto che duemila anni fa sono venuto in questo mondo per dare la mia vita per te, sulla croce, per salvarti. Oggi, voglio solo che tu creda questo con tutto il tuo cuore. Voglio condividere qualcosa con te. Molti non mi hanno invitato alla loro festa, ma io, molto presto, avrò la mia celebrazione: una grandiosa festa, come mai nessuno ha immaginato, una festa spettacolare. Sto ancora finendo di fare gli ultimi ritocchi. Oggi sto mandando molti inviti, e c'è un invito anche per te. Voglio sapere se desideri venire, così ti prenoterò e scriverò il tuo nome in lettere dorate nel mio grande Libro degli invitati. Soltanto coloro che sono su questa lista potranno partecipare alla festa. Chi non risponde all'invito sarà lasciato fuori. Preparati, perché quando tutto sarà pronto farai parte della mia grande festa. Mi puoi rispondere personalmente e direttamente dal posto in cui mi puoi trovare: dal tuo cuore. Ti aspetto! Ti voglio bene! Gesù
(Rispondi)
 
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 16/12/07 alle 17:55 via WEB
E' veramente toccante.. Parole sempre più vere purtroppo. Posso copiarlo nel mio blog? Caro Gesù.. hai ragione, io ti voglio sempre vicino a me, a volte mi sento quasi egoista per questo, ma festeggerò con te il tuo compleanno.. Grazie Giles, buona serata a tutti, ciao
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donulissefrascali
donulissefrascali il 22/12/07 alle 16:20 via WEB
Serenix, non capisco perchè debbano esserci delle precauzioni a copiarlo:si ti va fai pure.Stiamo però attenti a non diventare troppo poetici e poco concreti.Auguri sinceri,Don Ulisse
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