Creato da: donulissefrascali il 29/10/2005
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Post N° 193

Post n°193 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da donulissefrascali

COSA SI INTENDE PER POTERE

Inteso in senso specificamente sociale, cioè in rapporto alla vita dell'uomo in società, il Potere si precisa e diventa, da generica capacità di operare, capacità dell'uomo di determinare la condotta dell'uomo:Potere dell'uomo sull'uomo. L'uomo non è solo il soggetto,ma anche l'oggetto del Potere sociale. E' Potere sociale la capacità di un padre di impartire comandi ai figli, come quella di un Governo di impartire comandi ai cittadini, mentre non lo è la capacità dell'uomo di controllare la natura e di servirsi delle sue risorse. Per esempio una certa impresa può estrarre petrolio da una determinata porzione del suolo terrestre perchè ha il potere di impedire che altri si approprino o usino di quella porzione di suolo; e un governo è in grado di ottenere certe concessioni da altri governi perchè ha in suo uso come Potere determinate risorse materiali che diventano strumenti di pressione economica o militare. Da quanto su accennato ne deriva che l'essenza del Potere dovrebbe consistere nel possedere i mezzi per soddisfare i bisogni umani e di disporre liberamente di tali mezzi per un reale servizio alla base popolare. Ritengo sia importante riflettere su tali considerazioni per potere razionalmente determinare una giusta funzione di servizio che dovrebbe essere attuata dalle funzioni del Potere.

 
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Commenti al Post:
volpoca0
volpoca0 il 14/02/08 alle 19:59 via WEB
alle volte si vien ridotti ad oggetti e non si è mai soggetti.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 16/02/08 alle 09:46 via WEB
Gent.mo Volpoca0,è vero che la base popolare molto spesso viene ridotta ad un oggetto,ma mi chiederei se ha mai preso razionalmente coscienza di un fatto del genere o se è il frutto di uno spirito di apatia che si sta diffondendo in maniera allarmante.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
volpoca0
volpoca0 il 16/02/08 alle 10:19 via WEB
Gent.mo Don Ulisse, l'apatia mi appartiene è vero. Se stiamo parlando di politica, la sensazione di avere scarsa libertà di movimento alle volte toglie anche quel poco di entusiasmo che si potrebbe avere.
di politica mi intendo ben poco: ma andando a "naso", direi che non mi sento affine a nessuna delle due forze che si contendono l'osso del Potere.
Cordiali saluti :)
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 16/02/08 alle 15:41 via WEB
Gent.ma Volpoca0,l'apatia non le appartiene,ma le viene imposta per la scarsa libertà di movimento.Non ritengo sia l'unica a non ritenersi affine a nessuna delle due forze che si contendono il potere:è troppo palese che la maggioranza di questi lo fanno solo per interessi personali.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
MagnoNotaro
MagnoNotaro il 25/02/08 alle 19:52 via WEB
Di Pietro indagato per truffa allo Stato Roma - Il ministro Antonio Di Pietro è indagato per appropriazione indebita, falso in atto pubblico e soprattutto per truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento dell’erogazione di fondi pubblici. L’inchiesta della procura di Roma verte su presunte irregolarità commesse dall’ex pm nella gestione delle finanze nell’Italia dei Valori. Sotto osservazione le spese elettorali, le movimentazioni dei conti del suo partito, l’utilizzazione dei finanziamenti pubblici incassati e delle somme ricevute dai simpatizzanti: in tutto, oltre 20 milioni di euro. Nelle carte c’è anche la storiella di un assegno «non trasferibile» da 50mila euro destinato al partito ma ugualmente incassato da Di Pietro, oggi alleato di Veltroni. Nel mirino dell’autorità giudiziaria, dunque, finisce la presunta gestione «privatistica» e «familiare» del partito da parte del suo presidente, di cui hanno parlato pubblicamente parecchi ex compagni di viaggio (vedi Giulietto Chiesa, Elio Veltri e Beniamino Donnici) e su cui si dilunga, nel 2006, l’esposto-bomba presentato all’autorità giudiziaria romana dall’avvocato Mario Di Domenico, uno che dell’Italia dei Valori conosce ogni dettaglio essendo stato tra i soci fondatori ed avendo ricoperto l’incarico di segretario. È lui, l’uomo-ombra del Tonino nazionale, la gola profonda dell’inchiesta che preoccupa Di Pietro e i suoi alleati. Il diretto interessato, Antonio Di Pietro, ribatte ad alcune anticipazioni del settimanale Panorama: «Accolgo con un sorriso i tentativi di Panorama di sporcare la campagna elettorale con allusioni che non hanno alcun riscontro con la realtà. I fatti penali in questione sono già stati valutati, sia in sede civile con il rigetto di tutta la domanda del denunciante, sia in sede penale con la richiesta di archiviazione formulata dal pm già dall’anno scorso. Ora c’è solo l’udienza di opposizione all’archiviazione fissata dal Gip, a seguito del reclamo del denunciante». Il prossimo 27 febbraio, infatti, il gip Carla Santese deciderà che cosa fare del fascicolo 4620/07 che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati del ministro delle Infrastrutture. Tre gli esiti possibili nell’udienza in camera di consiglio fissata per quella data. Il primo: il gip accoglie la richiesta di archiviazione presentata il 10 gennaio 2007 dal pm Giancarlo Amato, motivata sull’obiettiva inesistenza di una legge specifica che regolamenti la vita dei partiti (tra le righe si fa comunque riferimento ad una eventuale «negativa ricaduta di immagine personale e politica - per Di Pietro, ndr - che la notorietà del fatto potrebbe determinare nell’opinione pubblica»). Il secondo: il gip opta per un supplemento di indagine invitando, così, il pm a svolgere nuovi e più approfonditi accertamenti alla luce anche delle ulteriori memorie presentate dalla parte offesa. Il terzo: il gip, alla luce del contraddittorio in udienza e delle risultanze investigative depositate, decide di rinviare a giudizio Antonio Di Pietro e in subordine la deputata-tesoriera dell’Idv, Silvana Mura, indagata anch’essa. Capitolo delicato quello del conto in banca nel quale sarebbero passati i circa due milioni di euro che sarebbero stati stornati dal bilancio dell’IdV per essere poi utilizzati in personali campagne elettorali senza il nulla osta previsto nello statuto del partito. Buona parte della documentazione esaminata dalla Gdf è dedicata al complicato intreccio politico finanziario dell’Italia dei Valori diviso tra «partito-movimento» e «associazione». In entrambi i casi presiede Di Pietro, la tesoriera è sempre la Mura, la poltrona di segretario dal 2006 è ricoperta da Susanna Mazzoleni, già signora Di Pietro. Chi fa da sé, all’Idv, fa per tre. (articolo di gianmarco.chiocci@ilgiornale.it)
(Rispondi)
 
 
MagnoNotaro
MagnoNotaro il 25/02/08 alle 19:54 via WEB
i cittadini farebbero bene a far sentire la propria voce ad andare a votare ma annullando le schede. ormai abbiamo capito tutto! La politica fa venire la vista anche ai ciechi!
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donulissefrascali
donulissefrascali il 01/03/08 alle 10:13 via WEB
Gent.mo Magnonotaro,è bellissima la tua affermazione di andare a votare ma votando in bianco perchè la fiducia del popolo verso i politici è notevolmente e giustamente in crisi.Don Ulisse
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/08 alle 15:37 via WEB
Sarebbe bene che certi ingenui compatrioti di Machiavelli si rendessero finalmente conto che il grande fiorentino aveva ragione: il concetto di "onestà" in politica non può essere quello dell'uomo comune. Perciò chi lo ha sfruttato per entrare in politica non poteva essere che un autentico Tartufo, il quale ha preso per i fondelli tutti coloro che gli hanno creduto.
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donulissefrascali
donulissefrascali il 09/03/08 alle 18:59 via WEB
Gent.mo Anonimo,quanto affermi è formidabile,non ci sono alre parole da completare il tuo interessantissmo commento.Auguriamoci che il popolo ne prenda atto,ed agisca di conseguenza. Saluti cordial,Don Ulisse
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