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Post N° 242

Post n°242 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da donulissefrascali

DEVIANZA SOCIALE: CAUSE E CONSEGUENZE

 

Il termine deviazionismo è stato introdotto nel discorso sociologico per consonanza con il termine di devianza, che determina il comportamento soggettivo di chi è caduto in una deviazione comportamentale, con l’avvertenza che è il termine usato comunemente rispetto al più raro di devianza, considerati tuttavia come sinonimi. A parte l’adozione del termine, assai maggior influenza delle ricerche antropologiche e psicologiche sulla formazione del significato del termine di devianza, nell’accezione contemporanea, hanno avuto altre concezioni che risalgono a molto tempo addietro nel pensiero antropologico. Dopo un lungo periodo di predominio del concetto di devianza, nel periodo 1950-70, una notevole serie di interventi, hanno definitivamente stabilito l’importanza per il concetto di devianza della definizione sociale di essa, delle reazioni cui è esposto colui che è definito deviante, e del modo in cui viene trasformata, a volte irreversibilmente, la personalità di questi a causa dell’essere così etichettato. L’atto deviante va distinto dal soggetto deviante. Molti atti devianti sono palesi (p.es. furti, omicidi,) mentre il loro soggetto resta ignoto, e non è quindi percepito come deviante. Inoltre, se un individuo compie un atto deviante in modo casuale, in modo irresponsabile o perché provocato, non emerge come deviante e viene dimenticato il suo gesto che resterà senza conseguenze sociali. Comunque la devianza è temuta e osteggiata in tutte le collettività aventi un minimo di stabilità e di durata, con forme di controllo sociale. Sottraendosi a norme o aspettative concernenti il suo ruolo di lavoro, un soggetto può compromettere le possibilità di lavoro di tanti altri che con lui hanno rapporti. Il possibile effetto della devianza può essere spesso una distribuzione di potere o di risorse politiche a favore dei devianti, alla quale si oppongono i gruppi maggioritari che traggono vantaggio dalla conformità generale a determinate norme e regole di condotta. La devianza, non ha soltanto effetti disfunzionali. Concentrando l’attenzione su un nemico esterno, il deviante, sulla necessità di realizzare un fine comune, nonostante gli attacchi cui il deviante è sottoposto, la devianza contribuisce ad accrescere la solidarietà della collettività. La devianza può inoltre facilitare il chiarimento di norme promosse dal potere, che sono violate perché oscure e ambigue, rendendole in tal modo più efficaci.Serve pure a portare alla eliminazione o semplificazione di norme troppo formali e rigide, accrescendo in tal modo la capacità di adattamento di un gruppo e consentire lo sbocco di motivazioni che, se fossero incanalate in altre direzioni, produrrebbero danni più gravi. Per tali motivi la devianza viene considerata non soltanto un fatto normale in tutte le collettività in quanto prodotto inevitabile dell’esistenza di norme, ma anche, entro certi limiti, come un importante contributo all’esistenza stessa di collettività organizzate.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/01/09 alle 01:16 via WEB
Non credo che persone che uccidono o rubano possano essere un arricchimento della società. Secondo me sono i sintomi di una società malata che vivendo sull’omologazione degli esseri umani ad un unico dio (la religione, il denaro, il possesso e altro di simile) reprime e quindi perverte tutto ciò che da essa è divergente. Sarebbe invece la divergenza ciò che potrebbe salvare la società. Esseri liberi i divergenti che se non disturbati, ma invece ascoltati con attenzione, rappresentano secondo me il tesoro, veri scrigni di risorse, che la natura antropologica dell’uomo ci ha dato per fornirci gli strumenti per risollevare il genere umano dal proprio declino. Purtroppo in questa società sono considerati solo disturbatori e ne vengono quindi emarginati e repressi. I divergenti forti si barcamenano o continuando a seminare contro ogni principio di realtà anche dove sanno non crescerà mai nulla, oppure vivendo nell’isolamento sociale guardandosi attorno privati di ogni illusione, quelli deboli reagiscono, diventano violenti verso se stessi e verso gli altri ed alla fine diventano dei disadattati e dei devianti che cercano di distruggere se stessi o la società finendo poi nelle patrie galere.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/01/09 alle 10:43 via WEB
CIAO DON ULISSE SONO JESSICA.. TI RICORDI DI ME?? 12 ANNI FA SONO STATA AL VILLAGGIO ,E TE NE HO FATTE PASSARE TANTE..MA MI SEI RIMASTO NEL CUORE!! FINALMENTE TI HO TROVATO COME HO TROVATO TUTTI I MIEI FRATELLI..TI RICORDI CHE SONO STATA ADOTTATA?IO STO BENE HO UNA FAMIGLIA MA HO UN GROSSO PROBLEMA CHE CREDO SOLTANTO TU POSSA AIUTARMI A RISOLVERE, è PER MIO FRATELLO PIU PICCOLO,NON SI TRATTA DI DROGA MA DI UN ARGOMENTO MOLTO DELICATO DEL QUALE VORREI PARLARTENE A VOCE.SE PUOI RISP SUBITO MI FARESTI UN GROSSO REGALO!!!IL MIO NUMERO è 3934343123 .ORA CHE HO RITROVATO MIO FRATELLO VORREI AIUTARLO IO SOLA NON POSSO FARE NIENTE.UU BACIONE GRANDE TI PREGO CHIAMAMI JESSICA
(Rispondi)
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 12/01/09 alle 12:13 via WEB
Carissima Jessica,ci siamo sentiti,anche per telefono.Ora attendo tue comunicazioni.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/02/09 alle 19:00 via WEB
Carissimo anonimo,ho letto con attenzione il tuo bellissimo commento.Ti chiedo scusa se ho tardato tanto a risponderti:ora sarei ad invitare tanti che visitano il blog facciano il commento per iniziare un positivo dialogo.Grazie ancora e a presto.Don Ulisse
(Rispondi)
 
moheve_1961
moheve_1961 il 06/01/09 alle 10:35 via WEB
se questi tanti pensieri riuscissero a cambiare il male in bene forse anche qui su libero ci sarebbe più rispetto per il prossimo .Caro don ulisse ammiro molto il suo operato e la ringrazio ma qui nella community mi vengono segnalate molte cattiverie e chi gestisce questo sito ne dovrebbe essere al corrente .oggi viviamo in una società dove tutto è permesso e dove satana sembra fare da primo attore ma quante preghiere ci vogliono per togliere il male? un saluto e un augurio di una santa epifania moheve
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 12/01/09 alle 12:10 via WEB
Gent.ma Moheve,i pensieri che si espongono,se vengono espressi con coscienza e sincerità con il tempo potrebbero ottenere dei risultati.E'vero che viviamo in una società balorda,e c'è chi ci tiene alla balordaggine perche l'unica cosa che attendono sono accumulo di denaro,che è il demonio di oggi.Andiamo avanti con la nostra battaglia e si vedranno i risultati.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/02/09 alle 19:11 via WEB
Gent.Moheve,complimenti per il suo interessantissimo commento,e mi auguro che tanti facciano affermazioni per favorire nella realtà sociale nuovi comportamenti.Non è un impegno semplice,ma ritengo che tanti dovrebbero sentirsi in dovere di collaborare al rinnovamento.Don Ulisse
(Rispondi)
 
Yaris167
Yaris167 il 11/02/09 alle 12:10 via WEB
Caro Don Ulisse, sono ormai giorni che entro nel suo blog tentando di lasciare un commento a questo post, che sia più di una semplice condivisione. Mi è difficile, ma nonostante tutto ci provo, in funzione di quel dialogo di cui si fa portavoce e in cui credo. Cercare il dialogo,soprattutto il dialogo sul sociale e il suo donare l’espressione del suo personale pensiero, offre un punto di vista, che in genere il clero non dà. Da questo e per questo la profonda stima e simpatia nei suoi confronti, nel percepirla una "persona" vera e, virgoletto persona, perchè penso che il male della nostra società è proprio l'aver dimenticato che, dietro ad ognuno, c'è una persona. E dice bene o almeno condivido questa espressione: "la devianza è temuta e osteggiata in tutte le collettività aventi un minimo di stabilità e di durata, con forme di controllo sociale" perché l’esporre il proprio pensiero, specie se coerente con le azioni, è scomodo e richiede una forza di’animo che molti, ammalati di buonismo, non hanno. È Devianza anche questa? Non so, penso però che deviare non voglia soltanto dire “ trasgressione” ma anche e soprattutto, “Coscienza e Conoscenza” dei confini, senza i quali ognuno, nell'essere arbitro di sè stesso, finirebbe con il “farsi giustizia da solo” che è la vera realtà deviante.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/02/09 alle 21:18 via WEB
Gent.Yaris167,grazie per la visita per un certo periodo al mio blog,ma particolarmente grazie per il suo commento molto obiettivo e sensato che invita tanti visitatori al dialogo,considerandolo la cosa più importante.Purtroppo vi sono tante persone che condizionate dalla realtà sociale,si chiudono nel loro bonismo,e non fanno nulla di positivo.E'devianza anche questa? A mio avviso, no:è una forma di appiatimento che fa comodo.
(Rispondi)
 
Yaris167
Yaris167 il 11/02/09 alle 12:20 via WEB
Nel rileggere il commento inserito, vorrei aggiungere, come esempio, il caso che ha spaccato in questi giorni l'Italia. Non riesco a tollerare che un "autorità dello stato", come un presidente del consiglio, possa farsi arbitro, come genitore, di un giudizio nei confronti di un altro genitore. E' indegno e inqualificabile ed è la forma più bieca di come possa essere usato il potere di espressione. Inutile aggiungere, penso, che la Dignità dell'altro genitore, lo sovrasta, soprattutto in statura e integrità morale. Questo è il mio pensiero. Rossella
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/02/09 alle 21:28 via WEB
Gent.Rossella,ritengo che tu sta stata troppo riservata. La spaccatura alla quale accenni e stata veramente un fatto indegno e perverso.La spaccatura doveva avere una dimensione più umana e naturale, e non di potere come si è espressa.
(Rispondi)
 
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