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LEGGI E RIFLETTI

Post n°157 pubblicato il 07 Agosto 2007 da donulissefrascali

 

Nell'uscire per strada, corse da Lui un tale, che inginocchiatosi gli domandò: Maestro buono che farò per acquistare la vita eterna? Perché mi chiami buono? Gli rispose Gesù. Tu sai i comandamenti: non commettere adulteri, non ammazzare, non rubare, non dire il falso, non fare danno a nessuno, onora il padre e la madre. Ma quegli rispose: Maestro, tutte queste cose le ho osservate sin dalla mia giovinezza. E Gesù miratolo gli disse: una cosa ti manca: va' vendi quanto hai, e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo, e vieni e seguimi. A queste parole, rattristatosi, se ne andò sconsolato, perché aveva molte possessioni. E Gesù, dato uno sguardo intorno disse ai suoi discepoli: quanto è difficile che i ricchi entrino nel regno di Dio. E i discepoli restavano stupefatti per le sue parole. (San Marco, X,17,23) Non ritengo siano necessari commenti. Ritengo sia importante riflettere, considerando l'odierna realtà presente nella società.

 
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DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 15/08/07 alle 11:15 via WEB
o letto e riflettuto, don ulisse sul passo del vangelo di marco
nel mondo di oggi, colpevole di spreco un altro insegnamento c'è da dover dare e non so se è per raggiungere letteralmente la vita eterna o per conservare quanto più è possibile il mondo che abbiamo ai nostri figli e a quelli che verranno
penso che non siano i beni posseduti ad essere colpevoli, ma i beni che quotidianamente non apprezziamo e a tutto quello che eliminiamo
vedo attorno a me gente che si lamenta di possedere poco e non si accorge dei veri poveri del mondo che non hanno nulla da poter consumare perchè a loro pochissimo è dato

nella speranza che la mia umile parola possa essere presa in considerazione, Le auguro una giornata festiva di pace e tranquillità una stretta di mano sincera, angela

 
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