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Post N° 178

Post n°178 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da donulissefrascali

DIBATTITO DI BALLARO A RAI 3

 

Ho seguito ieri sera, 30 ottobre, sulla RAI 3 il dibattito di Ballarò sulla situazione sociale presente oggi in Italia. I temi che si dovevano trattare erano diversi: la sicurezza, la giustizia, e altri che evidenziavano la situazione preoccupante presente oggi in Italia. La giustizia è un fine sociale come l’uguaglianza di tutti i cittadini, come la libertà, la democrazia, il benessere. La giustizia sociale è stata equiparata alla legalità, all’imparzialità, alla retribuzione dell’individuo e delle famiglie secondo i loro bisogni. Ora se queste definizioni fossero proposte e applicate, se “il GIUSTO” avesse lo stesso valore e significato di egualitario, ne deriverebbe che tali norme di “giustizia sociale“ verrebbero approvate e realizzate.

 

Vorrei richiamare un’esperienza da me fatta in Senegal, molto significativa, che ritengo potrebbe portare a importanti decisioni. Fui invitato ad andare a visitare il parco zoologico naturale del Senegal, frequentato da un innumerevole numero di felini; pantere, elefanti, leoni e tantissime altre specie di animali, che vivevano in un ambito di notevole libertà. L’invito mi fu fatto dal direttore del parco, che mi avrebbe accompagnato, e che mi avrebbe proposto di fare una particolare esperienza: si trattava di riuscire ad accarezzare un leone. Rimasi alquanto perplesso e timoroso, ma il dirigente mi rassicurò che sarebbe stata un’esperienza unica e meravigliosa. Ci inoltrammo nel parco, dopo un tratto di percorso all’interno del parco enorme, apparve una bestia, un magnifico leone che ci veniva incontro pacifico e tranquillo. Non è facile esprimere la mia titubanza legata a una notevole paura. Non temere mi dice il direttore e andammo verso il leone, che scodinzolando ci venne incontro. Ha mangiato, mi disse il direttore, e per questo non sarà feroce. Infatti l’accostai, l’accarezzai, come un meraviglioso cane di una famiglia. Credo sia importante riflettere: siamo impegnati a dare adeguate risposte all’essere umano, finalizzate alla promozione di una vera giustizia sociale? Quanti lasciano i loro territori perché non hanno risposte per una loro dignitosa sopravvivenza. E’ una realtà che non riguarda solo i paesi extracomunitari ma anche il sud italiano. Ieri sera a “Ballarò” si è parlato di tanti problemi, di giustizia, di repressione, e sono emersi solo i reati che vengono commessi da emigranti sia al nord che al sud e delle condanne che si debbono infliggere a questi. Non si è durante il dibattito assolutamente parlato delle cause che hanno prodotto tali reati e delle metodologie da mettere in pratica per il superamento. Il leone non sbrana nessuno quando è sfamato, e sono convinto che anche l’uomo cesserebbe di essere violento se avesse adeguate risposte per una sua dignitosa sopravvivenza. Don Ulisse.

 
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whizkid
whizkid il 07/11/07 alle 17:49 via WEB
Riprendo la sua similitudine del leone, perchè parlando per traslato penso si eviti la confusione (paradossalmente ma è così) che ne deriverebbe da un discorso diretto sull'argomento da molti sollevato in questi giorni dopo i noti accadimenti di cronaca; e poi perchè credo che il "mondo animale" sia da moltissimi, per non dire tutti, me compreso ben più accetto del "mondo umano". Il fatto che la pericolosità o meno di un essere dipenda dal suo grado di appagamento fisiologico (più che fisico) è, potremmo dire, fatto certo in relazione alle leggi di natura. Ma se si sale di un gradino appena: il leone si procaccia il cibo da sé oppure è qualcun altro che deve provvedere al suo sostentamento? Tenendo presente che il leone è forte e non ammalato e quindi bisognoso di cure amorevoli. Si può privare il leone della sua libertà, imprigionandolo in una gabbia stretta, perchè "affamato" e quindi pericoloso per altri? E tra questi altri come ci è finito l'uomo? Forse l'uomo ha minacciato, invaso, violentato l'habitat del leone che prima era libero di vivere secondo natura fino a quando qualcuno ha deciso di dargli una parvenza di libertà imprigionandolo in una gabbia molto più grande (mi viene in mente Jurassic Park!) ? Non voglio certo scomodare J.J.Rousseau, mi fermo qui. Buona sera.
 
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