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Post N° 184

Post n°184 pubblicato il 26 Novembre 2007 da donulissefrascali

FEDE, SACERDOTE, MAESTRO SPIRITUALE

 

Il maestro spirituale, persona presente nella maggioranza delle tradizioni religiose, è il depositario di un patrimonio ideologico e spirituale ed è la persona a cui è affidato il compito della trasmissione e del mantenimento della sua autenticità d’origine. Un maestro spirituale quindi, non è un professionista, ma è persona che ha una vocazione. Le modalità di approccio che li distingue, o che almeno dovrebbe distinguerli, dovrebbe corrispondere ad un modo di vita esemplare. Un vero maestro dovrebbe emanare un’impressione di forza spirituale, di libertà interiore, di gioia di vivere, di grande apertura che si manifesta e non s’impone attraverso un potere temporale istituito, ma in virtù di un carisma, e di una attitudine a comunicare per avviare un dialogo positivo di confronto tra i partecipanti al collettivo Ecclesiale, per evidenziare e far vivere la realtà naturale dell’essere umano voluta dal Trascendente. Il maestro spirituale è quindi il custode della tradizione e colui che la mette in discussione, presentandola in forma di dialogo non convenzionale, offrendo a ciascuno l’opportunità di trovare in pratica il suo modo di accesso al divino. A differenza delle modalità di vita sacrali, che nelle linee tradizionali vengono proposte, o che potremmo dire che s’impongono, i maestri spirituali di fronte alle grandi domande esistenziali, propongono delle risposte personalizzate. L’azione della religione e del maestro spirituale si pongono a tal punto su due poli opposti: la prima si pone e serve da guida ad una società, il secondo si fa guida d’individui, di singole persone, senza considerare la loro appartenenza sociale, la loro età, o il loro sesso. Le linee ideologiche operative su esposte, sono legate al problema della salvezza dell’uomo, sulla struttura e sulla pratica della religione, considerando nell’ottica tradizionale, la Chiesa voluta dal Cristo, che aveva ritenuto ogni fedele ”Sacerdos” per il suo prossimo. Come possiamo non avere il potere di decidere, attraverso un dialogo e un confronto, come avveniva nei primi tempi della chiesa, ciò che è giusto e sbagliato nella Fede? Alle origini della chiesa ci si basava sul Sacerdozio universale, secondo cui ogni cristiano doveva sentirsi in dovere di diffondere uno spirito di fede con il suo prossimo. La realtà di crisi, presente nell’odierna realtà sociale, che sta diffondendo reati e conflitti in maniera sempre più vasta, dipendenti dall’individualismo egoistico di tantissime persone, ritengo che sia importante da parte di chi si vuol ritenere veramente persona di fede, che si senta in dovere di sentirsi impegnato per una vera attività di rinnovamento sociale.

 
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Giles2004
Giles2004 il 16/12/07 alle 10:07 via WEB
Il mio invito per te. Ogni anno, in questo periodo, c'è una celebrazione, e penso che verrà ripetuta anche quest’anno. Durante questo periodo molte persone fanno spese per regali, ci sono molti annunci radio, pubblicità televisive, ed in ogni parte del mondo ognuno parla del fatto che il mio compleanno si stia avvicinando. E' veramente bello sapere, che almeno una volta l'anno, qualcuno mi pensa. Come certamente saprai, la celebrazione del mio compleanno è cominciata molti anni fa. All'inizio le persone sembravano capire ed essere grate per tutto quello che avevo fatto per loro, ma oggi nessuno sembra sapere la ragione di questa festa. Le famiglie e gli amici, in questa occasione, si riuniscono e si divertono un sacco, ma non sanno il vero motivo di questa celebrazione. Ricordo che lo scorso anno c'è stata una grossa festa in mio onore. Il tavolo era pieno di cibo delizioso, dolci, frutta fresca, frutta secca e cioccolato. Le decorazioni erano bellissime e c'erano molti, molti regali meravigliosamente incartati. Ma, vuoi sapere una cosa? Io non ero stato invitato. Ero l'ospite d'onore e loro non si sono neanche ricordati di mandarmi un invito. La festa era per me, ma quando il grande giorno è arrivato, sono stato lasciato fuori, mi hanno chiuso la porta in faccia... e io che volevo stare con loro e condividere la loro tavola...Mah! In verità non mi sono sorpreso di questo, perché negli ultimi anni sono sempre più numerose le persone che mi chiudono la porta in faccia lasciandomi fuori dalle loro case e dalle loro vite. Comunque, dato che non sono stato invitato, ho deciso di entrare alla festa senza fare alcun rumore. Ero lì in piedi, in un angolo. Stavano tutti bevendo, alcuni di loro erano ubriachi e raccontavano barzellette e ridevano per le cose più stupide. Si stavano proprio divertendo. Oltre a tutto questo, un uomo grasso, tutto vestito di rosso, che indossava una lunga barba bianca è entrato nella stanza gridando: "Ho-Ho-Ho!". Sembrava ubriaco. Si è seduto sul divano e tutti i bambini sono corsi verso di lui dicendo: "Babbo Natale, Babbo Natale"... come se la festa fosse stata in suo onore! A mezzanotte poi, tutti cominciarono ad abbracciarsi, ho allargato anch'io le braccia aspettando che qualcuno mi abbracciasse, e ... sai ... nessuno mi ha abbracciato. Subito dopo hanno cominciato ad scambiarsi i regali. Li hanno aperti uno dopo l'altro con grande trepidazione. Una volta aperti tutti i regali ho guardato se forse ce n'era uno anche per me. Come ti sentiresti se al tuo compleanno tutti condividessero regali e tu non ne ricevessi neanche uno? Allora ho capito che non ero desiderato a quella festa e sono andato via in silenzio. Ogni anno la situazione peggiora. La gente si ricorda solo di mangiare e bere, dei regali, delle feste e nessuno si ricorda di me. Vorrei che per questo Natale almeno tu mi permettessi di entrare nella tua vita. Vorrei che riconoscessi il fatto che duemila anni fa sono venuto in questo mondo per dare la mia vita per te, sulla croce, per salvarti. Oggi, voglio solo che tu creda questo con tutto il tuo cuore. Voglio condividere qualcosa con te. Molti non mi hanno invitato alla loro festa, ma io, molto presto, avrò la mia celebrazione: una grandiosa festa, come mai nessuno ha immaginato, una festa spettacolare. Sto ancora finendo di fare gli ultimi ritocchi. Oggi sto mandando molti inviti, e c'è un invito anche per te. Voglio sapere se desideri venire, così ti prenoterò e scriverò il tuo nome in lettere dorate nel mio grande Libro degli invitati. Soltanto coloro che sono su questa lista potranno partecipare alla festa. Chi non risponde all'invito sarà lasciato fuori. Preparati, perché quando tutto sarà pronto farai parte della mia grande festa. Mi puoi rispondere personalmente e direttamente dal posto in cui mi puoi trovare: dal tuo cuore. Ti aspetto! Ti voglio bene! Gesù
 
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