Un blog creato da pocorumorepertutto il 23/06/2009

NIENTE DI PERSONALE

Oddio... proprio niente forse no

 
 
 
 
 
 

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« UN DUE TRE: SI RIDE!!PER DIRNE UNA »

SAPEVA DI BUONO

Post n°52 pubblicato il 18 Febbraio 2010 da pocorumorepertutto

Fa caldo. Ci saranno almeno 10 gradi. Mica ero più abituata a queste temperature, io!
Alla fine non sono ancora riuscita a vedere il film "La prima cosa bella", avevo organizzato con un'amica di andare al cinema prima ancora che uscisse nelle sale, e poi non siamo mai più state sincrone. Oggi è l'ultimo giorno che lo danno (sarà un mese che viene programmato!), e lei è irraggiungibile... Nel frattempo ho rifiutato tutti gli inviti di altri amici che ci andavano, e tutti mi han detto che è stupendo perchè fa ridere e fa piangere. 
Così credo di essere rimasta ormai l'ultima del mio 'giro' a boccasciutta.
Boccasciutta mi fa venire in mente pastasciutta, e la pastasciutta mi fa venire in mente che non uso questo termine da almeno vent'anni, da quando cioè è morta mia nonna.
Mia nonna ci invitava a pranzo tutte le domeniche che Dio mandava in terra, anche se eravamo a casa sua praticamente tutto il tempo in cui io e mio fratello non eravamo a scuola, e non eravamo a dormire.
C'è chi da bambina sogna di diventare principessa, chi di volare su un cavallo bianco, chi di avere i poteri magici dell'incantevole Creamy. Io a dire il vero sognavo tutte queste tre cose, ma ancora di più (e lo scrivevo anche sulla letterina a Babbo Natale a dicembre - chè scriverla a luglio sarebbe stato poco furbo) sognavo di passare una giornata intera a casa mia.
Dalla mattina alla sera.
Macchè.
Mai esaudita.
Insomma, ogni pomeriggio da mia nonna nei giorni feriali, e ogni domenica a pranzo da mia nonna. La domenica. E a Natale, e a Pasqua, e alla Festa Patronale e alla Liberazione e a Ferragosto. Al Primo Maggio no. Andavamo tutti a fare una scampagnata in campagna. Con mia nonna, sì.
Ci preparava sempre la pastasciutta col sugo di carne, perchè diceva che nei giorni in rosso non si poteva mangiare nient'altro. E poi c'era la bistecca, quella tenera che prendeva dal macellaio più distante da casa sua ma che, a suo parere, aveva la merce migliore della città.
Non ci faceva mai sedere con i piedi sulle sue sedie. Dovevamo stare composti, seduti bene, perchè altrimenti le sue sedie anni trenta (proprio comprate negli anni 30!!) si sarebbero rovinate. Cosa avrebbe detto la gente se qualcuno fosse arrivato in casa all'improvviso, e avesse trovato le sedie un po' raschiate? Diceva che per fare delle sue cose quello che volevamo avremmo dovuto aspettare che morisse, perchè finchè era viva lei doveva rimanere tutto sano e pulito. Diceva: "Per saltare sulle mie sedie, potete aspettare che muoio?". Avremmo sempre voluto dirle che nessuno voleva saltare sulle sue sedie, ma non ci siamo mai riusciti.
Diceva molte cose, mia nonna. Ma più di quello che diceva, era quello che faceva...
Ci preparava ogni giorno la merenda, e noi appena entravamo in casa sua, dopo pranzo, indovinavamo di cosa si trattasse semplicemente annusando quegli odorini deliziosi che si spandevano nell'ingresso. E poi, se non era un odore immediatamente riconoscibile, ci fiondavamo a sbirciare nel forno, ricoprendola poi di gran ringraziamenti feste baci e abbracci, qualsiasi cosa fosse.
Sapeva di buono, quella casa.
Sapevano di buono le ore trascorse lì, le persone con cui avevamo a che fare, e i discorsi che si facevano. Mamma era sempre con noi, papà era sempre al lavoro ma sempre nei nostri discorsi e pensieri, i vicini di casa venivano quasi ogni pomeriggio a farci visita e a parlare per ore di tutto e niente. Fino all'ora di cena. E quando non venivano, giocavamo a rubamazzetto (oh, vincevamo sempre io e mio fratello, mai mia madre o mia nonna... Che grandissimi che eravamo!! ) e poi guardavamo le previsioni del tempo e l'Ispettore Derrik.
Eh già.
 
E poi un bel giorno ha avuto un ictus che se l'è portata via. E non c'è stato più niente di niente di niente da fare in quella casa, se non sbaraccare tutto con le lacrime agli occhi.
Credo di aver pianto troppo poco in quella circostanza. Ero troppo piccola per capire, troppo sciocca per soffrire, troppo giocosa per rimuginare.
Ho avuto tanta pasta col sugo, da allora in poi. Ma mai più pastasciutta.
Direi che resterò a boccasciutta sul film 'La prima cosa bella'.
Se ho voglia di ridere e piangere, devo solo riaprire qualche cassettino della memoria, troppo a lungo chiuso col lucchetto, e versare qualche lacrima che forse è da molti anni che aspetta di essere versata.
 
Mi mancano tutte le persone che ho perso. Mi mancano tanto.
 
Ma forse non si può dire.
 

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Commenti al Post:
terrygianniemati
terrygianniemati il 18/02/10 alle 17:11 via WEB
Non sai come ti capisco. Mio padre e la mia nonna materna in primis. Ma potrei continuare un lungo elenco. TVB MammaMatta
 
 
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 09:48 via WEB
Anch'io sono piena di persone care che mi hanno lasciato... Il punto è che per alcune di loro sento di aver sofferto come dovevo. Per la nonna invece mi è rimasto dentro il pianto, perchè avevo poco più di dieci anni. E' il tempo che mi sta facendo tornare la nostalgia... TVB anch'io!
 
nowstrong
nowstrong il 18/02/10 alle 18:30 via WEB
Che teneri ricordi....ma perchè si deve diventare grandi? :) P.S. Senti, te la faccio io la pastasciutta dai, ci stai? :)))
 
 
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 09:51 via WEB
Sai, io credo proprio di aver avuto un'infanzia davvero sana, dove per sano intendo circondata dalle persone che amavo e che mi amavano.
Quando me la fai la pastasciutta? Codita di tanto affetto, mi raccomando! ;)
 
LupoSolitairo
LupoSolitairo il 18/02/10 alle 19:08 via WEB
E'molto bello come ricordo. Una dolcissima fotografia.
 
 
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 09:52 via WEB
Eh.. Ci sarebbero altre mille cose da raccontare, tipo che ogni sera mettevo il collirio per gli occhi alla nonna, guadagnandomi ben mille lire alla settimana... E dopo 10 mesi in cui ogni sera non sgarravo il mio impegno, vantavo dieci mila lire e ne ero così fiera!! Sì, mille ricordi... E quelli, per fortuna, non possono morire.
 
havet
havet il 19/02/10 alle 10:00 via WEB
questo post è bellissimo... mia nonna non ha quasi mai cucinato nulla per me, nè voleva che andassimo a casa sua a giocare perchè sostanzialmente diceva a mia madre "i figli chi li fa se li guarda"; però la mia vicina di casa che figli non ne aveva ci faceva i tiramisù più buoni del mondo e ci faceva arrampicare sulla sua magnolia: suo marito è morto quasi 10 anni fa e mi manca, non oso immaginare quando mancherà lei...
 
 
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 09:59 via WEB
Ti dirò, mia nonna era un tipo che non si lasciava andare a smanceria. Era asciutta, ecco. Niente coccole, baci o carezze, e poi era molto anziana quindi non credo che abbia mai preso in braccio me o mio fratello. Però era sempre presente, era saggia, era schietta. Era un gran bel modello.
E io sono simile a lei, ma più coccolona.
La mia nonna paterna invece fa tante moine, ma non ha MAI fatto nulla per me o per mio fratello, e purtroppo nemmeno per mia madre e mio padre!!!
Sì, le persone che ci hanno amato, ci mancheranno per sempre. L'importante è farle vivere per sempre dentro di noi.
 
numprimo
numprimo il 19/02/10 alle 13:18 via WEB
pocorumore.......... ero entrato, avevo scritto l'altro commento, poi ho letto questo post. Non ho parole. Non so dirti quanto bello sia, quanto dolce, quanto...... mi hai commosso, ragazzaccia. E' stupendo. Grazie. Grazie perché ci sei e perché racconti le cose in questo modo. Oggi sarà una gornata migliore, più dolce. Grazie.
 
 
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 10:02 via WEB
Innanzitutto grazie.
Poi volevo farti gli auguri per il tuo compleanno di ieri, visto che il fatto di essere AMICI BLOGGER ci porta a sapere quando è il compleanno dell'altro... Come l'hai trascorso? Hai fatto pieno di coccole?
E poi volevo dirti che questo post ha commosso anche me, mentre lo scrivevo, e mentre lo rileggo tutte le volte. Le ho voluto un gran bene, e gliene voglio ancora... Spero che tu stia bene, lassù, nonnina.
 
   
numprimo
numprimo il 23/02/10 alle 17:22 via WEB
Mi sono chiesto se ti riferissi a me parlando di compleanno, dato che in effetti non ieri ma l'altroieri sono invecchiato di uno scatto (non fa molta differenza ieri o l'altroieri). Se gli auguri erano per me, grazie di cuore :-)) E' stato un compleanno tranquillo, rilassato, con una dose di coccole e di affetto da non credere. Se poi invece gli auguri non erano per me, fa lo stesso. Adesso hai saputo anche come ho trascorso io il mio compleanno anche se magari non te ne importava nulla ;-)) Grazie, amica blogger. Non smettere MAI di scrivere, per favore. Tra parentesi... ma se ti riferivi a me chi diavolo è che fa la spia? Un'ideuzza ce l'avrei, indagherò. Ciao
 
     
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 18:19 via WEB
Ma certo che mi riferivo a te! Sono rintronata, e' vero, ma fino ad un certo punto... ;) Il fatto che siamo Amici autorizza Libero ad informarmi su quando e' il tuo compleanno... Attenzione, prima o poi questa info sul mio compleanno arrivera' anche a te, e non solo..
Sono contenta che tu abbia trascorso una serena giornata, te lo meritavi proprio! Buona serata!!
 
sunrise.1
sunrise.1 il 19/02/10 alle 17:02 via WEB
Molto di ciò che hai scritto mi ha profondamente commosso, poichè mi sembrava di leggere nelle tue parole me stessa e alcune tristi vicissitudini che hanno accompagnato ma mia vita... Io penso che si possa e si debba anche dire, in fin dei conti, se non cerchiamo di alimentare in qualche modo il ricordo delle persone che abbiamo amato di più e che abbiamo perso, che cosa resta di noi e di loro? Un abbraccio..
 
 
pollon131.e
pollon131.e il 19/02/10 alle 23:16 via WEB
non eravate tu e il fratello forti a giocare.. ma la nonna che vi lasciava vincere!!! (volevo farti sorridere..)
 
   
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 10:11 via WEB
Nooooooooooooooo, ma cosa stai dicendo!!! Mio fratello cinquenne era un gran genio delle carte!!! ;)
Guarda, quando eravamo più piccoli e mia nonna faceva vincere entrambi, credevo fossimo due geni. Poi, crescendo, mia nonna ha cominciato a far vincere solo mio fratello, e allora ho scoperto l'inganno. E mi arrabbiavo con lei, e chiedevo: "Ma perchè lo fai vincere?". E lei rideva e rispondeva che aveva fatto vincere tante volte anche me... Ed era vero, ma non l'avrei mai ammesso...
Cara pollon, mi hai fatto sorridere, ma questo ricordo mi ha anche commosso...
 
 
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 10:06 via WEB
Sì, sono d'accordo con te. Io ho due grossi strappi all'anima, nella vita. La morte della nonna, e la morte di mio zio, di cui parlerò un giorno non lontano, un giorno che potrò piangere liberamente in ufficio, perchè al solo pensiero mi si lacera il cuore.
Loro saranno vivi per sempre, per me. Per me, e per tutti coloro a cui ne parlerò, e che leggeranno i miei scritti. Foscolo aveva ragione, in tutto... Un abbraccio anche a te.
 
libellulafragile
libellulafragile il 22/02/10 alle 17:17 via WEB
Certo che si può dire! Il tuo post è splendido. Profondo e sentito e mi ha fatto pensare alla mia nonna e a tutte le cose che ho imparato da lei... alle sue frittelle di carnevale, al suo minestrone... tutte le nonne sono così? La mia e la tua si! Fortunate noi!
 
 
pocorumorepertutto
pocorumorepertutto il 23/02/10 alle 10:08 via WEB
No, non credo che tutte le nonne siano così. Io ne ho avute due, e quella di cui non ho parlato non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella descritta qui sopra... L'affetto non è mai dovuto, l'amore è un dono, e qualcuno che si prenda cura di noi è un miracolo. Quindi sì, hai detto bene, siamo davvero fortunate!
 
el_desaparecido
el_desaparecido il 24/02/10 alle 18:16 via WEB
La filosofia di mia nonna, vecchia montanara era "chi ai fa as s-ij guerna" ossia "chi li fa se ne cura", parlando dei marmocchi che nel caso specifico eravamo noi nipoti.
Non andavo quasi mai a casa sua, (anche se ricordo come faceva le cotolette impanate che erano buonissime), ma al massimo veniva a casa mia se la mamma non c'era e se non avevo nulla da fare mi faceva studiare le preghiere
Per quanto riguarda la pastasciutta, ricordo che era proprio asciutta, per tirare su gli spaghetti ci voleva un risucchio che nemmeno una pornostar ne sarebbe capace.
Sono terminu un po' desueti, ma che conservano il fascino dei ricordi non trovi?
 
 
el_desaparecido
el_desaparecido il 24/02/10 alle 18:19 via WEB
P.s. non muore mai chi continuiamo a far vivere nel cuore, (frase da cioccolatino perugina, ma vera)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 
 
 
 

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