NIENTE DI PERSONALE

Accetto la sfida (a proposito, ciao ragazzaccia :-)))) Ti dico cosa mi passa per la testa. Come sai, più o meno, ho cambiato ancora una volta luogo di lavoro, sono con altre persone che fatto tutt'altro, ma condivido uno spazio. Tutto perché il mio, di spazio, quello che è stato mio per un sacco di anni e in cui ho sofferto a volte la solitudine ma che mi ha anche lasciato una libertà assoluta, che mi ha fatto sentire pardrone incontestato del mio spazio, del mio tempo, dei miei umori, l'ho dovuto abbandonare grazie ai chiari di luna lavorativi in cui bene o male tutti ci siamo trovati. Mi manca. Mi manca da morire (quel suo piccolo grande amore, heheheh) ma cerco di farmi andar bene tutto. Oltretutto ora sono ospite di un amico, il che ha qualche vantaggio dal punto di vista economico. Però, nonostante questo, il cambiamento, le poche o nulle prospettive di lavoro, i lividi sui denti dovuti alle troppe mazzate riuscivano a tenermi in uno stato di ansia e angoscia perenne. Evito di definirla diversamente per scaramanzia, ci sono già passato. Poco tempo fa, e questo lo sai, ho deciso di chiudere il mio blog. Un po' perché sapevo che non avrei più avuto la libertà e la privacy per andarci e sfogarmi a scrivere, un po' perché è successa una cosa che mi ha fatto soffrire da cani. Ma è stata una lezioncina che mi sono meritato. Devi sapere che, senza una ragione ben precisa, forse per timore di incomprensioni nate in passato per situazioni analoghe, il mio blog era cosa segreta. Mia moglie non ne sapeva niente. Cosa totalmente cretina, se vogliamo, perché non era né è mai stato uno strumento per cercare “distrazioni”. Oltretutto, un po' per scelta, un po' per carattere, un po' per innata e disperante imbranataggine, le “distrazioni” non le ho mai cercate né con questo né con altri mezzi. In passato ho confessato candidamente a mia moglie che avevo cercato di spezzare il cerchio della solitudine e dell'angoscia comunicando con persone mai viste né conosciute, con contatti di chat, di mail, cose del genere. Non sono stato capito, o forse creduto. Ne è nato un tal putiferio da convincermi che non avrei mai più dovuto toccare l'argomento. E ti dirò, dal suo punto di vista posso anche capire. Però ho continuato, con il solo scopo di avere compagnia da lontano, a scambiare opinioni, chiacchiere, a scrivere, a condividere pensieri e musica. Così anche tu hai scoperto della mia esistenza. Dicevo della tempesta che mi ha investito. Recentemente ho saputo, non da lei, che mia moglie si era iscritta su Facebook. Cosa che non condivido perché la trovo 'na strunzata, ma che è nei suoi diritti. Non mi è piaciuto venirlo a sapere per caso, però. in più, ho scoperto che, presa dall'entusiasmo della novità, aveva individuato una persona che non vedeva né sentiva da una vita (nel vero senso della parola) e che vive lontano, ha pensato bene di contattarla e di mandare il proprio numero di cellulare (poi si dice dei ragazzini che hanno la testa nel sacchetto delle patatine, mah.... Insomma, ho saputo che si sono sentiti e messaggiati per qualche volta', ma so anche per certo che la cosa è rimasta a livello di chiacchiere. Peccato che sia stata tenuta nascosta e che si sia negata l'evidenza. Il che mi ha fatto crollare una fiducia finora mai scalfita in una persona che ritenevo l'unica al mondo a non avermi mai mentito su niente. Anzi, ha insegnato a me ad essere sempre leale e sincero (e anche un po' pirla, direi). Ci sono state tensioni, incomprensioni (da parte mia) e reticenze. Che mi hanno portato da un lato a non seppellire la cosa se non dopo un assoluto e totale chiarimento e, dall'altro, a chiudere il mio blog clandestino. Ecco perché ho detto a suo tempo che forse ne aprirò un altro: perché se lo farò sarà per fare una delle cose che più amo della vita, scrivere. E lei sarà la prima a poterlo vedere. Ed è stata lei a suggerirmi di farlo. Si vede che questo sconquasso è servito, a tutti e due. Tu non puoi sapere da quanto tempo duri la mia vita insieme a lei. Ti spaventeresti. Ma adesso sembra tutto ricominciato da capo, da zero. Più bello e più intenso di prima. E tutto questo mi fa dimenticare guai, scomodità, disillusioni e mancanza di certezze legate al lavoro. C'è lei. Ha fatto una cosa cretina che anch'io ho fatto, ma ha capito. E, dammi dello scemo se vuoi, ma sono profondamente certo che se potesse tornare indietro eviterebbe a se stessa e a me una serie di problemi odiosi campati sul nulla. Nati per un gioco un po' stupido e un po' incosciente e finiti lasciandoci in regalo un legame ancora più forte. Ecco. E poi dimmi che non ti ho raccontato cose sentite e spontanee, se sei capace :-)) Sta' in gamba, ragazzaccia. So che non serve raccomandartelo, ma fa lo stesso. Buon weekend