"Istruitevi perchè avremo bisogno

della vostra intelligenza.

Agitatevi perchè avremo bisogno

del vostro entusiasmo.

Organizzatevi perchè avremo bisogno

di tutta la vostra forza"

(Antonio Gramsci)

 

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Chi non ha memoria, non ha futuro

 

...Ogni cosa è illuminata

dalla luce della storia...

 
Creato da: Rebeldia il 26/05/2006
Morte al fascio, oggi più che mai! Ora e sempre, RESISTENZA!!!

 

 
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TROFEO DI CACCIA N°1: LA FAMIGLIA

Post n°26 pubblicato il 22 Giugno 2006 da Rebeldia
Foto di Rebeldia

Non è facile affrontare il problema dello sviluppo economico nel comune di Gargnano e, per quanto ci concerne la nostra memoria, non siamo a conoscenza di studi approfonditi delle specificità e caratteristiche peculiari che lo sostengono. Portare un territorio all’autosufficienze economica dovrebbe essere l’obiettivo principale di ogni buona amministrazione; riuscendoci si potrebbero affrontare e risolvere alcuni annosi problemi legati ad esso, come possono esserlo quello dell’integrità della famiglia, servizi sociali di buon livello, dell’abitazioni e dei rapporti interpersonali. Parlando di famiglia intesa come “cellula base del tessuto sociale” è sotto gli occhi di tutti il fatto che siano sempre più sottili i legami che tengono uniti genitori e genitori/figli, e come sia in pericolo la strutturazione stessa della nostra società, basata appunto su questa istituzione elementare nella sua essenza laica. Ormai è consuetudine che padre e madre siano obbligati a lavorare per avere accesso a una quantomeno decente situazione economica che permetta loro di crescere i  propri figli al passo con i tempi (sempre più esigenti e sempre più onerosi), godere di alcune delle infinite offerte del mercato globale e, se possibile, levarsi qualche capriccio o soddisfazione personale. Sempre meno ci si riesce, vuoi per la vita ormai precaria a tutti gli effetti, vuoi per l’impossibilità di trovare aiuti concreti, magari da quelle figure, parte integrante delle famiglie fino a qualche anno fa e che sono venute man mano a mancare con lo svilupparsi dei tempi moderni. Parlo dei nonni e delle nonne, veri e propri maestri di vita, bagaglio di memorie, indispensabili apporti morali ed etici, contributo della buona crescita di figli e nipoti.

Le difficoltà, che soprattutto la parte meno abbietta di noi incontra sul proprio percorso di vita, non trovano più mediazioni, ci si separa, ci si allontana sperando così di togliersi da una situazione divenuta insostenibile e creando danni irreparabili ai diretti interessati, genitori e figli, condizionandone presente e futuro. Il mio pensiero va alle tante famiglie “proletarie” (non è una bestemmia. Il proletariato non è sparito d’incanto, è stato solo rimosso dalle nostre menti e pratiche quotidiane, dando alla sua rappresentanza politica e sindacale storica la legittimazione a non occuparsene più) colpite ed affondate dalla logica di mercato che fa a pezzi tutto ciò che trova sul proprio cammino, infischiandosene dei “danni collaterali” di ogni scelta non rivolta verso l’umana esistenza. Al contrario, i nuclei famigliari “capitalisti e borghesi” possono tranquillamente pensare all’organizzazione e al raggiungimento delle loro ambizioni. Hanno più tempo da dedicare ai figli, più bambagia nella quale farli riposare, magari accuditi da “tate” 24 ore su 24; hanno tempo e mezzi per indirizzarli verso le vie più convenienti, tanto c’è chi lavora e aumenta il conto in banca per loro. Con il cappio salariale hanno costruito nel tempo le gabbie dove far vivere i sottomessi senza che creino troppi problemi. “Riserve di indiani metropolitani” nelle città, sottrazione, con mezzi e motivazioni tra le più fantasiose, della principale risorsa economica delle zone rurali, la terra. La selezione continua con la scuola classista e conservatrice, prosegue con la precarizzazione del lavoro, la cosiddetta flessibilità invocata dai padroni, e termina con la probabile trasformazione della pensione di anzianità in un altra chimera da raggiungere, magari in mutande... e lo fanno per il benessere della collettività!

Loro vivono più a lungo perchè sei TU che ti logori nei loro posti di lavoro. Vanno a respirare aria pulita mentre TU ti avveleni nelle loro aziende. Producono montagne di immondizia ma poi ti costruiscono gli inceneritori fuori dalla porta di casa. Ti fanno volare gli aerei sopra il tuo tetto rendendoti nevrotico, mentre loro vanno a fare affari in paesi esotici. Usano i nostri soldi per rendere migliore le LORO scuole ed università, lasciando ai tuoi figli topaie senza lavagna e gessetto. Distruggono paesaggi per velocizzare il passaggio delle loro merci, sradicando culture e tradizioni secolari, abbattono la sanità pubblica, la svendono e vanno a farsi curare in Svizzera. Mandano a puttane la giustizia, quella parte che riesce ancora a frenare la loro sete di sangue altrui; costruiscono villaggi turistici, palazzi-formicaio, città mercato quando i cittadini non chiedono altro che un tetto sicuro dove ripararsi, magari a canoni popolari o perlomeno accessibili... poi ti offrono dei soldi se non ce la fai a godere di tutto il benessere che hanno creato per te; è l’ultimo giro di vite, non ti resta che la corda per impiccarti. A questo punto, non essendoci più uno stato sociale da finanziare, non si sentono più nemmeno in obbligo di pagare le tasse, loro stanno bene, hanno tutto, il resto si arrangi!

È evidente che in queste condizioni l’integrità della famiglia è a rischio. Ed è altrettanto evidente che con una condizione di sicurezza economica, di robuste sponde solidali, di valori e punti di riferimento forti e sicuri, molti di questi problemi verrebbero meno, rendendo lo stare in famiglia, il collaborare verso mete comuni, insomma l’essenza stessa della nostra vita, un pò meno problematica. mi viene da piangere a sentire quanta ipocrisia si è liberata a difesa delle “famiglie cattoliche” messe in pericolo dai PACS (che sono solo diritti comuni di convivenza) e dai valori “libertini” della sinistra soprattutto antagonista. Chi ha accettato pienamente il modello sociale propinato dal capitalismo soprattutto negli ultimi decenni, è coinvolto e responsabile della situazione attuale. Complice del mercato e dei suoi guardiani, il liberismo sfrenato, l’accumulazione di denaro e potere, il quale prima o poi dovrà fare i conti con le ragioni irrinunciabili della pacifica e democratica convivenza, e penso proprio che il conto sarà salato!

Scritto da Mauro Bommartini,  segretario del circolo prc di Gargnano e pubblicato su "Il Nuovo Municipio" n°4, giugno 2006

 
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