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della vostra intelligenza.

Agitatevi perchè avremo bisogno

del vostro entusiasmo.

Organizzatevi perchè avremo bisogno

di tutta la vostra forza"

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Creato da: Rebeldia il 26/05/2006
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Questione di odio

Post n°176 pubblicato il 26 Maggio 2008 da Rebeldia

Ho letto "Spingendo la notte più in là" di Mario Calabresi (ricordate suo padre? Luigi Calabresi, implicato nella morte di Giuseppe Pinelli...). Era da un pò che mi incuriosiva, così l'ho comprato. Mi sono detta: mah, vediamo che ha da dire... proviamo un pò ad ascoltare anche un punto di vista differente dal resto... male non fa!

Bè, l'ho finito in tre giorni, rubacchiando dei minuti qua e là, tra una pausa pranzo sul lavoro e la cottura d'una pastasciutta a casa, in piedi di fronte ai fornelli, come si fa quando una storia ti prende così tanto che devi assolutamente andare avanti.

Bellissimo, davvero, e non credevo proprio. Insomma, mi ero aspettata una presa di posizione netta, in fondo stiamo parlando del figlio dell'uomo che per anni è stato accusato d'aver ucciso l'anarchico Pinelli... e che per questo è stato a sua volta assassinato dai terroristi rossi! Invece niente di tutto ciò, niente propaganda neo fascista, nessun inneggio alla violenza... Niente odio.

Mi ha sorpreso e commosso, giuro. Insomma, come l'avrei presa io, se fossi stata al posto di quel bambino del libro, con il padre assassinato a pochi isolati dalla porta di casa? Sarei capace di scansare le ondate di odio e pregiudizio? Conoscendomi, onestamente non lo so.

Mario Calabresi vola al di sopra di tutto ciò, specialmente grazie alla madre Gemma, donna coraggiosa e vedova a poco più di vent'anni, che è riuscita a far capire ai propri figli che odiare non serviva per cambiare le cose.

Nel libro si trattano molti argomenti, compresa una teoria alla quale non credo ma che l'autore ha a cuore... tuttavia, il messaggio principale in esso contenuto è cristallino e di incredibile umiltà, sicuramente da tener da conto.

Certo, la polemica sulla morte di Pinelli è tutt'oggi accesa e sentita e voi potete immaginare come le prendo certe cose... ma alla luce di quello che ho letto, visto e vissuto, ho cominciato a pensare che Luigi Calabresi sia stato uno dei molti capri espiatori che sostengono le colonne delle storie più torbide di mezza Italia (Uno degli ultimi? Placanica, ad esempio?).

Dunque se vi avanzano 15 euro e volete investirli in un libro, pensateci a questo, ne vale la pena... 

 
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