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Creato da: Rebeldia il 26/05/2006
Morte al fascio, oggi più che mai! Ora e sempre, RESISTENZA!!!
Post n°165 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da Rebeldia
Traduzione di "Mosca Cojonera" (Perchè un pezzo simile si deve capire... per forza!)
Post n°164 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da playslow
MOSCA COJONERA-SKA-P....testo Quien es ese que siempre de blanco va?
Post n°163 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da playslow
Caro lettore, quando tutto il Parlamento, tranne i soliti sei o sette cani sciolti, approva una legge all’unanimità, di solito bisogna preoccuparsi. Indulto docet. Questa volta è anche peggio.
Post n°162 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da Rebeldia
"Ogni istante, ogni giorno, un pensiero giunge come un ospite di riguardo nel tuo cuore. Anima mia, considera ogni pensiero come una persona Perchè il valore di ogni persona è nel pensiero che essa nutre." Jelaluddin Rumi
Post n°161 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da Rebeldia
Ci vogliono delusi e sconfitti Ci vogliono delusi e sconfitti, compagni. Vorrebbero vederci distrutti, defraudati della nostra anima, senza patria né bandiera. Pensano che togliendoci la falce e martello ci venga tolta la nostra dignità e appartenenza politica, ma non è così. Allora ci spaventano, ci vengono a dire che presto saremo un popolo senza partito, ci dicono che Rifondazione Comunista è destinata a scomparire, inghiottita dal grosso esofago che è la "Cosa Rossa". Va bene, purché di qualcosa di rosso si tratti veramente. I cambiamenti fanno sempre paura ma a volte sono necessari. Quello che mi preoccupa davvero non è il nome (rimaniamo comunisti lo stesso), non è il simbolo (la falce e il martello ce li abbiamo impressi nel cuore) e se volete saperlo non è nemmeno il confronto con gli altri compagni di cui ho paura (venire a contatto con pareri differenti e discuterne, a volte è costruttivo). Quello che mi terrorizza sul serio è il pensiero delle cose che scivoleranno fuori dalla borsa durante il viaggio. E' inevitabile, in ogni trasloco si perde sempre qualcosa. E allora voglio essere sicura che quando diventeremo la Sinistra Arcobaleno si continui a comunicare con i movimenti, magari appoggiandoli se necessario. Voglio essere certa che si ricomincerà a parlare di Cus (ex Pacs, per intenderci), argomento che mi sta particolarmente a cuore proprio come la pensione per la nonna, che poverina tira a campare con 400 euro mensili. Voglio che la Sinistra Arcobaleno sia un partito di cui gli operai possano fidarsi di nuovo e su cui possono contare, perchè 800 morti sul lavoro in un anno è una vergogna anche per il terzo mondo! Intensamente voglio che ognuno di noi possa avere una vita dignitosa senza essere costretti a fare gli straordinari ogni giorno, magari per quei 100 pulciosissimi euro in più fuori busta alla fine del mese! E voglio che la sanità ricominci a funzionare e che gli ospedali riaprano perchè non si può morire a 15 anni per un'operazione alle tonsille, né tantomeno si può crepare perchè l'ambulanza più vicina ci mette un'ora per venirti a prendere! Poco importa come sarà il nuovo simbolo di fronte a queste cose! Basta accapigliarsi sul disegno della nuova bandira, basta litigare sul nome! Che si pensi davvero alla gente, una volta tanto! Che si ricominci davvero a pensare dal basso!
Post n°160 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Rebeldia
Mi dispiace compagni, non la trovo! Ho vagato in internet quasi un'ora... ma di lei neanche l'ombra. Però, anche se non posso pubblicarla sul blog, sono certa che parecchi di voi oggi l'hanno vista, tra le pagine del Corriere della Sera. Sì, ne sono sicura, non era un miraggio, né un'allucinazione dovuta alla stanchezza o ai troppi caffè! Di cosa sto parlando? Ma sì, di LEI, della foto pubblicitaria di Berlusconi con il pugno (destro) alzato che da prode condottiero morale e politico invitava tutta Italia a correre a votare, oggi e domani, per farci scegliere (proprio a noi, la plebe) il nome del suo nuovo, smagliante partito!!! L'avete vista, vero? Ditemi che non sono pazza, vi prego, perchè mi sembra IMPOSSIBILE. Impossibile che il popolo italiano, quello vero, permetta simili pagliacciate. Inpensabile che uno come Berlusconi si possa proporre a tutti noi chiamando un partito "il popolo della libertà" (o semplicemente il partito della libertà, ancora non si sa) scimmiottando un pugno alzato ma con la mano destra (ekkekkazzo, o che sta cercando di confondere quelli di sinistra, o ci prende proprio per il culo!). Ma questa non è serietà politica, questa è merda, buttata a vangate sul nostro orgoglio di cittadini italiani! "Partito del popolo della libertà", ma chi vuole prendere in giro con un nome tanto ridondante? E poi, alla libertà di chi inneggia? Alla sua, probabilmente, perchè con tutte le condanne, i rinvii a giudizio e i processi che ha subito, è un miracolo che sia ancora a piede libero! E il popolo? Quale popolo? Ah, sì: quello elitario della sua cricca di corrotti, prestanome e lecca culo... !
Post n°159 pubblicato il 28 Novembre 2007 da playslow
Voglio lanciare un sondaggio al quale vi pregherei di rispondere. Stiamo realizzando un'importante statistica quindi rispondete con una crocetta qui sotto: IL POLIZIOTTO E IL CARABINIERE SONO LAVORI USURANTI????? SI' NO Se vorrete mandarci un Vostro commento in proposito, saremo felici di inoltrarlo a Maroni.
Post n°158 pubblicato il 26 Novembre 2007 da playslow
Proposte della riunione nazionale del 24 Novembre a Roma per “Rimettere in campo l’iniziativa per la Palestina”. 1) Giovedì 29 novembre 2007 (giovedì prossimo) iniziative di comunicazione in tutte le maggiori città per ricordare la Giornata Internazionale di Solidarietà con la Palestina dichiarata dalle Nazioni Unite.
2) Presenza di uno striscione (e se possibile di uno spezzone) sul diritto all’acqua per i palestinesi nella manifestazione del 1 dicembre sull’acqua (iniziativa a carico soprattutto dei compagni di Roma ma non sono sgradite collaborazioni da altre città);
3) Per il 2008 – a sessanta anni dalla Nakba – verrà attivata a livello nazionale la campagna “2008, anno della Palestina” e approntato un apposito logo da utilizzare in tutte le iniziative centrali e locali.
4) Il 2 febbraio organizzazione della conferenza per ricordare Stefano Chiarini. Su questo si attiverà un apposito gruppo di lavoro. Sono anche previste pubblicazioni in italiano e arabo di Stefano
5) Il 29 marzo (a ridosso del 30 marzo, Giornata della Terra) è stata indicata come data per una manifestazione nazionale in solidarietà con la lotta del popolo palestinese
6) Maggio. Mobilitazione al salone del libro di Torino quest’anno dedicato a Israele. Le iniziative in cantiere prevedono: il boicottaggio dell’evento ufficiale, l’organizzazione di una salone del libro alternativo che dia spazio alla presentazione di libri palestinesi e sulla Palestina; una manifestazione comune di tutte le reti di solidarietà con la Palestina a Torino nella giornata conclusiva del salone del libro. I dettagli delle date e delle possibilità saranno forniti a breve dai compagni di Torino;
7) Luglio-Agosto: seconda edizione del campeggio estivo di solidarietà con la Palestina a Viareggio
8) Organizzazione nei tempi e nelle modalità che vanno definite a breve di una missione di solidarietà popolare al valico di Rafah. I compagni dell’Udap si sono incaricati di definire meglio i dettagli
9) Manifestazione nazionale conclusiva della campagna “2008 anno della Palestina” il 29 novembre 2008., giornata internazionale per la Palestina.
Fateci sapere la vostra opinione/disponibilità sulla campagna per il 2008 nella vostra città.
Post n°157 pubblicato il 26 Novembre 2007 da playslow
Sabato 1, Dicembre ore 17
Post n°156 pubblicato il 24 Novembre 2007 da prcdeluso
queste sono le cose che non accetto...era chiaro che non andava rifinanziata alcuna missione...ma x il potere...si dimentica tutto quello che era stato promesso...vero cara sinistra?... continuamo a fare la bella statuina...adesso andiamocene veramente...basta!!!!...senza se e senza ma...
Post n°155 pubblicato il 23 Novembre 2007 da playslow
Non che Google mi sia molto simpatico....
Post n°154 pubblicato il 23 Novembre 2007 da playslow
Incontro con Giovanni Impastato GIOVEDI', DICEMBRE 6, 2007, 20:30
Post n°153 pubblicato il 20 Novembre 2007 da playslow
SERATA PUBBLICA: SVILUPPO SOSTENIBILE O DECRESCITA? L'Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace, con il contributo del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e della Provincia Autonoma di Trento organizza una serata pubblica dal titolo “Sviluppo sostenibile o decrescita? La scommessa delle economie conviviali e delle politiche responsabili”. Giovedì 22 novembre 2007 alle ore 20.30 Sala della Rocca, Piazza Cesare Battisti 3 – Riva del Garda Saluti e introduzione: Sindaco di Riva del Garda, Claudio Molinari Presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Roberto Bombarda Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti, Alberto Robol Coordinatrice dell’Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace – Franca Bazzanella Percorsi e riflessioni: “La Decrescita: un paradigma culturale per un Rinascimento possibile” Maurizio Pallante, Movimento per la Decrescita Felice “Riannodare il legame con la terra: le radici etiche della decrescita” Cenni dal percorso formativo UNIP “Oltre il mito dello sviluppo. Prendersi cura della terra” Marco Dal Corso, Esperto di culture latinoamericane Modera: Walter Nicoletti, giornalista Il tema della decrescita è insieme di interesse generale e particolare nella misura in cui l’inquinamento, l’insostenibilità e la non riproducibilità degli attuali stili di vita – soprattutto occidentali – l’insofferenza e il malessere che connotano il nostro tempo, rappresentano non solo un problema ma, prima e soprattutto, un nostro problema. Considerare criticamente e responsabilmente le nostre azioni quotidiane e le loro implicazioni deve diventare parte fondamentale del bagaglio etico e “deontologico” del cittadino e deve diventarlo adesso: perché adesso possiamo ancora illuderci che si tratti di una scelta e perché, forse, può riservarci la sorpresa di uno stile di vita più semplice, più genuino e più leggero. Per informazioni: Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace - UNIP Piazza S. Marco 7 – Rovereto Tel. 0464 424288 bazzanella.iupip@unimondo.org - destro.iupip@unimondo.org - zanon.iupip@unimondo.org
Post n°152 pubblicato il 15 Novembre 2007 da playslow
Se persino piccoli fatti modificano il corso delle cose, figuriamoci i grandi. Nel 2001 ve ne furono due la cui portata negativa per la società e per il pianeta è stata tale, che ne subiremo per anni le conseguenze, ma che potremmo riuscire ad attenuare in parte solo conoscendone le verità: La tragedia dell’11 settembre a New York dopo le giornate di luglio al G8 di Genova. Due eventi tragici che oggi, sei anni dopo, appaiono sempre più contigui, per non dire connessi, se non nelle cause, quantomeno per gli effetti che hanno avuto sulla restrizione delle libertà, la strategia della paura e l’atteggiamento forzatamente securitario e spesso anticostituzionale di Governi che, da lì in poi, hanno potuto far digerire persino il teorema della “guerra preventiva”. A Genova, secondo Amnesty International, vi fu “la più grave sospensione di diritti dal dopoguerra in un Paese occidentale”. Trecentomila manifestanti, perlopiù assolutamente pacifici, furono privati del loro diritto di protestare contro i “grandi” del mondo, subendo violenze preordinate, arresti e torture e su tutto la morte di Carlo Giuliani. Da quel momento fu un susseguirsi di omertà, bugie, prove false, archiviazioni di indagini e promozioni da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine e per contro oggi, mentre si cerca di far fallire una Commissione parlamentare d’inchiesta (prevista nero su bianco a pagina 77 del Programma dell’Unione) che potrebbe far luce sui “mandanti” di quel “disordine pubblico”, si chiedono 225 anni di carcere e 2 milioni e mezzo di euro di danni a 25 no global, per il reato di “devastazione e saccheggio”. Facciamo appello a tutti e tutte coloro che erano e che avrebbero voluto essere a Genova il 19, 20, 21 luglio 2001. A quelli che in questi anni hanno visto confermare i timori di chi avversa la globalizzazione neoliberista e la dittatura del mercato. Tutti a Genova sabato 17 per una grande manifestazione Nazionale
Post n°151 pubblicato il 13 Novembre 2007 da playslow
ROMA Contro la violenza maschile sulle donne Manifestazione nazionale Sabato 24 novembre 2007 Corteo ore 14.00 Piazza della Repubblica - Piazza Navona
La vita di molte ragazze e di molte donne continua a essere spezzata, le loro capacità intellettive e affettive brutalmente compromesse. Il femminicidio per 'amore' di padri, fidanzati o ex mariti è una vergogna senza fine che continua a passare come devianza di singoli. Il tema continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura, avallando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre stiamo assistendo impotenti a un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti del corpo delle donne. I numeri, lo sappiamo tutte, sono impressionanti • Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica nella loro vita. • La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) o dall'ambito familiare. • Oltre il 94% dele violenze non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime: un milione e 400mila ha subito uno stupro prima dei 16 anni. • Solo il 18,2% delle donne considera la violenza subita in famiglia un 'reato', mentre il 44% lo giudica semplicemente 'qualcosa di sbagliato' e ben il 36% solo 'qualcosa che è accaduto'. La violenza sulle donne è accettata storicamente e socialmente. Viene inflitta senza differenza di età, colore della pelle o status ed è il peggiore crimine contro l'umanità. Quello di una parte contro l'altra. La politica e le istituzioni d'altro canto continuano a ignorare il tema pubblicamente. Senza una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo, non sarà possibile attivare un nuovo patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla parola civiltà. Una grande manifestazione nazionale dove tutte le donne possano scendere di nuovo in piazza a fianco delle donne vittime di violenza e per i diritti delle donne, può e deve riportare il tema al centro del dibattito culturale e politico.
Post n°150 pubblicato il 09 Novembre 2007 da playslow
Dopo la mucca pazza arriva il maiale vescicolare. Abbatteranno 40.000 maiali nel bresciano per un infezione vescicolare di cui i nostri maiali soffrono da 1 anno. Mi vien da pensare che quelli infetti li abbiamo già mangiati e ammazzano quelli sani. E avanti il prossimo. Speriamo torni presto Noè con l'arca....
Post n°149 pubblicato il 08 Novembre 2007 da playslow
Contatti: end.gaza.siege@gmail.com luisa.morgantini@europarl.europa.eu "PORRE FINE ALL'ASSEDIO" Campagna palestinese e internazionale per la fine dell'assedio di Gaza Novembre 2007 Il 25 ottobre scorso, un paziente palestinese è morto al valico di Erez mentre aspettava di avere il permesso di attraversarlo per arrivare ad un ospedale israeliano. Una settimana fa, una donna è morta nell'ospedale di Gaza con il suo bambino appena nato, mentre era in attesa del permesso di trasferimento in Israele per cure mediche. Queste non sono le prime vittime e non saranno certamente neanche le ultime se l'attuale situazione continuerà a prevalere. La scorsa settimana, le sale operatorie dell'ospedale principale di Gaza erano chiuse a causa della mancanza di gas medici, che le autorità israeliane non consentono di importare. Oggi Israele dà licenza a soli 12 articoli di bisogni basici, su oltre 9.000 merci. Dal sapone al caffé, dall'acqua alle bevande analcoliche, dal carburante al gas, dai computer ai pezzi di ricambio, dal cemento alle materie prime per l'industria, ognuna di queste e centinaia di altre merci non hanno oggi il permesso di entrare a Gaza. Il governo israeliano ha dichiarato Gaza un'entità ostile e ha rivelato le sue intenzioni di intensificare ulteriormente la punizione collettiva tagliando l'energia elettrica e il carburante. Anche le banche in Israele stanno minacciando di tagliare fuori da qualsiasi cooperazione finanziaria le banche palestinesi di Gaza. In seguito a tutto ciò, abbiamo aderito all'iniziativa del Programma di Salute Mentale della Comunità di Gaza per lanciare la campagna palestinese e internazionale per rompere l'assedio di Gaza, un assedio che è stato intensificato ultimamente dal duro embargo alla Striscia di Gaza a partire dal giugno 2007. Lo scopo di questa campagna umanitaria e "non di parte" è di fare pressioni sul Governo Israeliano al fine di abolire l'assedio imposto alla popolazione di Gaza. Accrescendo la consapevolezza della Comunità Internazionale sul deteriorarsi delle condizioni di vita causate dall'assedio, vogliamo mobilitare gli sforzi di varie organizzazioni della comunità internazionale e dei governi per fermare il boicottaggio di Gaza. Chiediamo l'applicazione della recente risoluzione del Parlamento Europeo che chiedeva al Governo israeliano di porre fine all'assedio. E' importante dichiarare che "la Fine dell'Assedio" è una campagna "non di parte", iniziata e gestita da rappresentanti della società civile, comunità di imprenditori, intellettuali, accademici, donne attiviste, in difesa dei diritti umani e della pace dalla Cisgiordania e da Gaza. Siamo tutti guidati dal nostro impegno per la pace e dal nostro rispetto della dignità umana. Crediamo che sia un dovere morale ed etico di salvare le vite di esseri umani le cui dure condizioni di vita distruggono il loro diritto all'esistenza. La popolazione di Gaza è privata delle più basilari necessità per una vita decente. Siamo determinati a muoverci mano nella mano, fianco a fianco con tutte le persone che credono nella libertà, nella dignità umana e nella pace. Abbiamo bisogno del sostegno di tutte quelle persone che credono nella giustizia ovunque nel mondo, per contribuire al successo di questa campagna. Chiediamo anche ai Palestinesi, sia a Gaza, in Cisgiordania, all'interno della linea verde o in qualunque altro luogo della diaspora di sostenere i nostri sforzi e unirsi alle nostre azioni. Si tratta di una richiesta sincera per salvare la gente, non i governi o i partiti politici. E' tempo di mettere da parte ogni conflitto di parte e di unire il popolo nel perseguimento di libertà, giustizia e pace. In particolare ci rivolgiamo agli ebrei perché il loro passato di traumi, discriminazione e sofferenza dovrebbe portarli ad alzarsi oggi contro la sofferenza degli altri. Attività previste della campagna: La campagna inizierà a partire da novembre 2007 fino a quando l'assedio non sarà interrotto. Una conferenza stampa annuncerà il lancio della campagna. Media e metodi di tecnologia dell'informazione saranno i nostri strumenti principali per mettere insieme e rafforzare i sostenitori e i partecipanti da tutto il mondo. Il primo rilevante evento della campagna sarà di organizzare un meeting internazionale intitolato "Rompere l'assedio a Gaza: Insieme per un Fronte Unito per la Pace" a Gaza. La campagna includerà anche l'invito di amici da tutto il mondo per visite continue individuali e di gruppo a Gaza. I visitatori avranno informazioni di prima mano sulla vita dei Palestinesi al fine di diffondere tali informazioni nei rispettivi paesi. I visitatori saranno ospitati nelle case dei Palestinesi per apprendere da vicino la durezza delle realtà palestinesi e delle loro condizioni di vita. La copertura delle attività a Gaza saranno documentate dai media. Contiamo sui nostri amici israeliani affinché ospitino e aiutino gli amici dall'estero che se non avranno il permesso di entrare a Gaza, organizzeranno manifestazioni di protesta non-violente. Organizzeremo una Marcia pacifica al check-point di Erez da entrambi i suoi lati, palestinese e israeliano. Saranno presenti attivisti per la pace da tutto il mondo. Ovunque la campagna, gli incontri di solidarietà, le attività culturali e le discussioni avranno luogo non solo a Gaza, ma anche a Tel Aviv, Ramallah e diverse città nel mondo. La campagna prevede un evento rilevante a maggio, con l'arrivo a Gaza di 120 attivisti per i diritti umani inclusi i vincitori del Premio Nobel per la Pace su una nave proveniente da Cipro. Questa iniziativa sarà intitolata "Giornata per la libertà di movimento di Gaza" ed è organizzata dal gruppo "Free Gaza" negli Stati Uniti. La campagna avrà poster specifici e un sito web su cui sarà pubblicato tutto il materiale più importante. Il sito darà l'opportunità alle persone di scambiare informazioni, fare domande e prendere gli impegni. Costantemente la campagna, a stretto contatto con i media, sarà arricchita con continui approfondimenti e aggiornamenti.
Post n°148 pubblicato il 07 Novembre 2007 da playslow
In questo periodo tante amiche sono influenzate. Dato che non riesco a vedervi tutte vi mando qualche consiglio da qui: - Il succo di melograno (vitamina A, C, E, Tannini e altre sostanze che aiutano le difese immunitarie) , o il succo concentrato di olivello spinoso (ha un alto contenuto di vitamina C) - Ribes Nigrum (alza le difese e previene malattie infettive e virali). NO a chi ha la pressione alta - Belladonna (per la febbre durante l'influenza) - La Spirea ed il Salice - dice Pietta - contengono principi molto simili all'acido acetilsalicilico (quello dell'aspirina) e servono a contrastare la febbre; la Rosa canina è molto ricca di vitamina C, ed insieme all'Echinacea concorrono nell'aumentare le difese immunitarie (Rosa canina ed Echinacea sono quindi utili anche in fase preventiva); il Sambuco è un diaforetico, cioè stimola la sudorazione; contro tosse secca, faringite e raucedine, l'Altea, la Malva e la Piantaggine, erbe ricche di mucillagini emollienti, che agiscono sulle mucose proteggendole dalle irritazioni.
Menta, Pino, Timo e Liquirizia sono invece indicati contro la tosse grassa, poiché contengono oli essenziali e saponine, che stimolano la formazione di muco e lo rendono fluido, favorendone così l'espettorazione. - E i ricercatori americani hanno scoperto che una regolare attività sessuale aiuta le difese immunitarie. Buona cura a tutte! Gli impegni mondani ci aspettano!
Post n°147 pubblicato il 06 Novembre 2007 da Rebeldia
Ci sarebbe piaciuto sentirti annunciare di un'altra liberazione, quella dalla schiavitù da questo sistema monopolizzato dai soldi, solo dove chi è ricco va avanti. La liberazione da questa realtà fatta di persone che non arrivano alla fine del mese e che spesso muoiono sul lavoro. La liberazione da tutto il razzismo folle che ci circonda, dall'odio contro il "diverso", dalla paura pressante che non passa mai. C'era bisogno di te, della tua memoria, dei tuoi libri... perchè si fa sempre presto a dimenticarsi di ricordare. Ci piacerebbe... ma sarà per un'altra volta, quella buona. Arrivederci Enzo.
Post n°146 pubblicato il 05 Novembre 2007 da playslow
Luisa Morgantini ci scrive che purtroppo Daniel Amit si è ucciso nella sua casa a Gerusalemme. Daniel lottava per portare la pace in Palestina. Ha scritto anche degli articoli sul Manifesto. Lottava anche lui, come noi, per un mondo migliore. L'8 Giugno, era in piazza a Roma, per dire basta all'occupazione militare israeliana, a chiedere giustizia Buon viaggio Daniel. Spero che troverai un mondo di PACE...
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