Un blog creato da cassetta2 il 07/11/2003

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L'importante è lasciarsi dietro un segno, un qualcosa per farsi ricordare, non importa che sia scritto per sempre su un libro di storia o solo un giorno su un ascensore.

 
 
 
 
 
 

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Post N° 1097

Post n°1097 pubblicato il 28 Agosto 2006 da cassetta2
Foto di cassetta2

Secondo il West Australian di Melbourne, i bambini di Beirut vanno incontro a una vita squallida e distaccata dalla realtà. Già da ora i bambini piccoli sanno distinguere fra granate in arrivo e granate in partenza e fra i vari tipi di fuoco di artiglieria. “Ci si chiede come saranno questi bambini quando saranno più grandi con tutte le brutture da cui sono circondati”, dice Iman Khalife, maestra d’asilo di Beirut. “I loro argomenti di conversazione sono rifugi, esplosioni, battaglie e combattimenti, interruzioni di corrente elettrica e penurie d’acqua”. Essa dice che il gioco preferito dei bambini di tre e quattro anni di cui lei si occupa è la “Guerra”, in cui si comportano come se una granata fosse esplosa nelle vicinanze. Anche i ragazzi più grandi ne risentono. “Non riesco a dormire se non sento il rumore delle granate”, dice Ghazi Sabbagh, un universitario di vent’anni. Così per riuscire a dormire quando i combattimenti si interrompono ascolta una cassetta da lui registrata con i rumori di mortai, bombe e granate.

 
 
 
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