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L'importante è lasciarsi dietro un segno, un qualcosa per farsi ricordare, non importa che sia scritto per sempre su un libro di storia o solo un giorno su un ascensore.
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« Messaggio #893 | Secondo il » |
Per me il cellulare è un pacco incredibile, ci ha rincretiniti. Ci ha convinto che, per darsi un appuntamento, bisogna telefonarsi almeno 10 volte e mandarsi una dozzina di SMS per conferma. Cinque o sei anni fa io telefonavo a casa di un mio amico e la conversazione tipo, per darsi un appuntamento, era: Presidente: "Buongiorno signora, trovo per caso Leopoldo in casa?" Signora: "Certo, adesso te lo passo" Leopoldo: "Pronto?" Presidente: "Ehi, ciao, sono io! Che ne dici se ci vediamo in centro alle 19 che ci beviamo una birretta?" Leopoldo "Per me sta bene, facciamo alle 19 in via Col Vento" Presidente: "Ok, ciao!" Leopoldo: "Ciao." Alle 19 ci beccavamo in via Col Vento e col cavolo che c'erano gli imprevisti. Al massimo cinque minuti di ritardo. Adesso, per lo stesso appuntamento, telefoni col cellulare sul cellulare anche se Leopoldo è a casa perchè, non si sa per quale sinistro motivo, ti sei convinto che se gli telefoni sul fisso rompi le scatole a sua madre. 5 anni fa non rompevi le scatole, adesso sì! Telefoni sul cellulare, fai squillare trenta secondi e al 30esimo secondo e due millesimi l'amico risponde proprio mentre tu stai chiudendo la telefonata perchè pensi che non abbia sentito. Risultato: tu sei incavolato perchè lui ti ha addebitato lo scatto alla risposta, lui è pure incavolato perchè era al cesso che stava cagando e ha dovuto evacuare e pulirsi le chiappe in 20 secondi netti per poi rispondere ad uno che gli butta giù il telefono in faccia. A questo punto tu pensi "Mi richiama lui" Lui pensa "Penserà che lo richiamo io" e così torna a sedersi sul cesso. Neanche appoggiate le chiappe alla tavoletta gli risquilla il telefono perchè tu hai pensato "non mi richiama subito, forse ha finito il credito". Risultato, la conversazione inizia già con un doppio giramento di scatole. Conversazione: Presidente "Ehi ciao, come va?" Leopoldo "Bene, sto cagando" Presidente: "Bene! Senti, ci vediamo in centro?" Leopoldo: "Cosa?" Presidente:, urlando "Ci vediamo in centro dopo?" Leopoldo "Non sento! Non mi prende bene il campo" Presidente: "Spostati no?" (ma se sta cagando...) Leopoldo: "Pronto? Prova 1 2 3..." Presidente, con le vene pulsanti sulla fronte "IN – CENTRO – ALLE - SETTE?" Leopoldo: "Cosa? Mi dai dentro nelle tette?" Presidente: chiudo la conversazione bestemmiando. Allora mandi un SMS: SMS Presidente: "In centro alle sette" SMS Leopoldo:"facciamo sette e un quarto, dove?" SMS Presidente: "va bene, via Col Vento" SMS Leopoldo: "ok, ci vediamo dopo" Alle sette e cinque sei in via Col Vento e lui non arriva. 5 anni fa avresti aspettato fino alle sette e venti, ma nel presente, vuoi non mandargli un sms per chiedergli dove cavolo è? SMS Presidente:"dove cavolo sei?" Leopoldo non risponde. Allora tu cosa fai? Gli telefoni sul cellulare. Presidente: "Allora, dove cavolo sei?" Leopoldo: "Scusa sto guidando, non potevo risponderti al messaggio" Presidente: "Ah ok! Ma stai arrivando?" Leopoldo "Si, sono un po' in ritardo perchè mi sono dovuto fermare al bancomat per fare una ricarica al telefono" Presidente "Oh cavolo, devo farne una anch." Tutututututu... Credito esaurito.
Odio il cellulare.
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Il mio blog aderisce al codice di autoregolamentazione che definisce e pone le regole per la responsabilità sociale.
Essere socialmente responsabili significa andare di propria volontà oltre il semplice rispetto delle norme, investendo nel rispetto degli altri, dell'ambiente e della community.
Significa adottare una linea editoriale che pur perseguendo gli obiettivi personali non offende chi la pensa in maniera differente, e rispetta i temi sociali ed ambientali.
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