satirodelfaggio

36 POST LEO

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VETRO ROTTO

...E però sublimi
quegli argentini ricami
d’ariosa
linfa
che l’altrimenti piatto vetro
vuoto

di pura vita
di petalo
intessono...

Sognanti cerchi
concentrici
di subacquea acqua
animata
ove ninfee di luci
ombrose
sbocciano.

Sorgivi
raggi
che rompono
la durezza prefabbricata
scrosciantemente
affogata
da ondose
schegge
piumate
di sorrisi.

Ricamate da una rana
smeraldina
d’erba fresca.

Intatti intrecci
di strade
lastricate
di pulsante
polline.

Che precordi
di rugiada
cullano
ad elisi
ellissi
di riflessi
di stelle.

In ridipinta
trasparenza
di mondi
galleggianti
fra squamati
frammenti
alati.

Sfarfavillando ragnatele
d’arabeschi
di vele.

Incolte
strade scolpite
dal caso.

Dal destino
d’urto
d’un Big Bang
assurdo
che un mondo
fatato
ha creato

divinamente.

Da quel preconfezionato
vetro
freddo.

Chiusa
lastra
burocratica.

A volte da un disastro
può fiorire
una cosa
meravigliosa!

Che la rigida
uniformità
usata

di fantasia
sfascia

libera

(Leonardo Negri; da Erbosamente)        dedicata ad Annalisa

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IL BILOSCO NEL TENTATIVO (VANO) DI CANDIDARSI...

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INCOMUNICABILITÀ

Dovremmo tutti

(io per primo)

imparare

ad ascoltare.

Senza incollare

l’altrui

pensiero

fresco

sulla carta moschicida

del nostro Ego

ammuffito.

Farcito

di preconcetti

(Leonardo Negri; da Erbosamente)

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MUSICA!

SANTA CROCE

LIBERO

L'AMOR DI DON ABBONDIO

RED BLUES

LA TORTA SOTTO LA CILIEGINA

MARY JANE

UN AMORE

(Parole; Musica; Arrangiamento; Esecuzione di Leonardo Negri)

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IL SOGNO

Disteso sul pendio del monte,
le spalle al mondo,
di pace fiorito,
intravedo fra le nubi marmoree
sopra cui scorre il cielo
labile,
(oceanica ragnatela
d’azzurri sogni di stelle),
l’occhio di Dio
perturbabile.

Fra folletti di cavallette-pulci
che si divertono un mondo
a zompettarmi addosso
per poi sparir fra l’erba
incolte;
(pelo di gatto-punk
naturalmente
arruffato).
Mentre bruchi di gnomi pomellati
scavano calessi di foglie
cercando l’oro
che il sole zampilla
come manna
limpida.

E fra i moschini e le mosche,
eterea nebbia carnosa...

rammendante squarcio
radioso...

Ecco Tu che mi sorridi!
Che a me arridi ancora...
Con occhi di vanessa
sgargianti di sole!

Che volteggi e mi guardi!
Che intorno a me sempre danzi...
Che morbidamente mi secondi
divenuta alata,
amorevole
fata.

Ed io m’erigo,
bandiera d’essenza,
all’immensa platea dei venti...

Sul cucuzzolo del monte,
tese le braccia al cosmo,
(di gioie sbocciato),
fra ampi pentagrammi di silenzi
bianchi
da melodie sorgive
fluvidamente colorati...

Io sono il sovrano del mondo!

E fisso l’occhio di Dio
stabile
sullo specchio d’acqua argentino.

La virtualità è ciò che guardi.
La realtà ciò che vedi.

E nel preciso istante
in cui tu vivi un sogno,
nell’attimo eterno
in cui l’indossi,
mentre vivamente
tu
lo respiri...

Allora quel sogno

è già l’unica

realtà

possibile!

(Leonardo Negri; da Pangea)

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Apollo (Parnassius Apollo; 60-75 mm); farfalla di montagna 

Vanessa dell'Ortica (Aglais Urticae; 40-50 mm)

Colia delle Alpi (Colias Palaeno; 40-50 mm); endemica delle Alpi