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è pur sempre agosto.
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Filosofia del viaggio
Il viaggio fornisce l'occasione per dilatare i cinque sensi: sentire e comprendere in modo più profondo, guardare e vedere in modo più intenso, assaporare e toccare con maggiore attenzione. Teso e pronto a nuove esperienze, il corpo in subbuglio registra più dati rispetto al consueto.
Viaggiare intima il pieno funzionamento dei sensi.
Emozione, affezione, entusiasmo, stupore, domande, sorpresa, gioia e sbalordimento, ogni cosa si mescola nell'esercizio del bello e del sublime, dello spaesamento e della differenza.
Michel Onfray
James Michener
Man learns what he sees
and what he learns
influences what he sees
Visto da vicino, nessuno è normale.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati. |
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never say neverSabato sera a Torino c’erano i Calexico in concerto. Mi piacciono parecchio i Calexico, e ringrazio Luca per avermeli fatti conoscere. Ma, come molti sanno, non sopporto i concerti. Sabato mattina, mentre ero in coda all’ufficio postale in attesa di pagare il canone rai (che il mio babbo, Onesto di nome e di fatto, non poteva certo non pagare) ricevo un sms dalla Stef, un’amica virtuale divenuta reale ma che, avendo deciso da qualche mese di trascorrere la sua vita in ufficio, si sta trasformando in un’amica... ectoplasmica? Che se la fiat sta mettendo in cassa integrazione anche gli impiegati probabilmente un po’ è pure colpa sua, che invece di lavorare 8 ore al giorno ne lavora 16. Cioè, se fa tutto lei gli altri che cazzo fanno? Comunque, in questo sms mi dice che si ritrova con un biglietto in più per lo spettacolo di Alessandro Bergonzoni, così, se avessi voglia di andare a vederlo con lei... Bergonzoni non mi fa impazzire, ma gli riconosco un’innegabile bravura, quindi perché no? Sabato pomeriggio ricevo un altro sms dalla Fausta, un’amica reale che è diventata anche virtuale, avendo lei aperto un blog in questa ridente commiunitì. L’sms, misterioso, dice: “ci possiamo sentire al telefono?” così la chiamo. “Ciao... senti... fai qualcosa domani sera?” Era una domanda trabocchetto. Anche i nemici dell’igiene che risiedono da anni negli anfratti più reconditi del mio wc sanno che io la domenica la dedico ad una delle attività in cui, non per vantarmi, ho pochi concorrenti: ozio carpiato orizzontale. “Ehm, niente... perché?” “Sai, ho due biglietti per un concerto, ma la persona che avrebbe dovuto venire con me si è improvvisamente ricordata di avere un impegno, per cui non verrebbe, e io ci vado anche da sola, ma, visto che ho già il biglietto, chiedevo se casomai avessi voglia di venire con me...” “Ah. Un concerto. Di?” “... Massimo Ranieri.” Silenzio. Pausa. Silenzio. “Mas-si-mo Ra-nie-ri? Hai già chiesto a tua sorella?” “Sì, ma non può” “Capisco. Senti, posso farti sapere qualcosa domani? Ci penso.” “Sì, grazie, ciao!” Sabato sera non sono andata a vedere i Calexico, che pur mi piacciono, e sono andata al cinema, ma, complice il film poco avvincente, pensavo a massimoranieri. Domenica mattina mi sveglio. Massimoranieri. Cazzo. Devo mandare un sms a Fausta per dirle che non ci vado. Più tardi. Domenica pomeriggio vedo che un ripiano della mia libreria sta avendo un cedimento strutturale. Vado in garage a cercare, fra la miriade di attrezzi e minuterie lasciatemi in eredità del mio babbo una vite ed un tassello, e, miracolosamente, riesco a sistemare la libreria. Sono molto soddisfatta di me stessa. Massimoranieri. Devo mandare l’sms. Mando l’sms “Scusa, ma proprio non ho nessuna voglia di uscire”. Che gli SMS li scrivo usando vocali, consonanti, spazi e punteggiatura, io. E, appena sul display compare “messaggio inviato” io mi sento una merdosissima merda. Lei risponde “ok. nessun problema”. E io mi sento ancora più merda. Prendo il telefono... “Pronto?...”
Domenica sera, quando, prima dell’inizio del concerto – eravamo le più giovani, e questo la dice lunga sull’età media del pubblico - lo speaker ha annunciato che sarebbe durato 3 ore, il terrore si è impossessato del mio sguardo. Ma sono riuscita a restare sveglia fino alla fine. E ho anche cantato una canzone. Di Battiato però. |
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il 12/04/2022 alle 11:51
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