viaggiando... (meno)

dopo l’eleganza del riccio: l’urgenza del bradipo

Ufficio deserto, calma piatta.

Per prepararmi a Traffic “ripasso” i Primal Scream, del resto di ripassare Nick Cave non ho bisogno, essendo uno dei pochi artisti, oltre ai R.E.M., di cui acquisto i dischi praticamente a scatola chiusa.

Suona il telefono, è capo2, quello che non puzza, appesta.

Mi chiede, con la massima urgenza, come fosse una questione di vita o di morte (non lo è mai) di mandare copia della lettera di trasmissione di un progetto all’indirizzo pippopluto@paperino.it che è di fronte a lui, in modo da avere un riscontro immediato alle tematiche della riunione in corso.

Cerco la lettera, converto il .tiff in .pdf, almeno sono certa che pippopluto@paperino.it riuscirà ad aprire il documento, e clicco invio.

Dopo 5 minuti – ché non si pensi che me ne stracatafotto – telefono a capo2 (sempre lui, quello che non puzza, appesta) per sapere se hanno ricevuto quanto richiesto.

Mi risponde con la voce che è un sussurro, manco fosse in udienza privata dal papa, balbettando che non lo sa, perché pippopluto@paperino.it non ha ancora acceso il PC.