viaggiando... (meno)

Non è successo niente

Che farò finta di non essermi accorta che questo è il post n. 1000. Che poi una inizia a pensarci e si chiede come ha trovato il tempo e la spudoratezza di scrivere sì tante minchiate. Ma soprattutto pensa a quella mezza dozzina di lettori affezionati che arrivano qua e si trovano immersi in un coacervo di cazzate, e si sente anche in colpa. Ma poi pensa “echissenefrega”, e continua imperterrita a scrivere minchiate. Come oggi, piovoso lunedì di inizio agosto, atteso dopo un week end di riposo. Venerdì sera no, venerdì sera mi sono divertita. Aperitivo in piscina. A fare il bagno e giocare a frisbee come una ragazzina. Che dopo l’inizio della giornata un po’ storta ci andava. Anzi, ci stava proprio bene. Così bene che se il tempo lo consente, venerdì si replica. Che festeggiare il compleanno in piscina fa tanto figo...

Stamattina mentre compravo le sigarette ho incontrato una mia vecchia amica, nel senso che eravamo amiche quando avevamo 15 anni. Lei era già pazza come un cavallo, e col tempo ha decisamente svarionato. Non che sia stata una sorpresa, ché i segnali c’erano tutti. Perché non so voi, ma io non ho mai conosciuto nessuno che facesse le seghe al proprio cane. Ora si abbiglia come una baldracca di terz’ordine, e si trucca che al confronto Moira Orfei sembra una sobria pensionata acqua e sapone. Mi saluta, mi chiede come sto, dove vado, cosa faccio, io le rispondo, sempre un po’ a disagio, come se fosse colpa mia. Indossa una maglietta turchese (perché una roba di stoffa che a stento ti copre le mutande NON può essere un vestito) ed è truccata come se dovesse iniziare un numero di nuoto sincronizzato. Mi guarda e mi dice “che bel fisico che hai, come stai bene. E che belle tette!”.

Imbarazzata sorrido e la ringrazio. Che ribattere che sembro uno scaldabagno con le gambe sarebbe stato tempo perso.