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è pur sempre agosto.
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Filosofia del viaggio
Il viaggio fornisce l'occasione per dilatare i cinque sensi: sentire e comprendere in modo più profondo, guardare e vedere in modo più intenso, assaporare e toccare con maggiore attenzione. Teso e pronto a nuove esperienze, il corpo in subbuglio registra più dati rispetto al consueto.
Viaggiare intima il pieno funzionamento dei sensi.
Emozione, affezione, entusiasmo, stupore, domande, sorpresa, gioia e sbalordimento, ogni cosa si mescola nell'esercizio del bello e del sublime, dello spaesamento e della differenza.
Michel Onfray
James Michener
Man learns what he sees
and what he learns
influences what he sees
Visto da vicino, nessuno è normale.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati. |
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« Non c’è più niente da fare... | Il sabato del villaggio globale » |
La ragazza con l’orecchino da pirlaIeri pomeriggio ho ricevuto un’e.mail da un vecchio amico. Vecchio nel senso che lo conosco da un po’ di anni, perché poi, anagraficamente, sarebbe del 1977 (che son pedofila lo sa anche mia mamma, quindi non perdete tempo per andarglielo a dire, grazie). Complice il fatto che il mio capo non era in ufficio decidiamo di vederci per un caffè. Baci, abbracci, come stai, cosa fai, quanto tempo, come mai, e, dopo un’ora trascorsa a chiacchierare amabilmente - davanti a un cappuccino e a un bloody mary - del più e del meno, del uai e del bicos ci salutiamo. Mi accompagna alla macchina, che è gentiluomo ufficioso. Ma la scusa ufficiale è che vuole vedere l’auto nuova.
AGGIORNAMENTO DELLE 13.30: |
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