viaggiando... (meno)

week end ricco, mi ci ficco

Sabato, dopo aver espletato la consueta incombenza settimanale “porta la poison-mamma dalla pettinatrice” mi sono concessa la giornata libera. Che poi, a dirla tutta, sabato la pettinatrice è intervenuta anche sulla mia (inin)fluente chioma, che sfoggiava una ricrescita color pantegana sudata che nemmeno la signora Pina nelle migliori occasioni.
Dopo aver pranzato con la poison-mamma, mi sono diretta in città, dove alcuni loschi figuri avevano organizzato un incontro. E siccome già all’ultimo randevù non avevo partecipato, non volevo fare la figura di quella-che-ha-sempre-tutto-da-fare-lei, così mi sono unita al gruppo – in piena fase digestiva - più che volentieri.
Anche perchè questa volta, oltre ai soliti sospetti, una splendida donna ha temporaneamente abbandonato la Lombardia per venire a calpestare il sabaudo pavé. E così, fra un gelato (pistacchio-viola, ottimo) da Pepino, due passi al mercatino vintage di piazza Carlo Alberto, passeggiate e chiacchiere, oltre a un vestito acquistato al volo, il pomeriggio è scivolato via, lieve. Mi congedo dal gruppo e torno a casa, che in serata io e sua bionditudine abbiamo un party in giardino: il mio amico A. ci ha invitato alla festa per i suoi 10 anni di matrimonio. La location è una splendida casa di campagna a Murisengo, dove dopo aver mangiato e bevuto, ho persino ballato. Di tutto, dai Clash ai Simple Minds, passando per Bob Sinclair e anche... Shakira.
Andandocene abbiamo potuto ammirare un cielo stellato di quelli che ti lasciano senza parole, e che in città non si vedono più.
Domenica sono andata a far la spesa, e ho potuto togliermi lo sfizio di provare il famigerato jeans perfetto. Ma nemmeno il fatto di essere entrata in una taglia 28 mi ha convinto ad acquistarli.
La sera, in compagnia di sua bionditudine, siamo andate al Palaisozaki, per assistere ad uno degli eventi in cartellone per MiTo-Settembre musica: la Sinfonia n. 9 in re minore op.125 per soli, coro e orchestra, di Ludwig van Beethoven, eseguita da Südwestdeutsche Philharminie Konstanz, Chor del Bramberger Symphoniker e diretta da Vassilis Christopoulus.
Che poi io in certi frangenti divento talebana: passi l’acustica che è quella che è, del resto siamo in un palazzetto e non in un teatro, ma che la gente si permetta di entrare a concerto iniziato questo no. Se c’è scritto che il concerto inizia alle 21.00, tu alle 21.00 sei seduto al tuo posto, altrimenti stai fuori. E soprattutto, visto che sul palco non c’è Gigi D’Alessio, evita di applaudire nel bel mezzo dell’esecuzione del terzo movimento.