Creato da poison.dee il 09/11/2005
fotografie di vacanze andate, recensioni cinematografiche approssimative, varie & eventuali. Senza MAI prendersi troppo sul serio

 

 

 

 

Per i vostri viaggi

 

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Tag

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 137
 

Ultime visite al Blog

 
lisso3Pecorellinaweather12cassetta2arianna680lenagbimbayokopoison.deenodopurpureostheemmi72gattaci2007mAcaccianelpollaiootoronga
 

al cinema

 

non mi dite niente...
è pur sempre agosto.

 

in viaggio con me

 

 

aNobii

 
 

 
 

 

 
« come sopravvivere ai col...22 dicembre »

time out

Post n°1363 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da poison.dee

Da quando sono tornata la vita in casa poison sì è fatta abbastanza difficile. Non che prima fosse una passeggiata sull’olio extravergine, ma insomma...

La poison mamma, in un impeto di genialità creativa, ha deciso di autosospendersi la cura, in modo che io, al mio ritorno, potessi trovarmi di fronte un donnino traballante, balbettante e semi-delirante.

In pratica tutto quello che una figlia unica di madre vedova desidera di più al mondo: vedere sua madre che se ne va in aceto.

Non avendo io il gene della crocerossina caritatevole, né tanto meno quello di madre teresa, spesso e volentieri la mia (limitata) pazienza va a farsi fottere nel giro di 30 secondi, perchè di fronte ad una donna annientata dal dolore mentale, che scoppia a piangere mentre sta mangiando il minestrone, io non so davvero come comportarmi.

Qualche sera fa ho telefonato allo psichiatra. Che mi ha suggerito un periodo di ricovero.

Con lei che ripeteva fra i singhiozzi “non voglio andare all’ospedale, non voglio andare all’ospedale, non voglio andare all’ospedale”.

Che, se ci pensi, non fa una grinza. Nessuno – sano di mente – vorrebbe andare all’ospedale di sua spontanea volontà.

Ho provato a prenderla con le buone, e, destreggiandomi nella sconosciuta arte della maieutica, ho cercato di convincerla. Si è calmata, ma qualcosa non ha funzionato, perchè alla fine è stata lei a persuadere me di rimandare la questione ricovero.
Come se non fosse successo nulla, ieri sera eravamo al punto di partenza. Lei che singhiozzava, e io che – cercando di mantenere la calma – le spiegavo che aveva bisogno di un aiuto che io non sono in grado di darle.

Sono riuscita a convincerla che un breve (?) periodo in ospedale sia la cosa migliore.

Mi servirebbe qualcuno che riuscisse a convincere anche me.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963