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Premetto che non ho esultato per la vittoria della sinistra e nemmeno per la sconfitta della destra, solo per la sconfitta di Berlusconi. Questo perchè è mia ferma convinzione che un farabutto (uno che infrange la legge) non dovrebbe sedere in parlamento, nè tantomeno ricoprire una delle cariche più elevate dello stato.
Che i tempi che ci aspettano saranno bui è un dato di fatto, visto che una maggioranza così rosicata non potrà mai governare un paese in maniere serena, anche perchè bisogna pur sempre tener conto che la metà del popolo italiano ha votato dall'altra parte (fermo restando che non nutro il benchè minimo rispetto per chi ha deciso di votare per quel farabutto che ci ha fatto andare a picco negli ultimi cinque anni di favoloso governo).
Detto questo però, sono fiducioso soprattuto per quello che riguarda l'informazione in Italia. Forse, finalmente, potremmo ambire ad avere programmi meno censurati, potranno tornare in televisione personaggi purgati dal fascismo di questi ultimi 5 anni e magari (utopia delle utopie) i giornalisti torneranno a parlare di cronaca invece che di telenovele e tette rifatte.
Un piccolo segnale l'ho percepito ieri sera quando a "Che tempo che fa" (di Fabio Fazio) c'è stato ospite Marco Travaglio, sicuramente un personaggio scomodo che non piace ai soliti potenti di turno. Da segnalare anche il rientro in televisione di Paolo Rossi (uno dei purgati minori) ed una apparizione lampo di Enzo Biagi. Tutto questo su RaiTre, la rete dei comunisti. O forse la rete in cui si fanno trasmissioni serie? Ricordo solo Report, Storie (di Corrado Augias, una delle poche trasmissioni in cui si parla in Italiano), TG Leonardo, AgriTre, Mediterraneo, Ballarò e via discorrendo...