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Che poi, con nonchalance...

La favolosa riforma universitaria

Post n°111 pubblicato il 02 Febbraio 2006 da kidgloves

Oggi mi sfogo sull'università. Non riporterò articoli di illustri giornalisti o pareri di premi nobel, ma solo la mia esperienza personale.
L'università italiana, fino ad un paio di anni fa, era sicuramente la migliore al mondo. A livello di preparazione non c'era assolutamante paragone con le famose e ricche università americane. Poi un paio di anni fa ci siamo inventati il Nuovo Ordinamento Didattico essenzialmente per contrastare il fatto che all'estero ci si laurea prima, tralasciando il piccolissimo dettaglio che i laureati "stranieri" hanno una preparazione, un background di conoscenze teoriche ed una cultura personale che penso sia un decimo di quella degli studenti italiani. Ora faccio un simpatico paragone (riguardante Ingegneria)

VECCHIO ORDINAMENTO

Anno accademico suddiviso in 2 semestri.
Ogni semestre composto da 3 mesi di lezioni e 2 mesi di esami.
A Settembre una sessione di esami straordinaria di 1 mese
3 corsi ogni semestre con 8 ore di lezione a settima ciascuno

NUOVO ORDINAMENTO

Anno accademico suddiviso in 3 quadrimestri.
Ogni quadrimestre composto da 9 settimane di lezione e 3 settimane di esami.
A settembre sessione di esami di 2 settimane
3-4 corsi ogni quadrimestre con 6 ore di lezione a settimana ciascuno

RISULTATI:

Col nuovo ordinamento puoi laurearti dopo tre anni e decidere se continuare ancora per due. Vi garantisco che dopo tre anni non sai un benemerito cazzo
Col vecchio ordinamento in tre mesi di lezione avevi dei programmi completi, approfonditi e alla fine del corso potevi dire di aver imparato qualcosa. In 9 settimane di lezione non impari niente, dimentichi tutto appena finiti i corsi e dato gli esami. Se oltre che imparare le cose, devi imparare anche ad applicarle, in 9 settimane questo è impossibile. Risultato? La gente studia a memoria e appena trova qualcosa di leggermente diverso da quello che è stato fatto a lezione non sà dove sbattere la testa (ma l'ingegnere, non è quello che deve saper risolvere i problemi?).
Programmi dimezzati per tutti i corsi. In totale il nuovo ordinamento ha circa 3 o 4 esami in meno del vecchio, e qui non dico nulla perchè mi incazzo fuori modo.

Esempio finale:
una delle basi dell'ingegneria è la matematica che viene essenzialmente insegnata nei primi 2-3 anni di università. Negli anni successivi si fanno le materie specifiche della laurea che si è scelto (materie elettroniche per gli elettronici, materie meccaniche per i meccanici, non ho mai capito cosa facciano i gestionali...). Nei tre anni iniziali io avevo i seguenti corsi matematici:
-Analisi 1 (scritto + orale)
-Analisi 2 (scritto + orale) [uno degli esami più ostici]
-Geometria (2 scritti + 2 orali) [suddiviso in algebra lineare e studi di funzioni con più di tre incognite]
-Metodi matematici applicati all'ingegneria [1 scritto + 1 orale]
-Modelli numerici per campi e circuiti [1 orale]
Tutti corsi della durata di 3 mesi

Nuovo ordinamento:
- Matematica 1 [metà programma di analisi 1]
- Matematica 2 [metà programma di analisi 2]
- Algebra lineare [un quarto del programma della vecchia geometria che non esiste più]
- Metodi matematici [metà programma]
- Modelli numerici [facoltativo]
Tutti i corsi durano 9 settimane!

Secondo voi, cosa cazzo imparano questi ragazzi del nuovo ordinamento? E soprattutto, quanto vale la laurea conseguita in 3 anni? Visto che è tutto dimezzato, perchè non hanno dimezzato anche le tasse di iscrizione (più di mille euro all'anno)?

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