la bradipessa

Il mese prossimo compio gli anni e i genitori di Fausto mi hanno chiesto cosa voglio di regalo. Un'idea lodevole, almeno nn mi troverò con l'ennesima boccetta di profumo o una cintura che nn uso. Gli ho risposto che volevo un mattarello. Che ci posso fare, sono una di poche pretese. E poi a casa mia il mattarello nn c'è, tutte le volte devo chiederlo in prestito a mia madre. Il che nn è molto comodo, spt perchè poi devo ricordarmi di restiturglielo e "la Silvia" e "ricordarsi" sono 2 parole che difficilmente vanno nella stessa frase.
I suoceri mi hanno guardato come fossi un UFO e mi hanno chiesto cosa me ne facessi di un mattarello. Visto che la domanda mi sembrava idiota, ho dato una risposta idiota: "Lo devo dare sulla testa a Fausto se nn riga dritto". Dal loro sguardo ho intuito che davvero nn avevano capito. Ho corretto il tiro: "Mi serve per fare la pasta". Credo che a questo punto abbiano concluso che io sono davvero un UFO perchè mi hanno risposto allibiti: "Ma tu davvero fai la pasta in casa???" Forse ritenevano più plausibile la prima risposta.

Secondo voi me lo regaleranno il mattarello?

Una ricetta facilissima ma dal gusto sorpendente. Ancora una volta un elogio alla semplicità. ideale quando si è distrutti ma si ha voglia di qualcosa di speciale.

Ingredienti: 300g di riso thai, 200g di polpa di granchio, 1 manciata di foglie di menta, 1 cipolla piccola, peperoncino, olio, sale

Preparazione: tritate la cipolla con la menta e fate sofriggere in un po' d'olio. Unite il riso e mescolate perchè assorba bene tutto il condimento. Coprite con un volume d'acqua doppio di quello del riso, salate e fate cuocere per 15 minuti a fuoco lento e incoperchiato. Nel frattempo sbriciolate la polpa di granchio in una terrina e conditela con un pizzico di peperoncino in polvere. Aggiungetela al riso, fate cuocere ancora per un paio di minuti e servite.

Personalmente ho sempre amato la pasta alla carbonara, fin da quando ero piccola. Naturalmente il mio dietologo nn sarebbe d'accordo, ma come sempre basta nn dirglielo! Provate questa versione arricchita ai carciofi: è semplicemente divina!

Ingredienti: 350 g di bucatini, 2 uova, 4 carciofi, 50g di pancetta coppata, olio, 1dl di panna, 2 cucchiai di pecorino grattugiato, pepe, sale, aglio

Preparazione: Fate rosolare la pancetta e l'aglio con poco olio. Aggiungete i carciofi a spicchietti e fate stufare a fuoco dolce per 15 minuti. Nel frattempo lessate i bucatini in acqua bollente salata. Scolateli e fateli saltare nella padella dei carciofi. Sabattete le uova con la panna e il pecorino, pepate e versate sulla pasta mescolando velocemente.

Per me we lavorativo (dopo la vacanza ahimè nn poteva essere diversamente...), così ho approfittato della giornata decisamente primaverile (mai viste le farfalle in questo periodo, giuro!) per fare una sgambata in bicicletta. Itinerario carino nel novarese, come sempre segnalato coi piedi, nonostante per buona parte fosse all'interno del Parco del Ticino Devo dire però che il tratto più bello l'ho fatto quando mi sono persa e mi sono messa a seguire un tratto del sentiero E1. Riporto cmq il giro come dovrebbe essere fatto.

Lunghezza: 52km pianeggianti

Tipo di itinerario: itinerario quasi interamente su asfalto, solo un breve tratto su sterrato: ideale per citybike con battistrada rinforzato

Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile tutto l'anno (ombreggiatura sufficiente). Io l'ho fatto domenica 4-3-07

Tempi di percorrenza: 3ore circa (variazioni involontarie escluse!)

Ieri pomeriggio parlavo con una mia collega e le ho chiesto cosa avrebbe fatto di bello quella sera. Lei: "Vado a pulire l'ambulatorio di una mia amica". Credo di aver fatto una faccia un po' strana e lei ha continuato: "Ci ho fatto alcune sostituzioni questa settimana e l'ho trovato molto in disordine. Credo le faccia piacere tornare dalle vacanze e trovarlo in ordine..." A parte che a me nn sarebbe nemmeno passato per l'anticamera del cervello, figuriamoci se io spendevo così il mio sabato sera! Allora le ho chiesto: "Ma lasci tuo marito a casa da solo il sabato sera?" E lei: "No, viene ad aiutarmi" Io:"Tuo marito è un angelo" Risposta: "Mio marito mi ama"
Orbene, io penso che anche Fausto mi ami, ma credo che se gli avessi proposto una cosa simile mi avrebbe come minimo mandato a quel paese. E sinceramente nn mi sento certo di biasimarlo: pure io mi sono rifiutata di fare certe cose, talvolta anche molto più piacevoli. L'esempio che mi viene in mente è quando suo fratello (con cui io nn vado d'accordo) ci invita a pranzo la domenica: la mia risposta è: "Se vuoi vacci pure, io preferisco andare in montagna". Dunque io e Fausto ci amiamo meno della mia collega e rispettivo marito? NN penso che l'amore si misuri così. Penso solo di essere una persona con delle passioni e con quel tanto di sano egoismo che mi permette di coltivarle. E' una cosa che nn c'entra con l'amore. O forse c'entra, ma con l'amore che io ho per me stessa e che è la base su cui costruire tutti gli altri tipi d'amore.

Attendo commenti.

Rimaniamo ancora al mare, ma cambiamo regione: oggi siamo in Liguria, patria di questo piatto saporitissimo, ideale come aperitivo.

Ingredienti: 500g di farina, 20g di lievito di birra, 500g di pelati, 1 cipolla, 150g di olive preferibilmente taggiasche, 10 filetti di acciuga sotto sale, olio, sale, origano, aglio

Preparazione: preparate la base: impastate la farina con 5 cucchiai d'olio e il lievito di birra sciolto in un bicchiere di acqua tiepida; aggiungete tanta acqua quanto basta per ottenere un impasto piuttosto morbido, ma liscio ed omogeneo e che nn si attacca alle mani; lavoratelo a lungo (almeno 10 minuti), quindi lasciatelo lievitare per un'ora coperto in un luogo caldo. Preparate un sugo di pomodoro con olio, cipolla e pelati e fate cuocere per 20 minuti; regolate di sale. Stendete la pasta sulla placca del forno unta, quindi versatevi il sugo di pomodoro; completate con le olive, le acciughe dissalate e tagliate a pezzetti, l'aglio a fettine, olio e origano. lasciate lievitare ancora per 30 minuti, quindi infornate a 200° per 30-40 minuti.

Finalmente ho finito i panettoni! Nn ridete, ma sono terrorizzata dall'idea che tra poco cominceranno le colombe... In ogni caso nel frattempo ne approfitto per fare qualche dolcetto home made. Tipo questi che dedico a Gio19700.

Ingredienti: 200g di farina, 65g di burro, 1dl di panna, 100g di farina di cocco, 1 tuorlo, 50g di zucchero, 1 dl di latte

Preparazione: Preparate la pasta: impastate la farina con 25g di burro fuso e acqua quanto basta per ottenere un impasto sodo; lasciate riposare 30 minuti al fresco. Nel frattempo preparate il ripieno: in una casseruola mettete la farina di cocco, la panna, il latte e lo zucchero e cuocete finchè il composto nn si sarà asciugato; quindi unitevi il burro rimasto e il tuorlo; mescolate e fate raffreddare. Tirate la pasta più sottile che vi riesce (se usate una macchinetta per fare le lasagne secondo me è anche meglio) e tagliatela in dischi con un bicchiere. Mettete un po' di ripieno su metà dei dischi, coprite con l'altra metà a sigillate bene i bordi. Infornate a 175° per 20 minuti.