la bradipessa

Se c'è una cosa che proprio nn sopporto è la gente che arriva in ambulatorio alle 19.20 (orario di chiusura: 19.30). La sigra D ce l'ha come abitudine e faccio buon viso a cattiva sorte quando si tratta di una vaccinazione. Ieri sera però è arrivata con la sua micia che nn mangiava da 3 giorni. Quando le ho fatto notare l'ora e il fatto che nn era una cosa rapida (vista l'età della micia dovevo quanto meno fare degli esami del sangue, tra l'altro più volte consigliati in passato; e metterla in flebo), mi ha detto piccata: "Ma io lavoro!" La mia risposta? "Io no, sono qui dalle 9.30 a grattarmi la pancia e nn ho voglia di iniziare proprio ora". Mi ha guardato piuttosto disorientata, dandomi il tempo di consigliarle di recarsi in un prontosoccorso di modo che io son tornata a casa a preparare la cena.

Ingredienti: 200g di lenticchie, 150g di riso, 400g di erbette fresche (o 200g surgelate), 4 cucchiai di passata di pomodoro, 1 carota, 1 cipolla, 1 costa di sedano, olio, brodo, pepe

preparazione: Tritate la cipolla, la carota e il sedano e fateli appassire in un po' dolio. Unite le erbette, le lenticchie e la passata di pomodoro. fate insaporire, poi coprite con il brodo e fate cuocere per 15 minuti. Buttate il riso e portate a cottura. Servite profumando con una macinata di pepe e un giro d'olio.

S. Valentino è passato da meno di 2 settimane; oggi è S. Nestore e mi pare il giorno giusto per questa riflessione.

Cos'è l'amore? All'inizio sono farfalle nello stomaco, passione e trepidanti attese. Poi subentra l'abitudine, la quotidianità e la routine. Le emozioni si stabilizzano, altrimenti, come dice una mia amica, moriremmo di tachicardia. Si impara a conoscere l'altra persona, anche nei suoi lati negativi. Poi si incontra qualcuno che ci risveglia emozioni sopite e allora che si fa? Si butta via tutto? Questo in fondo è quello che accade al giorno d'oggi in un mondo abituato a vivere sempre al massimo. Ma perchè devo far star male una persona a cui voglio bene? In fondo pare sia dimostrato più o meno scientificamente che le farfalle prima o poi spariscono. In fondo nn c'è un motivo serio per andarmene. Tanto più che ogni rapporto affronta dei periodi di crisi. Io nn mi sto accontendando, sto tenendo duro. E poi gente più saggia di me ha scritto che il segreto della felicità nn è fare ciò che si ama ma amare ciò che si fa. A chi nn è di questo avviso, mi va di rispondere con questo esempio. Io ho un'utilitaria, d'accordo; un giorno arriva un tizio sedicente che mi propone una Ferrari a patto che io rottami la mia; c'è un piccolo particolare: la Ferrari è coperta da un telo; ora, che succede se io rottamo la mia macchinina e sotto il telo mi ritrovo un triciclo? Prima, voglio almeno darci un'occhiata. E magari farci anche un giro.

Partiti con l'idea di salire sul Salmurano, abbiamo sbagliato strada e ci siamo ritrovati sul Ponteranica (gli stessi autoctoni hanno un'idea abbastanza confusa di quale sia uno e quale l'altro). Gita nn banale e quindi di grande soddisfazione, tanto più che eravamo gli unici con le ciaspole. Mi dispiace per Anna che, grazie alla solita efficienza dell'Atm, nn è riuscita a venire.

Regione: Lombardia, provincia di Sondrio

Località di partenza: da Morbegno risalire tutta la Val Gerola fino a Pescegallo (1454m)

Meta: Monte Ponteranica Centrale (2370m)

Dislivello: 916m

Punti di appoggio: nessuno.

Difficoltà: EE (cresta impegnativa; necessaria una buona dose di intuizione) 

pericoli: itinerario che necessita di neve assestata

Periodo consigliato: Data l'esposizione , l'escursione dovrebbe essere fattibile per tutta la stagione, da metà dicembre a marzo; io l'ho fatta domenica 24-2-08: neve non tantissima, ma bella

Tempo di percorrenza: 3h15 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: la Kompass 105 in questo caso nn è assolutamente sufficiente; consiglio quelle dell'IGM

Itinerario: Parcheggiata l'auto nell'ampio piazzale degli impianti, si imbocca la stradina ben visibile dopo il ponticello davanti all'ex albergo Mezzaluna. La si percorre per 200m per poi risalire una pista da sci dismessa. Si arriva così alla casera di Pescegallo (1595m) a monte della quale si prosegue su una stradina. Si fanno alcuni tornanti e un lungo traverso fino a giungere in vista della Casera di Pescegallo Lago (1778m; 1h15). Appena prima delle costruzioni, lasciare la strada e risalire a destra un dosso fino a una zona con grossi massi. Prendere a sinistra e affrontare un lungo traverso che termina in una valletta. Risalirla e, quando la traccia si biforca, prendere a sinistra puntando a un evidente colletto. Da qui per cresta senza ciaspole in breve in vetta.
Discesa per la via di salita.

Ecco un'altra ricetta tipica milanese che fa parte del mio patrimonio di famiglia da tempi immemori. Quando nn si buttava via nulla, quando le bilance nn servivano. Tanto che quando ho chiesto a mio padre quanta carne ci volesse, mi ha risposto: "Tutta quella che ti è avanzata". Inutile dire che la cosa mi ha mandato in crisi profonda. Cmq curiosando qua e là, alla fine le ho trovate e ora le condivido con voi.

Ingredienti: 300g di carne avanzata (bollito o arrosto; nn fateli con la trita perchè nn vengono), 100g di cotechino o salame cotto, 2 patate medie, 1 uovo, abbondante prezzemolo tritato, farina, olio per friggere (l'originale prevede il burro, ma per il mio colesterolo è decisamente troppo)

Preparzione: tritate la carne. Bollite le patate e schiacciatele. Impastate i 2 ingredienti con l'uovo e il prezzemolo e ricavatene delle polpette grandi come 2 noci a cui darete una forma leggermente schiacciata. Passatele nella farina e friggetele in poco olio.

Mi piace correre. Mi è sempre piaciuto e ai tempi del liceo ero anche una discreta mezzofondista: prima di litigare con l'istruttrice facevo il km in poco più di 3 minuti. Chissà cosa inseguivo allora e cosa inseguo adesso, forse semplicemente i miei sogni. Fatto sta che dopo anni ho comprato delle nuove scarpe e ho ricominciato. NN in pista ma sui tapis roulant della palestra: inizio ad avere una certa età e nn posso permettermi di correre esposta alle intemperie. Però corro, anche se su quei cosi è abbastanza deprimente. NN tanto perchè nn si va da nessuna parte quanto per la parte del display che calcola le calorie bruciate. Corro corro (in media 40 minuti) e alla fine mi ritrovo con 260cal in meno. Poco più di 2 mele. E tutto il resto??? Meglio nn pensarci...

A proposito di mele e leggerezza, oggi vi lascio questa torta francese davvero sprint (almeno fatta così)

Ingredienti: 150g di zucchero, 750g di mele, 1 rotolo di pasta brisèe pronta, qualche fiocchetto di burro (in realtà ce ne volevano 50g, ma visto il terrore che mi incute il display-conta-calorie ne ho messo molto meno) 
Preparazione: Mettete 100g di zucchero in uno stampo da dolci che possa andare sia sul fuoco che sul forno e fatelo caramellare. Intanto che si raffredda, pelate le mele e tagliatele a fettine. Utilizzatele per ricoprire lo stampo, quindi spolverizzatele con lo zucchero rimasto e il burro. Copritele con la pasta e infornate a 180° per 30 minuti. Lasciate raffreddare, quindi sformate il dolce con l'aiuto di un piatto, di modo da presentarla con le mele caramellate in vista.

Ormai le cose funzionano così: prima di andare a casa, i miei ospiti propongono il tema della cena successiva. L'ultima volta avevano espresso il desiderio del lesso alla piemontese. Detto fatto. Ieri sera avevo voglia di essere circondata dalle loro chiacchiere e dal loro calore e quindi... Grazie ragazzi per la bella serata. E M. nn prendertela se nn ti abbiamo fatto vedere la partita, tanto visto il risultato nn credo sia stata molto interessante! E poi nn è meglio chiacchierare che perdersi davanti alla tv?

TORTELLINI IN BRODO
Tutto rigorosamente fatto in casa!!!
ingredienti (per 8 persone): 400g di farina, 6 uova, 1 cucchiaio di olio, 100g di parmigiano grattugiato, 200g di petto di gallina bollito, 200g di prosciutto crudo, sale, pepe, noce moscata, brodo
Preparazione: passate nel tritacarne la gallina e il prosciutto, mescolatevi il grana e 2 uova, regolate di sale e pepe e profumate con la noce moscata. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo che conserverete al fresco. Preparate la pasta con la farina, l'olio, le restanti uova aggiungendo se necessario un po' di acqua. Tirate la sfoglia e tagliatela in quadrati. Disponete al centro di ogni quadrato una pallina di ripieno, quindi chiudeteli a triangolo e unite gli angoli alla base. Portate a ebollizione il brodo (circa 2 mestoli a persona) e fatevi cuocere i cappelletti.

BOLLITO MISTO
ingredienti (per 8 persone molto affamate): 500g di punta di petto di manzo, 500g di spalla di manzo, 1 lingua piccola, 1/2 gallina, 1 pezzetto di coda, 1 cotechino piccolo, 3 carote, 3 coste di sedano, 2 cipolle, sale, alloro
Preparazione: Mettete una cipolla, 2 carote, 2 coste di sedano e un paio di foglie d'alloro in 5l d'acqua salata. Portate a bollore e tuffatevi i pezzi di manzo. Fate andare per 30 minuti, poi aggiungete la gallina e la lingua e fate cuocere ancora 1h30. In un'altra casseruola portate a bollore altra acqua con gli odori rimasti e cuocetevi il cotechino. Servite il bollito a fette con un'INSALATA DI VERZE tagliate sottilissime e le salsine piemontesi:

BAGNETTO VERDE
Ingredienti: prezzemolo, acciughe, capperi, la mollica di un panino, aceto, sale, aglio, olio
Preparazione: tritate il prezzemolo con le acciughe, i capperi e l'aglio, quindi unitevi la mollica imbevuta nell'aceto e strizzata. Regolate di sale e completate con l'olio.

BAGNETTO ROSSO
Ingredienti: 200g di pelati, 1 cucchiaio d'aceto, 1 cucchiaio di zucchero, 1 scalogno, 1 cucchiaino di senape
Preparazione: ponete in una casseruola i pelati con un po' d'acqua e la cipolla tritata. Portate a bollore, quindi unite lo zucchero e l'aceto e fate cuocere finchè la salsa nn sarà consistente. Incorporate la senape e lasciate raffreddare.

MANGO E BANANE IN SALSA DI MIELE E SPEZIE
ingredienti (per 8 persone): 4 banane, 2 mango, 4 cucchiai di miele, 10 semi di cardamomo, 1 cucchiaino di cannella in polvere, un pizzico di pepe
Preparazione: Tagliate la frutta a pezzi, poi conditela con il miele cui avrete amalgamato le spezie.

Un we di tempo splendido e niente di fatto per me, bloccata a Milano da un corso di aggiornamento. Giornata proficua dal punto di vista culturale, ma la montagna mi manca da morire: sono 2 settimane che non vado ma mi pare un'eternità. Cmq dopo il corso ne ho approfittato per fare un giro in centro. Era da tantissimo che nn lo facevo e ho speso un sacco di soldi. Poi, tornata a casa, un piatto veloce veloce.

Ingredienti: 4 uova, 600g di cavolini di Bruxelles, 1 bicchiere di panna, 100g di prosciutto crudo in una sola fetta, 1/2 cipolla, 1 cucchiaio di farina, burro, sale, pepe

Preparazione: lessate i cavolini in acqua bollente salata per 15 minuti. Nel frattempo fate rosolare la cipolla a fettine nel burro con il prosciutto a cubetti. Versate la farina, fate tostare e bagnate con un mestolo d'acqua. fate addensare, poi unite la panna e regolate di sale e pepe. In un padellino fate sciogliere una noce di burro, sgusciatevi un uovo e fate cuocere finchè il bianco nn sarà rappreso; procedete nello stesso modo con le altre 3 uova. Scolate i cavolini, suddivideteli nei piatti e conditeli con la salsa. Servite come accompagnamento delle uova.

Ieri sera c'era un traffico bestiale. In auto, tutte coppiette che presumibilmente uscivano a cena. Io no, nn ero dell'umore giusto ed ero stanchissima: questa settimana al lavoro è stata estenuante. Così ce ne siamo stati tranquilli a casina con i nostri mici. Per cena, mi erano avanzate delle trofie dal piatto del post 567 e le ho preparate così. Nn erano affatto male.

Ingredienti: 400g di trofie, 2 cespi di indivia, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro, 1 scalogno, olio, 200g di ricotta, olio, sale, pepe, salvia

Preparazione: lessate le trofie in acqua bollente salata. Nel frattempo fate appassire la cipolla nell'olio con la salvia, poi unitevi l'indivia a striscioline e il concentrato di pomodoro e fate saltare qualche minuto; regolate di sale e pepe. Lavorate la ricotta con un mestolino di acqua di cottura della pasta, sale e pepe fino ad ottenere una crema. Scolate le trofie; conditele con la crema di ricotta e con le verdure.

Ieri ho operato il gatto di un cliente con cui ho una certa confidenza. mentre glielo riconsegnavo, abbiamo chiacchierato un po' e alla fine lui mi ha chiesto: "Già pensato cosa chiedere al tuo fidanzato per S. Valentino?" E io: "Sì, le scarpe da corsa". Mi ha guardato allibito. Lo so, nn saranno un regalo molto romantico, ma che ci posso fare se io sono fatta così? Il fatto è che nn è facile essere accettati quando si è così sopra le righe, a volte nemmeno da Lui. Sono stanca di essere giudicata per la mia inadeguatezza estetica. E' un pensiero un po' triste vista la ricorrenza, ma purtroppo è così...
Va be', mettiamoci ai fornelli che è meglio.

Ingredienti: 1 mazzo piccolo di coste, 1 costa di sedano, 1 porro, 100g di pancetta affumicata a cubetti, dadini di polenta, olio extra vergine e per friggere, pepe, brodo

Preparazione: nella pentola a pressione fate rosolare il porro con olio e pancetta, poi unitevi le altre verdure a pezzetti. Coprite con il brodo caldo, chiudete e calcolate 20 minuti dal fischio. Nel frattempo friggete la polenta a dadini. Servite la minestra calda profumata con una macinata di pepe e accompagnata dai crostini di polenta.