la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

immagine

Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 
Citazioni nei Blog Amici: 92
 

ULTIME VISITE AL BLOG

orlandopelusoMountainguide33Bru7777lou_beyondmaociseidesmon1960fritz63francesca_mancoserghey1955ctrboariovvirginia.cerettacostel93fm_righini.56BORGdgl0vittorio.poi
 

QUANTI SIAMO?

tracker
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi di Agosto 2011

INSALATA NORDICA

Post n°1130 pubblicato il 30 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Una nota marca di intimo ha deciso di pubblicizzare la linea maschile facendola indossare a una modella femmina. Fin qui niente di sconvolgente, la pubblicità ci ha abituato a ben altro. Quello che mi ha sconvolto è che la modella è fatta come un uomo: nn ha i fianchi! Il che mi ha fatto capire perchè faccio sempre più fatica a trovare dei pantaloni che poi nn devo far modificare dalla sarta. Ma le vere donne nn dovevano avere le curve coi famosi 90-60-90?

Ingredienti (per 2 persone): 2 patate, 1 barbabietola rossa già cotta, 2 filetti di aringa affumicata, 1 cipollotto, 1 mela, 1dl di vino bianco, olio, sale
Preparazione: lessate le patate con la buccina, pelatele, tagliatele a cubetti e irroratele col vino bianco; mescolate e lasciate raffreddare. Tagliate a cubetti la mela e la barbabietola, a rondelle il cipollotto, a pezzetti l'aringa. Unite tutti gli ingredienti in un'insalatiera, regolate di sale e completate con un filo d'olio.

 
 
 

ULTIMA GRANDE IMPRESA PER L'ESTATE 2011: CICLOSCALATA AL MALOJA E BERNINAPASS

Post n°1129 pubblicato il 29 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Dedicato a me che fino a 3 anni fa mi rifiutavo di fare qualsiasi salita più impegnativa di un cavalcavia.

Sabato, h. 8, ritrovo al binario 9 di Stazione Centrale.
h. 10.45, arriviamo a Chiavenna sotto il diluvio universale. Perdiamo 2h al bar della stazione, scrutando il cielo con l'umore che via via si fa sempre più pessimista. Però confidiamo nelle previsioni che davano meteo in miglioramento e infatti verso le 12.30 piano piano spiove e tra le nuvole si affaccia anche qualche squarcio di azzurro. Partiamo, passiamo la dogana, prendiamo ancora uno scroscio ma poi un vento forte (ovviamente contrario!) pulisce il cielo. La salita al Maloja è fatica, ma arrivare su è emozione allo stato puro: nn avrei mai pensato di farcela! Lo stesso vale per la salita al berninapass il giorno dopo e il bratwurst mangiato in vetta era buonissimo. Divertente la discesa su sentiero: piano piano imparo anch'io.

I giorno: da Chiavenna a Bever
Lunghezza
: 64km con 1500m di dislivello
Tipo di itinerario
: esiste una ciclabile che da Chiavenna va fino alla dogana e in Engadina c'è solo l'imbarazzo della scelta per gli itinerari ciclabili, tuttavia considerato il meteo e l'orario abbiamo preferito fare tutto asfalto in quanto meno faticoso e più veloce: ok a bici da corsa
Periodo consigliato
: L'itinerario è in genere percorribile da giugno a novembre. Io l'ho fatto sabato 27-8-11
Tempi di percorrenza:
5h per l'intero giro
Descrizione:
dalla stazione di Chiavenna (333m) svoltare a sinistra e, attraversato il centro storico, portarsi sulla SS che passa nei pressi delle cascate dell'acquafraggia e raggiunge la dogana. Si prosegue in Svizzera risalendo l'intera val Bregaglia e affrontando infine i tornanti che terminano al passo del Maloja (1815m). Si costeggiano quindi i laghi dell'Engadina, si attraversa St Moritz e si scende a Celerina dove si prosegue per Samedan e Bever (1708m)

Mangiare e dormire:
Abbiamo scelto di pernottare alla pensione Korsonek di Bever: camere molto basic ma pulite e bagno in comune per circa 50CHF/pax. L'hotel offre anche un servizio di mezza pensione con un supplemento di 20 CHF/pax ma la cena è servita alle 18.30. NN potendo garantire l'orario di arrivo (in effetti siamo arrivati ben dopo, colpa anche le 2h perse a Chiavenna) abbiamo rinunciato e siamo andati a cenare al ristorante lì di fronte di cui nn ricordo il nome: cene buona ma conto molto molto salato!

II giorno, da Bever a Tirano
Lunghezza: 63km con 750m di dislivello
Tipo di itinerario
: itinerario su asfalto (50%) e sterrato (50%),  indispensabile la MTB
Periodo consigliato
: L'itinerario è in genere percorribile da giugno a novembre. Io l'ho fatto domenica 28-8-11
Tempi di percorrenza:
4h30 per l'intero giro
Descrizione:
Si attraversa il centro di Bever, si passa sotto la SS e si va a prendere una stradina asfaltata che passa nei pressi di un laghetto e di una pista di aviazione. Nei pressi di Celerina si svolta a sinistra e si prosegue lungamente a lato della ferrovia. Si passa Pontresina e si continua fino alla stazione di Morterasc. Qui su strada asfaltata si guadagna la SS che si segue in salita affrontando 2 tornanti fino ad un ponte a quota 2024. Lo si attraversa e ci si mantiene sulla sinistra idrografica del torrente fino alla stazione Bernina Stuot. Qui abbiamo attraversato la ferrovia e proseguito su asfalto fino all'ospizio del Bernina (2309m). Si prende quindi una sterrata in discesa con maniche a vento e ci si abbassa fino al lago Bianco. Al termine del lago si prosegue dritto raggiungendo l'alpe Grum. Qui la discesa si fa un po' più ripida e sconnessa fino a riconquistare l'asfalto nei pressi di Cavaglia (1703m). Su asfalto si risale fino a un colletto, poi si affrontano alcuni saliscendi prima di una veloce discesa su privalasco e Poschiavo. Si prende la ciclabile che costeggia il lago e si affronta l'ultima discesa che conduce a Tirano.

In FOTO (MIA): il trenino rosso del bernina visto dall'alpe Grum

 
 
 

INSALATA DI ORZO E POLLO AL CURRY

Post n°1128 pubblicato il 25 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Tempo fa qualcuno si è preso la briga di postare questo commento sul mio blog: "Lo sapevi che in evidenza non hai molta speranza di andarci? Lo sapevi quando è importante arrivarci? Lo sapevi che ci son tanti prendo tutto io? Mbè! Informati e ti renderai conto che tutto il lavoro che fai è inutile" Il commento era ovviamente anonimo. Probabilmente la persona in questione ha anche ragione. Perchè nn metto tante foto grandi e glitterate. Perchè i miei cappelli introduttivi sono spesso a carattere personale e nn collegati con le ricette postate. Però io sono così: disordinata e poliedrica. E amo che il mio blog mi rappresenti. NN mi interessa avere un blog in evidenza ma asettico e mi piace avere i miei lettori fissi che mi hanno capita e mi apprezzano. In fondo anche Manzoni si rivolgeva ai suoi 25 lettori...

Ingredienti (per 2 persone): 100g di orzo, 3 carote, 100g di cipollotti rossi, 200g di petto di pollo, curry, peperoncino, alloro, 1 cucchiaio di succo di limone, olio, prezzemolo, sale
Preparazione: ponete nel cestello della vaporiera le carote a cubetti, i cipollotti a spicchi e il petto di pollo a fette e fate cuocere per 15 minuti; tagliate il pollo a striscioline. Lessate l'orzo, scolatelo e raffredatelo sotto l'acqua corrente. Scioliete il curry in 1,5dl d'acqua e fatelo sobbollore per 15 minuti insieme all'alloro. Tritate il prezzemolo, mescolatelo al limone, al peperoncino e all'olio fino ad ottenere una crema. Riunite in un'insalatiera tutti gli ingredienti preparati e condite con l'emulsione e la salsa al curry. Servite.

 
 
 

DI BOLLI, CATENE E WILDERNESS

Post n°1127 pubblicato il 23 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Tre giorni di cammino,  con lo zaino pesante, nel nulla, ad affrontare passaggi esposti e canalini scivolosi, a guadare torrenti e attraversare il silenzio delle faggete con le foglie che scricchiolano sotto gli scarponi, l'incontro con i caprioli e i cinghiali, dormire sotto le stelle che lì sembrano più vicine sentendo solo il ruggito del torrente. Davvero una grande avventura. Però pare che l'applicazione di catene e i bolli rossi lungo il percorso dell'Arca abbia suscitato un vespaio di polemiche. Chi dice che è stata violata l'unica area wilderness in Italia, chi teme di vedere il luogo invaso da frotte di persone con cestini da picnic. Io credo invece che si sia trattato solo di un'opera, assolutamente discreta, di messa in sicurezza di un percorso bellissimo. Le gole dell'Arca sono uno scenario grandioso, con il fiume che si allarga in pozze azzurre che invitano al bagno tra pareti di roccia altissime ammantate dal verde dei boschi. La solitudine è assoluta (a parte a Scaredi, in 3gg abbiamo incontrato meno di 10 persone), la fatica è tanta, lo zaino è pesante. Sarà per questo che quando il terzo giorno, dopo aver disceso faticosamente i prati di Ghina cercando la traccia nell'erba altissima, siamo arrivati a Pogallo Dentro e nn abbiamo trovato nessuna indicazione, più che provare la gioia dell'avventura ci siamo sentiti presi in giro e ci sono girate parecchio le scatole. Erano le 19 e nn ci sembrava possibile perderci a 2 passi dal luogo più frequentato della Valgrande. Le catene e i bolli nn toglono nulla all'inaccessibilità del luogo: ci vogliono cmq più di 6h di cammino in assenza di punti d'appoggio. Però ti permettono di goderti il luogo senza l'ansia di dove mai sarà la strada, col tempo che passa. Già così nn abbiamo avuto tempo di fare il bagno nel torrente e la cosa mi spiace parecchio, tanto che penso di tornare, magari per fare il sentiero del fiume. Mi chiedo come sarebbe stato senza... Penso assolutamente impossibile per chi nn passi la sua vita a calpestare quei sentieri. NN sono d'accordo col cartello all'ingresso del parco che avverte che i sentieri sono poco segnati e che è indispensabile l'ausilio di una guida. Io sono d'accordo con G. Rey e  il famoso aforisma che la montagna è per tutti. Come lungo il Cammino di Santiago, la montagna accoglie tutti. Ci sono i pericoli oggettivi, le capacità di ognuno, ma alla fin fine è un gioco e poterlo fare in sicurezza senza snaturare le caratteristiche di un luogo secondo me è solo un valore aggiunto. E poi chi ama la sua terra penso che desideri che la gente venga a vederla, oltre al fatto che il turismo porta ricchezza. Infine a chi dice che in Valgrande nn si viene a fare escursionismo ma attività esplorativa, mi sento di rispondere che qualunque viaggio è un'esplorazione di noi stessi, prima ancora che dei luoghi visitati. Per cui ancora grazie a chi ha lavorato a quest'opera e... torneremo!

Una curiosità: i bolli sono stati finiti mercoledì scorso. Caso strano aver avuto l'occasione di andare proprio ora. Credo che sia stato il Destino che mi ha dato l'occasione di vivere questa esperienza ricca di emozioni nel modo migliore, nel modo in cui avevo bisogno.

In FOTO (MIA): serata davanti al fuoco

 
 
 

SULLE TRACCE DI INDIANA JONES: ALLA RICERCA DELL'ARCA

Post n°1126 pubblicato il 22 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

NN c'è pibblicazione sulla Valgrande che nn parli delle gole dell'Arca come di un posto irrangiungibile, di bellezza ancestrale e mitica. Chi mi conosce anche solo un po', nn faticherà a capire come una simile descrizione avesse colpito la mia fantasia per cui era parecchio che facevo il filo a questo percorso e in questo we lungo c'è stata finalmente l'occasione di realizzare questo piccolo desiderio. Il percorso è lungo e faticoso, ma il luogo è stato all'altezza delle aspettative.

I giorno: da Cicogna all'Arca
Regione: Piemonte, VCO
Località di partenza
: A26 uscita Baveno, quindi su SS e SP si attraverso Feriolo, S. Bernardino. A Rovegro imboccare la tortuosa e stretta SP90 che termina a Cicogna (732m)
Meta:
gole dell'Arca (700m)
Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 800m circa
Punti di appoggio: bivacco Velina e bivacco Orfalecchio. Da segnalare che i bivacchi della Valgrande sono molto spartani: si dorme su tavolati di legno, no letti nè coperte: necessari materassino e sacco a pelo. Di solito c'è una stufa per scaldarsi e cucinare e delle stoviglie.
All'Arca invece c'è una grotta, ubicata sulla destra orografica poco più a monte di dove si arriva col sentiero, ma noi abbiamo preferito portarci dietro la tenda, anche se in teoria nel territorio del parco il campeggio sarebbe vietato se nn in caso di necessità
periodo: il periodo migliore per affrontare l'itinerario è l'inizio dell'estate. In primavera i guadi possono risultare complessi per la portata d'acqua e in estate/autunno la vegetazione e le foglie possono nascondere il sentiero (a tratti già nn evidentissimo). Io l'ho fatto venerdì 19-8-11: il sentiero era appena stato messo in sicurezza con catene nuove
tempo di percorrenza: 6h30
Tipo di percorso: traversata su sentieri nn sempre ben segnati, con tratti esposti/attrezzati
cartografia Kompass
difficoltà: EEA
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Materiale supplementare: un kit da ferrata potrebbe risultare utile in alcuni passaggi; consiglio panatloni lunghi per proteggersi dagli insetti (alla fine avevo le gambe massacrate) e un repellente per zanzare: Utile anche un disinfettante per l'acqua per poter bere in sicurezza quella dei torrenti (noi usiamo il micropur, reperibile in Svizzera)
Itinerario: dal parcheggio vicino al circolo Cavallotti, prendere la sterrata che passa nei pressi del cimitero e lambisce le frazioni di Merina e cascè e termina in corrispondenza di una piazzola per elicotteri. Una freccia ci guida in discesa nel bosco, passa nei pressi di una cappelletta votiva e con alcuni saliscendi ci conduce ai ruderi di Montuzzo (630m) e successivamente, in salita, a quelli di Crosane e Uccigiola (749m). Poco dopo si scende ripidamente, si affronatno 2 tratti attrezzati con catene e su un tronco si guada il rio Velina. Si riprende in salita sul versante opposto, si incontra una sorgente ed eccoci a Baserga e a Velina Sotto (660m; fontana). Attraversiamo l'alpeggio e continuiamo in discesa raggiungendo in breve ponte Velina (2h). Lo attraversiamo e proseguiamo in discesa. Dopo un centinaio di metri si nota un cartello bianco  che si raggiunge salendo per un canalino. Il cartello ci mette in guardia sulla pericolosità del percorso che stiamo per intraprendere. Il sentiero nn è difficile da seguire e i tratti più delicati sono stati attrezzati con catene. Dopo una scaletta metallica, ignorare degli ometti che salgono a sinistra ma proseguire dritto (indicazioni per Orfalecchio in rosso su un sasso). Il sentiero si abbassa a lambire il fiume e si arriva così a Orfalecchio (2h; fontana).  Il sentiero prosegue più o meno uguale nel bosco. Occorre prestare attenzione in un punto dove in corrispondenza di un passaggio attrezzato sembra perdersi, ma guardando con attenzione si nota un pezzo di plastica giallo annodato su una radice: occorre alzarsi in quella direzione. Si guada il rio Valpiana, si risale sulla sponda opposta e dopo una placchetta di roccia verticale attrezzata con catena occorre di nuovo fare attenzione: ignorare gli ometti che salgono a sinistra, ma seguire quelli in discesa. Dopo alcuni saliscendi, il sentiero sembra perdersi: mantenersi attorno alla quota 870m e proseguire dritto, in breve si ritrovano ometti e bolli rossi che in discesa ci guidano all'Arca.

II giorno: dall'Arca a Scaredi
Località di partenza: gola dell'Arca
Meta: Scaredi (1842m)
Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1300m
Punti di appoggio: bivacco In La Piana e bivacco Scaredi. Il bivacco era affolatissimo (10 persone!) per cui abbiamo optato ancora per una notte in tenda.
periodo: io l'ho fatta sabato 20-08-11: il sentiero era appena stato sistemato e segnalato con bolli rossi senza i quali credo che sarebbe stato impossibile
tempo di percorrenza: 7h30
Tipo di percorso: traversata su sentieri nn sempre ben segnati con tratti attrezzati/esposti
difficoltà: EEA
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: si guada il fiume e si risale in un canalone pietroso seguendo gli evidenti bolli rossi. Ci si addentra quindi nella faggeta, si passano dei ruderi (760m) e si prosegue in salita. Si piega poi a sinistra e si prosegue con continui saliscendi mantenedosi alti, sopra le rocce a strapiombo sul fiume. Il sentiero è abbastanza facile da seguire grazie ai nuovi bolli rossi, anche se talvolta tende a scomparire. I tratti più delicati si incontrano in Val Negra, ma sono cmq attrezzati con catene: dopo un tratto esposto e una breve placchetta da risalire in arrampicata nei pressi di un torrentello, si scende verso il fiume che si guada poco dopo la confluenza con il rio Valgabbio. Si risale sul versante opposto e nella faggeta si raggiunge la radura di In La Piana (970m; 4h30; fontana). Si scende nuovamente verso il torrente che si attraversa su di una passerella nn molto stabile e si risale sul versante opposto con bei tornanti su comodo sentiero ben evidente nella faggeta. Si raggiunge l'alpe Portaiola e poco dopo l'alpe Boschello. Giunti ai pascoli dell'alpe La Balma, si ignorano 3 bivi: a destra per l'alpe Campo e a sinistra per Straolgio e la cappelletta di Terza, ma si continua a salire sulla destra idrografica del vallone raggiungendo infine Scaredi (3h; fontana).

III giorno: da Scaredi a Cicogna per le Strette del casè
Località di partenza: Scaredi (1842m)
Meta: Cicogna
Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 700m
Punti di appoggio: bivacco Bocchetta di Campo
periodo: io l'ho fatta domenica 21-08-11
tempo di percorrenza: 8h
Tipo di percorso: traversata su sentieri nn sempre ben segnati con tratti attrezzati/esposti
difficoltà: EE
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: da Scaredi si seguono le indicazioni per la Laurasca, poi ad un bivio a destra. Si raggiunge la Bocchetta di Scaredi (2095m; 1h) da cui è già visibile il bivacco (in FOTO; MIA). Sembra a portata di mano, ma è un'illusione: il percorso per raggiungerlo è ancora molto lungo. Si continua in cresta, con continui saliscendi e affrontando alcuni tratti attrezzati fino alla bocchetta di Campo (2181m) e poi fino al bivacco (1994m; 2h; pare ci sia una sorgente a 300m, verso il Pedum, ma nn abbiamo verificato). Si prosegue verso sud, fino a una bocchetta con lapide dove inizia il percorso delle Strette del Casè. Ci si cala in un canalino, si risale sul versante opposto e si prosegue con continui saliscendi lungo la cresta, in parte sul versante della Val Pogallo, in parte su quello della Val cavrì, affrontando 2 canalini, uno dei quali attrezzato con dei corrimani metallici di sicurezza. Intorno alla quota 1840m si nota un segno corcolare bianco/rosso su un sasso. Qui bisogna scendere a sinistra, nei ripidi prati della Val Pogallo. La traccia è sempre abbastanza evidente nonostante l'erba alta e segnata con rari ometti e bolli di vernice rossa. Ad un certo momento si piega a destra, si superano delle placche rocciose e si entra nella faggeta. Qui la traccia tende a perdersi. Bisogna traversare mantenendo la quota e attraversare un torrente. Sull'altra sponda il sentiero torna evidente. Siamo poco sotto l'alpe Cavrua. Occorre prendere la traccia a sinistra che in veloce discesa conduce a Pogallo Dentro (765m). Qui sinceramente nn so dove passi il sentiero vero. Noi siamo scesi dritti nel bosco sotto le case fino a reperire un vecchio sentiero che imboccato verso destra attraversa un torrentello e conduce a Pogallo (fontana). Da qui a Cicogna su mulattiera lastricata.

 
 
 

CROSTATA PRUGNE E MASCARPONE

Post n°1125 pubblicato il 17 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Sono golosa. Lo sono sempre stata. E i cibi che nn mi piacciono si contano sulle dita di una mano: le rape, i fichi d'india e... le prugne! Però così diventano ottime anche loro.

Ingredienti: per la pasta: 150g di farina, 100g di zucchero, 1 uovo, 1 bicchierino di marsala, 75g di burro
per la farcia: 500g di prugne, 100g di mascarpone, 2 uova, 100g di zucchero, 2 cucchiai di maizena
Preparazione: fate la pasta frolla come di consueto; formate la palla e fatela riposare nel freezer per mezz'ora. Nel frattempo snocciolate le prugne e tagliatele a spicchi. Lavorate il mascarpone con le uova fino ad ottenere una crema; incorporatevo lo zucchero e la maizena. Stendete la pasta e usatela per foderare uno stampo da crostata di 23cm di diametro, distribuitevi sopra le prugne e completate con la crema. Infornate a 180° per 45 minuti.

 
 
 

FERRAGOSTO SUL LAGO MAGGIORE

Post n°1124 pubblicato il 16 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Il lago in realtà lo abbiamo visto pochissimo, giusto dalla terrazza della villa di famiglia dove cenavamo. Ci sarebbe piaciuto scendere in spiaggia la sera ad osservare le stelle cadenti dopo cena, ma eravamo così stanchi che collassavamo sul letto. Sono stati 3 giorni intensi, bellissimi, in uno dei posti della mia infanzia. Già stiamo pensando quando tornarci...

I GIORNO (13-8-11): SUGLI SPERONI DI PONTE BROLLA
Una scalata facile, considerato il fatto che quando ero stata a Ponte Brolla col corso CAI era stato un disastro. Invece è stata una bellissima giornata, in stile plasir. Giusto per dimostrarmi, ancora una volta, che spesso basta crederci. E fa piacere vedere che col passare del tempo miglioro anch'io.
Relazione qui: fatta Nika; difficile trovare da dove parte il sentiero. Occorre parcheggiare nei primi parcheggi che si trovano dopo aver passato il passaggio a livello di Tegna, a sinistra, in corrispondenza di un ponte di ferro. Attraversare la strada e, in corrispondenza di uno slargo, si nota la mulattiera lastricata che sale all'attacco delle vie.

II GIORNO (14-8-11): UN ITINERARIO VETERINARIO: NELLA VALLE DEI CANI
Un itinerario lungo ma bellissimo che regala grandi solitudini (nn sembrava fosse il giorno prima di ferragosto, in giro nn c'era nessuno!) e permette di vedere 2 laghetti diversissimi fra loro, accomunati solo dal fascino della natura: quello dei Cani, piccolo, blu ghiaccio, residuo di un antico ghiacciaio; e quello di Tremorgio, grande, blu intenso che pare essersi formato per l'impatto di un meteorite (in FOTO; MIA).
Regione
: Svizzera, Canton Ticino
Località di partenza: A9 per Chiasso; proseguire sull'autostrada svizzera in direzione del Gottardo fino a Quinto. Risalire fino a Ambri di sopra, dove si prende a destra per Giof (1386m): prestare attenzione perchè il bivio ha solo un cartello escursionistico come indicazione!
Meta: passo dei Cani (2534m)
Dislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di 1250m
Punti di appoggio: capanna Garzonera (1970m): di proprietà del SAT Ritorm, è sempre aperta ma nn custodita; dispone di 20 posti letto e cucina attrezzata
Capanna tremorgio (1875m): di proprietà della comunità del Tremorgio, dispone di 42 posti letto ed è aperta con servizio di alberghetto da giugno a ottobre
Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre. Io l'ho fatta domenica 14-8-11
tempo di percorrenza: 7h per l'intero giro
cartografia ICN
Tipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri e tracce ben segnati con alccuni tratti un po' disagevoli (pietraia)
Difficoltà: E/EE
Presenza di acqua lungo il percorso:
Itinerario: parcheggiata l'auto, si sale lungo la strada asfaltata per poche centinaia di metri. Dopo un tornante si prende a destra il sentiero che sale nel bosco di larici e in breve porta a pian Taioi (1669m). Qui si imbocca la sterrata che sale a destra. Al bivio successivo occcorre invece tenere la sinistra, sempre su sterrata che si abbandona ben presto per un sentiero sempre sulla sinistra. Questo rimonta un costone erboso, nel bosco ora rado, fino a raggiungere la capanna garzonera (1h20; fontana). Ci si incammina ora in direzione del lago valletta, ma nei pressi di una stalla si prende una traccia a sinistra all'inizio poco evidente ma segnalata da ometti e bolli bianchi e blu. La si segue su per il costone, poi si attraversa una zona umida e infine si avanza su pietraia puntando a una selletta lungo la cresta del Pizzo Massari. da qui si vede il sottostante lago dei Cani che si raggiunge in discesa (2395m). Si risale lungo un canalone arrivando in breve al passo dei Cani (2h). Si scende sul versante opposto, poi si compie un lungo traverso sopra il lago di Leiarozza e ci si ricongiunge al percorso che viene dal passo di Campolungo. Si ignora il bivio a destra per la Capanna Leit, ma si prende a sinistra, in discesa. Si passa nei pressi di una stalla, poi si discende un costone al limitar del bosco e si raggiunge la capanna Tremorgio (1h30; fontana). Da qui occorre risalire verso la Brusada (2031m), ignorando il sentiero che scende a Rodi. Rimontato il costone del rado bosco, segue un tratto in falsopiano, poi la discesa si fa più ripida e conduce a Pian Mott (1817m; fontana). Si continua su strada sterrata che termina a Cassin dove si trova l'asfalto. Lo si abbandaona però molto presto, per una sterrata pianeggiante. Al bivio successivo tenere la destra e proseguire lungamente sulla strada, a tratti asfaltata a tratti sterrata, fino a tornare a Giof.

III GIORNO (15-8-11): IN MTB SUL SETTE TERMINI
Un giro davvero molto bello dal punto di vista paesaggistico. Un giro nn troppo difficile ma di gran soddisfazione perchè per una volta sono riuscita a farlo quasi tutto in sella!
Lunghezza: 27km e 900m di dislivello
Tipo di itinerario
: itinerario su asfalto e sterrato (circa 30%; mulattiere): necessaria la MTB
Periodo consigliato
: L'itinerario è in genere percorribile da marzo a novembre. Io l'ho fatto lune 15-8-11
Tempi di percorrenza:
3h
Descrizione: si parte da Fabiasco,parcheggiando nei pressi della scuola materna. Si prosegue su una strada che si addentra nel bosco con alcuni saliscendi. Nei pressi di Castendallo si prende la v. Campagna (chiusa al traffico per smottamenti) e si entra in paese. Lo si attraversa, a un quadrivio si prende la v. Roverpiano a destra e si seguono le indicazioni per il Mte Settermini. La strada sale nel bosco con pendenza costante. Dopo 4km si incontra un bivio dove occorre proseguire a destra, in salita. Ancora 2km e si raggiunge il rifugio Sette Termini alla fine della salita. Al primo tornante in discesa proseguire dritto per una mulattiera spesso invasa da felci che conduce sulla vetta del monte. Discendere sul versante opposto per sterrata. Si sbuca appena prima del rifugio e ora si prosegue in discesa per 2km, sino al Pian della nave. Qui si prende la sterrata che diviene ben presto mulattiera. Occorre tenere la destra seguendo le indicazioni per S. Paolo. Si affronta un tratto ripido, poi uno più pianeggiante. Qui occorre prendere a destra e al bivio successivo proseguire dritto passando nei pressi della cascina perdomi. Quindi a sinistra, in discesa, si arriva alla chiesa S. Paolo. Proseguire sulla sterrata che porta all'alpe Paci e, giunti ad alcune abitazioni, prendere a destra l'ampia mulattiera lastricata che sale sul Mte La Nave. Si scende per il medesimo itinerario, poi girando a destra si raggiunge la strada asfaltata che in veloce discesa riporta al punto di partenza.

 
 
 

INVOLTINI DI TACCHINO AROMATICI

Post n°1123 pubblicato il 11 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

In questo momento in cui tra i miei amici/conoscenti c'è un boom di nascite, io inizio a pensare di essere affetta da una grave forma di dismorfofobia. Mi piacciono tutti i cuccioli tranne quelli della mia specie. Mi devo preoccupare?

Ingredienti (per 2 persone): 400g di fesa di tacchino a fette, 1 uovo, 30g di pangrattato, 30g di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di erbe aromatiche miste tritate (maggiorana, timo, prezzemolo, erba cipollina), sale, pepe, 2 cucchiai di burro, vino bianco, mezzo limone
Preparazione: mescolate l'uovo sbattuto con il pangrattato, il formaggio, le erbe aromatiche, 1 cucchiaio di burro a temperatura ambiente, il succo e la scorza del limone. Stendete le fettine di carne, battetele con il batticarne fino a renderle sottili. Salatele, pepatele e spalmatele con il composto, quindi arrotolatele su se stesse e fermatele con degli stuzzicadenti. Disponetele in una pirofila, copritele con un foglio di alluminio e infornatele a 220° per 15 minuti. Rimuovete l'alluminio, distribuitevi sopra il restante burro a fiocchetti, bagnate con il vino bianco e proseguite la cottura per altri 15 minuti. Servite a temperatura ambiente accompagnando con un'insalatina di stagione.

 
 
 

INSALATA DI RISO CON BOTTARGA

Post n°1122 pubblicato il 10 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Sab ho accompagnato S a messa. Già nn siamo partiti bene: indossavo una canottiera blu e una signora si è affrettata a farmi notare che così in Duomo nn mi avrebbero fatto entrare. Mi spiace nn aver avuto la prontezza di risponderle che se Dio avesse avuto dei problemi con la nostra fisicità, avrebbe potuto farci incorporei. L'omelia come sempre nn mi ha portato l'illuminazione. Ormai ho smesso di cercarla lì. Però una frase del prete mi ha colpito. Ha detto: "Pensate a cosa sarebbe la vostra vita senza vangelo. Se nn cambiasse nulla, sarebbe una tragedia." Invece io penso che sarebbe una grande conquista. Se l'uomo si comportasse bene senza la paura della punizione, solo perchè sente che è la cosa giusta da fare, forse il mondo sarebbe un posto migliore. Capite perchè mi hanno dato dell'eretica a 15 anni?

PENSIERO DEL GIORNO:
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace... 
(Imagine, John Lennon)

Ingredienti (per 2 persone): 150g di riso, 150g di peperone, bottarga, basilico, olio, insalatina
Preparazione: Lessate il riso in acqua bollente salata; scolatelo e raffredatelo sotto l'acqua corrente. Conditelo con olio, un trito di basilico, il peperone cotto sotto il grill del forno e tagliato a cubetti, bottarga. fate riposare in frigor per qualche ora. Al momento di servire completate con qualche foglia di insalatina e ancora un filo d'olio.

 
 
 

UN NOME AZZECCATO: LA CICLOVIA DEI SALTI DEL DIAVOLO

Post n°1121 pubblicato il 08 Agosto 2011 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Lo Zumstein nn ci vuole. Era saltato l'anno scorso a fine agosto causa caduta di mio padre. Di nuovo annullato questa primavera per maltempo. Idem questo we. Ma di stare a casa la domenica proprio nn sono capace, è una cosa che mi mette una tristezza infinita. E allora si va acercare il sole in Appennino! Ne è risultato un giro in MTB molto bello dal punto di vista panoramico ma anche molto difficile tecnicamente e impegnativo fisicamente che mi ha definitivamente chiarito che gli itinerari classificati come BC nn sono alla mia portata. Però è stata una bellissima giornata. Un grazie infinito ai miei compagni di avventura che con un ottimo gioco di squadra mi hanno aiutato a spingere la bici sull'ultima salita per me assolutamente nn ciclabile. E forse nn solo per me, visto che alla fine eravamo tutti e 4 a spingere! Ma anche questo fa parte del gioco.

Lunghezza: 30km con numerosi saliscendi per un totale di 1300m di dislivello

Tipo di itinerario: itinerario su sterrato (80%; per lo più sentieri e carrarecce) e asfalto; indispensabile la MTB
Itinerario recensito dal CAi di Parma e classificato come MC+/BC

Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da aprile a novembre. Io l'ho fatto domenica 7-8-11

Tempi di percorrenza: 4h30 per l'intero giro

Descrizione: si parte dall'ostello di Cassio e si inbocca la SS della Cisa in direzione Parma. la si lascia dopo 1,7km per una sterrata in discesa sulla destra (segnavia 3) che termina a villa di Casola. Da qui per asfalto a castello di casola dove si prende una sterrata sulla sinistra che termina di nuovo sulla SS della Cisa.La si attraversa e si torna brevemente verso Cassio, per poi imboccare un sentiero sulla destra (segnavia 2 e 3) che conduce in un prato. Ancora un breve tratto sulla SS, poi a destra su sterrata. Lasciare il segnavia 3 e proseguire in discesa sul 2. L'idea era di rientrare a cassio tramite questo, ma abbiamo perso una svolta a sinistra e, sempre in discesa, siamo arrivati a una strada bianca che, imboccata verso destra, dapprima in discesa e poi in salita, ci ha riportati alla SS della Cisa con cui in circa 3km siamo rientrati a Cassio (15km).
Dopo una pausa, abbiamo attraversato il paese, questa volta seguendo il segnavia 1, e, passati davanti alla chiesa, siamo usciti dall'abitato passando sotto una volta. Segue un tratto in discesa che, talvolta ripido e sconnesso, conduce al torrenta baganza che si attraversa su un ponte sospeso.Si risale lungo il sentiero 771. Dopo una sterrata, si prende un single track che porta al casino di caccia del Pallavicino. Da qui con comoda strada bianca si passa da gavazzolo e si arriva a Chiastre. Imboccare la SP a sinistra in discesa da lasciare per una ripida sterra a destra che termina nei pressi del Castello di Ravano. Si lascia subito l'asfalto per un sentiero panoramico che, con continui saliscendi e infine una rapida discesa, riconduce a Chiastre. Si ripercorre per un tratto il percorso dell'andata che si lascia per una comoda sterrata a destra. Quindi a sinistra per impegnativo single track (ripido e con gradini di legno!) si torna al ponte sul Baganza. Da qui a Cassio per la via dell'andata. 

In FOTO (MIA): i salti del diavolo. Geologicamente si tratta dell'emergenza di una formazione sedimentaria di età cretacica, ma la leggenda vuole che siano le orme del diavolo messo in fuga da un eremita abitante nella vallata.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

immagine

Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963