la bradipessa

E anche questa volta ho ponteggiato. Ci volevano, 4gg per una volta da soli, coi nostri ritmi, senza orario. I preparativi sono iniziati marte sera, anche se io mercole matt ho lavorato. NN sapendo bene cosa avremmo trovato abbiamo caricato l'auto all'inverosimile, portandoci dietro tutta l'attrezzatura che siamo riusciti a cacciare nel bagaliaio, dalle corde agli sci. Per poi scoprire che a cercarla la neve c'è ed è anche bella.

I GIORNO, A PIEDI INTORNO AL CASTELLO DI QUART
Regione: Valle d'aosta
Località di partenza: A5 uscita Aosta est. Seguire le indicazioni per St Cristophe e poi per il castello di Quart (751m)
Dislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di 900m circa
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:l'itinerario è percorribile da aprile a novembre. Io l'ho fatta giove 8-12-11
tempo di percorrenza: 4h30 per l'intero giro
cartografia Kompass
Tipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri e carrarecce per lo più ben evidenti ma spesso in assenza di segnavia
Difficoltà: E+
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: parcheggiata l'auto vicino al castello, percorrere circa 200m di asfalto. Ignorare la strada sterrata in corrispondenza di una curva ma poco oltre prendere un'esile traccia a dx che sale nel bosco. Si riguadagna l'asfalto che si percorre brevemente a destra. In corrispondenza di una curva si imbocca la mulattiera con segnavia 1 che incrocia la strada ancora una volta prima di raggiungere le case di Elobert (956m; 20'). Sempre sulla mulattiera si passa nei pressi di un oratorio e si raggiunge Etavel e Morgognaz (1h). Qui si va a sinistra e si prende la strada asfaltata sulla destra. Giunti in corrispondenza di una palina segnaletica, a sinistra su asfalto che diventa ben presto sterrato e poi si prende un sentiero a sinistra (il segnavia è poco evidente, ma si nota un segno bianco/rosso su un sasso riportante il N°76) che si segue fino a una pista agricola. La si segue a destra immettendosi su un'interpoderale che si lascia ben presto per la mulattiera che corre poco più a monte. Si sfocia nuovamente sulla strada e in corrispondenza di una curva si prosegue dritto su una pista raggiungendo in salita le case di Borrely (1480m; 1h45). Di nuovo su sterrata, poi si prende la pista che corre di fianco a un ru che si lascia per un'altra pista dritto in discesa. Si passa un torrente, poi si prosegue su sentiero in discesa. Si guadano altri 2 corsi d'acqua e con alcuni saliscendi si guadagnano le baite di Sechot (1408m; 2h30). Qui si continua su sterrata in salita. Quando si confluisce su un'altra, si prende a destra in discesa e dopo 1,5km si prende a destra per Valseinte (1399; fontana). Continuare in discesa dapprima su pista e poi su sentiero. Ignorare il bivio a sinistra e giungere in breve all'oratorio di S. Emeric (1137m). Un ultimo tratto in discesa riporta al castello di Quart.

II GIORNO, I USCITA DI SCIALP DELLA STAGIONE 2011-2012 AL COLLE DELLA CROCE
Regione: Valle d'Aosta
Località di partenza: A5 uscita Morgex; SS26 fino a Pre St Didier dove si prende a sx per La Thuile, quindi ancora a sx verso il Colle S. Carlo fino a Thouraz (1765m)
Meta: Colle della Croce (2381m)
Dislivello: 650m circa (itinerario breve, perfetto per iniziare la stagione)
Punti di appoggio: nessuno
Difficoltà: MS
Pericoli: nessuno
Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile da dicembre a marzo; io l'ho fatta venerdì 09-12-11: quota neve 1700m, dura in alto (rampanti utili per il pendio terminale), polverosa nella parte intermedia, pesante più in basso
Tempo di percorrenza: 2h20 solo salita
Cartografia: Kompass
Itinerario: parcheggiata l'auto nell'apposito spiazzo in corrispondenza di una curva, ci si incammina lungo l'interpoderale che sale fino ai resti della capanna militare Sandino (2065m; 1h10). Si raggiunge quindi un grosso sasso con palina segnaletica dove si piega a destra a risalire un pendio un po' più ripido nel rado bosco. Poi per dossi si raggiunge il pendio terminale che si rimonta fino al colle dove sorgono i resti si un ricovero militare (in FOTO; MIA).
Discesa per la via di salita.

III GIORNO, CIASPOLALUNA ALL'ALPE ARP VIEILLE
Regione: valle d'Aosta
Località di partenza: A5 uscita Aosta Ovest. SS 26 fino a leverogne dove si prende a sinistra per la Valgrisenche che si risale interamente fino a Bonne (1810m)
Meta: Alpe Arp Vieille (2200m)
Dislivello: 400m
Punti di appoggio: nessuno
Difficoltà: T/E
Pericoli: nessuno
Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile dalla dicembre a aprile; io l'ho fatta sabato 10-12-11 sotto una stellata incredibile e con una luna luminosissima
Tempo di percorrenza: 1h20 solo salita
Cartografia: Kompass
Itinerario: parcheggiato tra le case di Bonne, ci si incammina lungo la strada che porta ad Useliers, chiusa in inverno. Dopo un centinaio di metri, si prende l'interpoderale che sale a destra (paline segnaletiche) che si segue fino al pianoro ove sorgono le baite, tagliando dove possibile i tornanti.
Discesa per la via di salita

IV GIORNO, SCI DA FONDO IN VAL FERRET
Un classico, per godersi anche l'ultima giornata e mangiare polenta e cervo a La vachey.

Serenità è...
...leggere lo stesso libro vicini vicini sotto le coperte.

L'anno scorso Gio71 mi aveva regalato "Le più belle montagne" di R. Messner. NN amo molto i saggi e quindi il libro era rimasto sulla libreria fino a settimana scorsa, quando S. ha iniziato a leggerlo a letto. Come già "Le mie montagne" di Bonatti, si è rivelato una piacevole sorpresa perchè mi ritrovo tantissimo in quello che Messner scrivere: lo scalare le montagne come forma di espressione, il lasciare in sospeso la questione di Dio, l'essere uomo goethiano nella necessità di agire, la ricerca dell'avventura, la solitudine. Se volete sapere qualcosa di più di me e del perchè nel we mi alzo prima che in settimana e affronto ore di auto per andare ad accarezzare la roccia o la neve, vi consiglio di leggerlo.

ingredienti (per 2 persone): 180g di spaghetti (ci volevano quelli di farro ma quando sono andata a comprarli mi sono sbagliata e ho preso quelli integrali), 200g di topinambur, 80g di prosciutto crudo, latte, sale, pepe, scorza di limone grattuggiata, parmigiano grattuggiato
Preparazione: pelate i topinambur, tagliateli a fette e cuoceteli nel microonde per 5 minuti con qualche cucchiaio d'acqua; frullateli con l'acqua di cottura e qualche cucchiaio di latte fino ad ottenere una crema di media consistenza. Fate saltare il prosciutto a striscioline in una padella antiaderente con la scorza di limone senza nessun condimento; quando sarà croccante unitevi la crema e fate scaldare a fuoco dolce. Lessate la pasta in acqua bollente salata. Scolatela e fatela saltare qualche istante con il sugo. Completate con il parmigiano e una macinata di pepe.

We di tempo incerto, domenica corso a Mestre. Così per una volta si lasciano a casa sci e bici e si fa una giornata culturale.

Mattinata a Villa Pisani a Stra (provincia di Venezia,a nche se è ad appena 3km da Padova) con l'affresco del Tiepolo e il grande parco con l'orangerie e il labirinto (purtroppo chiuso).
Alle 14.30 eravamo a Praglia per visitare il complesso monumentale dell'abbazia coi 3 chiostri, la sala da pranzo coi tavoli cinquecenteschi completamente scolpiti e la chiesa che custodisce un crocifisso del '400. Peccato nn aver avuto accesso alla biblioteca.
Ol resto del pomeriggio l'abbiamo trascorso a padova, camminando sotto ai portici e tra le vivaci piazze già illuminati dai primi addobbi natalizi (in FOTO, MIA).

Siamo partiti da Prato della Valle perchè nelle vicinanze si trova facilmente parcheggio. E' la più grande piazza della città ed una delle più grandi d'Europa. La configurazione attuale risale alla fine del XVIII secolo ed è caratterizzata da un'isola ellittica centrale, chiamata isola Memmia, circondata da una canaletta sulle cui sponde si trova un doppio anello di statue. Si imbocca l'animata v. Umberto I che si segue fino a v. S. Francesco dove si svolta a sinistra raggiunendo in breve le caratteristiche Piazza delle Erbe e Piazza della frutta separate dal palazzo della Ragione la cui prima realizzazione risale al 1219, ed aveva lo scopo di ospitare i tribunali e gli uffici finanziari. All'interno si trova un ampio salone affrescato e coperto da un'imponente volta lignea. Percorrendo v. Fiume si raggiune la vicina Pza dei Signori e da lì Piazza Duomo dominata dall'ampio edificio spoglio, progetto rimaneggiato di Michelangelo. L'interno rispecchia l'esterno, spoglio e monumentale. Si torna sui propri passi e si prosegue in v 6 febbraio fino alla piazza degli Eremitani dove sorge la cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto. Io avevo prenotato i biglietti on line e la visita si compone di 2 parti: 15min in una sala climatizzata e 15min nella cappella che però risultano davvero pochi per ammirrare appieno gli affreschi sotto la volta stellata. Pregevole anche la pinacoteca associata dove è custodita una Madonna del mantegna e un crocifisso ligneo di Giotto. In questo periodo ospita anche una mostra di incisioni di Rembrant che però nn ho apprezzato particolarmente. Per tornare all'auto consiglio di percorrere v. degli Zabarella e v. del santo passando quindi dalla grande basilica di S. Antonio in stile gotico con pregevoli affreschi del '300. Da qui si torna rapidamente all'auto.

Mangiare e dormire: grazie a un buono offertomi da un mio cliente, abbiamo potuto dormire all'hotel NH Laguna palace di Mestre ad un prezzo davvero competitivo. L'hotel ha camere moderne e funzionali, ma senza nulla che le renda memorabili; buona la colazione. Per cena invece siamo andati all'osteria Dall'Amelia alla Giustizia, localizzata appunto tra l'hotel Giustizia e il più rinomatao 8e caro) rstorante Amelia. Per 25€ abbiamo mangiato tanto e bene. Molto buono il baccalà mantecato e i moscardini con polenta. Poi visto che l'attesa per le linguine coi frutti di mare si prolungava ci hanno offerto del riso al nero di seppia su crema di zucca, scenografico e delizioso.

Domenica il corso è stato interessante, anche se mi ha fatto effetto essere la più vecchia di tutti (nn c'era tanta gente, circa un 30ina di persone, quasi tutte neolaureate) ed essere quella che veniva più da lontano.
La sera mi ha riservato ancora una piacevole sorpresa: l'incontro con Nuovinizi e Lui. L'idea era di fermarci solo un'oretta per bere qualcosa, ma è stato così bello raccontarci delle nostre montagne e del cammino di santiago che il tempo è letterlmente volato e siamo state sedute a parlare per ben 3h senza nemmeno rendercene conto. Dobbiamo assolutamente trovare il modo di rivederci presto, magari condividendo qualcuna delle passioni che tanto ci accomunano.