la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Settembre 2012

CIAO, MARINO

Post n°1297 pubblicato il 26 Settembre 2012 da sillylamb
 

L'ho saputo solo pochi giorni fa: il 28-8-10, lo stesso giorno che mio padre ha avuto l'incidente sulla cresta del Soldato, è morto MM. Era il miglior amico del mio ex, una persona che mi piaceva molto, una persona su cui si poteva contare, generoso e altruista. Dopo la mia "separazione", nn l'avevo più sentito perchè, con la lealtà che lo contraddistingueva, mi aveva detto che continuare a sentirci gli sarebbe sembrato un tradimento nei confronti di Fausto. E' morto in montagna, su una ferrata dalle parti di Bardonecchia. Un nodo fatto male e la montagna, si sa, nn perdona. La cosa assurda è che era con una guida. Io nn ho mai fatto ricorso a una guida: sono consapevole che nn salirò mai sull'Everest nè sull'Aconcagua, ma ho la soddisfazione di sapere che dove arrivo è solo con le mie forze. Capisco però che uno voglia essere tranquillo e faccia ricorso a una guida. Però se io ti pago per essere tranquillo, tu nn dovresti almeno controllare che io faccia i nodo come si deve? Mi rendo conto che è un discorso fine a se stesso, che nn serve a nulla, ma questa morte mi sembra davvero assurda. Forse come tutte le morti, spt se hai 46 anni.

 
 
 

MAZZE DI TAMBURO AL FORNO

Post n°1296 pubblicato il 25 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

AC era felicemente sposato con una donna che mi assomigliava per certi versi: sempre in movimento, un vulcano di idee. Erano una coppia forte, che aveva deciso di nn avere figli. Poi 4 anni fa lei ha avuto un'aneurisma cerebrale. Operata d'urgenza, le è rimasto un deficit alla corteccia frontale che l'ha trasformata in una persona anafettiva e prima di stimoli e interessi. L'altro giorno lui mi ha confessato che sta pensando alla separazione. "Ho fatto tutto il possibile - mi ha confidato - ma nn riesco più a tornare a casa alla sera con una persona con cui nn riesco a parlare, con cui nn ho niente da condividere, nessun progetto per il futuro". NN mi sento di condannarlo, lo capisco, ma mi sono tornate in mente le parole che diciamo durante il matrimonio: nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia. Sono davvero solo parole? Lei ha bisogno di lui. Se però penso a me, nn vorrei mai che S. vivesse una vita che nn vuole, che sente come una prigione. Sarei io a essere egoista. E allora se capitasse a me la stessa cosa, vorrei solo che i medici tardassero un poco. Quanto basta. In fondo il dolore è di chi resta ma poi passa e forse è meglio di una vita in cui ti senti imprigionato.

Ingredienti (per 2 persone): 2 grosse mazze di tamburo, 1 cucchiaio di cipolla tritata, 1 cucchio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di pangrattato, olio, sale, pepe, burro
Preparazione: tritate i gambi delle mazze di tamburo e mescolatele con la cipolla, il prezzemolo, il pangrattato, olio, sale, pepe. Spalmate il composto ottenuto sulle cappelle dei funghi dalla parte delle lamelle, disponeteli in una teglia e completate con qualche fiocchetto di burro. Infornate a 180° per 20 minuti. Servite subito.
Nota: le mazze di tamburo in questione sono state raccolte da S scendendo dal Monviso: dopo 2200m di discesa, mentre io quasi strisciavo e ringraziavo il moment act per aver dato un po' di sollievo alle mie ginocchia, lui aveva ancora voglia di andare in giro in mezzo alla nebbia a cercar funghi!!!

 
 
 

AL COSPETTO DEL RE DI PIETRA, IL MONVISO

Post n°1295 pubblicato il 24 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Chissà perchè nn avevo mai pensato di salire in vetta al Monviso. In fondo è una bella montagna, dalla forma inconfondibile, che si vede spesso dalle altre cime dell'arco alpino. A LS invece ispirava, era tutto estate che la tirava fuori. Così, passata l'alta stagione, la cordata delle 3S ha affrontato anche questa cima in condizioni quasi invernali. Siamo stati fortunati col tempo: ancora una volta un mare di nubi si stendeva sotto di noi e contrastava con il cielo azzurro. L'arrampicata coi ramponi è stata divertente. Interminabile la discesa e poi eravamo così stanchi che nella terra del tartufo siamo finiti a mangiare in una pizzeria. Cmq una grandissima soddisfazione.

I GIORNO: SALITA AL BIVACCO
Regione: Piemonte, provincia di cuneo
Località di partenza: da Milano A7, poi A21 uscita Asti; seguire per Alba e  poi per la Val Varaita. Risalirla fino a raggiungere Castello (1600m)
Meta: Bivacco Boarelli (2835m): di proprietà della comunità montana val varaita, è sempre aperto e dispone di 12 posti letto (sono decisamente pochi per la frequentazione: sab c'eravamo dentro in 25!!! Per cui se nn si pensa di arrivare molto presto, conviene pensare di aver dietro sacco a pelo e materassino). Acqua dal lago nelle vicinanze (farla bollire!!! Sarebbe inoltre buona norma che gli utilizzatori del bivacco avessero cura di fare i bisogni almeno a 100m di distanza dall'acqua!), illuminazione con pannelli fotovoltaici, no fornello a gas nè materiale da cucina
Dislivello: 1200m circa
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto sabato 22-9-12
tempo di percorrenza: 3h45 solo salita
cartografia IGC
Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati
Difficoltà: EE (il canalone delle Forciolline è molto ripido e in alcuni tratti attrezzato con corde fisse)
Presenza di acqua lungo il percorso: alcune sorgenti
Itinerario: parcheggiata l'auto nei pressi del rifugio Alevè, ci si incammina lungo una sterrata che risale ripida il vallone di Vallanta. Si ignorano i vari bivi che si staccano a sinistra e anche il primo sulla destra, ma si continua a salire lungo il torrente. Nei pressi di alcune baite con un ponte si passa sulla sinistra idrografica e poco oltre, dopo l'isolata grange del Rio, si prende il sentiero che si stacca a destra (segnavia U11; 1h15). Si entra nel bosco e al bivio successivo si prosegue dritto. Poco oltre si incontra una sorgente e si esce dal bosco. Ora il paesaggio si fa più aspro fino a raggiungere una stretta forra che si risale su sentiero ripido e in parte attrezzato. Al suo termine si incontra un'altra sorgente, il vallone si apre e su terreno pietroso e rocce montonate si raggiunge un colletto da cui si accede al vallone delle Forciolline con gli omonomi laghi dove sorge il bivacco.

II GIORNO: SALITA ALLA VETTA
Località di partenza: Bivacco Boarelli (2835m)
Meta: Monviso (3841m)
Dislivello: 1000m circa
Punti di appoggio: bivacco Andreotti (3200m): dispone di 6 posti letto un po' umidi
Periodo: l'itinerario è percorribile da fine giugno a settembre; io l'ho fatto domenica 23-9-12
tempo di percorrenza: 4h30 solo salita
Tipo di percorso: misto
Difficoltà: PD (in genere II)
Equipaggiamento: imbrago, corda (noi l'abbiamo usata solo in discesa), fettucce, casco e nelle condizioni attuali (neve da 3000m) picca e ramponi
Presenza di acqua lungo il percorso: no
Itinerario: Dal bivacco incamminarsi verso il passo delle Sagnette. Si passa sopra il lago per poi svoltare verso sinistra. Si risale su pietraia fino a una paretina che sbarra la strada ma che si risale facilmente tramite una cengia. Si prosegue nella medesima direzione fino a raggiungere un ampio pianoro da cui è visibile il bivacco Andreotti. Qui noi abbiamo calzato i ramponi. Si raggiunge quindi il bivacco attraversando il pianoro e piegando verso destra. Si volge poi a sinistra risalendo un ripido pendio che porta alla base del primo saltino di roccia. Tutta la salita è un susseguirsi di salti di roccia alternati a fasce di raccordo su terreno detritico (ieri innevato). Basta seguire i numerosi bolli gialli che ci condurrano in vetta. Descrizioni più dettagliate si trovano facilmente in rete (per es qui)
Discesa per la via di salita.

In FOTO (MIA): gli ultimi metri prima di arrivare in vetta.

 
 
 

CENA DI ISPIRAZIONE PARTENOPEA PER IL COMPLEANNO DI MIA SORELLA

Post n°1294 pubblicato il 21 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

(Lupo per favore sii clemente!)

La mozzarella in carrozza era uno dei piatti della mia infanzia e mia sorella aveva espresso il desiderio di mangiarla nuovamente, così per ieri sera ho costruito un menù intorno a lei.

ZITI AL RAU'
Ingredienti (per 6 persone): 1 pezzo di girello di manzo di circa 600g, 200g di concentrato di pomodoro, 200g di passata di pomodoro, 2dl di vino rosso, 50g di lardo, 50g di pancetta a fette spesse, 50g di crudo a fette spesse, sale, pepe, olio 1 pezzo di cipolla, 400g di ziti
Preparazione: lardellate la carne con il prosciutto crudo e la pancetta e fatela rosolare nell'olio, poi unite la cipolla tritata col lardo e fatela appassire a fuoco bassissimo; salate e pepate. Iniziate ad aggiungere il vino, un mestolino alla volta: ci vorrà circa un'ora. A questo punto iniziate ad aggiungere la passata e il concentrato di pomodoro, sempre un mestolino alla volta e unendo il successivo solo quando il precedente si sarà scurito: ci vorrà un'altra ora. Togliete la carne che userete per altre preparazioni (io pensavo di farci polpette ma si accettano altri suggerimenti), unite al sugo 2 mestoli d'acqua e cuocete ancora per 45 minuti. Lessate la pasta in acqua bollente salata e conditela con il sugo preparato che dovrà risultare denso, scuro e untuoso.

MOZZARELLA IN CARROZZA
ingredienti (per 6 persone): 12 fette di pane casereccio leggermente raffermo, 6 fette di mozzarella, 2 uova, latte, farina, olio per friggere, sale
Preparazione: mettete la mozzarella tra 2 fette di pane (a cui avrete rimosso la crosta), come fosse un sandwich. Passate i bordi nella farina e poi nell'acqua, quindi immergeteli interamente nell'uovo sbattuto con un po' di latte e di sale. Friggeteli immediatamente in abbondante olio caldo e servitele subito.

COVIGLIA AL LAMPONE
Ingredienti (per 6 persone): 2dl di panna, 3 uova, 150g di zucchero, 250g di lamponi
Preparazione: frullate i tuorli con lo zucchero e i lamponi, poi incorporatevi la panna montata e gli albumi a neve. Ponete il composto in 6 coppette e ponetelo a raffreddare in freezer. Tiratelo fuori 20 minuti prima di servire.

 
 
 

PAPPA AL POMODORO

Post n°1293 pubblicato il 20 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Dopo la saga di Twilight, C mi ha passato quella di Fallen. Ok, nn è alta letteratura e i libri sono scritti in maniera furba, nel senso che l'autrice bada bene a nn svelare nulla fino alla fine e in alcuni punti sembrano fatti apposta in vista di una trasposizione cinematografica. Per lo più si lasciano leggere, anche se talvolta la storia si fa confusa e involuta e nemmeno poi molto originale. Però nell'ultimo ho trovato una frase che mi piace ricordare, sempre nell'ottica del mio mito dell'18 'til I die.

Dicevi che il diavolo ti aveva maledetta con quei capelli difficili. Un pelino drammatica, del resto avevi solo 16 anni... e nn eri lontana dalla verità, come soltanto le sedicenni possono essere.

Ingredienti (per 2 persone): 200g di polpa di pomodoro matura, 100g di pane toscano a fette, 1 pezzetto di cipolla, aglio, basilico, olio, pepe, 1/2l di brodo
Preparazione: fate appassire nell'olio la cipolla tritata con l'alio, poi unite il basilico e la polpa di pomodoro schiacciata con la forchetta; fate cuocere 20min. Unite il pane e il brodo e fate cuocere per altri 20min. Fate riposare la minestra per 10 minuti prima di servirla condita con un filo d'olio e una macinata di pepe.

 
 
 

CRESTA DEI CARISEY: IL CIELO E' BLU SOPRA LE NUVOLE

Post n°1292 pubblicato il 17 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Capita che per tutta una serie di circostanze rispolveri un'arrampicata classica nel biellese su gradi facilissimi. Andiamo solo io e S., AC ha detto che per una cosa così facile nn si muove. Così sab sera festeggiamo il compleanno di S. con un bellissimo tramonto al rifugio Coda, insieme d altre 3 coppie. Mi mancavano le serate in rifugio, l'atmosfera che si crea. Dom mattina ci alziamo e il rifugio è immerso nella nebbia. Tergiversiamo, perdiamo un'ora ma alla fine decidiamo di partire. La cresta è lunga, per chi è più bravo di me probabilmente da fare quasi tutta in conserva, ma mi diverto e riscopro anche il piacere di andare da prima (su queste difficoltà si può). Arriviamo al colle che precede la vetta del Monte Mars e sbuchiamo dalle nuvole: sotto di noi un mare candido da cui emergono tutte le vette maggiori dell'arco alpino, dal Monviso al Bianco, dal Cervino al Rosa. Uno spettacolo incredibile. Un po' lunga la discesa, spt se come noi si perde la funivia!

I GIORNO: SALITA AL RIFUGIO
Regione: Piemonte, provincia di Biella
Località di partenza: da Milano A4 uscita Carisio; seguire per Biella e raggiungere Oropa da dove si prende la funivia del lago del Mucrone (1900m)
Meta: rifugio Coda (2280m): di proprietà del CAI di Biella, dispone di 50 posti letto in camerette e camerate ed è aperto con servizio di alberghetto continuativamente in luglio e agosto e nei we di giugno e settembre. Gestore gentili e disponibili, buona la cena, standard di pulizia ottimi; Telefono rifugio: 0152562405, Telefono gestore: 015590905

Dislivello: 400m circa + saliscendi
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto sabato 15-9-12
tempo di percorrenza: 2h solo salita
cartografia IGC
Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati
Difficoltà: E (presenza di alcuni tratti attrezzati con corde fisse, ma credo servano in caso di neve: il sentiero è sempre ampio e agevole)
Presenza di acqua lungo il percorso: alcune sorgenti
Itinerario: dalla stazione a monte della funivia, ci si dirige verso il lago del Mucrone con percorso pianeggiante. Da qui si sale brevemente alla bocchetta del lago (2026m) da cui si acceda a un'ampia conca selvaggia. Il sentiero si abbassa leggermente, poi prosegue lungamente con saliscendi in direzione ovest, a mezza costa. Passato un canalino attrezzato, un breve tratto più erto ci conduce a una palina segnaletica. A sinistra si raggiunge in pochi minuti il rifugio.

II GIORNO: SALITA ALLA VETTA
Località di partenza: rifugio Coda (2280m)
Meta: Monte Mars (2600m)
Dislivello: 300m circa
Punti di appoggio: nessuno
Periodo: l'itinerario è percorribile da giugno a settembre; io l'ho fatto domenica 16-9-12
tempo di percorrenza: Dipende molto da quanto uno è veloce e in grado di muoversi in conserva. In internet si riportano 3h di salita di arrampicata (noi ci abbiamo messo 1h in più) + 1h per arrivare in vetta al Mars + 2h di discesa a Oropa Sport (noi ce ne abbiamo impiegate altre 2 per tornare a Oropa santuario)
Tipo di percorso: arrampicata
Difficoltà: AD- (in genere II-III, un passo di IV-)
Equipaggiamento: normale da roccia: imbrago, corda (noi avevamo 2 mezze da 55m, ma è sufficinete e più comodo avere un'intera), fettucce, casco
Presenza di acqua lungo il percorso: sorgenti in discesa
Itinerario: Dal rifugio Coda, ripercorrendo a ritroso il sentiero, si torna all'ultimo bivio incontrato. Qui si prende a sinistra e si raggiunge in poco più di 5' il colle Sella, da cui transita l'alta Via delle Alpi Biellesi. Aggirato o superato il primo salto di roccia, si raggiunge un intaglio dove inizia la via (spit) che presenta proprio all'inizio un passo discretamente impegnativo (III); da qui più facilmente si giunge in cima al primo risalto (II), da cui si scende per un breve ma ripido camino (III) facilitato da una corda fissa (eventualmente possibile anche una breve corda doppia su ancoraggio in loco). Si affronta quindi un traversino su spigolo esposto (III/III+), da cui si prosegue in verticale su bella placca (III). Si continua quindi lungo il filo di cresta con qualche saliscendi fino ad una fessura che si sale da sinistra verso destra (III), giungendo in vetta alla cosiddetta Punta Amici (m 2338). Da qui la cresta diviene per un tratto quasi orizzontale: la si segue affrontando bei passaggi in traverso semplici ma molto aerei (II/III-, un gendarme più ostico è attrezzato con cordini per un'eventuale breve calata) fino alla base di un salto pronunciato. Lo si sale obliquando verso destra e raggiungendone lo spigolo, che si scala superando un passaggio ben appigliato ma esposto (III). Da qui si continua per roccette ed un breve tratto di sentiero fino ad un'ampia cimetta dalla quale si scende per il caratteristico passaggio verticale e molto esposto chiamato “l’inginocchiatoio” che può essere sceso grazie ad una breve corda doppia (ancoraggio sul posto). La cresta si alza ora più ripida: procedere abbastanza facilmente di conserva salendo verso sinistra alla base di una paretina che si supera (III) oltre la quale seguono rocce più semplici ed appoggiate che conducono facilmente alla base dell’ultimo salto della cresta, il cosiddetto “Dado”. Alto una dozzina di metri, esso presenta il passo più difficile di tutta la via. E' possibile salirlo centralmente prima lungo un un diedro e poi sullo spigolo appena a destra dello stesso (IV-, primo spit molto alto). Oltre il Dado la cresta prosegue assai più facile, alternando tratti di raccordo a brevi saltini rocciosi, peraltro quasi tutti aggirabili rimanendo appena sotto la cresta sulla destra. In breve si raggiunge alfine un colletto dove transita l’Alta via delle Alpi Biellesi e dove termina l’arrampicata. Da qui su sentiero in parte attrezzato con canaponi si risale fino alla vetta del monte Mars.
Discesa: Dalla cima del Mars si scende per il sentiero D24 che si tiene sul lato meridionale della sua cresta est, dapprima su percorso piuttosto ripido (qualche corda fissa), poi proseguendo con alcuni saliscendi, ed infine calando repentinamente sull'ampia conca sassosa che si apre sotto il Colle Chardon. Traversando dapprima in piano verso sud-est per pietraie e suggestive torbiere, poi superando alcune facili roccette, si raggiunge il Colle e il laghetto del Monte Rosso (m 2200 circa). Da qui ci si abbassa in direzione della ormai visibile conca del Lago del Mucrone seguendo il ripido sentiero che poi spiana nella parte finale poco prima di innestarsi sulla mulattiera del lago che in pochi minuti rientra alla stazione a monte della funivia di Oropa. Se si perde l'ultima corsa di questa, è possibile scendere a Oropa lungo la mulattiera lastricata che passa sotto la funivia e si immette poi su strada sterrata che termina sulla strada asfaltata che scende dalla galleria Rosazza. la si imbocca in discesa arrivando finalmente alle spalle del mnastero.

In FOTO (MIA): l'arrivo in vetta. E sotto il mare di nuvole.

 
 
 

TORTA DI MANDORLE E CAROTE

Post n°1291 pubblicato il 12 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Le piccole soddisfazioni della vita:

vedere che, senza particolari sacrifici (ormai nn rinuncio nemmeno alla torta della colazione; v. torta sotto riportata) la bilancia segna finalmente i 50kg. Siamo a -6 da quando ho cominciato la dieta e ne mancano ancora 2 per arrivare al mio peso forma. Così, con qualche mese di ritardo, posso dire di aver realizzato almeno uno dei buoni propositi per il 2011. In quanto a quelli del 2012, ci sto lavorando: ho ricominicato e mettere le lenti e mi guardo allo specchio prima di uscire, ma più di così proprio nn riesco...

ingredienti (per 2 persone): 250g farina, 3 uova, 200g di carote, 50g farina di mandorle, 1/2 bustina di lievito, 200g di zucchero, 1 arancia, 80ml latte, 80ml olio di semi
Preparazione: lavorate le uova con lo zucchero fino ad attenere un composto chiaro. Incorporatevi la farina setacciata col lievito e con quella di mandorle e le carote a julienne. Infine aggiungete il latte, il succo e la scorza grattugiata dell'arancia. Versate il composto in uno stampo a cerniera rivestito con carta da forno e infornate a 180° per 40 minuti.

 
 
 

SALITA AL GIOVO

Post n°1290 pubblicato il 10 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Capita che sogni un viaggio in Patagonia e l'organizzazione di quello che per ora è solo un progetto molto campato per aria porti via così tanto tempo da dimenticarsi di pensare a cosa fare nel we. Così, complice il sab lavorativo, va a finire che si ripiega su un progetto vicino a casa che aspettava lì da un po'. Una bella salita che mi ha reso orgogliosa di me. Una discesa impegnativa, fatta molto a spinta (ma me l'aspettavo e va bene così). Un pisolino sul prato tra i canti degli alpini ubriachi e il belare delle pecore.

Lunghezza: 30km, 1100m di dislivello

Tipo di itinerario: percorso su asfalto e sterrato (50%; strade sterrate e mulattiere); necessaria la MTB

Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre, buona ombreggiatura. Io l’ho fatto domenica 09-09-12

Tempo di percorrenza: 4h

Itinerario: Si parte da Germasino (570m). La salita nn pone problemi di sorta: si tratta di raggiungere Garzeno e prendere a destra seguendo le indicazioni per il passo San Jorio. La strada sale a tornanti e con pendenze regolari nel bosco ceduo, asfaltata per circa 11km. Poi diviene sterrata poco prima del bivio per il rifugio Mottafoiada che si ignora sulla destra, ma si continua a salire con buon fondo fino a raggiungere il passo del Giovo e l'omonimo rifugio (di solito chiuso; 1714m).
Più complessa la discesa, fatta su una strada militare/mulattiera che si abbassa sull'altro versante sotto la cappelletta. Il primo tratto presenta un fondo molto sconnesso nn facile. Si passa il dosso di Brento e si raggiunge Brenzeglio, oltre il quale il fondo migliora per tornare asfaltato nei pressi del santuario di Garzeno. Si attraversa il paese e si torna al punto di partenza.

In FOTO (MIA): il rifugio visto dall'alto. S infatti è salito fino al soprastante rifugio san Jorio. Io invece, felice della mia prestazione, mi sono fermata a guardare le nuvole edormire sull'erba.

 
 
 

TAGLIATA DI TONNO CON SALSA AI PEPERONI

Post n°1289 pubblicato il 07 Settembre 2012 da sillylamb
 

Il mio blog ormai ha più di 6 anni. Delle persone conosciute qui allora, ne sono rimaste poche. Io stessa ho attraversato dei periodi do stanca (che stranamente coincidono sempre con periodo di fervente attività ai fornelli) e questo è uno di quelli. Mi sembra di aver poco da dire e che quel poco interessi sempre meno gente. Anche nei blog altrui c'è meno movimento. E' vero che è estate, che col tempo si cresce e si cambia, che le mode passano. Però a volte mi chiedo se ha senso continuare a scrivere su questo diario culinario-alpinistico che serve più che altro a me, per ricordarmi le vette salite, le emozioni provate, i sogni realizzati. e tutte le volte concludo che nn mi è possibile staccarmi da questo angolino di virtuale che ha sostituito il diario cartaceo.

Ingredienti (per 2 persone): 2 tranci di tonno da 150g l'uno, 1 peperone, basilico, prezzemolo, 3 pomodori secchi, 1 cucchiaio di pangrattato, 1 cucchiaio di pecorino grattuggiato, sale, pepe, olio, scorza di limone
Preparazione: cuocete il peperone sotto il grill del forno, pelatelo e tritatelo con basilico, sale, pepe, scorza di limone, 1 cucchiaino d'olio. Frullate nel mixer i pomodori secchi, il prezzemolo, il pecorino e il pangrattato e rotolate le fette di tonno nel composto ottenuto. Scaldate 1 cucchiaino d'olio nella padella antiaderente e fatevi cuocere il pesce 2 minuti per parte di modo che al centro rimanga rosato. tagliatelo a fette e servitelo con la salsa ai peperoni.

 
 
 

NOZZE DI COTONE

Post n°1288 pubblicato il 05 Settembre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Quest'anno, complice il fatto che cadevano di martedì, le abbiamo festeggiate in solitudine. Il che poi rispecchia un po' anche questo momento in cui è come se ci fossimo chiusi un po' in noi stessi: al momento ci bastiamo. Ci siamo presi un giorno tutto per noi e per una volta abbiamo fatto le cose con calma: immersi alle terme, ci siamo trascinati dal buffet all'idromassaggio e dalla sauna al bagno turco, ogni tanto fermandoci a dormicchiare nelle sale relax. Bellissimo, anche perchè le terme erano praticamente deserte. E per finire cena in trattoria, dove mi hanno portato dei profumatissimi fusilli ai funghi e tartufo in un cartoccio di alluminio a forma di cigno che era un peccato aprire per mangiare. Bisognerebbe farlo più spesso. Nel mentre che penso se val la pena organizzare un altro matrimonio con la stessa persona ma in un giorno diverso dell'anno, buon II anniversario di nozze a noi.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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