la bradipessa

Oggi il mio blog raggiunge un traguardo importante: 1000 post! 1000 emozioni, 1000 ricette, 1000 escursioni, 1000 racconti di me. E nn ho intenzione di fermarmi.

Ingredienti (per 2 persone): per la pasta: 150g di farina, 1dl di latte, 1 cucchiaio di olio, lievito di birra
Per la farcitura: 125g di mozzarella, 300g di cipollotti, 1 manciata di pinoli, 50g di bottarga, olio, sale, pepe
Preparazione: preparate la pasta con gli ingredienti sopra riportati, aggiungendo se necessario un po' d'acqua. lavoratela finchè nn diventa liscia e nn si attacca alle mani, quindi fatela lievitare in luogo tiepido, coperta da uno strofinaccio, per almeno un'ora. Nel frattempo pulite i cipollotti, affettateli e fateli rosolare nell'olio; regolate di sale e pepe, bagnate con un mestolino d'acqua e fate stufare per 10 minuti. Stendete la pasta in una teglia unta d'olio, distribuitevi sopra i cipollotti, la mozzarella a dadini e i pinoli, condite con un filo d'olio e infornate a 230° per 20 minuti. Completate con la bottarga a fettine sottili e servite.

Modalità neve finalmente attivata.
Ci voleva la discesa su Rovereto con le mani ghiacciate in MTB dopo che era stato necessario modificare il giro perchè sullo sterrato c'era davvero troppa neve per pedalare. Ci voleva il silenzio e la solitudine all'Alpe di Villandro, camminando sotto un bellissimo turbinare di fiocchi di neve. Ci volevano i mercatini di Natale, con i ninnoli in legno e in vetro e il profumo di vin brulè. Ci voleva quasto we.

I giorno: Pian del Levro in MTB
Lunghezza: 31km, 750m di dislivello
Tipo di itinerario: itinerario interamente su asfalto, ideale per bici da strada, ma quando l'ho fatto io mi sono trovata ad affrontare tratti con neve per cui la MTB era indispensabile
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere da marzo a ottobre. Io l'ho fatto sabato 27-11-10
Tempi di percorrenza: 2h45 per l'intero giro
Descrizione: Si parcheggia nei pressi del campo sportivo di Rovereto dove si imbocca la ciclabile dell'Adige verso monte. Giunti in Piazza Podestà, si inizia a salie la val Vallarsa. Poco prima del ponte di S. Colombano, prendere una stradina a sinistra che costeggia un orrido, dapprima in salita poi più pianeggiante. Al bivio successivo prendere a destra, in discesa. Si attraversa il torrente su un ponte e si risale alle case di Ca' Bianca. Proseguire dritto attraversando Moschieri e Clocchi e poi a Boccaldo salire a sinistra in direzione Giazzera. Al bivio successivo prendere a sinistra lingo la stradina asfaltata che conduce al pian del Levro. Proseguire lungo questa con alcuni saliscendi fino a Pozzacchio quindi scendere verso Vanza e Rovereto.

Mangiare e dormire: per dormire abbiamo scelto il Brunnerhof, un maso a Velturno: 25€/pax per camera ampia, silenziosa e pulitissima e ricca colazione. Per cena siamo invece andati sopra Terlano: 25€ per una cena gustosa e abbondante.

II giorno: all'alpe di Villandro con le ciaspole
Regione: Trentino Alto Adige, provincia di Bolzano
Località di partenza: da Milano A22 uscita Chiusa. Risalire verso Villandro e poi seguire le indicazioni per Alpe di Villandro fino a Speckboden (1581m)
Meta: Moar in plum (1860m)
Dislivello: 300m circa
Punti di appoggio: rifugio Gasserhutte (1744m): di proprietà privata, offre camere e pasti; sempre aperto
Durante il percorso si incontrano anche altre malghe (Rinderplatz e Moar in Plum) che in alta stagione possono essere dei punti di ristoro, ma ieri erano chiuse
Difficoltà: T
Pericoli oggettivi: nessuno (itinerario che si svolge nel bosco su pendenze moderate)
Tipo di itinerario: percorso parzialmente ad anello su sentieri estivi ben segnati (nn per niente siamo in Alto Adige!)
Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile dalla dicembre a fine marzo; io l'ho fatta domenica 28-11-10 sotto la neve; manto nevoso continuo alla partenza, necessarie le gomme da neve o le catene per giungere all'attacco
Tempo di percorrenza: 2h per l'intero giro
Cartografia: Kompass
Itinerario: Parcheggiata l'auto in corrispondenza dell'ultimo parcheggio nn a pagamento, ci si incammina su una strada da lasciare ben presto per un evidente sentiero sulla destra. Questo si innalza con un paio di svolte nel bosco e confluisce in un'altra strada in corrispondenza di un fienile. la si imbocca a sinistra e in breve si raggiunge il pianoro dove sorge la Gasserhutte. Prima di raggiungere l'edifico, prendere a destra, sempre su strada tra i mughi. Ben presto si giunge a un incrocio con palina segnaletica ove occorre tenere la sinistra (indicazioni per Rinderplatz). Seguire quindi le bandierine bianco/azzurre del sentiero 23. Ignorare il sentiero 24 a destra e in breve si giunge alla Rinderplatz (1799m). Di nuovo nel bosco, su sentiero fino a immettersi su una strada che si segue verso destra in salita e che in breve conduce alla malga Moar in Plum (1h40).
Per la discesa invertire la direzione di marcia e seguire la stessa strada in discesa giungendo in breve nuovamente alla Gasserhutte. Da qui all'auto per il percorso di salita.

In FOTO (MIA): le nostre bici alla appelletta del Pian del Levro. La mia è quella nuova: so che nn avrei dovuto usarla fino a Natale visto che è il mio regalo da parte di S, ma nn ho saputo resistere...

Una delle mie frasi preferite è di R. Bach recita: "NN ti viene concesso un desiderio senza che ti venga concessa la possibilità di realizzarlo" ma quando i desideri sono tanti, troppi che si fa? Se ne sceglie uno e ci si comincia a lavorare. All'inizio tutto sembra difficile, forse anche impossibile. Invece poi capita che un'amica di una collega ti dia qualche dritta, che quasi per caso si compili il form su un sito e ci si ritrova a parlare con un marocchino in un inglese assolutamente maccheronico, a passare il pomeriggio a disquisire su quanti sci stanno in una sacca, a proporre hotel a 8 persone di cui conosco solo la metà e alla fine si stringe tra le mani un biglietto aereo per Marrachek. Sono davvero molto felice e da grande, se proprio nn mi sarà permesso continuare a fare la veterianria, invece della cassiera dell'esselunga, potrei fare la tour operator. Biscotti per festeggiare?

Ingredienti: 100g di farina di grano saraceno, 150g di fecola di patate, 2 uova, 50g di burro, 100g di zucchero di canna, 50g di nocciole tritate, 50g di pinoli, 1 cucchiaio di lievito per dolci
Preparazione: lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema. Unite i tuorli continuando a mescolare e, quando saranno ben incorporati, aggiungete le 2 farine setacciate con il lievito e le nocciole. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo, quindi unite anche i pinoli e infine incorporate gli albumi montati a neve. Ricavate delle palline grandi cime una noce, schiacciatele leggermente tra le mani e disponetele sulla placca del forno rivestita con l'apposita carta. Infornate a 160° per 15-20 minuti.

Con il passare degli anni anche la medicina veterinaria evolve e, come era già accaduto a quella umana, sono comparse le varie specializzazioni. Accanto al cardiologo, al dermatologo e all'ecografista ha trovato posto anche la comportamentista. In pratica (nn ridete, per favore!) lo psicologo per cani e gatti. Ho sempre trovato il comportamento una branca affascinante, ma mi sembra un po' eccessivo che nessun animale di quelli che le passa davanti abbia un comportamento normale. Nemmeno i miei gatti o quelli delle mie colleghe. In realtà sulla sanità mentale dei miei gatti nn è che sia proprio disposta a mettere la mano sul fuoco e poi, a pensarci bene, credo sia così anche per noi: nessuno ne uscirebbe indenne, se andassimo in pasto a uno psicologo! In fondo... da vicino nessuno è normale!

Ingredienti (per 2 persone): 100g di spaghetti al pomodoro avanzati*, 2 uova, 50g di mozzarella, sale, pepe, olio, abbondante parmigiano grattugiato
Preparazione: sbattete le uova con il parmigiano, aggiungetevi la mozzarella a dadini e gli spaghetti. Scaldate un po' dolio in una padella antiaderente, versatevi il composto e cuocetela da entrambi i lati.

* peso degli spaghetti a crudo; in teoria questa è una ricetta per riciclare gli avanzi di pasta, ma siccome io detesto gli avanzi e a casa mia è raro che avanzi qualcosa, ho fatto gli spaghetti al pomodoro apposta.

Sab pomeriggio. pomerigio di pioggia, pomeriggio al lavoro. Poca gente in giro. O forse tutti ai centri commerciali a far compere per Natale. Io da sola in ambulatorio con un libro bellissimo. "lo specchio delle libelle" di E. Ibbotson. Un libro per ragazzi, nn un libro impenativo e forse nemmeno un libro cche passerà alla storia della letteratura. Ma a me è piaciuto per la forza che si ha quando dall'infanzia ci si affaccia all'adolescenza, quando si pensa che tutto sia davvero possibile e si lotta perchè sia così. Poi si cresce e ce ne si dimentica.
Da questo libro vi lascio solo una frase, che mi è piaciuta molto e mi ha fatto riflettere:

Il dovere esiste. Significa condividere i propri doni e i propri talenti con le persone che ne hanno bisogno. Significa nn aver paura, nn essere egoisti, nn essere avari, ma essere aperti.

Domenica ancora di pioggia. In realtà ci abbiamo provato, alle 6,30 avevamo acceso il pc e guardato i radar nell'ovest della Liguria: pioveva. Di farci 5h di auto e poi magari nn riuscire a fare niente nn ci andava, per cui alla fine siamo rimasti a casa, a dormire e cucinare. E direi che per questa volta è andata bene così.

Ingredienti (per 2 persone): per la pastella: 50g di farina di grano saraceno, 50g di di farina bianca, 125ml di latte, 1 uovo, 1 cucchiaio d'olio, un pizico di sale
Per la farcia: 150g di spinaci surgelati, 50g di casera, aglio, olio, sale, pepe, parmigiano grattugiato, burro
Preparazione: praparate la pastella con gli ingredienti soprariportati e fate riposare il frigor per almeno 30 minuti. Scongelate gli spinaci e fateli saltare con olio, aglio, sale e pepe. Con la pastella fate le crespelle (a me ne sono venute 8) e al centro di ognuna mettete un po' di spinaci e un bastoncino di formaggio. Arrotolatele e disponetele in una pirofila imburrata. Cospargetele con abbondante parmigiano e qualche fiocchetto di burro, quindi passatele in forno a gratinare.

NN so se sia l'eta che avanza o il fatto di essere in 2 a mettere la mani in cucina, ma ultimamamente sto perdendo il controllo sulla mia dispensa. Capita, per esempio, che compri i pinoli quando in realtà ho bisogno delle mandorle (da leggere tra le righe: si accettano suggerimenti per ricette che richiedano l'uso di pinoli). Così ieri sera mi sono armata di coraggio e ho svuotato tutti gli armadietti approfittandone per pulire e per capire cosa ci fosse lì dentro. Tra avanzi e avanzini, ho trovato tutti gli ingredienti per fare questo dolce.

Ingredienti: 200g di riso integrale, 1/2l di latte di soia (lo ammetto, il mio dolce nn è proprio vegano avendo io usato il latte di mucca), 60g di uvette, 60g di mandorle tritate, cannella, 2 mele, 100g di malto di riso
Preparazione: in una casseruola mettete il latte, una pari quantità d'acqua e il riso e fate cuocere per 40 minuti o cmq finchè tutto il liquido nn sarà assorbito. A questo punto unite le mele a fette, l'uvetta ammollata e strizzata, le mandorle, la cannella e il malto di riso, mescolate e trasferite il composto in uno stampo da budino. Accendete il forno a 160°, fate riposare il composto finchè il forno nn sarà caldo, quindi infornate e cuocete per 30 minuti. Aspettate che si raffreddi perima di sformarlo e tagliarlo a fette.

Dopo un periodo davvero molto ricco di post, oggi mi trovo un po' a corto di idee per il cappello introddutivo. Sarà colpa anche di questa pioggia insistente che mi confonde le idee sulla stagione... La fantasia però l'ho ritrovata in cucina. Perciò oggi vi lascio questa ricetta tipica siciliana: è un po' elaborata ma ne vale davvero la pena! E come sempre la speranza è che mi porti un po' di sole dalla sua terra di origine...

Ingredienti (per 2 persone): 2 fette di spada da 150g l'una, 1 pezzetto di cipolla, 1 cucchiaio di capperi dissalati, 1 cucchiaio di olive, 1 cucchiaio di pinoli, 1 costa di sedano, 2 cucchiai di uvetta ammollata e strizzata, 200g di polpa di pomodoro, olio, farina, sale, pepe
Preparazione: infarinate le fette di pesce e fatele dorare in abbondante olio; scolatele, salatele, pepatele e tenetele in caldo. Nella stessa padella, nell'olio rimasto, fate imbondire la cipolla tritata col sedano, unite le olive, i capperi, i pinoli e le uvette e lasciate insaporire. Unite i pelati e fate cuocere 10 minuti. Distribuite qualche cucchiaita di salsa sul fondo di una pentola di coccio, adagiatevi sopra il pesce e coprite con la restante salsa. Passate in forno a 180° per 20 minuti.

NN sono un tipo particolarmente ipocondriaco. Ho paura del dolore ma penso che il corpo sia una macchina meravigliosa e perfetta che, con il tempo e le medicine giuste, riesce a risolvere la maggior parte dei problemi.
Bene, ho scoperto di essere malata. So che se si legge un'enciclopedia medica, probabilmente si scopre di avere i sintomi di molte malattie spaventose e lo stesso avviene se si naviga su internet.
Per farla breve, ho scoperto di avere la sindrome di Peter Pan. Ho tutti i sintomi: ritenere la felicità il fine ultimo della mia vita (ma in fondo nn è così per tutti?), il mantenere certi comportamenti adolescenziali (il disordine che regna in casa mia, per esempio), mi considero un Dio, in grado di fare qualunque cosa se davvero lo voglio (lo so che è in contraddizione con l'aver sempre dichiarato di aver poca autostima, ma è così), il nn volere figli, il nn avere ancora grandi resposabilità nonostante l'età che avanza, le difficoltà quotidiane che mi scivolano addosso e il pensare che il mondo sia un posto meraviglioso (ma questo è un male?).
Ho letto che la prima cosa da fare per affrontare il problema è ammettere di essere malati. Io posso anche farlo, so di essere molto infantile sotto molti aspetti. Il vero problema secondo me è che io nn vivo male questa situazione. Anzi, mi sento felice e serena. Trovo invece una grande ipocrisia in quelle persone che lodano il mondo dei bambini (che invece per una che è stata un po' outsider nel passato nn è così dorato) e poi stigmatizzano chi rimane sempre un po' infantile nell'animo. E poi mi guardo intorno e vedo tante, tantissime persone che affronatno la vita come me e mi chiedo se davvero stiamo sbagliando. In fondo, la vita nn è una cosa meravigliosa?

Ingredienti (per 2 persone): 200g di pasta corta (io ho usato le penne), 200g di castagne, 100g di porcini, 50g di spek a dadini, 1 pezzetto di cipolla, pepe, 1,5dl di brodo, olio
Preparazione: lessate le castagne per 20 minuti, poi pelatele. Fate imbiondire la cipolla nell'olio, poi unite lo spek e le castagne e fate rosolare qualche minuto. bagnate con il brodo e cuocete 15 minuti. Aggiungete i funghi puliti e a pezzetti e cuocete per altri 15 minuti. Nel frattempo lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela e fatela saltare nella padella del sugo. Profumate con abbondante pepe e servite.

Giro qui sopra e trovo quasi esclusivamente blog chiusi, trasferiti, cancellati... Possibile che il sig. Libero nn se ne accorga e proprio nn possa mettere opzionale il famigerato tastino di FB? Anche se forse ormai è troppo tardi...

Ingredienti (per 2 persone): 350g di polpa di zucca, 50g di scamorza affumicata, 2 cucchiai di pecorino grattugiato, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 2 uova, pangrattato, 2 cucchiai di rosmarino e prezzemolo tritati, sale, olio per friggere, farina
Preparazione: cuocete la zucca afette nel forno a 180° per 20 minuti, poi passatela allo schiacciapatate. Incorporatevi la scamorza a cubetti molto piccoli, l'uovo, 3 cucchiai di pangrattato, il trito aromatico e il pecorino; regolate di sale. Mescolate e fate riposare l'impasto per almeno 30 minuti. Dal composto ricavate 8 polpette, passatele nella farina, nell'uovo sbattuto e nel pangrattato mescolato con il parmigiano, quindi friggetele in olio bollente e servitele subito.