la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

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Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Luglio 2015

IL LUNGO ANELLO DELL'ORONAYE

Post n°1654 pubblicato il 27 Luglio 2015 da sillylamb
 

Come dicevo, questo doveva essere il we del Bianco ma per via del gran caldo il sindaco di Saint Gervais les Bains ha imposto la chiusura del Gouter. Tutto da rifare, quindi. Compreso il gruppo con cui dovevo salire. Sfumato l'obiettivo, hanno paccato tutti. E allora? Allora si anticipa uno degli altri obiettivi di quest'estate: la ferrata dell'Oronaye. Percorso storico con un tratto attrezzato e uno alpinistico di cui si trova molto poco in rete e che ci ha richiesto molto più tempo del previsto. La partenza per la verità è stata in salita. L'arrivo in bivacco occupato da un grande gruppo con una masnada di bambini che ci ha fatto capire che nn eravamo i benvenuti, visto che il bivacco era da 12 e loro erano già in 13. Il bivacco per definizione è di tutti. Ho fatto spallucce e sono entrata a posare lo zaino. Quando hanno capito che nn avevo nessuna intenzione di andarmene e con l'arrivo di un'altra famiglia, i toni si sono smorzati e la convivenza è stata civile, ma ci sono cmq rimasta male e questo ha un po' rovinato la magia della notte in bivacco. La mattina dopo poi l'accendino nn era al suo posto e per nn svegliare tutti ho dovuto rinunciare al mio tea per colazione. Inoltre una delle lenti a contatto era stata confezionata senza liquido risultando inservibile. Pazienza, mi sono detta, salirò con gli occhiali. Peccato che dopo poco, mentre cercavo di stemarmeli sul naso di modo da ottimizzare la visione laterale, si è spaccata la montatura. Ho avuto un momento di panico perchè senza occhiali io nn vedo nulla, è impossibile andare in giro. Per fortuna S. è accorso in mio aiuto e me li ha aggiustati con lo scotch. Da lì in poi le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto. Molto bella la ferrata con ancora il cavo e la scala originali, in un ambiente verticale e suggestivo. Di soddisfazione la parte alpinistica, che ti proietta in un mondo fatto di solitudine, creste aeree e torrioni. Ne è uscita una grande avventura, forse anche perchè ero assolutamente fuori allenamento dal punto di vista arrampicatorio e quando mi sono affacciata dalla cime Dronero, la vetta principale mi sembrava irrangiungibile e quindi l'emozione una volta in cima è stata ancora più grande. L'unica cosa che mi spiace è che una collega mi aspettava a cena ad Alessandria e ovvimante nn siamo riusciti ad arrivare a tempo e l'abbiamo anche avvisata all'ultimo perchè il cellulare nn prendeva. Ci faremo perdonare.

I GIORNO: SALITA AL BIVACCO
Regione: Piemonte, provincia di Cuneo
Località di partenzada Milano nn è semplice arrivarci. A7, poi A21 fino ad Asti, poi A33 fino a Alba; quindi seguire per Bra, poi per Savigliano, Busca e infine imboccare la Val Maira che si risale. Poco prima di arrivare ad Acceglio svolate a sinistra seguendo le indicazioni per Viviere. Superare la borgata e parcheggiare dove la strada diviene sterrata, nei pressi del bivio per il colle Ciarbonet (1830m)
Meta: Bivacco Valmaggia (2335m): di proprietà della Giovane Montagna Sezione di Cuneo e del CAI sottosezione di Dronero, dispone di 12 posti letto con abbondanti coperte, cucina a gas, illuminazione a pannello solare, acqua a poca distanza. E' sempre aperto, confortevole e in ottime condizioni. Tenete presente che data la brevità del percorso per raggiungerlo, è spesso affollato da famiglie. 
Dislivello: 500m circa
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto sabato 25-7-15 
tempo di percorrenza: 1h solo salita
cartografia IGC 
Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati
Difficoltà: T/E 
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: parcheggiata l'auto a bordo strada, la si segue in salita per poche centinaia di metri. Si prende quindi un sentiero a destra (palina segnaletica) che sale dolcemente nel rado bosco di larici. Si passa a monte della Grange la Gorra e al primo bivio abbiamo tenuto la sinistra (indicazioni VF su un sasso). Il sentiero sale al centro del vallone per poi piegare a sinistra in un valloncello. Si tralascia un bivio a destra e si rimonta un dosso. Si prosegue quindi a mezzacosta fino a raggiungere la sorgente d'Gioanin. Si tralascia un altro bivio sulla destra e in breve si arriva al bivacco.

II GIORNO: SALITA ALLA VETTA
Località di partenza: Bivacco Valmaggia (2335m)
Meta: Monte Oronaye (3100m)
Dislivello: 800m circa + saliscendi
Punti di appoggio: Bivacco Enrico e Mario (2650m): di proprietà dell'Associazione Montagne Senza Frontiere, è in realtà più logico come punto d'appoggio per la ferrata. Tuttavia in internet avevo letto che era considerato inagibile perchè molto umido. In realtà pur essendo spartano, nn mi è sembrato in così cattive condizioni. Il vero problema secondo me è la mancanza d'acqua nelle vicinanze. Cmq dispone di 12 posti letto (consigliato sacco a pelo), cucina a gas ed è sempre aperto.
Periodo: l'itinerario è percorribile da giugno a settembre; io l'ho fatto domenica 26-7-15 
tempo di percorrenza: Dipende molto da quanto uno è veloce e in grado di muoversi in conserva. Noi ci abbiamo messo 6h per l'intero giro + le soste
Difficoltà: E fino al bivacco, EEA la ferrata, PD+ per la cima 
Equipaggiamento: kit da ferrata, imbrago e casco; la corda nn serve per chi percorre la ferrata se ha attitudine a muoversi su terreno alpinistico; corda indispensabile per raggiungere la vetta; la via è stata di recente attrezzata a spit, portare 6-7 rinvii, inutili nuts e friends
Presenza di acqua lungo il percorso: no
Itinerario: Dal bivacco si prosegue sul medesimo sentiero che rimonta un dosso erboso e poi si addentra in un vallone detritico con lungo tratto a mezzacosta. Si affrontano alcuni tornanti, si ignora una deviazione a sinistra per il colle della Scaletta (palina) e poi una a destra VF su sasso appena sotto al bvacco, ma occorre raggiungerlo e transitare davanti ad esso per poi imboccare il sentiero di accesso che attraversa i ghiaioni da sinistra a destra con percorso esposto (alcuni ancoraggi in loco).
Si arriva così all'attacco vero e proprio della ferrata: un cavo metallico con alcune olive in legno che rimonta un canalino detritico. La ferrata può essere suddivisa in 3 parti, sempre con 2 cavi metallici affiancati con brevi interruzioni. La prima percorre delle rocce giallastre friabili e conduce al primo punto di appoggio in muratura; la seconda è più verticale e conduce al secondo ricovero scavato nella roccia e la terza è costituita da una lunga scala metallica che termina quasi in corrispondenza della cima Dronero (3050m).
Qui inizia la parte alpinistica. Occorre discendere disarrampicando un canalino (II) e poi compiere un traverso su cengia (spit) puntando all'evidente forcella. Si raggiunge una sosta con 2 fittoni ove occorre attrezzare una breve doppia (20m). Ci si trova ora di fronte a una parete verticale attrezzata a spit che si rimonta con passi di IV (30m). Dalla sommità si scende disarrampicando per alcuni metri, si compie un traverso verso sinistra (faccia a valle) per aggirare un torrione (un passo delicato) e si rimonta una seconda parete più facile (III): da qui si procede in conserva lungo il filo di cresta con alcuni brevi saliscendi fino ad arrivare in vetta.
La discesa avviene lungo al via normale. Si segue la cresta fin dove possibile, fino a individuare un canalino che scende verso destra (sosta con cordini e freccia bianca poco visibile sulla roccia; II; possibile fare una doppia, ma attenzione che le corde si incastrano facilmente). Si prosegue fino ad un colle (frecce rosse visibili già dall'alto) da dove si scende nel canalone di sinistra per roccette (II) e sfasciumi fino alla base dove è evidente il sentiero. Lo si imbocca verso sinistra in salita raggiungendo il colle des Feuillas (2730m). Si scende in Italia raggiungendo in breve il bivacco Enrico e Mario e da qui all'auto per il percorso dell'andata.

 
 
 

PASTA FREDDA CON ZUCCHINE E SALMONE

Post n°1653 pubblicato il 24 Luglio 2015 da sillylamb
 

Tornerà novembre. E anche dicembre. E la smetterò di trascinarmi da un'aria condizionata all'altra. Di farmi 3 docce al giorno. Tornerà la neve e si tireranno fuori gli sci. Per me che sono un'amante dell'inverno e del freddo, quest'estate è troppo calda perchè come diceva Ed Mc Bain in uno dei libri dell'87° distretto che amavo molto durante l'adolescenza quando fa freddo uno può coprirsi, ma quando fa caldo, una volta arrivati alla pelle, nn resta altro da togliersi. La cosa buffa è che ora posso dire queste cose ai miei clienti e nn mi sento più rispondere: "ma no, l'estate è una così bella stagione!"

Ingredienti (per 2 persone): 160g di pasta corta, 100g di zucchine, il succo di 1/2 limone, sale, 100g di salmone affumicato, olio al peperoncino, 1/2 peperone verde
Preparazione: fate marinare le zucchine tagliate a julienne con sale e succo di limone per almeno un'ora. Trascorso questo tempo cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela, raffreddatela sotto l'acqua corrente e conditela con le zucchine scolate dalla marinata, il salmone a striscioline e il peperone a brunoise. Condite con un filo di ilio piccante e servite.

 
 
 

METTI UNA TORRIDA SERA D'ESTATE A CENA

Post n°1652 pubblicato il 22 Luglio 2015 da sillylamb
 

E così con molta calma ieri sera ho concluso la serie di inviti che avevo iniziato a smaltire in primavera. Questa volta è toccato a una mia collega e visto che ormai sono bravissima a servire cibi freddi, nn mi sono fatta intimidire nè dal caldo nè dalla scarsità di tempo. Ne è uscita una serata piacevole e ho servito per l'ennesima volta un classico della tradizione milanese: il vitello tonnato fatto con la mionese preparata in casa dal papà (io ho dei problemi con la maionese: mi impazzisce sempre, mentre è uno dei cavalli di battaglia di mio papà) che è stato un successone.

TIMBALLO DI LASAGNE E MELANZANE TIEPIDO
Ingredienti (per 4 persone): 2 grosse melanzane, 100g di prosciutto cotto, 300g di mozzarella, 200g di lasagne, qualche cucchiaio di latte, olio, sale, pepe, basilico
Preparazione: tagliate a fette le melanzane e grigliatele. Usatene una parte per rivestire una teglia da forno, poi disponetevi i fogli di pasta, il prosciutto, la mozzarella a dadini, basilico, sale. Procedete nello stesso modo fino a esaurire gli ingredienti. Bagnate con il latte e infornate a 180° per 45 minuti. Servite il timballo tiepido.

VITELL TONNEE
Ingredienti (per 4 persone): un pezzo di magatello di vitello da 600g, 250g di maionese, sedano, cipolla, sale, 200g di tonno al naturale, 4 filetti di acciuga sott'olio, 2 cucchiai di capperi sotto sale, 2 cucchiai di aceto
Preparazione: mettete il magatello in una pentola con il sedano e la cipolla, coprite con acqua, regolate di sale e fate sobbollire per circa un'ora; scolatelo e fatelo raffreddate, poi tagliatelo a fette che disporrete su di un vassoio. Tritate il tonno sgocciolato con le acciughe e metà dei capperi, poi mescolate con la maionese, l'aceto e se la salsa risultasse troppo densa, qualche cucchiaio di brodo di cottura della carne. Coprite la carne con la salsa, decorate con i capperi rimasti e conservate in frigor fino al momento di servire.

 INSALATINA VARIOPINTA
Ingredienti (per 4 persone): 100g di rucola, 1 peperone, 1 finocchio, 1 carota, 6 rapanelli, 2 cucchiai di aceto, 4 cucchiai d'olio, sale, pepe, erba cipollina
Preparazione: tagliate a fettine sottili le verdure e mescolatele alla rucola. Condite con una vinagrette ottenuta emulsionando olio, sceto, sale, pepe ed erba cipollina. 

 
 
 

CALDO SULLA PRESANELLA

Post n°1651 pubblicato il 20 Luglio 2015 da sillylamb
 

Ok, questo nn è un anno da ghiacciai. Col caldo si scioglie tutto e viene giù tutto, tant'è che è stata chiusa la via francese al Bianco. Il we scorso doveva essere l'ultimo atto della preparazione, ma visto che nemmeno quest'anno il Bianco si farà ne è uscita una gita a sè stante. In effetti una volta la Presanella era una montagna ambita dagli alpinisti classici, oggi è un po' in declino. L'ambiente è cmq molto bello, con un tratto di morena appena emerso dai ghiacci che ha un sapore ancestrale di mondo agli albori dei tempi. La gita è lunga (oltre 14km tra A/R!) e il rifugista ci ha fatto colazione un po' tardi, così come al solito siamo arrivati giù a orari improbabili. Mi spiace per O che era atteso all'expo nel pomeriggio. E mi chiedo come potessi pensare di fare la Parrot visto che ho svuto dei problemi sulla morena spt in discesa che nn aveva certo le difficoltà della via degli italiani. Come dice mia madre, devo avere un angelo custode molto potente. Ma prima o poi...

I GIORNO: SALITA AL RIFUGIO
Regione: Trentino Alto Adige, provincia di trento
Località di partenza: da Milano A4 fino a Seriate, poi si risale la val Cavallina fino al Passo del Tonale. Si scende sul versante trentino per pochi km e, poco prima di Vermiglio, si prende a sx verso Stavel. Qui a destra con indicazioni per il rifugio Denza lungo una strada sterrata molto stretta ma percorribile da qualunque autoveicolo che termina ai Forti Alti (1880m)
Meta: rifugio Denza (2298m): di proprietà della Sat, dispone di 56 posti letto in camerette e camerate ed è aperto con servizio di alberghetto da fine maggio a metà settembre. Buon rapporto qualità prezzo, buona la cena, standard di pulizia alti. http://www.rifugiodenza.com/ITALIANO/benvenuti.html
Dislivello: 400m circa
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto sabato 18-7-15
tempo di percorrenza: 1h30 solo salita
cartografia Kompass 
Tipo di percorso: traversata su mulattiere ben segnate
Difficoltà: T/E
Presenza di acqua lungo il percorso: no
Itinerario: parcheggiata l'auto al termine della sterrata, si scende alcuni metri a ritroso e si imbocca un sentiero a destra in corrispondenza dell'ultimo tornante (palina segnaletica). Il sentiero si mantiene dapprima pianeggiante, passa una breve galleria fino a un bivio. Prendere a destra, ora con pendenze un po' maggiori e raggiungere il rifugio.

II GIORNO: SALITA ALLA VETTA
Località di partenza: rifugio Denza (2298m)
Meta: Presanella (3558m)
Dislivello: 1250m
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:il mese migliore è luglio; io l'ho fatto domenica 19-7-15: condizioni discrete: ancora no ghiaccio affiorante, progressione abbastanza agevole nonostante il mancato rigelo
tempo di percorrenza: 4h solo salita
Tipo di percorso: ascensione su ghiacciaio
Difficoltà: PD (pendio a 35°; alcuni piccoli crepacci; itinerario di difficile individuazione in caso di maltempo)
Equipaggiamento: normale da ghiacciaio (imbrago, corda, ramponi, picozza)
Presenza di acqua lungo il percorso: di scioglimento
Itinerario: immediatamente alle spalle del rifugio si trova una palina segnaletica con 2 itinerari per il passo Cercen. Noi abbiamo preso quello di sinistra che, portandosi sulla destra idrografica di un torrentello, rimonta una spalla erbosa. Alla sommità si piega a destra e si affronta un lungo tratto pianeggiante fino a congiungersi con l'altro itinerario. Si affronta ora un tratto più ripido su grandi rocce placconate, spostandosi verso sinistra fino a mettere piede sul ghiacciaio a breve distanza dal Passo Cercen (quota 2950m; 2h). Si attraversa un pianoro glaciale e poi si affronta un tratto più ripido al termine del quale occorre piegare a sinistra passando la terminale e raggiungendo la sella Freshfield (3375m). Ci si abbassa per sfasciumi per pochi metri sul versante opposto (vedretta di Nardis; corde fisse in loco) e si compie un lungo traverso quasi pianeggiante verso sinistra aggirando la cima Vermiglio. A seconda delle condizioni questo tratto può richiedere l'attraversamento di tratti di misto. Raggiunta la sella della Muraccia, si segue la cresta per tracce di sentiero raggiungendo la croce di vetta.
Discesa per la via di salita.

 
 
 

DALLA PARROT AL SENTIERO DEL VIANDANTE...

Post n°1650 pubblicato il 13 Luglio 2015 da sillylamb
 

Questo doveva essere il mio we di gloria. Dopo anni che ci pensavo, credevo di aver trovato le condizioni per la via degli Italiani alla Parrot. Certo, l'obiettivo era impegnativo: 1700m il primo giorno per raggiungere il bivacco, 1200m di via in roccia con uscita a 4400m. E la settimana era stata impegnativa, tanto che fino a venerdì nn avevamo bene idea nemmeno della quota a cui saremmo partiti e forse questo ci avrebbe dovuto far riflettere. Però la guida che avevo sentito mi aveva detto che la via era in ottime condizioni, che il caldo aveva sciolto la neve in basso ma nn in alto, che nn c'era pericolo di scariche perchè è un itinerario di cresta, di fare attenzione al guado sul Sesia ma se nn si aveva paura di bagnarsi i piedi si passava. Quindi si va, anche se venerdì S era molto preoccupato e questo ha fatto sì che mi preoccupassi anch'io e che la notte dormissi molto male. Alle 10 partiamo dall'Acqua Bianca, con gli zaini che sembrano dei macigni. Alle 12.15 siamo al guado. Come tempi nn è poi così male, ma il guado è infattibile. Mi ero detta che il Sesia nasce da lì sopra, cosa vuoi mai che sia. Invece è un fiume spumeggiante. S. prova e ci cade dentro, rompe un bastoncino e se nn viene trascinato via dalla corrente è solo perchè riesce ad aggrapparsi ai sassi. Perdiamo un'ora nel tentativo di trovare un passaggio, poi andiamo al rifugio a chiedere informazioni e veniamo indirizzati lungo il sentiero per la Resegotti, ci viene detto di tagliare a sinistra e al pianoro lì sopra forse si passa. Il pianoro è a 2750m, mancano ancora 500m alla capanna, secondo S ci vogliono ancora 3h. Sono le 16.15, ci sono nuvole basse, i seracchi e la roccia nera mi sembrano insormontabili e mi fanno paura. Sono stanca, ho perso tutti i punti di riferimento, nn sono sicura che il guado sia praticabile. Vado in crisi e getto la spugna: si torna giù, con un nulla di fatto nello zaino. Diciamo che è stata una somma di errori: della guida che nn ci ha detto di provare con l'altro sentiero (anche se secondo LS che ha la casa lì sotto, forse nn sarebbe cambiato un granchè) e nostri che abbiamo sottovalutato la stanchezza. Forse semplicemente nn era da fare, forse è andata bene così, metti che la crisi mi fosse venuta l'indomani in parete. La delusione è tanta, ma diciamo che è stato un sopralluogo e ci riproveremo.
Domenica ci alziamo con calma e alla fine decidiamo per un giro in mTB zona Lecco. Col caldo che fa, vuoi mica andare in piscina? No, partiamo nell'ora peggiore per la salita della Val Sassina. Per fortuna fatti i primi 2km, poi la strada diviene ombreggiata. Il giro, anche se breve, si è rivelato più duro del previsto. Sarà anche che dopo la caduta della settimana scorsa devo riprendere sicurezza e le discese sulle mulattiere lastricate nn mi sono mai piaciute molto.  Cmq il giro regala dei bei panorami sul lago e la giornata finisce con un'ottima cena a base di pesce di lago su una terrazza con vista mozzafiato. We salvato.

Lunghezza: 17km con saliscendi per un totale di 700m di dislivello

Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (40%; per lo più sentieri e mulattiere S1-S2) 

Tempi di percorrenza: 3h per l'intero giro 

Periodo consigliato: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno. Io l'ho fatto domenica 12-7-15

Descrizione: parcheggiata l'auto nel parcheggio della stazione di Bellano (220m), si svolta a destra e, passato il passaggio a livello, si imbocca la strada per la Valsassina che si alza con alcuni tornanti. Passata una fontana, si imbocca una strada sulla destra con indicazioni per Pennaso. Poco dopo una curva si imbocca una strada sulla destra lastricata e senza indicazioni. Questa sale molto ripida fino a Portone (fontana) dove si tiene la sinistra. La strada si fa sterrata, con un tratto in minor pendenza, per poi alternare rampe ripide a tratti più dolci. Tenendo sempre la sinistra si raggiunge la località Sassi Rossi (736m) da dove inizia la discesa su Gisazio. Si attraversa il borgo e ci si immette su asfalto. Il tratto è molto breve, infatti in corrispondenza di una curva occorre prendere a sinistra seguendo le indicazioni per il Bosco delle Streghe. Lo si attraversa e si percorre un tratto molto panoramico sul lago prima di sbucare sulla SP per Esino. La si attraversa e, per vicoli stretti in discesa, si raggiunge Perledo (fontana). Si scende per via del Lavatoio fino a immettersi nuovamente sulla strada asfaltata che si segue a destra. In corrispondenza di un tornante, proseguire dritto verso Gittana. In forte salita si raggiunge una cappelletta isolata, poi si scende brevemente fino a notare sulla sinistra una strada sterrata. Questa si immette poco olte sul sentiero del Viandante che si segue fino a sbucare di nuovo sulla SP della Valsassina. Questa volta la si imbocca in disvesa (sinistra) e in breve si torna al punto di partenza.

 
 
 

TORTA PESCHE E FARRO

Post n°1649 pubblicato il 08 Luglio 2015 da sillylamb
 

Annalisa Fioretti e' una mountain-blogger con esperienze a 8000m. Era una degli italiani in Nepal al momento del terremoto e il suo racconto x me che mastico un po' di medicina, e' impressionante. E' stata rimpatriata e poi e' tornata la' x dare una mano. D la conosce di persona perché hanno frequentato insieme l'Sa1 e ha commentato: "Mi chiedo come sia possibile visto che ha un marito e un figlio..." Io la capisco: a volte il richiamo delle alte quote e' davvero prepotente e sembra nn bastare mai. Io sono fortunata perché divido con S questa passione e ho scelto di nn avere figli anche x nn dover scegliere, per nn snaturarmi. Io nn la conosco, ma ammiro il suo coraggio, il suo vivere il suo lavoro fino in fondo. Quello che mi chiedo e' se Annalisa fosse stata un uomo, D l'avrebbe pensata allo stesso modo?

Ingredienti: 170g di farina di farro, 100g di zucchero di canna, 1 bustina di cremor tartaro, 1 uovo, 1 bicchierino di rum, 50ml olio di girasole, 4 pesche, 3 cucchiai di mieile, il succo di un limone, cannella
Preparazione: sbattete l'uovo con il rum e l'olio, poi usatelo per intridere la farina mescolata con lo zuchero e il cremor tartaro; impastate velocemente fino ad ottenere un impasto sabbioso (se fosse necessario aggiungete qualche cucchiaio di latte) che farete riposare in frigor per 30 minuti. Nel frattempo sbucciate le pesche e tagliatele a spicchi. Fatele saltare per 3 minuti con il miele, la cannella, il succo di limone; fate raffreddare. Stendete metà della pasta e usatela per rivestire uno stampo da crostata da 26cm di diametro; versatevi dentro le pesche e coprite con la pasta rimasta. Infornate a 180° per 30 minuti.

 
 
 

FUGGENDO DAL CALDO E FINENDO IN PASTO AGLI INSETTI: TRAVERSATA DALLA VAL SESSERA ALL'ALPE DI MERA

Post n°1648 pubblicato il 06 Luglio 2015 da sillylamb
 

Il mio ex mi parlava sempre della Panoramica Zegna descrivendomela come un posto molto bello spt nella stagione dei rododendri. Io nn avevo mai avuto modo di andarci e mi era sempre rimasta la curiosità. In montagna i rododendri fioriscono tra fine giugno e inizio luglio e quindi il we scorso mi era sembrato una buona occasione per sfuggire al caldo della città e andare da quelle parti. In realtà quei rododendri fioriscono a maggio. Pazienza, ci torneremo a maggio in moto. Nel frattempo andiamo cmq in MTB alla scoperta delle montagne al confine con la val Sesia. Il giro si è rivelato lungo e faticoso anche se tecnicamente nn difficile, anche perchè abbiamo continuato a spostare la meta: prima la piana dei Lavaggi, poi la Bocchetta della Boscarola e infine l'alpe Mera. Molto bello paesaggisticamente, peccato solo per gli insetti: siamo stati letteralmente mangiati vivi da zanzare e tafani e nel tentativo di scacciarli, sono pure caduta in discesa. Per fortuna me la sono cavata con qualche graffio e qualche botta e uno spavento. Insomma da tornarci, ma in altra stagione.

Lunghezza: 41km con saliscendi per un totale di 1200m di dislivello

Tipo di itinerario: itinerario quasi interamente su sterrato (95%; per lo più carraecce MC; qualche tratto su sentiero nn ciclabile) 

Tempi di percorrenza: 6h per l'intero giro 

Periodo consigliato: l'itinerario è in genere percorribile da maggio a novembre, se lo fate nella stagione calda ricordatevi un repellente per gli insetti. Io l'ho fatto domenica 5-7-15

Descrizione: parcheggiata l'auto alla bocchetta del Sessera (1385m) si imbocca la sterrata che scende alla Piana del Ponte (la terza da sinistra dando le spalle al pacheggio) con alcuni tornanti e buona pendenza su fondo abbastanza scorrevole. Si attraversa quindi il ponte (1035m) e sulla sponda opposta in teoria il percorso prosegue a destra. Noi abbiamo sbagliato e abbiamo preso a sinistra dove una breve rampa ci ha portato sulla strada che avremmo dovuto percorrere in discesa. Questa (aperta al transito veicolare) si mantiene a mezza costa con saliscendi (sorgente). Al bivio successivo abbiamo preso a destra ritornando sulll'itinerario giusto che corre appena a valle nel bel bosco raggiungendo il ponte dei Lavaggi (1022m). Superatolo, si imbocca a sinistra un sentiero nn ciclabile che conduce all'alpe dei Lavaggi (1160m; acqua) oltre la quale si confluisce di nuovo sulla sterrata che si imbocca a destra in salita. Al bivio successivo proseguire dritto raggiungendo la Bocchetta della Boscarola (1385m). Si entra quindi in val Sesia e in leggera discesa si raggiunge la strada asfaltat che a sinistra e in forte salita conduce all'alpe Mera (1511m; acqua).
Per il ritorno, al primo tornante abbiamo imboccato a destra il sentiero 233b che si snoda nel bosco di faggi e risulta poco ciclabile ma ci ha ricondotto alla Bocchetta della Boscarola abbastanza velocemente. A questo punto si tratta semplicemente di seguire la strada che conduce alla casa del Pescatore (1168m) e poi, con 3km di salita, nuovamente al parcheggio.

 
 
 

BRIANZA IN NOTTURNA

Post n°1647 pubblicato il 02 Luglio 2015 da sillylamb
 

Che io abbia una passione per andare in giro col buio e la luna piena è cosa risaputa. Avevo già tentato la moonbike un po' di anni fa sul lago di Varese ma nn mi era sembrata una grande idea perchè la visibilità era davvero ridotta. Pertanto quando O ha proposto di aggregarci a GMPbike per un'uscita in notturna ero abbastanza scettica. Innanzitutto in bici mi sento sempre imbranata per cui nn sono mai andata in gruppo perchè ho sempre avuto paura di essere d'intralcio. Poi con i nostri frontalini saremmo arrivati sì e no a 200 lumen, ben meno dei 4000 consigliati. Però l'organizzatore ci ha rincuorati e quindi ho deciso di tentare, anche se S come al solito è stressato per il lavoro e nn aveva tanta voglia di venire. Devo dire che è stata una buona idea. Il gruppo era tranquillo, mi sono trovata a mio agio a declamare Dante e l'Iliade con un altro partecipante mentre pedalavamo al buio e nn mi sono sentita d'intralcio, cosa che ha fatto molto bene alla mia autostima. Il giro è stato carino, con anche dei singletrack scorrevoli e le luci degli altri illuminavano a sufficienza anche per noi. L'unica cosa è che andare al buio richiede una gran concentrazione e quindi nn mi sono goduta molto la luna. Mi è anche dispiaciuto che abbiamo finito tardi e nn ci siamo fermati con gli altri per la birra. Ci sarà di sicuro un'altra ocasione.

Lunghezza: 18km con leggeri saliscendi (200m di dislivello circa)

Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato 

Tempi di percorrenza: 2h per l'intero giro 

Periodo consigliato: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, sconsigliato dopo forti precipitazioni. Io l'ho fatto mercoledì 1-7-15

Descrizione: Avendo fatto il giro col buio e seguendo pedissequamente gli altri, nn sarei in grado di ripercorrere il giro effettuato. Traccia, foto e descrizione qui

 
 
 

A CENA CON MONTERSINO PER IL COMPLEANNO DELLA MAMMA

Post n°1646 pubblicato il 01 Luglio 2015 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Un po' di tempo fa O mi aveva regalato il libro di ricette Accademia Montersino. E' davvero interessante, ma nn avevo mai avuto la possibilità di provarlo (a parte la paella un po' di tempo fa che però nn mi aveva soddisfatto pienamente) perchè la maggior parte delle preparazioni sono molto complesse. Però poi continuando a scartabellare, ho trovato anche qualcosa di semplice e ho deciso di provarlo ieri sera quando abbiamo festeggiato il compleanno di mia mamma. Ne è uscita una cena golosa, raffinata e ideale per la stagione. E ora voglio provare la vasocottura!

TACCHINO AL VAPORE CON MANGO E DRESSING ALLA SENAPE
Ingredienti (per 5 persone): 800g di fesa di tacchino in un pezzo unico, 400g di mango, 1 cucchiaio di senape in polvere, 80ml di succo di lime + 1 cucchiaio di scorza grattugiata, 2 cucchiai d'olio, sale, pepe, crescione
Preparazione: emulsionate il succo di lime con la scorza, la senape, 1 cucchiaio d'olio, sale e pepe e mettetevi a marinare il tacchino privato del grasso per qualche ora. Quindi mettetelo in un sacco di quelli utilizzabili in cottura con la marinata e cuocetelo a vapore per 30 minuti. Tiratelo fuori, fatelo raffreddare e tagliatelo a julienne. Tagliate a julienne anche il mango. Con l'aiuto di un coppapasta impiattate: mettete dapprima il tacchino, poi il mango. Emulsionate la salsa di cottura con l'olio rimasto e versatela intorno al tacchino. Completate con qualche fogliolina di crescione e servite.
Note: la ricetta è stata semplificata. Infatti prevedeva la cottura sottovuoto, ma nn avendo la macchina mi sono arrangiata così e il risultato è stato ottimo: la carne è risultata tenera, saporita e nn asciutta. Il risultato (di cui sono molto orgogliosa) è quello in foto: sto imparando a impiattare, anche grazie ai copppasta che mi sono fatta regalare da S.

INSALATA DI RISO NIGHT & DAY
Ingredienti (per 5 persone): 180g di riso carnaroli, 120g di riso venere, 80g di spek in una fetta sola, 80g di peperone, 80g di carota, 80g di zucchina, erba cipollina, olio, sale
Preparazione: lessate i 2 risi in 2 pentole separate, scolateli, raffreddateli sotto l'acqua corrente e riuniteli in un'insalatiera. Scaldate un filo d'olio in una padella antiaderente e fatevi rosolare le verdure a cubetti; mettete dapprima le carote, poi il peperone e infine le zucchine; unite anche lo spek a cubetti, spegnate, regolate di sale e fate raffreddare. Unite le verdure al riso, condite con erba cipollina e olio e servite.

CREME CARAMEL
Ingredienti (per 5 persone): 450ml di latte, 50ml di panna, 150g di uova (circa 3), 150g di zucchero, 2 cucchiai di rum, 1 bustina di vanillina
Preparazione: mettete sul fuoco il latte on la panna e portate a ebollizione. Lavorate le uova con metà dello zucchero, unite il rum e la vanillina, poi versatevi sopra il latte bollente. Preparate il caramello: mettete in una polsoniera 30ml di acqua, unite lo zucchero rimasto e mescolate affinchè lo zucchero si bagni e nn bruci in cottura; quindi ponetelo su fuoco vivace senza mescolare finchè lo zucchero nn diverrà liquido e bruno. Distribuite il caramello sul fondo degli appositi stampini, versatevi sopra il composto di latte e uova e disponete gli stampini in una teglia da forno con dentro 2 dita d'acqua. Infornate a 150° per 25 minuti. Lasciate raffreddare prima di sformarli e servirli.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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