fFavole e Favole mie, Versioni e ingrandimenti senza un verso, storie vere e storie mie, i miei peggiori incubi. |
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LO SAI CHI è UN...
Kokopelli Kachina?
He is found in all pueblos of the southwest. A flute player, baby maker, seducer and good luck for hunters Kachina.
In ancient Indian legend, Kokopelli the flute player was the symbol of happiness and joy. He talked to the wind and the sky. His flute could be heard in the Spring breeze, bringing warmth after the winter cold.
Kokopelli embodies everything pure and spiritual about music. He was also thought of as a fertility god and traveling prankster. He would visit villages playing his flute, carrying his songs on his back. Everyone would sing and dance the night away. In the morning, when he left, the crops were plentiful and all the women were pregnant.
There are many stories of Kokopelli. One is that he is responsible for the end of winter and the coming of spring. Native American legend has it that when the Kokopelli comes playing his flute the Sun comes out, the snow melts, the green grass grows, the birds come out and begin to sing, and all the animals gather around to hear his songs. Kokopelli and his flute bring the Spring out of the Winter.
‘vai,
proteggi,
nascondi il buio,
spargi le tracce,
perché, è x la forza
delle tue ali
che ci sarà qualcuno
che sognerà ancora,
perchè una persona
abbraccerà l'altra
che non vede l'uscita di un
tunnel nero,
perchè è per te,
che un pittore dipingerà
qualcosa inconsciamente,
sei il motivo per cui ci si passa un sorriso,
sei la cosa più bella che sta tra gli uomini
poveri e ricchi assieme,
felici e arrabbiati sempre,
sei ciò che l'amore suggerisce
sei l'amore che si traduce…’
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Post n°436 pubblicato il 09 Novembre 2007 da xgattoconglistivalix
Foreman, tu vuoi credere che gli uomini siano 'buoni', e pensi che solo a causa di uno squilibrio chimico questo non sia vero... chi l'ha detto? |
https://blog.libero.it/spitifilium/trackback.php?msg=3559832
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io la mia l'ho già detta parlando di commento in commento di sacchetti di plastica e di carta e di speranza o utopia. ma insomma mi parlate degli indiani,... come starmente zitta?
probabilmente cristoforo colombo ha chiesto le caravelle per scoprire un mondo nuovo, una nuova collaborazione, e tutto ciò che ci poteva essere di bello nel mescolare due popoli e dare nuovo spazio all'europa piena di vecchi. ma il cervello della regina di spagna fu attraversato da un fulmine sicuramente meno nobile. prestigio. prestigio fama, e poi quando vide sti neretti primitivi che adoravano il sole,.. capirai, via tutti schiavi. e annientate tutte le culture da un polo all'altro del mondo. dal polo nord al polo sud una terra colonizzata e resa schiava. ed oggi la più grande potenza al mondo. ecco.
tutta questa storia per dire che il motivo per cui siamo andati a rompere i maroni agli indiani e visibile da due lati. non sarà solo fame ma nemmeno solo brutturia umana. grazie demì e pessimo, baci..
non devo essermi spiegata bene, pessimo. o quanto meno in modo frammentario e sparso.
c'è chi crede in dio, c'è chi crede nella rivoluzione, ognuno ha un bastone, sul quale appoggiarsi, perchè da solo non sta su. ok?
io il mio bastone lo trovo nell'uomo che nasce come materia da plasmare, quindi neutro, quindi potenzialmente buono. se dico che colombo era buono, lo dico perchè ne ho bisogno. se dico che c'è uno e l'altro, se dico che c'è una possibilità ma anche l'altra, lasciamelo dire, e pensa che è anche una metafora. perchè a me serve questa.
poi tanto di cappello ai tuoi rudimenti storici, compiuti e graditi. anzi quando vuoi ampliare ed esporre, non può che farmi piacere e, se puoi, soddisfare le mie voglie di sapere come erano i fatti, davvero e come sono.
grazie pessimo, e ricordati che io di dolce non ho proprio niente, ironizziamo su altro please. besoss
avevo letto un ironico tono di 'beata te che sei ignorante, e dolce'.. sempre soggettivo era, ma meno "pari", non so come dire. esclusa questa interpretazione, non rimane niente a infastidirmi, diventa un tuo punto di vista. bellissimo tra l'altro.
sai se penso che nasciamo come sacchetti di carta, vedi ultimo mio commento giù in fondo, mi è più facile. non è che voglia credere a quello che mi fa comodo. anzi non credo quasi in niente. però la risposta a questo quesito che sento più indolore è questa. perchè voglio togliere all'individuo la responsabilità del suo decidere 'io ferisco e tolgo'? no... non gliela voglio togliere, ma se penso che ci nasciamo, o se non altro ne abbiamo una naturale propensione, mi riesce più difficile pensare ad un mondo migliore... una utopia, alla quale pensare, per ipotesi, così, alla quale ambire e tentare di credere... c'è qualche fuoco da tenere acceso, io scelgo questo...
grazie demì :)
senti ma allora siamo bendati? insomma nasciamo cattivi dentro o ci diventiamo secondo te? forse si avvicina il momento in cui ho bisogno di saperlo... :)
HAI VINTO tu lo segui il tuo collega House eh? ma no, non credo si nasca cattivi x natura, no , troppe cartine tornasole fortunate, no è impossibile!
Penso invece che ognuno nasca con il dono del libero arbitrio, che è la componente basilare del nostro essere individui.
Credo invece che sia la morale a distinguere i comportamenti delle persone e a limitare l'azione del libero arbitrio in un contesto sociale. E la morale si edifica sull'esperienza personale ma soprattuto sull'educazione e sui valori trasmessi durante la crescita dalle persone ma soprattutto dall'ambiente circostante.
In fondo la religione è il mezzo più antico per formare la morale di un individuo.
La totalità di questi fattori indirizza una persona verso comportamenti socievoli o aggressivi e verso azioni buone e cattive.
salvo casi di squilibrio mentale, ovvio.
questa è il mio pensiero.
gOz
un bacio gOz.. :)))
:)
così è anche per tutto il resto, secondo me.