fFavole e Favole mie, Versioni e ingrandimenti senza un verso, storie vere e storie mie, i miei peggiori incubi. |
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LO SAI CHI È UN...
Kokopelli Kachina?
He is found in all pueblos of the southwest. A flute player, baby maker, seducer and good luck for hunters Kachina.
In ancient Indian legend, Kokopelli the flute player was the symbol of happiness and joy. He talked to the wind and the sky. His flute could be heard in the Spring breeze, bringing warmth after the winter cold.
Kokopelli embodies everything pure and spiritual about music. He was also thought of as a fertility god and traveling prankster. He would visit villages playing his flute, carrying his songs on his back. Everyone would sing and dance the night away. In the morning, when he left, the crops were plentiful and all the women were pregnant.
There are many stories of Kokopelli. One is that he is responsible for the end of winter and the coming of spring. Native American legend has it that when the Kokopelli comes playing his flute the Sun comes out, the snow melts, the green grass grows, the birds come out and begin to sing, and all the animals gather around to hear his songs. Kokopelli and his flute bring the Spring out of the Winter.
‘vai,
proteggi,
nascondi il buio,
spargi le tracce,
perché, è x la forza
delle tue ali
che ci sarà qualcuno
che sognerà ancora,
perchè una persona
abbraccerà l'altra
che non vede l'uscita di un
tunnel nero,
perchè è per te,
che un pittore dipingerà
qualcosa inconsciamente,
sei il motivo per cui ci si passa un sorriso,
sei la cosa più bella che sta tra gli uomini
poveri e ricchi assieme,
felici e arrabbiati sempre,
sei ciò che l'amore suggerisce
sei l'amore che si traduce…’
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Post n°451 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da xgattoconglistivalix
le farfalle mirabal c'era una volta non definita, nè nel tempo nè nello spazio... vivevano tanti animali e insetti, singolarmente felici, distrattamente vivevano, ponevano domande con il bollino blu alle loro esili coscienze. altre domande, le ricacciavano giù in fondo. perchè il Benefattore non avrebbe avuto piacere di vedere un animaletto della propria foresta, avere un comportamento disdicevole e disonorevole, certo! anche solo facendosi una domanda di troppo. in uno splendido mattino tiepido e dolce, all'ombra di una vecchia palma, nacquero 4 farfalle. dapprima baconi, sempre più grossi, sempre più pelosi, poi schiusero le ali colorate in un tripudio alla forza, l'eleganza e la bellezza. crebbero, salutando il Benefattore come loro unico creatore e più importante del vero loro padre. anche se era un essere strano, dalla foto sembrava inquietante, quasi un uomo. o forse un caprone. poi alcune delle farfalle mirabal andarono a studiare. ai margini della loro amata foresta tropicale. piano piano sottovoce, giorno dopo giorno, notte dopo notte, negli anni, costruirono un'immagine parallela a quella del Benefattore che ogni animale e insetto aveva appesa nella propria tana. un'immagine di orco, di mangiatore di farfalle e falene, di terribile sanguinario, che pur di far pensare nel modo giusto anche i più indisciplinati procioni, era disposto a farli scomparire. serpeggiava sottile la voce che il padre, lo zio, il nonno di bamby, e infine bamby stesso, fossero scomparsi nel nulla. solo le sorelle e le madre rimasero e a brucare erba amara. serpeggiava sottile la voce che chi veniva chiuso nelle grotte-prigioni, perchè in disaccordo o offensore della volontà del Benefattore, venisse torturato. torturato? le farfalle giovani e belle si domandavano come fosse mai possibile. passò il tempo, le farfalle crebbero e venne la festa del fraschifolli. la notte concerti di cicale, danze di lucciole e profumi di acacia. il mare del caribe luccicava alla luna. il Benefattore in quella sera d'aromi, scelse una farfalla: aveva appetito. ma non fu così facile togliersi tale languore, perchè scelse una delle farfalle mirabal. incredula e indignata la bellissima farfalla schiaffeggiò il Benefattore. da allora fu Guerra. fu guerra ma non sottovoce. non più. le morbide farfalle irrobustirono determinazione e ragnatele di attività. finchè fu loro possibile. le farfalle vennero imprigionate. torturate, strapparono loro ali e armonia. morirono dentro, nel loro colore. che si spense a poco a poco. finchè vennero liberate. ma mentre in un mattino di caldo e vento, andavano con i loro ormai tristi occhi a fare visita ai propri cari, ancora chiusi nella grotta-prigione, vennero assassinate. 3 farfalle che avevano combattuto per non dover parlare più sottovoce, per non dovere più cacciare indietro le domande, per poter avere sogni e dignità di persone libere, vennero assassinate su una strada rossa, piena di foglie dei caraibi. ma le mariposas mirabal avevano seminato il seme della rivolta, della libertà dell'intera foresta. a tutti coloro che offrono la propria vita per la Libertà della Vita. |
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Bellissima favola Musa...davvero.
gOz
grazie sciamano, ti auguro una giornata luminosa. :) bacio!