Post n°1385 pubblicato il
05 Gennaio 2009 da
psike830
duemila e nove e il ghiaccio sull'asfalto, la macchina che sbanda leggermente sulle curve di questa strada di montagna
duemila e nove e tu che mi prendi sottobraccio nel freddo di gennaio,
siamo solo due persone in un cinema, siamo solo due quasi 26enni che
guardano un cartone animato e ridono e mi son fatta fare lo sconto
studenti tirando fuori la tessera universitaria e mi son sentita in
colpa per tutto il tempo che ho perso e che sto perdendo
duemila e nove e ripenso alle tue parole dell'altra sera "mi allontano
solo da quello che mi porta lontano dall'obiettivo". Ma tu ce l'hai
davvero un obiettivo? Tu lo sai davvero cosa vuoi?
duemila e nove cominciato con in testa caos e indecisione e penso anche
di star alimentando qualche forma di disturbo alimentare...non ho
voglia di mangiare, mi dimentico di pranzare o cenare, se non ci fosse
mia nonna che prepara per tutti probabilmente morirei di fame senza
nemmeno accorgermene io che ho sempre mangiato come un maiale
duemila e nove e "l'amore è una malattia?", davanti alla macchina
parcheggiata per miracolo tra altre due e dirti che forse sì, qualche
sintomo c'è nell'amore, soprattutto quando non è ricambiato e vederti
cambiare discorso e chiedersi "ma io cosa provo?"
duemila e nove e giocare ad un gioco troppo pericoloso sul filo delle tue indecisioni e dei miei cambiamenti d'umore
duemila e nove, le due e mezzo del mattino e una tazza fumante tra le
mani, guardarci dentro per provare a fare chiarezza e accorgersi che mi
sono sempre trovata meglio nel caos, mi piace infilarmi in quelle
storie da cui tutti fuggirebbero, dove non si capisce se è appena
iniziata o appena finita, dove ogni momento sembra un regalo, dove
l'uno sembra approfittare dell'altro, dove alla fine va tutto a puttane
ma rimani ancora col dubbio
duemila e nove e sentire che tutto intorno si sta trasformando, che è
tutto strano, che gli amici non approvano quello che fai tu e tu non
approvi quello che fanno loro, ma provare lo stesso a non allontanarsi
troppo
duemila e nove e in una notte ho ottenuto una macchia enorme di birra
nel sedile dietro, una di vino in quello davanti e un odore di fumo che
il giorno dopo solo a respirarlo sballava ancora
duemila e nove e sentire di perdersi un po', di allontanarsi un poco da
quella linea bianca e dritta tracciata nel mezzo, sentirsi un po' in
colpa, ma averne bisogno e quasi arrabbiarsi perchè, nonostante tutto,
la mente continua a rimanere lucida
duemila e nove e ogni tanto rifugiarsi ancora nella malinconia del
ricordo di B. ma accorgersi che forse ormai è solo abitudine e paura di
buttarsi o cambiare
duemila e nove e alcuni se ne vanno e alcuni tornano
duemila e nove e alcuni dovrei cacciarli via, ma ho perso le chiavi
della porta della mia vita e così rimane sempre semichiusa o semiaperta
che poi è tutta questione di punti di vista
duemila e nove e tutti che mi dicono di lasciar stare senza capire che
in fondo io sono un po' come lui, senza capire quanto in fondo sono
molto più a mio agio in una situazione di questo genere che nella
tradizionale coppietta felice che va a spasso per il corso la domenica
pomeriggio
duemila e nove e per fortuna c'è stata abbastanza sincerità da parte
tua e dell'amica che finalmente sto ritrovando dopo quasi due anni di
silenzio e rancore
duemila e nove e ancora guardo il mondo con altri occhi, certe volte faccio finta di passare per stupida o forse lo sono
duemila e nove e in fondo sono ancora una sognatrice pigra che aspetta che scenda la manna dal cielo
duemila e nove e sembra non sia cambiato niente anche se la mia
migliore amica appena sono tornata da Monaco mi ha detto "sei cambiata,
sembri una donna" e cosa avranno fatto mai 5 giorni in Germania?
duemila e nove in una piazza strapiena di gente e meno otto gradi e
guardarsi dentro e non trovare la nostalgia di casa, di un padre
assente, dei nonni rincoglioniti, solo un po' di mancanza per quella
bambinetta di sei anni che spero abbia una vita migliore della mia
duemila e nove e chiedersi per l'ennesima volta se sono riuscita a
costruire qualcosa o ho perso solo tempo dondolando con le punte dei
piedi sulle paure e la mancanza di autostima
duemila e nove guidando e guardare con la coda dell'occhio l'ospedale
dove ho lavorato e tu che mi dici "su, forza, autostima" e stringere il
pugno e dire "ce la posso fare" lasciando il volante sulla controcurva,
solo per un attimo
duemila e nove e non aver ancora imparato a godersela, vivere sempre le
cose a metà e poi pentirsi di non aver provato, di non aver osato, di
non averci creduto
duemila e nove e sentire di andare indietro invece d'andare avanti
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