Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi di Dicembre 2006

Post N° 855

Post n°855 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da psike830

Mi infilo le parole in tasca tanto non le pronuncerò nemmeno oggi.

Oggi pomeriggio ho scritto una mail a D.
La cosa all'inizio mi ha fatto sorridere visto che avrei impiegato forse meno tempo a percorrere i 500 metri che dividono casa sua da casa mia.
Poi mi sono accorta che - come al solito- non avevo voglia di parlare, ma di scrivere.
Così ho tirato giù quasi due pagine di word di frasi sconclusionate e punteggiatura disconnessa ricordando aneddoti anche poco felici delle nostre vite da 12 anni a questa parte.
In particolare ho parlato di 3 nostri amici che lei aveva sognato la notte prima e che non vediamo da un bel pezzo.
Del suo sogno io però non potevo saperlo.

L'altro giorno ero a lavoro e stavo correndo nell'altra stanza per andarmene al bagno perchè me la facevo veramente sotto. All'improvviso, tra una stanza e l'altra, mi è venuta in mente D., un pensiero forte, tanto che invece di andare al bagno ho tirato il telefono fuori dalla tasca del camice e l'ho chiamata.
Invece di dire "pronto" mi ha chiesto se la stessi spiando visto che stava parlando proprio di me con sua madre.
Ma io questo non potevo saperlo.

L'anno scorso, la sera prima del suo compleanno siamo uscite insieme per festeggiare a mezzanotte poia fine serata le nostre strade si sono separate: io sono uscita con A. e lei è rimasta con due nostri amici.
La notte me la sono sognata che baciava un ragazzo che quella sera non avevamo nemmeno incontrato e che a lei non piaceva nemmeno particolarmente.
Il giorno dopo ridendo gliel'ho raccontato e lei mi ha detto che mi ero sognata per filo e per segno quello che era successo la notte prima.
Ma io questo non potevo saperlo nè prevederlo.

Tempo fa siamo andate da Lucio, ad un certo punto sono uscita dal locale per fumare e ho visto un tipo, carino, ma che mi lasciava addosso una strana sensazione, come di fastidio, ma io quel tipo non l'avevo mai visto prima (un visino del genere me lo sarei ricordato!). Lo dico a D. e mi dice che lei ha la stessa identica sensazione, ma non riesce proprio a ricordare dove l'ha incontrato. Dopo 5 minuti si ricorda che una sera, mentre era con altri amici, quel tipo le si è avvicinato diciamo...in modo poco carino, io quella sera non c'ero e per di più gli amici con cui era lei non li conoscevo affatto e tantomeno il posto dove erano stati e D. non mi aveva mai raccontato quell'episodio, quindi io non potevo saperlo.

Ecco...oggi, ripensando a queste cose(e ho parlato solo di cose successe da ottobre fino ad ora) mi è venuto abbastanza da ridere.
Va bene che io e D. siamo cresciute insieme, ma è anche vero che ad esempio per 4 anni non ci siamo quasi viste e ultimamente ci vediamo si e no due volte al mese. Che tra noi c'è una bella intesa, un certo feeling mentale lo capisco, altrimenti non saremmo così amiche, ma che io faccia pure certi sogni indovinando pure la strada e lo scalino su cui si è baciata con quel tipo mi sembra eccessivo.

Che la mia vita è tutta una coincidenza lo sapevo già, ma qui, secondo me, non si tratta più di coincidenze.

C'è stato un periodo (unpaio di mesi) in cui non potevamo nemmeno farci gli squilli perchè ce li facevamo sempre nello stesso momento e quindi trovavamo occupato. Non so se mi spiego, è roba di una frazione di secondo, non di minuti.

Mah....telepatia.....?
Oppure in realtà D. non esiste ed è la mia amica immaginaria?
Ah ah ah...
Vado a dormire và.

 

 
 
 

Post N° 854

Post n°854 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da psike830

immagineE scivolano giù dalle dita parole che non avrei voluto dire e che tu hai bisogno di sentire. Sarai come al solito costretto a leggerle perchè sai che io non so parlare.

Le vorrei raccogliere tutte le parole scritte per te e poi regalartele confuse come un puzzle di milioni di pezzi, ma so già che impiegheresti troppo poco a ricomporre le frasi e a ridistribuire la punteggiatura, troppo poco che io non avrò il tempo di mettermi di nuovo al riparo da tutto l'amore che sei capace e son capace di provare. E' per questo che lo racchiudo in lettere e gli do un nome che rientra negli schemi prestabiliti delle emozioni e dei sentimenti.

Credevo d'avere il coltello dalla parte del manico e invece la lama andava sempre più a fondo e con la razionalità trasformavo anche il sangue in parole che poi riassumevo in uno stupidissimo "non son capace" e lo buttavo lì come risposta ad ogni tua domanda.

Tu eri più saggio e sapevi che non bisognava affatto esser capaci, ma solo avere il coraggio di provare.

Ti chiamerei ora per farmi ricordare chi sono, per farmelo raccontare, ché certe volte ho addirittura pensato di esser stata creata dai tuoi gesti e sorrisi.

Ti ho (ri)conosciuto la notte in cui la luna piena splendeva sul lago e noi la guardavamo brillare oltre la siepe e tutt'intorno era neve. La notte in cui l'idea di te e la realtà son diventate una sola cosa. La notte in cui abbiamo sporcato l'amore renderlo puro.

 
 
 

Questione di attimi.

Post n°853 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da psike830

immaginePerchè a volte senti il bisogno di farti del male, di sentirti gridare in faccia che sì...è proprio finita. E allora scrivi senza pensare, perchè sai che se c'è qualcuno che può capirti quello è proprio lui. Ed è lì, è ti dice "sai che mi piace parlare con te".
Lui ama quello che scrivi perchè ha aspettato anni che tu pronunciassi quelle parole che poi hai scritto di fretta in un sms alle 8 di un pomeriggio qualunque.
Lui ama quello che scrivi per lui.
Lui ha cassetti pieni delle tue lettere e le rilegge ogni tanto,
perchè sa che lì, fra quelle righe, è narrata una vecchia storia sempre attuale: la vostra.
E quando ti chiede perchè tu gli rispondi semplicemente che credevi che lui ci sarebbe sempre stato, comunque, indipendentemente da tutto e tutti, perchè era sempre stato così, il gioco si ripeteva all'infinito.
E allora perchè, quando era lui a dirtelo tu negavi?
E allora "perchè mi hai mentito se era questo quello che provavi per me?".
Non ho mentito a te, ho mentito a me.
Inutile dire "scusa, non lo sapevo"
Come si fa a non sapere di amare una persona?

La verità è che lo sapevo, lo vedevo dentro ad ogni gesto e sorriso, dentro al suo sguardo dello stesso colore della mia bic.
Non riuscivo ad ammetterlo, come ammettere a sè stessi che il tempo si era fermato a 9 anni prima e che tutto quello che era successo dopo era solo un goffo tentativo di tornare indietro?
Allora facciamo finta che è finita, allora "credevo che fosse finita anche per te", "se sei felice non preoccuparti per me".
E poi inciampi in un'emozione e dici che fa male, e poi anche tu scrivi senza pensare: "ho voglia di far l'amore con te, come quella notte a casa mia..."
"col tuo letto che fa rumore e poi recuperarei vestiti sparsi un po' ovunque..."
"si ma ora fammi andare e non offenderti se non ti saluto, ora sai il perchè"

Perchè?

Perchè quella sera mi hai cercata?

 xkè volevo capire cosa volevi

e cosa hai capito?

ke ormai era troppo tardi

è buffo che tu hai capito che era troppo tardi nell'attimo esatto in cui io invece ho capito che forse non lo era affatto

questione d attimi

già...

 
 
 

Post N° 852

Post n°852 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Ci sono cose che avrei voluto fare e forse non potrò più fare come scrivere "io e te tre metri sopra il cielo" in preda ad un folle amore adolescenziale, ma qualche anno fa ho scritto "francesco ti amo" sulla porta del bagno dello spogliatoio, però non è la stessa cosa...quello era un pennarello indelebile rosso, nessun paragone con una bomboletta spray e un ponte.

Perchè forse è inevitabile che tra persone "sole" ci si ritrovi a parlar di sesso e amore. Uno è separato con due figli, l'altro uno scapolo d'oro, lei è quasi arrivata a 30 ed è un po' acida perchè è parecchio tempo che non...che non....e poi ci sono io, la "piccoletta" del gruppo.
Alle 4 sono ancora in macchina con P. a parlare del più e del meno e ad aspettare S. per la colazione.
E tutto quello che mi frulla in testa è la frase di quel tipo che mi ha fermato sulla porta del pub:
- ma vai di nuovo a fumare?
- no, stavolta vado a telefonare...
- ah...al tuo ragazzo...
- no ad un amico
- ma non sei innamorata?
- beh.... no...
- ma ce l'hai un cuore?
- si che ce l'ho!
- sicura che funziona?

Una battuta fatta così, una battuta anche sciocca.
A dir la verità non ho saputo rispondere.

Ma c'è un centro revisioni per il cuore? Un posto dove portarlo almeno una volta ogni 4 anni per testarlo e vedere se è tutto apposto, controllare le emozioni, i battiti massimi al minuto e magari anche i minimi.
Esiste qualcuno in grado di dirmi se son capace d'innamorarmi? Perchè sì....bisogna essere capaci, c'è differenza tra provare un sentimento e metterlo in pratica, tra essere innamorati e amare, tra pensare un ti amo e dirlo, anche solo con un filo di voce.
Ecco...io credo di non esserne capace.

Mi ricordo dei pomeriggi di gennaio in quell'angolo tra lo scalino e il portone, quando Fra' mi guardava e mi diceva "ti amo" così, all'improvviso che mi esplodeva il cuore per l'emozione. Rimanevo zitta, muta, a guardarlo, senza saper rispondere. Ma allora, a differenza di lui, sapevo dimostrarlo o almeno ci provavo. Poi, indipendentemente dal fatto che i nostri ruoli si son quasi invertiti, ho dimenticato come si fa, ho smesso di provarci forse.
E così, a tutti, mostro il mio lato freddo e indifferente, anche perchè non son capace di fare altrimenti.
Non faccio più le telefonate d'istinto, quando il numero si compone praticamente da solo e al "pronto" non hai un emerito cazzo da dire e cominci a balbettare, preferisco ficcare il telefono sotto il cuscino per non pensarci.
Mi manca la spontaneità, l'incoscienza, il buttarsi pur sapendo che non andrà affatto bene, son diventata una specie di calcolatore automatico di rischi...studio le mosse, penso quasi a tavolino a come comportarmi e puttanate del genere.
E non è solo un gioco di ruoli, è una specie di meccanismo di difesa, oserei quasi dire che ormai è una struttura di personalità.
Spesso mi chiedo come fanno quelle persone che "una ne lasciano e una ne trovano"...o a quelle persone dice un culo pazzesco o pur di non stare soli si accontentano di tutto.
Forse sono troppo esigente, chi lo sa...

 
 
 

_Borderline_

Post n°851 pubblicato il 02 Dicembre 2006 da psike830
Foto di psike830

E per una volta ci pensi anche tu a come sarebbe tagliare piano e con curiosità guardare quello che c'è dentro, lasciarlo uscire e fluire, lasciarlo libero di andarsene dove gli pare, senza costrizioni di un corpo in cui non ha deciso di stare, ma in cui s'è trovato un giorno.
Premere i due lembi di pelle e vedere mille sfumature di rosso e sentire un leggero dolore che ti fa sentire vivo.
Perchè dev'esserci un modo di liberarsi, anche solo per pochi minuti, diventare incoscienti e sensibili o insensibili a tal punto da non capire più qual è bene e qual è male.

Me la immagino come una botta di vita, come quello che è per me lo scrivere, aspettare, aspettare fino a non poterne più e poi prendere in mano una penna o un coltello e permettere che quello che c'è dentro e che non si riesce a contenere esca fuori, isolandosi dal mondo, nascondendosi da tutto e tutti e poi tirar giù le maniche o chiudere il quaderno e nasconderlo sul fondo di un cassetto.

Perchè ognuno ha la propria concezione di ciò che è male e di ciò che è bene, di ciò che ci fa bene e di ciò che ci fa male. Come continuare ad amare chi ci maltratta, come credere di uscire da un circolo vizioso e invece entrarci, come continuare a fumare pur sapendo che fa male, come la droga, come la mia cioccolata e la mia bic blu.
Perchè non sempre mi fa bene scrivere, a volte fa male.
perchè a volte mentre digito le lettere o lascio scorrere la penna vengon fuori pensieri che credevo d'aver scacciato per sempre o idee sconfortanti che non credevo nemmeno di poter fare.

 
 
 

Post N° 850

Post n°850 pubblicato il 02 Dicembre 2006 da psike830

29/11/'06 ore 15:42

"....perchè a volte l'amore non lo si riconosce
per il semplice fatto che non lo si conosce...."

Psì

 
 
 

Post N° 849

Post n°849 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da psike830

dura 14 minuti, ma è eccezionale...

 
 
 

Post N° 848

Post n°848 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Dicembre.
Senza sciarpe e cappotti, senza neve, solo con un po' di vento.
Dicembre arido di novità e di nuove conoscenze, con le vetrine dei negozi già allestite a festa: un turbinio di rosso e verde.
Si parla già del capodanno, del nuovo anno, dovrebbe esser tempo di bilanci.

Per molti anni, di questo periodo, io e D. ci trovavamo al nostro pub con carta e penna a scrivere sotto forma di elenco tutto quello che di nuovo era successo durante l'anno. Ora il nostro pub ha cambiato due gestioni e anche il nome, è come aver perso un pezzo della propria identità, della propria storia. La prima volta che sono entrata là dentro avrò avuto 14, forse 15 anni. Ricordo che era il 30 dicembre.
Circa un anno dopo arrivò Antonio e scoprii che quello era anche il "suo" pub.
Ci sono state sere in cui son tornata a casa col mal di pancia per il troppo ridere e mattine con gli occhi gonfi per le lacrime, le serate di musica dal vivo e non riuscire a trovare un posto a sedere, le notti ubriache a scrivere canzoni con D. o a confidarci segreti. Lei a casa ha un intero quaderno con dentro tutti i fazzoletti scritti in quel pub. Alcuni di quei fazzoletti son diventate vere e proprie canzoni depositate alla s.i.a.e., altri solo un semplice ricordo.
Uno di quelli a cui son più legata è quello della sera del 4 dicembre 2001, quattro parole confuse scritte di corsa con la mente in soqquadro:

"io e te, seduti al tavolino del pub. Tu che parli e non sai l'effetto che fa. Nel bicchiere del passato bevo un goccio di presente. Sì...solo una goccia, le cose belle vanno assaporate e vissute piano, vorrei che questa notte non passasse mai. Racconti distrattamente di 'noi', poi parli di lei, poi il tavolo è piccolo e c'è gente, fai un gesto e mi trovo seduta sulle tue ginocchia come fossi una bambina, con le tue mani intorno alla vita per non farmi cadere. Come sottofondo c'è solo la tua voce, sparisce tutto: il rumore dei bicchieri, il vociare al bancone, Luigi che continua a chiederti d'andar via, l'odore di birra e il mio succo di frutta.
Chiudo un attimo gli occhi e quando li riapro sei ancora qui, sono ancora qui.
Ti amo.
Ancora.
Come ieri."


 
 
 

Post N° 847

Post n°847 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Eppure ieri sera non ho mangiato pesante...forse è stata colpa di "smallville" o di "codice rosso"...comunque sia stamattina mi sono svegliata con questa frase in testa:

Vado a spalare neve sul fondo del mare.

Secondo voi che vuol dire?
[che sono fuori di testa lo sapevo già]

 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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