1,nessuno&centomila

fiera

tra ieri e oggi abbiamo:
scaricato un intero furgone
montato gazebi, tavoli, fornelli, teloni etc etc etc
fatto il giro del lago in bicicletta (non lo dico dove mi fa male)
bevuto una birra (no dico...io la birra??? giusto la corona col limone...)
impastato 50 kg di pasta per le pizze fritte

e ora, all'una e 47, ancora con lo stomaco pieno
mi cambio
e vado a stendere e friggere

però fin'ora mi sono divertita
evviva la fiera

(ieri sera c'erano lui e lei, sottobraccio, mi farà bene vederli più spesso così riuscirà finalmente ad entrarmi in testa che stanno insieme, anche se sono passati anni, la mia mente continua a rigettare l'idea...)

.

ho provato a contarmi le cicatrici
non tutte son cadute dalla bicicletta
non tutte sono abbandoni

volevo solo dirti che mi sono innamorata di una canzone

mi chiedo che fine facciano i sentimenti

voglio dire
una persona ci emoziona, ci fa battere il cuore, ci fa sentire bene
e poi
un giorno ti svegli e non è più così

certe volte capita dopo un'ora,
certe volte dopo un anno
certe volte dopo dieci
ma capita sempre

cos'è che consuma i sentimenti?

anche l'amicizia a volte ha lo stesso destino
ci sono periodi in cui con una persona sei inseparabile e poi ci si allontana
si cambiano gusti e interessi?
o semplicemente è la vita che porta a perdersi?

E perchè, invece, alcune volte, anche se provi a scacciarli, i sentimenti ti restano appiccicati addosso e non se ne vanno e fanno star male anche fisicamente, non solo psicologicamente?

non dipende dal tempo passato insieme, dalle cose o esperienze condivise

non lo so, è un mistero

ci sono persone che vanno
persone che restano
e persone che anche se se ne vanno restano comunque

non lo ammetterei mai con nessuno
ma ti penso ogni giorno
ogni giorno mi manchi
anche se sono stata io a dirti che per me eri morta
anche se ormai qualcosa nel nostro rapporto si era irrecuperabilmente rotto
mi manchi

la nostra complicità
la tua voce
perfino il tuo odore così simile a quello di B.

[forse le persone le scegliamo inconsapevolmente per l'odore della pelle?]

ho cancellato il tuo numero
ma lo ricordo a memoria
e più volte ho avuto la tentazione di chiamarti,
di fare come facevi tu: riapparire dal nulla fingendo che niente sia successo

ma credo continueremmo a farci solo del male

mi mancano i nostri discorsi "profondi"
le nostre stupide battute,
le serate "come piacciono  a noi"
le cene economiche della domenica
i concerti
le paranoie
le confidenze

l'altro giorno mi sono innamorata di una canzone
come poche volte mi capita
e tu eri sempre la prima a cui la faceo ascoltare
tu la commentavi dal punto di vista "tecnico" e io da quello "emozionale" e andavamo avanti così, per ore, alternando cazzate e cose serie, elaborando teorie, ridendo

come hai fatto?
come hai fatto a portarmi al punto di dirti che per me eri morta?
come ci siamo arrivate?
tu eri la mia migliore amica, mia sorella
eri la mia compagna di banco alle medie
eri il mio punto fermo

come fanno i sentimenti a cambiare così tanto?
eppure in fondo io e te siamo sempre le stesse
perchè le cose che prima ci univano ora ci dividono?

e perchè mi manchi dopo tutto il casino che hai combinato?

perchè non sei rimasta qui
ho bisogno di dirti che mi sono innamorata di quell canzone
e solo tu sai cosa vuol dire innamorarsi di una canzone
solo tu puoi capire certe cose del mio carattere

ma ormai credo che sia stata solo una mia impressione
perchè ho capito che tu non mi hai mai conosciuto e capito

ho eliminato tutto di te
bigliettini, regali, quel segnalibro
ogni cosa
tranne vecchie foto nascoste in fondo all'armadio

ma dal cuore non posso togierti
non posso cancellare 15 anni della mia vita

non posso impedire agli amici di chiedermi "che cosa è successo"
anche se in realtà mi chiedono "per fare incazzare te deve averla combinata decisamente grossa"

è stato come lasciarsi col fidanzato storico
che è il tuo amante, il tuo migliore amico, il tuo mondo, il tuo tutto
quello con cui è quasi scontato arrivare al matrimonio

io credevo che saremmo rimaste "insieme" per tutta la vita
che nessuno c'avrebbe separato
soprattutto le cazzate e le malelingue

credevo fossimo più forti

ma la debole sei tu
solo che non riesci a vederlo
e io mi sono stancata

ma mi manchi davvero tanto

sei uno di quei vuoti che nessuno potrà mai colmare

it's beginning to get to me

It's beginning to get to me

non so se vi è mai capitato di sentire una canzone e innamorarvene...
a me è successo stanotte:

It's beginning to get to me

I want something
that's purer than the water
like we were

It's not there now
Ineloquence and anger
Are all we have

Like Saturn's rings
An icy loop around me
Too hard to hold

Lash out first
At all the things we don't like
Or understand

random

sono solo canzoni in fondo

non ci si può fare niente se dentro hanno un po' di te
un po' di ieri
un po' di tutti


tutti quanti abbiamo un amore
tutti quanti abbiamo un dolore

tutti una volta siamo stati abbandonati
e abbiamo abbandonato
tutti siamo vittime e carnefici

abbiamo tutti una storia triste da raccontare e una bella da ricordare e custodire

abbiamo dei piccoli stupidi segreti che non abbiamo mai confessato a nessuno
delle bugie dette e dimenticate
delle figure di merda da manuale

tutti siamo stati traditi
e abbiamo scoperto che è più inaspettato il tradimento di un amico che di un uomo

tutti ogni tanto soffriamo di nostalgia e usiamo la musica per farci del male, anche se non volontariamente

magari accendi lo stereo e lei arriva diretta, senza filtri, passa tutti i muri e le difese e va dritta a cuore e cervello, tira fuori cose che non credevi più nemmeno d'avere, ricordi e pensieri antichi e ti ritrovi a sorridere o incazzarti o rattristarti

e non puoi farci niente

è una canzone
puoi magari imprecare contro il deejay, o ringraziarlo, non ti ascolterà comunque
puoi prendertela con l'autore della canzone, tirargli qualche accidente

ma se non fosse stata quella musica sarebbe stata un'altra

non c'è scampo, non c'è modo di sfuggire a note e parole

la musica è come la morte
tocca a tutti prima o poi

io allora seleziono un po' di canzoni a caso
mi sdraio
chiudo gli occhi
e mi godo la sorpresa
mi godo solore e malinconia
sorrisi e vecchi ricordi

ligabue-sulla mia strada
snow patrol-it's beginning to get to me
negramaro.cade la pioggia
alanis morisette.head over feet
alex britti-oggi sono io
anna oxa-quando nasce un amore
biagio antonacci-sappi amore mio
deep purple-smoke in the water
fabrizio moro-eppure mi hai cambiato la vita
the doors-roadhouse blues
jet-are you gonna be my girl
mia martini-minuetto
mina-portati via
negramaro-una volta tanto
shania twain-when you kiss me
subsonica-aurora sogna
the beach boys-god only knows

e così son le due e mezzo
buonanotte

.

le due e dieci

fa caldo

le zanzare mi stanno mangiando viva

domattina lavoro

non ho sonno

ascolto Travaglio


domattina lavoro
che palle

A.A.A.

sono acqua che trabocca dal vaso
non puoi provare ad insaccarla come fai con l'immondizia nella busta
colo comunque sui bordi e sono fastidiosa
anche per me stessa

perchè so che l'acqua è preziosa e io ne sto sprecando troppa


mi limito ad asciugarla con uno straccio o qualunque cosa mi capiti a tiro

spreco
di energie e risorse
di tempo

dovrei andare nel deserto forse?
o nell'oceano?

chewing-gum

poi un ricordo,
improvviso
un colpo di vento

[le gomme da masticare
un'amaca tra due alberi
la Rocca al tramonto -guardarla dal bar-]

ha smesso di fare malissimo
ma forse non smetterà mai di tornare

.

c'eri già nei castelli in aria da bambina
nei progetti da donna
eri qualcosa a cui non si riesce a dare un nome
ma si conosce
ri-conosce
l'odore della primavera o del Natale che arriva

hai usato la mia pelle come carta
e con inchiostro indelebile
hai disegnato sensazioni
gli spazi bianchi sono l'assenza
il vuoto che piano sto imparando a sopportare

non riesco ad uscirne
come fossi rimasto legato alla caviglia
impedendomi passi avanti, slanci e corse
un peso morto fin troppo vivo
la palla al piede dei ricordi

ignoro i segnali sparsi qua e là che mi rammentano d'averti avuto
che mi confermano che abbiamo avuto davvero notti di luna che entra dalla finestra
e sole che ne esce...

[se non fossero le 4 del mattino scriverei ancora di te e della tua auto parcheggiata ancora lì
una coltellata sulla ferita aperta
una corda per le mie fantasie]

librerie

ho questa mania dei libri
brama e desiderio

passerei la vita girando tra scaffali pieni di pagine
sfogliando
mangiando parole
respirando carta
lavandomi d'inchiostro

il libro è come un uomo
si cerca, si guarda, si prova a capire,
si ama o si detesta
si rimane delusi
ci si appassiona
ci si ritrova

tu eri la trama perfetta tra istinto e razionalità
il giusto grado di fantasia e immaginazione
la giusta dose di cruda realtà

l'eccitazione di leggere un libro per la prima volta
leggerlo di nuovo e trovare nuovi spunti e particolari
come spogliarlo
come farne l'analisi logica delle frasi

e nel semibuio della stanza girare pagina
divorandoti
voler sapere come va a finire
sperando però che non finisca mai

così, dal nulla e dal buio

ingenuamente ti ho cercato tra le lenzuola, nel vuoto tra una piega e un'altra piega
ho inspirato credendo il tuo odore indelebile
avevo dimenticato che sei come la neve
si posa appena, ma è destinata a scomparire sciogliendosi

allora ho cercato gocce
di sangue bianco

di battaglie al chiaro di luna
e gli occhi che al buio cercano di distinguere il cuore dai polpastrelli

silenzio rotto da grilli ignari

le stelle son state lanciate a caso nel cielo
non credo alla loro logica e geometria

cambio l'ordine delle parole
ma non faccio confusione

tre graffi sul cuore
i vecchi dolori
l'amore che si prova
e quello che non si riesce ad esprimere

avere una pistola e non sparare nemmeno per leggittima difesa
avere penna ma non carta
polmoni ma non aria

non poterti toccare
non poterti avere

sei la linea rossa del mio confine
c'è sempre un prima e un dopo
il tempo è come lo vivi

tu sei l'uno e l'altro
ciò che volevo e non ho più
ciò che avevo e vorrei ancora
ciò che non è esistito mai
o ancora c'è

bianco e nero
mascherato di grigio

lascio la spada il pugnale
l'armatura
non da tutto ci si può difendere
non da tutto si vuole

nessun sentore d'allarme
nonostante il pericolo imminente
magari è troppo vicino

troppo vicino agli occhi non si riesce a vedere

o è alle spalle

le stesse su cui t'ho permesso di lasciar scorrere la lingua
e tu a me

inventando strane storie con le dita sul tuo corpo
cacciatori e prede

e un lago
all'imbocco dello stomaco

i fianchi le ossa
tocco tremo
voglio
sento

indifesa
sotto la pioggia incessante dell'indecisione
so che hai un ombrello nascosto sotto il letto
so che l'aprirai solo quando me ne andrò

indifesa
sotto il vulcano in eruzione dei tuoi desideri

indifesa
sotto la montagna delle illusioni che crolla
non oso correre lontano
preferisco restare a guardare
preferisco raccogliere qualche frammento
ingoiare un po' di polvere
rischiare

indifesa
sotto la grandine della ragione
che ragione non ha
pur essendo zeppa di logica

respirami, rubami la poca aria che mi rimane
soffocherei volentieri
solo per l'immagine del tuo viso
nell'istante esatto in cui stai per scoppiare a ridere

un'istante prima dell'esplosione
prima del rumore
della confusione
della gioia
del movimento

un fermoimmagine
senza sonorocon lo sfondo appena accennato
e la tua bocca in primo piano

ho i capelli biondi, ricci e lunghi, perchè dovrei tagliarli?

Di solito quando le donne hanno voglia e bisogno di cambiamento tagliano o tingono i capelli. A me il colore dei miei capelli piace e anche la loro lunghezza.

Io metto a posto la bacheca

la stacco

la appoggio sul letto

la svuoto

e decido quali cose tenere (veramente poche)

e quali cose togliere (quasi tutte)

Sono rimaste tre cartoline (una di Philadelphia di Jo, una da Londra di Ale e una comprata a Innsbruck che fra poco verrà affiancata da quella del Lussembrurgo)
i biglietti di Grillo, Brignano, Proietti, Vasco e rappresentazioni teatrali varie, la scatola di benadon in cui i medici e gli infermieri del reparto mi avevano scritto "aripiate", una poesia si Neruda, il calendario preso al supermecato a Verona, gli orari della biblioteca, lo scontrino delo stereo della macchina che non devo assolutamente perdere per via della garanzia

e i tesserini identificativi del tirocinio e del servizio civile

il resto è spazio bianco

da riempire

banalità

potevi fare di meglio, provarci con la barista [fidanzata] è così banale e scontato

i primi due minuti ho avuto l'impulso di rovesciarti addosso l'intero bicchiere, ma poi ho pensato che del buon vino non si spreca senza motivo

e alla fine non l'hai beccata nè da me nè da lei
l'unica che te la darà sarà [forse] la tua ragazza

certe volte è così bello essere brave ragazze dentro...

e prima di andar via voleva pure dirmi qualcosa
prenditi il mio "ciao"
e ringraziami perchè sono una persona educata

ci si vedrà tra un anno e mezzo

.

La mia inquietudine sembra placata [ora], ho l'impressione di poter guardare le cose da fuori [ora].
Anche se guardare è completamente differente da vedere.

credo sia stato solo un gioco, o [almeno] doveva esserlo, mi son solo fatta un po' prendere la mano, mi son fatta coinvolgere troppo.
Avrei dovuto affrontare la situazione con un po' più di leggerezza, divertirmi.

E' vero che sono troppo brava ragazza, anche quando non dovrei esserlo, anche quando è inutile esserlo.

Tempo fa sono andata al cinema a vedere "la verità è che non gli piaci abbastanza" e la frase "se un uomo si comporta come se non gliene fregasse un cazzo la verità è che non gliene frega un cazzo" mi è entrata in circolo, l'ho assimilata e ogni volta la uso per ponderare la situazione.
I problemi si hanno quando lui si comporta come se gli interessasse.

O forse vediamo solo quello che vogliamo vedere, abbiamo la nostra teoria, il nostro schema e tendiamo ad ignorare tutti quei particolari grandi o piccoli che non vi rientrano.

I sentimenti ci rendono ingenui, sono il punto cieco dell'intelligenza, come quello che abbiamo nell'occhio, non vediamo quel pezzo di realtà che invece è fondamentale, è un guardare interno, col cuore, non esterno, coi sensi.

Per la prima volta da quando ti conosco ho desiderato che arrivi in fretta venerdì, che tutto questo sia solo passato.

Non son capace nè a prendere le cose nè a lasciarle andare, rimango lì nel mezzo, come ci fosse una linea che ho il terrore e il forte desiderio di attraversare, come qualcosa messo sullo scaffale troppo alto, avere a disposizione una scala e soffrire di vertigini...

magari è solo colpa della situazione, di tutta la situazione, [magari]
magari è solo colpa della primavera che è esplosa improvvisamente in estate, il caldo deve avermi dato alla testa

decisamente

sono solo una stupida ingenua

come si dice dalle mie parti......

prede degli eventi e delle coincidenze, fregati dai piccoli particolari

alla fine sono sempre i piccoli particolari che crediamo insignificanti a fregarci.
Di solito non sappiamo spiegare precisamente perchè una persona ci piace, magari ci limitiamo a dire che è un insieme di cose ma sappiamo elencarle per lo più in modo vago.
Crediamo sia qualcosa d'istintuale, di astratto, ma secondo me è molto più concreto. Magari è l'odore della pelle, un movimento che ci colpisce, un'espressione del viso, il modo di parlare, il colore degli occhi, il modo di catturare l'attenzione, di sorridere, qualcosa che quella persona ci dice.
Piccoli particolari appunto, che non ricordiamo consciamente, che sembrano passare in secondo piano rispetto ad altre cose, ma è così che si rimane fregati: con le piccole cose.

come una fotografia inaspettata che ti cattura in una posa particolare e magari nemmeno ti ci riconosci, non ti rispecchia alla perfezione, ma sei comunque tu.

mi spiace non aver scritto sulla mia moleskine questa storia fin dall'inizio, mi spiace perchè mi accorgo che anche se è passato pochissimo tempo e non sei ancora partito, i ricordi si stanno già sbiadendo

Avrei dovuto scrivere tutto, provare a descrivere come una sensazione è nata e piano cresciuta e poi magari affievolita per colpa degli eventi, provare a descrivere come da completo sconosciuto in poche ore mi sei entrato in testa e in un pezzetto di cuore, l'evoluzione delle emozioni da sorde, pacate, a forti, intense tanto da far quasi male, tanto da far battere di nuovo forte cuore.

la prima volta che sei sceso dalla macchina e ti ho guardato da capo a piedi, un'occhiata veloce, la mano tesa per presentarsi e dopo un secondo dimenticare automaticamente il tuo nome, ma ricordare perfettamente il modo in cui tenevi le mani in tasca e abbassavi un po' la testa per l'aria umida

la prima volta che ti ho sentito ridere, che ti ho guardato accendere una sigaretta, che hai messo le mani a conca per non far spegnere la fiamma e far accendere anche me

la prima volta che il tuo naso ha sfiorato le mie tempie e, anche se ci conoscevamo da appena due giorni, sentire che era la cosa più naturale ed eccitante del mondo

quando dopo parecchi giorni sei tornato e ti ho visto entrare con la coda dell'occhio e ti ho salutato come si saluta un amico che si vede tutti i giorni, ma era finta indifferenza, era solo tattica e gioco di ruoli, era solo una cosa che odio fare

il fatto è che mi piaci, indipendentemente da come sono andate le cose, mi piaci molto e difficilmente una persona mi ha colpito così tanto -e fin da subito- come mi hai colpito tu

e allora lo vorrei ricordare

vorrei ricordare tutte le canzoni e gli odori, le sensazioni di un istante e quelle più durature, il cuore in gola e le fantasie sul nostro primo bacio, le attese e provare a smettere di pensarti senza riuscirci, i conti che non quadrano e chiederti spiegazioni, l'emozione di quando mi hai chiesto di uscire, l'incazzatura e la delusione quando l'appuntamento è saltato, il sangue che mi è gelato nelle vene quando A. mi ha detto che aveva scoperto che eri già impegnato e il cuore che ha perso un battito quando me l'hai confessato o quando ti sei sdraiato su di me su quella barca

vorrei che ci fossero delle cose che mi faranno sempre pensare a te, anche tra qualche anno ascoltando una canzone, guardando un pezzetto del mio mondo che negli ultimi giorni hai invaso vorrei sempre ricordare la piacevole sensazione dell'inizio dell'innamoramento, dell'ubriacatura della novità, della testa fra le nuvole e le mani che tremano

E' che sei stato qualcosa di positivo anche se brevissimo, qualcosa di bello che avevo dimenticato si potesse provare

E' che in pochi giorni sei riuscito a sconvolgere equilibri che da anni altri provavano a minare, equilibri che io stessa avrei voluto abbattere

E' che hai spalancato con un colpo solo e -forse- senza volerlo porte che per un motivo o per l'altro erano chiuse a doppia mandata

E' che con te che è arrivata l'estate in paese e nella mia vita, anche se non è durata che pochi giorni hai comunque mandato via il gelo dell'inverno, l'umidità della sera, le magliette a maniche lunghe e le malinconie.

E' che tu non lo sai, ma mi hai risvegliato da un lungo sonno e dall'inconsapevolezza
E' che tu non lo sai ma ti sono debitrice
(ieri ho capito che per te non sono stata solo uno stupido gioco
ieri ho capito che se magari il destino fosse stato dalla nostra avremmo davvero potuto costruire qualcosa....l'ho capito dal modo in cui cercavi i miei occhi e la mia voce nonostante lei fosse seduta accanto a te...
ieri ho capito che non sei abituato a mentire e tradire
che sei stato solo preda degli eventi e delle coincidenze, come me)

 

inaspettate geometrie

il triangolo no, non l'avevo considerato....

non è male la ragazza, non è bellissima, ma ha la faccia simpatica

io ho fatto la vaga, apparentemente indifferente come al mio solito
mentre lui non ha fatto altro che guardarmi tutta la sera
un paio di volte si è perfino allungato sul tavolino per parlarmi e fare battute inutili che poteva benissimo evitare

la ragazza praticamente non se l'è filata per niente
tipo che lei è uscita a fumare poi siamo uscite noi poi lui
e lei era lì, seduta da sola sulla panchina mentre lui chiacchierava beatamente coi suoi amici

praticamente ha arlato più con me che con lei

ed è stato strano conoscerla, trovarla simpatica e poi guardarla e pensare che due giorni fa ero sdraiata su una barca a baciare il suo ragazzo
lo stesso ragazzo per cui lei ha attraversato mezza Italia
lo stesso ragazzo che crede suo e crede fedele e leale

e M. che continuava a parlarmi di questo "seguire la corrente"
"ma io sono contenta di non avere fatto niente dic he...altrimenti stasera come farei a star seduta a questo tavolo?"

ma poi alla fine chi se ne frega
se devo dire la veità vederlo con lei non mi ha fatto nè caldo e nè freddo

per assurdo mi piace ancora di più, tanto er confermare questa teoria che alle donne piacciono gli uomini stronzi

-e comunque è un bravo ragazzo, di sicuro non abituato a tradire
avrebbe potuto avvertirmi che veniva lei
in qualsiasi momento avrei potuto mandargli un sms
magari con qualche riferimento a quello che è successo l'altra sera...-

mah...

corrente (h 3:58)

continuo a guardare il mondo da dietro un vetro
non è vivere
è solo far finta
è solo provare inutilmente a difendersi

ho l'impressione che tutti sappiano vivere tranne me

M. lo conosco da pochi giorni ma dall'altra sera a cena mi ha mandato in tilt il cervello con questa storia del "lasciarsi trascinare dalla corrente"
mi stupisce la semplicità e la leggerezza con cui vede e affronta le cose

"ma perchè non te la vivi? in fondo è solo una storia...venerdì ce ne andiamo tutti...."

solo adesso, a pensarci bene, mi accorgo che -pur essendo un rompicoglioni e matto da legare- ha pinamente ragione

io metto un piede di qua e uno di là e rimango a guardarla la corrente invece di lasciarmi portare

c'è sempre tempo per pentirsi, c'è sempre tempo per il dolore
ma non sempre c'è il tempo di fare qualcosa da cui ci siamo precedentemente tirati indietro

non tutto ha un nome, non tutto ha un senso e una spiegazione logica e lineare

son le cose che senti e che non riesci a spiegar(ti),
quelle che vengono e se ne vanno come le onde
son le cose che non sapresti raccontare
son le cose da cui non riesci a sfuggire o a difenderti
quelle per cui vale la pena, quelle che ti fanno sentire vivo

è solo una storia in fondo
venerdì ve ne andate tutti
e mi sono accorta che ho preso questo periodo come una specie di vacanza
anche se son rimasta sempre qui
ma in vacanza uno deve divertirsi
e non capisco perchè io mi nego questo divertimento, questa botta di vita

(sono così stupida a volte)

prospettive

quando la macchina ha passato il passaggio a livello a 140 all'ora come se niente fosse ho capito che guardare il mondo da un ML e guardarlo da una Panda son due cose completamente diverse

inutile dire che in fondo siamo tutti uguali, che tutti andiamo a cagare e a dormire, inutile dire che tutti alla fine moriamo

è un altro mondo il loro, parlano la nostra stessa lingua, pagano con la stessa moneta, respirano la nostra stessa aria, percorrono le stesse strade, con le stesse buche e le stesse curve, bevono la stessa coca cola
ma sono alieni
o forse siamo noi gli alieni

i ricchi da noi son quelli che hanno due, tre case, son quelli che posso permettersi le ferie tre volte l'anno e qualche vestito di marca

qui è tutto un altro paio di maniche

questi son ricchi veri
con loro sembra di stare sempre in vacanza
e hanno il macchinone ma non la puzza sotto il naso
sono persone alla mano
sembrano gente comune

ma vedono e vivono la vita da tutt'altra prospettiva

però, a conoscerli così, ci si accorge che anche loro provano le stesse emozioni, hanno le loro debolezze, i loro piccoli vizi e difetti, si fanno domande, si chiedono perchè
ma hanno più modi di trovare risposte, più posti in cui cercarle, più persone a cui chiedere

E comunque, alla fine della storia, credo che M. abbia ragione "mi devo lasciar trascinare dalla corrente"

le emozioni vanno prese al volo e vissute, spolpate fino all'osso, non devo aver paura del dopo e togliermi il piacere del prima

vorrei esserne capace