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L'opera Buffa

Post n°75 pubblicato il 27 Luglio 2006 da theriddle
 
Tag: Sport

Riporto questo bell'articolo del sempre ottimo Roberto Beccantini che fotografa impeccabilmente l'attuale situazione "calciopoli".

L'opera buffa

La Stampa del 26/7/2006 

di Roberto Beccantini

Questa sì è una sentenza scandalosa, non quella della Caf. L’onda lunga dell’indulto pilotato s’infrange anche sul verdetto della Corte federale. Uno sconto qui, uno là. E che sconti. Era nell’aria, e non solo lì. Tonnellate di sabbia. Per tutti, strilleranno: non è vero. Con un gioco di parole, si potrebbe dire che è crollato il Palazzi, l’accusatore che invocava il pugno duro, il «punto e a capo», l’espiazione di gruppo, Juventus in C, Fiorentina, Lazio e Milan in B. La Juve resta in B, ma risale da meno 30 a meno 17: i play off non sono più un miraggio. Fiorentina e Lazio ritornano in A, penalizzate: la prima di 19 punti (e senza Champions League), la seconda di 11 (e senza Uefa). Alla lotteria di Sandulli, in compenso, il Milan non solo ricava un più casto meno otto ma «vince» addirittura i preliminari di Champions, sottratti al povero Palermo di Zamparini, casualmente avversario giurato di Galliani. Già la strenna della Coppa Uefa era stata una gaffe processuale (e colossale): per questo omaggio, non ci sono parole. E Franco Carraro? Da quattro anni e sei mesi a una multa di 80 mila euro con diffida. Lui che, in qualità di presidente della Federazione, avrebbe dovuto garantire il buon funzionamento del sistema. Nessun dubbio che Giraudo e Moggi giustificassero una sanzione adeguata e, dunque, salata - per essere chiari: la più adeguata e la più salata - ma che il capo dei capi esca praticamente illeso da un simile groviglio di lamiere morali non sta né in cielo né in terra. Per tacere del taglio elargito a Galliani: una farsa. Non sapeva, non vedeva, non annuiva mai. Un dirigente per caso.

Gli interessi economici in ballo, il martirio a futura memoria di Berlusconi e la minaccia di ricorsi all’altra giustizia - ci saranno comunque - hanno contribuito a mitigare le sanzioni. Succede spesso, in Italia: si parte in quarta per arrivare in folle. Prendete Guido Rossi, il commissario straordinario. All’inizio: bene, bravo, bis. Oggi: ma non faceva parte del consiglio direttivo dell’Inter? Dall’epilogo non ci giurerei più. Hanno vinto il pressing degli avvocati più irruenti, le lacrime del Cavaliere e la rabbia delle piazze più aggressive, coltivata e alimentata da sindaci senza scrupoli. Ha perso lo spirito buonista dei legali più concilianti. Gira e rigira, la Juve ha avuto quello che, in cuor suo, pensava di meritare. E meritava. Vale la pena di ripetere che siamo di fronte a un illecito strutturale, non classico, smascherato esclusivamente dalle intercettazioni telefoniche. Meglio ancora, a un tentativo di illecito: che però, in base alle norme vigenti, «è» illecito. Uno scandalo di regime, il più grave nella storia del calcio italiano. Giraudo e Moggi davano le dritte ai designatori, Carraro faceva finta di niente, Mazzini teneva i contatti con i «clienti», burbero o generoso a seconda delle esigenze, Lotito, i fratelli Della Valle e Galliani erano i jolly del mazzo, vittime sopra il tavolo e complici o manovratori sotto; naturalmente, per legittima difesa.

Non uno che si sia pentito. Anzi: molti meditano di ricorrere (al Coni, al Tar, alla Corte europea). Soltanto la Juve ha voltato pagina. Era la società più coinvolta e, di conseguenza, più punibile. Le distanze del verdetto, però, sono esagerate. E le squalifiche del campo, distribuite a pioggia, fanno sorridere. Come suscita ilarità il rapporto fra l’improvvisa purezza di Dondarini e l’aumento inflitto a Pairetto. Non invidio Agnolin: lo attende una rifondazione epocale.

Si suole dire che la giustizia sportiva abbia ritmi troppo veloci per poterne parlare con serenità. Avevo invitato Rossi a far respirare i processi. Come non detto: i giudici hanno fatto respirare le sentenze. Ci sono accelerazioni che trasmettono idee falsamente giacobine. Di sicuro, la Corte federale ha distillato un’indulgenza che ripugna. Lotito, preda e non più bracconiere, ha tratto in salvo Carraro: avranno preso per buona la deposizione di Tombolini. La cupola è stata smontata e rottamata. Di più: si è ridotta, puerilmente, alla «Biade» di Torino. Ripeto: per paradossale che possa sembrare, trovo che fosse meno giuridicamente mostruoso il pacchetto del 14 luglio. D’accordo, la Juve ha avuto il suo: retrocessione, penalizzazione, confisca di due scudetti. Alle compagne di sventura è andata di lusso. Quel Meani che operava da infiltrato, è la nuova favola del vecchio calcio. Quel Lotito che mendicava protezioni, altro non era che un ostaggio in mano a «banditi» senza ritegno. E quel Della Valle (Diego) nelle grinfie del lupo-Moggi, l’ultimo Cappuccetto Rosso. Come sempre, ci scanneremo sugli effetti trascurando le cause. Berlusconi continua a piangere: può permetterselo, beato lui. Per il centro-destra la parola d’ordine non cambia: è stata una vendetta, solo parzialmente sventata. Il centro-sinistra ribatte, orgoglioso: pulizia, pulizia. Carraro prosciolto, Galliani quasi: ma dove, ma quando? La stessa proposta avanzata dalla Lega, relativa a una presidenza-ponte di Moratti, aveva scatenato i dietrologi più maliziosi: con Rossi al timone, troppa Inter, dalla Juve giù allo scudetto su e, come mancia, pure la «confindustria». Ci stava tutto, fino alle nove di ieri sera. Si è fatto un romanzo dell’attacco terroristico alle Torri gemelle, figuriamoci cosa diventerà Calciopoli nel nostro immaginario: una resa dei conti, il tentativo di spazzare via la società più forte, un modo - infagottato e camuffato - per snellire il peso della Signora e offrirla allo spasimante più danaroso, l’ennesima concessione alla furia del sire di Arcore. Il Milan in Champions nonostante l’intreccio Meani-guardalinee: per favore.

E poi il dibattito sulle sanzioni: punire le persone fisiche, risparmiare i club. Sarebbe, questo, il modello americano. Ma allora, di grazia, riscriviamo le regole, frase che riscrivo da almeno cinque anni. Ciò non toglie che il comportamento di Giraudo e Moggi collochi la Juventus al comando della classifica. Ordinavano le «scorte», magari le tenevano in garage, ma sapevano di poterci contare. Bergamo era il fornitore. Dalle carte, non risultano partite truccate. Il trucco era a monte, nella facoltà, preventiva e invasiva, di governare il campionato. Ci sono alcuni che continuano a chiamare «lobbying» robacce del genere. L’arroganza della coppia, che non è un delitto ma aiuta a capire il clima, e spesso a orientarlo, ha fatto il resto. Prova ne sia la richiesta, firmata Inter, di riscuotere il titolo della stagione scorsa. Siamo ridotti così male che persino l’onestà diventa un’unità di misura. Nei Paesi normali, bastano le pene per separare i buoni dai cattivi. Da noi, serve un risarcimento «di merito». L’Inter si era piazzata terza, a quindici punti dalla Juve e a dodici dal Milan. Raccontano che sia stata l’Uefa a pretendere un campione. La stessa Uefa che, nel 1985, non esitò ad assegnare la coppa dell’Heysel alla Juventus. Contento Moratti.

Sinceramente: c’è di peggio, e ieri lo si è visto. Avviso ai naviganti: Carraro può fare ancora il presidente federale.

 
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Commenti al Post:
jerros
jerros il 27/07/06 alle 18:07 via WEB
Io da interista e padano sono molto contento. La juve era una squadra mafiosa ed è stato dimostrato, il milan condiziona il campionato e il mercato grazie al conflitto d'interesse di Berlusconi e Galliani. Per quanto riguarda lo scudetto, diciamo che è un risarcimento morale che doveva essere assegnato anche alla Roma, al Chievo, al Parma a tutte le squadre oneste. Ma l'inter se lo è guadagnato pensando alle numerose partite in cui inspiegabilmente succedevano cose strane. Spero che la nuova dirigenza juventina sia diversa e allo stesso tempo spero che l'Inter non approfitti di questo momento per diventare la nuova juve, arrogante e sempre vincente sfruttando il potere. E' bello quando vincono squadre diverse e non sempre le stesse. Saluti padani e nerazzurri!
(Rispondi)
 
 
theriddle
theriddle il 28/07/06 alle 01:05 via WEB
Sulla "pulizia" dell'Inter non sarei troppo sicuro.. Ti ricordo che erano uscite intercettazioni anche su Facchetti, subito insabbiate. A pensar male si fa peccato, ma certamente fa riflettere che, la proprietà dell'Inter, nella persona di Tronchetti Provera, sia anche un "fornitore di telefonia" e di intercettazioni e che I signori che hanno preso in mano la FIGC e hanno deciso l'assegnazione dello scudetto all'Inter siano, Rossi in primis come ex membro del CDA, legati alla società nerazzurra... la pentola è stata scoperta e la questione calciopoli per me è solo agli inizi.. Come per tangentopoli, dove tanti politici sono ancora in parlamento, anche per calciopoli chi esce dalla finestra rientra dalla porta principale Carraro (che doveva essere il garante della regolarità del campionato) è SCANDALOSAMENTE stato assolto, così come (quasi) Galliani... E Moggi? Avete notato come sia spesso presente ai telegiornali ultimamente? Non è un caso, Moggi farà parte del mondo del calcio ancora per molto tempo.. Alla faccia di tutti gli ingenui che si fermano a guardare solo la superficialità delle cose.
(Rispondi)
 
jerros
jerros il 28/07/06 alle 03:03 via WEB
Le intercettazioni su Facchetti sono ridicole. Riguardano la champion's e non sono pressioni sugli arbitri. Mi stupisce che uno che guarda in profondità come te, si faccia condizionare dal tifo sportivo. Anche se capisco, probabilmente se fossi tifoso come te mi comporterei allo stesso modo. Sul fatto che Rossi sia legato alla società dell'inter, ti devo ricordare che Carraro è un ex presidente del milan. Su Tronchetti fornitore di telefonia, mi viene solo da ridere. Allora è colpa sua anche per le intercettazioni sui Savoia, e su Ricucci...ma fammi il piacere. Guarda ora spiego meglio cosa penso. L'inter è la società che si è comportata in modo meno scorretto, ma non credo che sia pulita. Ma per il discorso dei diritti televisivi e non sulle pressioni sugli arbitri. In ogni caso se si scoprirà che anche l'inter fa parte di una cupola, non mi nasconderò dietro banali scuse e non mi farò condizionare dal tifo sportivo. E' la stessa obiettività che mi fa prendere le distanze dalle espressioni razziste di Calderoli e Borghezio pur essendo un convinto elettore leghista. Per dimostrarti che io, a differenza tua, senza offesa ovviamente, non sono fazioso, ti dico queste cose. L'inter in questi anni non ha perso solo perchè Milan e Juve si spartivano il potere ma anche per demeriti suoi. E poi aggiungo che l'inter ha rubato diverse partite con le più piccole ma mai contro juve o milan. Infine ti dico che lo scudetto non dovrebbe essere cucito sulle maglie dell'inter ma allo stesso tempo comprendo l'assegnazione per motivi burocratici e per pressioni europee. Se fossi un becero tifoso nerazzurro non affermerei queste cose. Invece anche io guardo in profondità alle cose come dici di fare tu. Ma con Moggi c'è poco da guardare in profondità erano anni che noi dell'inter e padani lo dicevamo, che rappresentava la mafia del calcio. Carraro...ti dico solo questo è un massone. E' amico di Berlusconi ed è stato salvato come il milan del resto. Scusa la lunghezza del post ma era necessaria vista la tua replica. A me piace essere schietto, spero di non essere stato offensivo. Se lo sono stato non era mia intenzione. Saluti padani e orgogliosamente neroazzurri
(Rispondi)
 
 
theriddle
theriddle il 28/07/06 alle 08:39 via WEB
Sono d'accordo con te su molte cose. Non ho mai difeso, e non è mia intenzione farlo, difendere Moggi, anzi.. da Juventino sono stato uno dei primi a dire che chi ha sbagliatao DEVE pagare. Il problema è che qui paga solo qualcuno. Pagano la squadra e i tifosi, perché dirigenti e gentaglia simile escono dalla porta ed entrano dalla finestra del mondo del calcio. Non trovo poi giusto il differente trattamento riservato alle varie squadre. Tutto qui.. Io ero uno di quelli che voleva fermare tutto per un anno e fare chiarezza, andando ad indagare a fondo su tutte le società di serie A. B e C.
(Rispondi)
 
jerros
jerros il 28/07/06 alle 09:30 via WEB
Ti chiedo scusa, ho frainteso le tue parole. Ti fa onore quello che dici. Sei obiettivo come tifoso anche tu. Sì la juve ha pagato per tutte. Anzi ti dico una cosa, visto che siamo fratelli padani. Dopo questa storia e altre cose che non mi sono piaciute. Vorrei che si rompesse l'alleanza con Silvio.
(Rispondi)
 
 
theriddle
theriddle il 28/07/06 alle 13:49 via WEB
Vorrei (è utopia) che la politica e lo sport restassero divisi. L'alleanza con berlusconi è un messo per raggiungere lo scopo, quando troveremo un mezzo migliore potremo romperla. Io confido nel capo..
(Rispondi)
 
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ad uno stato molto solidale
che stanzi fondi in abbondanza
perché il mio motto è l'accoglienza,
penso al problema degli albanesi,
dei marocchini, dei senegalesi
bisogna dare appartamenti
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e per gli zingari degli albergoni
coi frigobar e le televisioni.
....
penso che è bello sentirsi buoni
usando i soldi degli italiani. (G.Gaber)


Un giorno milioni di uomini abbandoneranno l'emisfero sud per irrompere nell'emisfero nord. E non certo da amici. Perché vi irromperanno per conquistarlo. E lo conquisteranno popolandolo  coi loro figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria.”  Houari Boumedienne - Presidente algerino -  1974 - dinanzi all'Assemblea delle Nazioni Unite





 

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