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"diritto" di morire? ma il diritto di vivere non conta nulla?

Post n°275 pubblicato il 14 Novembre 2008 da theriddle
 

Caso Englaro/ La testimonianza choc di Salvatore Crisafulli
"In coma vedevo e sentivo tutto"
Affari Italiani Sabato 19.07.2008 16:10
“La definizione di stato vegetativo permanente si riferisce a
una prognosi sottoposta a gravi margini di errore: la sentenza di morte emessa
nei confronti di Eluana Englaro è veramente agghiacciante
, fa venire i
brividi cancellando definitivamente le nostre speranze e condannando duramente
tutti i disabili gravissimi”. A parlare è Salvatore Crisafulli,
l’uomo che nel 2005, dopo due anni di coma e numerose diagnosi di stato
vegetativo permanente, si risvegliò
raccontando di aver trascorso quei
due anni comprendendo e capendo tutto ciò che gli accadeva intorno. Oggi
chiede al presidente della Repubblica un intervento per “evitare ulteriori
richieste di eutanasia”, affermando che altrimenti si dovrebbero chiudere
“tutti i reparti di rianimazione”.
NESSUN PARAMETRO-
“Non esistono dei parametri e dei
criteri validi per accertare l'irreversibilità dello stato vegetativo
permanente”
, afferma Crisafulli dal suo letto, dove vive paralizzato
ma comunicando attraverso un computer. “Dal mio letto di quasi
resuscitato alla vita, voglio gridare a tutto il mondo il mio straziante e
silenzioso urlo: questa sentenza di morte emessa nei confronti di Eluana
Englaro è veramente una sentenza agghiacciante
, se applicata, si
inizia la nuova era dell'eutanasia con l'eliminazione di tutti i disabili
gravissimi che aspettano e sperano anche nella scienza”.
“Il mio – continua Crisafulli - è il pensiero semplice di chi ha sperimentato
indicibili sofferenze fisiche e psicologiche, di chi è arrivato a sfiorare il
baratro oltre la vita ma era ancora vivo,
di chi è stato lungamente
giudicato dalla scienza di mezza Europa un vegetale senza possibile ritorno tra
gli uomini e invece sentiva irresistibile il desiderio di comunicare a tutti la
propria voglia di vivere”.
SCIOCCATO DALLA DECISIONE- Crisafulli si dice “scioccato dal duello”
tra il signor Englaro e la Chiesa che “esclude noi protagonisti direttamente
coinvolti”: “staccare il sondino che porta l'alimentazione sarà una morte
veramente atroce
, la definirei alquanto orribile”.
L’uomo ringrazia oggi “chi anche durante la mia vita vegetale, mi
parlava come uomo, mi confortava come amico, mi amava come figlio, come
fratello,
come padre: dove sarebbe finita – è la sua domanda - l’umana
solidarietà se coloro che mi stavano attorno durante la mia sofferenza avessero
tenuto d’occhio solo la spina da sfilare del respiratore meccanico, pronti a
cedermi come trofeo di morte, col pretesto che alla mia vita non restava più
dignità?”.
“Durante il mio stato vegetativo io avvertivo e sentivo di
avere fame e sete, non avvertivo solamente il sapore del cibo: finalmente oggi
riesco
a sentire il sapore del cibo perché riesco ad essere nutrito
dalla bocca. Io sentivo – continua - ma nessuno mi capiva: capivo cosa mi
succedeva intorno, ma non potevo parlare, non riuscivo a muovere le gambe, le
braccia e qualsiasi cosa volevo fare, ero imprigionato nel mio stesso corpo
proprio come lo sono oggi. Sentivo i medici dire che la mia morte era
solo questione di tempo, che ero un vegetale, che i miei movimenti oculari
erano solo casuali, che non ero cosciente: la vita – conclude - è degna
d’essere vissuta sempre, anche da paralizzato, anche da intubato, anche da
febbricitante e piagato”.

 
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Il coraggio nessuno lo può regalare, bisogna che ogni uomo lo trovi nella propria anima. (Umberto Bossi)

"Chi controlla il passato, controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato" George Orwell

“E tutti si scandalizzano quando sentono dire: quel tale tipo di mammifero o di uccello ormai è sparito dalla faccia della terra, non lo vedremo più; è una grave perdita. Certo, si tratta di gravissime perdite. Ma non sarebbe forse più grave se sparisse una comunità umana?” (Bruno Salvadori)


"I molteplici consigli legislativi, e i loro consensi e dissensi, e i poteri amministrativi di molte e varie origini, sono condizioni necessarie di libertà. La libertà è una pianta di molte radici. (...) Quando ingenti forze e ingenti ricchezze e onoranze stanno raccolte in pugno d'un'autorità centrale, è troppo facile costruire o acquistare la maggioranza d'un unico parlamento. La libertà non è più che un nome: tutto si fa come tra padroni e servi." (Carlo Cattaneo)


IL VOSTRO CANCRO E' PIU' GRAVE DEL MIO. Un cancro ben più tragico, ben più irrimediabile del mio. Un cancro per il quale non esistono chirurgie, chemioterapie, radioterapie. Il cancro del nuovo nazifascismo, del nuovo bolscevismo, del collaborazionismo nutrito dal falso pacifismo, dal falso buonismo, dall'ignoranza, dall'indifferenza, dall'inerzia di chi non ragiona o ha paura. Il cancro dell'Occidente, dell'Europa e in particolare dell'Italia. (Oriana Fallaci)

Penso ad un popolo multirazziale
ad uno stato molto solidale
che stanzi fondi in abbondanza
perché il mio motto è l'accoglienza,
penso al problema degli albanesi,
dei marocchini, dei senegalesi
bisogna dare appartamenti
ai clandestini e anche ai parenti
e per gli zingari degli albergoni
coi frigobar e le televisioni.
....
penso che è bello sentirsi buoni
usando i soldi degli italiani. (G.Gaber)


Un giorno milioni di uomini abbandoneranno l'emisfero sud per irrompere nell'emisfero nord. E non certo da amici. Perché vi irromperanno per conquistarlo. E lo conquisteranno popolandolo  coi loro figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria.”  Houari Boumedienne - Presidente algerino -  1974 - dinanzi all'Assemblea delle Nazioni Unite





 

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