Creato da: francesco_v2 il 05/02/2010
l'ideale ed il reale pensieri in moto perpetuo

i bambini il nostro futuro

Aiutare e sostenere i bambini... tutti!!!

di fronte ad avvenimenti infami

indignarsi non BASTA!!!

 

Occorre agire ADESSO!!!

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non vergognarti di denunciare

domani potrebbe essere tardi!!!

 

diversamente abile, e se toccasse a te?

LA SINDROME DI DOWN NON E' UNA MALATTIA.
LE PERSONE CON LA SINDROME DI DOWN NON CERCANO UNA MEDICINA, VOGLIONO SOLO ESSERE TRATTATE COME GLI ALTRI !!!
IL 93% DEI CONTATTI NON COPIERA' QUESTO MESSAGGIO....
SPERO CHE TU CHE STAI LEGGENDO ORA VOGLIA FAR PARTE DEL RESTANTE 7% CHE METTERA' QUESTO MESSAGGIO NELLA SUA BACHECA !!

 

Due mie vecchie amiche di blog

precedente, della mia vita di prima

insomma... evviva cè l'hanno fatta

hanno pubblicato, io corro a leggerli

sono uno spasso nel loro blog.

questo libro è certamente all'altezza del

loro acume.

Erba e Sara sono felice per voi.

Vi auguro di cuore uno splendido

successo.

 

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donna con te

 

 
 
 
 

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« giocando con un AIKUe li chiamano "delitti p... »

Eros, Philos, Agape.

Post n°24 pubblicato il 07 Luglio 2010 da francesco_v2

   Nel 1986, mentre percorrevo il cammino di Santiago con Petrus, la mia guida, passammo per la cittadina di Logroño mentre si stava svolgendo un matrimonio. Chiedemmo due bicchieri di vino, io preparai un piatto di antipasti e Petrus trovò un tavolo dove ci saremmo potuti sedere insieme ad altri invitati.


La coppia di sposi tagliò una torta immensa.

– Devono amarsi – pensai a voce alta.

– Certo che si amano – disse un signore in abito scuro che era seduto al tavolo con noi. – Avete mai visto qualcuno sposarsi per un altro motivo?

Ma Petrus non lasciò passare la domanda:


– A che tipo di amore si riferisce: Eros, Philos o Agape?

Il signore lo guardò senza capire.


– Esistono tre parole greche per designare l’amore – disse poi. – Oggi lei sta vedendo la manifestazione di Eros, il sentimento fra due persone.

Gli sposi sorridevano per le fotografie e ricevevano gli auguri.


– Sembra che si amino. Fra poco si ritroveranno a lottare da soli per la vita, metteranno su casa e parteciperanno alla stessa avventura: questo rende più grande e conferisce dignità all’amore. Lui seguirà la sua carriera, lei saprà cucinare e sarà un’eccellente padrona di casa, perché fin da bambina è stata educata proprio per questo. Lei lo seguirà, avranno dei figli e, se riusciranno a costruire qualcosa insieme, saranno davvero felici per sempre.

Questa storia, però, potrebbe evolversi anche in maniera inversa. Lui comincerà a sentire di non essere abbastanza libero per manifestare tutto l’Eros, tutto l’amore che prova per altre donne. Lei potrebbe cominciare a sentire di avere sacrificato una carriera e una vita brillante per seguire il marito. Allora, invece di creare qualcosa insieme, ciascuno di loro si sentirà derubato nel proprio modo di amare. Eros, lo spirito che li unisce, comincerà a mostrare solo il suo lato negativo. E quello che Dio aveva destinato all’uomo come il suo sentimento più nobile diverrà fonte di odio e distruzione.
 
Mi guardai intorno. Eros era presente in varie coppie. Ma po
tevo sentire la presenza di Eros Buono ed Eros Cattivo, proprio come li aveva descritti Petrus.

– Nota come è curioso – proseguì la mia guida. – Che sia buono o che sia cattivo, la faccia di Eros non è mai la stessa in ogni persona.

I musicisti cominciarono a suonare un valzer. Gli invitati si diressero verso un piccolo spazio di cemento davanti al coretto per ballare. Il tasso alcoolico cominciava a salire e tutti erano più sudati e più allegri. Io notai una giovane vestita di azzurro, che doveva aver atteso questo matrimonio solo perché arrivasse il momento del valzer, giacché voleva ballare con qualcuno con cui aveva sognato di stare abbracciata sin da quando era entrata nell’adolescenza. I suoi occhi infatti seguivano i movimenti di un ragazzo ben vestito, con un abito chiaro, che si trovava con un gruppo di amici. Chiacchieravano tutti allegramente, non si erano accorti che il valzer era cominciato e non notavano lì ad alcuni metri di distanza quella giovane vestita di azzurro che guardava con insistenza uno di loro.


Pensai allora alle piccole cittadine, ai matrimoni sognati fin dall’infanzia con il ragazzo prescelto.
La giovane in azzurro si accorse del mio sguardo e si avvicinò. E come se i movimenti fossero stati combinati, fu in quel momento che il ragazzo la cercò con lo sguardo. Vedendo che lei si trovava accanto ad altre giovani, riprese a chiacchierare animatamente con gli amici.

Io richiamai l’attenzione di Petrus su quei due giovani. Lui seguì per un po’ quel gioco di sguardi e poi tornò al suo bicchiere di vino.


– Si comportano come se fosse una vergogna dimostrare che si amano – fu il suo unico commento.

C’era un’altra ragazza che ci fissava: avrà avuto la metà dei nostri anni. Petrus alzò il bicchiere di vino e fece un brindisi, la ragazza sorrise imbarazzata e fece un gesto indicando i genitori, quasi scusandosi di non avvicinarsi di più.


– Questo è il lato bello dell’amore – disse. – L’amore che sfida, l’amore per due estranei più vecchi che sono giunti da lontano e che domani partiranno per un cammino che anche lei vorrebbe percorrere. L’amore che preferisce l’avventura.

E poi, indicando una coppia di anziani, proseguì:

- Guarda quei due: non si sono lasciati contagiare dall’ipocrisia, come tanti altri. A vederli, deve trattarsi di una coppia di contadini: la fame e la necessità li ha costretti a superare insieme tante difficoltà. Hanno scoperto la forza dell’amore attraverso il lavoro, che è dove Eros mostra la sua faccia più bella, nota anche come Philos.

– Che cos’è Philos?


– Philos è l’Amore in forma di amicizia. Proprio quello che io provo per te e per gli altri. Quando la fiamma di Eros non riesce più a brillare, è Philos che mantiene le coppie unite.

– E Agape?

– Agape è l’amore totale, l’amore che divora chi lo prova. Chi conosce e prova Agape, vede che nient’altro a questo mondo ha più importanza, soltanto amare. Questo fu l’amore che Gesù provò per l’umanità e fu talmente grande che scosse le stelle e cambiò il corso della storia dell’uomo. Durante i millenni della storia della Civiltà, molti uomini sono stati pervasi da questo Amore che Divora. Essi avevano tanto da dare – e il mondo esigeva tanto poco - che furono costretti a ricercare i deserti e i luoghi isolati, perché l’Amore era talmente grande che li trasfigurava. Divennero così quei santi eremiti che oggi noi conosciamo.
Per me e per te, che proviamo un’altra forma di Agape, questa vita potrebbe sembrare dura, terribile. Eppure, l’Amore che Divora fa sì che tutto perda importanza: questi uomini vivono unicamente per essere consumati dal loro Amore.
 
Fece una pausa.

– Agape è l’Amore che Divora – ripeté ancora una volta, come se questa fosse la frase che meglio potesse definire quella strana specie di amore.
Luther King una volta disse che, quando Cristo parlò di amare i nemici, si riferiva all’Agape. Perché, secondo lui, era “impossibile voler bene ai nostri nemici, a coloro che ci fanno del male e che tentano di rendere più meschina la nostra sofferta quotidianità.

Ma Agape è molto di più che voler bene. È un sentimento che pervade tutto, che colma tutte le fessure e trasforma in polvere qualsiasi tentativo di aggressione.
Esistono due forme di Agape. Una è l’isolamento, la vita dedicata unicamente alla contemplazione. L’altra è l’esatto contrario: il contatto con gli altri esseri umani e l’entusiasmo, il senso sacro del lavoro. Entusiasmo significa trance, slancio, legame con Dio. L’Entusiasmo è Agape diretto a qualche idea, a qualche cosa.

Quando amiamo e dal profondo della nostra anima crediamo in qualcosa, ci sembra di essere più forti del mondo e ci sentiamo pervasi da una serenità che proviene dalla certezza che niente potrà vincere la nostra fede. Questa strana forza ci permette di prendere sempre le decisioni giuste, nel momento giusto, e noi stessi ci sorprendiamo delle nostre capacità quando raggiungiamo il nostro obiettivo.

L’Entusiasmo si manifesta normalmente con tutto il suo potere nei primi anni della nostra vita. Abbiamo ancora un forte legame con la divinità e ci dedichiamo ai nostri giocattoli con una tale volontà che le bambole prendono vita e i soldatini di piombo riescono a marciare. Quando Gesù disse che era dei bambini il Regno dei Cieli, si riferiva ad Agape sotto la forma di Entusiasmo. I bambini gli si avvicinarono senza badare ai suoi miracoli, alla sua saggezza, ai farisei e agli apostoli. Andavano gioiosi, mossi dall’Entusiasmo.

Che in nessun momento, per il resto dell’anno, e per il resto della tua vita, tu perda l’entusiasmo: esso è una forza più grande, volta alla vittoria finale. Non si può permettere che ci sfugga dalle mani solo perché dobbiamo fare fronte, nel corso dei mesi, a piccole e necessarie sconfitte.


TRATTO DA: IN CAMMINO VERSO SANTIAGO DI PAULO COELHO. PAGG 100 E SEGG.

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Commenti al Post:
luisa.s1968
luisa.s1968 il 07/07/10 alle 06:44 via WEB
sospiro.... un treno passato e perso.... ma l'Amore verso Dio mi da Entusiasmo.... so di non essere sola! un bacio Fra
(Rispondi)
 
 
francesco_v2
francesco_v2 il 07/07/10 alle 10:53 via WEB
Lu tesoro perchè sei così triste? cè un comandamento importante che recita: Ama il tuo prossimo come te stesso; ti dice niente? capovolgi la frase e leggi: Ama te stesso come il tuo prossimo. Poi cè da considerare anche che perdere treni è normale nella vita, nessuno è così bravo da beccarli tutti... perooo!! basta aspettare il prossimo. ti abbraccio Lu.
(Rispondi)
 
principessinaanna
principessinaanna il 07/07/10 alle 15:12 via WEB
MA ALLORA AMIAMO PROPRIO LE STESSE COSE........ Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. -- Paulo Coelho
(Rispondi)
 
 
francesco_v2
francesco_v2 il 07/07/10 alle 18:44 via WEB
^___^ la vita è stupendamente buffa mia principessa, non smette mai di stupire quanti hanno l'animo aperto ad essa. tvb.
(Rispondi)
 
sfidomestessa
sfidomestessa il 26/07/10 alle 16:10 via WEB
bello!!! bello!!!! non riesco a dire altro... grazie... un sorriso
(Rispondi)
 
 
francesco_v2
francesco_v2 il 24/08/10 alle 23:17 via WEB
grazie per la tua visita mia cara, spero di avere offerto con questo post un qualche elemento di riflessione, a me in primis ed a quanti a me si associano. a presto Frà
(Rispondi)
 
a.stefy2008
a.stefy2008 il 24/08/10 alle 16:55 via WEB
.............parole splendide .... ma ... non è l'amore di Dio che rinnego .... ma .... amare il prossimo come amo me stessa .... meglio di no. (si può amare il prossimo anche senza amare se stessi?)
(Rispondi)
 
 
francesco_v2
francesco_v2 il 24/08/10 alle 23:01 via WEB
Non credo Stefy che si possa amare il prossimo se non si ama se stessi, io credo che noi abbiamo un concetto di amore spesso traviato da preconcetti, da modelli imposti, modelli dati dalla pressione mediatica che pretende che l'amore sia alla mulino bianco, ecco perchè poi cadiamo nel tranello della delusione. io credo che al di là dell'innamoramento... oltre l'innamoramento, L'amore sia fondamentalmente lealtà, dolcezza, ma anche schiettezza, sostegno ma anche libertà di sbagliare e far sbagliare; non sembri quanto affermo il tutto ed il contrario di tutto, affermo equilibrio e rispetto per se stessi e per gli altri, in fondo volendo considerare l'Amore più alto e grande che l'umanità abbia mai conosciuto, l'Amore di Cristo se volessimo prenderlo ad esempio, ci accorgiamo che non fu mai un amore solamente caritatevole, ma fu un amore assai severo, mai giudicante ma sempre volto allo stimolo,alla crescita dell'oggetto d'amore. No, non si può amare nessuno se non si conosce l'amore per se stessi, il rispetto per se stessi. un caro ed affettuoso abbraccio amica mia. Francesco.
(Rispondi)
 
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