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Post n°1420 pubblicato il 09 Novembre 2013 da deosoe
Legge stabilità: Civ Inail, non penalizzi politiche prevenzione e riabilitazione "La riduzione delle disponibilità economiche dell''Inail prevista dal testo della legge di stabilità all'esame del Parlamento rischia di avere gravi ripercussioni sullo svolgimento generale delle attività dell'Istituto". A lanciare l'allarme è il presidente del Civ Inail, Francesco Rampi, che sollecita una valutazione delle criticità che dal 2014, qualora fosse approvato l'attuale testo del ddl numero 1120, peseranno sulle attività di ricerca, prevenzione, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo. "Possibile garantire -avverte- solo le prestazioni economiche per gli assistiti. Solo pochi giorni fa il Presidente della Repubblica ha ribadito il suo autorevole pensiero in merito al tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, evidenziando la prioritaria esigenza di sviluppare la cultura e le prassi della prevenzione, al fine di ridurre gli infortuni e le malattie professionali". "Proprio -sostiene- alla luce di questo auspicio, che condividiamo in modo pieno e convinto, dobbiamo constatare quanto sia concreto il pericolo che l'Istituto in futuro, a fronte della considerevole riduzione delle risorse disponibili prevista dalla legge di stabilità, possa garantire ai propri assistiti esclusivamente le prestazioni economiche. Tutto questo comporterà una significativa contrazione delle attività di ricerca e innovazione tecnologica a supporto delle politiche di prevenzione, del sostegno economico alle imprese che investono in sicurezza e delle prestazioni di carattere sanitario, finalizzate alla riabilitazione e al reinserimento sociale lavorativo". Il presidente del Civ non vuole in alcun modo che "l''Istituto si sottragga dal fornire il proprio contributo alle politiche economiche del governo", soprattutto nell'attuale e grave contingenza che affligge il Paese. "Valutando -fa notare-congiuntamente agli altri organi dell'Istituto le risultanze economico-finanziarie desumibili dal bilancio consuntivo 2012 e quelle prevedibili del bilancio 2013 e tenuto conto della graduale attuazione dei nuovi compiti attribuiti all'Istituto dal decreto legislativo 106 del 2009, si ritiene possibile mettere a disposizione, in via sperimentale e per il biennio 2014-2015, complessivamente circa un miliardo di euro da destinare alle politiche per il contenimento del costo del lavoro e per l'equità sociale". "Con tali risorse -sostiene Francesco Rampi- si può garantire una più consistente premialità a favore delle imprese concretamente impegnate nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e risolvere storiche, gravi, criticità. Tra queste, evidenziamo l'iniquo valore delle prestazioni economiche per i familiari dei caduti sul lavoro e la necessità di recupero del valore d'acquisto delle rendite erogate ai lavoratori infortunati e tecnopatici, prive di un adeguato sistema di rivalutazione". |
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