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Post n°1786 pubblicato il 02 Luglio 2014 da deosoe
Share on Facebook+1Share on Tumblr Presidenza Italia UE: Appello del CILAP contro la povertàOggi, in occasione dell'inizio del semestre di presidenza italiana all'Unione europea, e del discorso inaugurale del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Nicoletta Teodosi, presidente del CILAP - Collegamento Italiano Lotta alla Povertà -, sezione italiana della Rete europea di lotta alla povertà (EAPN) lancia un appello al presidente Renzi: "La Strategia Europa 2020, ad oggi, è fallimentare: dall'inizio della strategia, infatti, il numero delle persone in povertà è aumentato di 6.6 milioni, arrivando a 124,2 milioni. Le priorità di questo semestre devono essere la lotta contro la povertà, l'esclusione sociale e le disuguaglianze. La vita dei migranti nel Mediterraneo, che non possono continuare ad essere cibo per i pesci. Serve una politica estera unitaria! Chiediamo un 'Piano Marshall' integrato, che fermi la spirale perversa dell'aumento della povertà, creando lavori di qualità, investendo nella protezione sociale e nei servizi pubblici. Presentiamo un appello per sostenere il reddito minimo adeguato quale pilastro essenziale di una strategia integrata contro la povertà e quale stabilizzatore automatico dell'economia, anche appoggiando le richieste di una Direttiva Quadro dell'UE su questa materia". E con riferimento specifico alle dichiarazioni di Renzi, Teodosi afferma : «Apprezziamo il discorso del presidente Renzi. Speriamo che non sia solo un discorso di annunci, ma che le parole diventino fatti e realtà. Nello stesso tempo siamo sorpresi per il suo silenzio sulla lotta alla povertà in Europa e in Italia!». L'assemblea generale di EAPN, conclusasi a Tallinn in Estonia, ha sottolineato, afferma Letizia Cesarini Sforza, vicepresidente di EAPN: "Chiediamo un patto sociale per l'Europa, una strategia efficace dell'UE di lotta contro la povertà, l'esclusione sociale e la discriminazione, il rafforzamento della democrazia e della partecipazione della società civile. "Ricordiamo che attualmente le politiche europee - sottolinea il CILAP - sono guidate da preoccupazioni macro-economiche e di governance che, invece di progredire verso un'Europa più sociale, aggravano, quando non creano, povertà, esclusione e disuguaglianze. I poveri stanno pagando un prezzo altissimo alle politiche di austerità che, ormai è sotto gli occhi di tutti, non funzionano né potranno mai funzionare. Anzi, sono queste politiche ad aver aggravato ancora di più la crisi che pretendevano combattere, riducendo in povertà chi fino a poco tempo fa, mai avrebbe pensato di trovarsi a dover scegliere tra pagare il mutuo o i vestiti, mangiare o pagare bollette sempre più alte. Scegliamo la differenza tra un'Europa unicamente volta ai mercati e un'Europa più democratica, più solidale, più giusta". «Il costante aumento delle disuguaglianze e la mancanza di partecipazione nei processi decisionali della società civile rendono sempre più evidente l'inaccettabile divario tra i detentori del potere economico e politico da una parte e i cittadini dall'altra che si sentono, e sono, privati da ogni potere di controllo su questi poteri. Siamo in un momento critico dove democrazia e pace sono seriamente a rischio».
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