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di Vittorio Casula

 
 

 

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Messaggi del 18/11/2013

Disabili - 104 -

Post n°1468 pubblicato il 18 Novembre 2013 da deosoe

Inps: disabili, congedo legge 104 anche per zii e nipoti

Il diritto ai giorni di congedo previsti dalla legge 104 per l'assistenza a persone in situazione di disabilità grave potrà essere richiesto anche da parenti e affini di terzo grado (come zii e nipoti) al disabile purché con questo conviventi. Lo precisa l'Inps in una circolare facendo riferimento alla sentenza della Corte costituzionale n. 203 del luglio 2013  che prevede l'estensione di questo diritto.

''Il congedo - si legge nella circolare -  può  essere riconosciuto al familiare o affine entro il terzo grado convivente del disabile in situazione di gravità, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti degli altri soggetti individuati dalla norma'' secondo un ordine di priorità. Dopo il coniuge della persona disabile, il padre e la madre (in mancanza del coniuge), uno dei figli (in mancanza o in presenza di patologie dei soggetti precedenti), uno dei fratelli e infine '' un parente o affine di terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità nel caso in cui il coniuge convivente, entrambi i  genitori, i figli conviventi e i fratelli o sorelle conviventi siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti''.

 
 
 

Immigrazione

Post n°1467 pubblicato il 18 Novembre 2013 da deosoe

Immigrazione: Kyenge, repressione costa più dell'accoglienza

"Serve un cambiamento culturale - ha detto il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge - Non dobbiamo più parlare di lavori pesanti che devono fare gli immigrati e di lavori qualificati per i giovani italiani. Dobbiamo far passare l'idea che ogni lavoro è buono". E non è un caso, allora, come se il suo ministero sta lavorando in modo trasversale con il Miur e il ministero del Lavoro per rilanciare, per esempio, le scuole professionali.

"Da cambiare sono anche le norme sull'immigrazione. Nessuna legge è eterna - ha sottolineato riferendosi, senza chiamarla con il suo nome, alla legge Bossi-Fini - e dobbiamo avere l'intelligenza di cambiarla perché sono cambiati i tempi". "Oltre tutto - ha aggiunto - la repressione costa più di quello che costerebbe una buona politica di accoglienza". Ma la ministra è tornata anche sul tema dello jus soli. "C'è un milione di bambini che aspetta una risposta e la risposta è quella della legge sulla cittadinanza".

 
 
 

Crisi

Post n°1466 pubblicato il 18 Novembre 2013 da deosoe

Crisi: Cgil,505 mila in Cig in 10 mesi, con un taglio di reddito di 3,3 miliardi di euro

La cassa integrazione sfiora le 880 milioni di ore registrate in dieci mesi, una mole tale che relega in cassa oltre 500 mila lavoratori a zero ore con un taglio del reddito per 3 miliardi e 300 milioni di euro, ovvero quasi 6 mila e 600 euro per ogni singolo lavoratore. E' quanto emerge dalle rilevazioni Inps rielaborate dall'Osservatorio Cig della Cgil. Secondo la Cgil rimane così inalterata la media di ore richieste ogni mese e si punta a sfondare il miliardo di ore di cassa integrazione anche per il 2013.

"A dispetto di una certa retorica che vorrebbe il nostro Paese sulla via della ripersa - afferma il segretario confederale Elena Lattuada - ci ritroviamo ancora invischiati in una crisi pesantissima con effetti drammatici sui lavoratori e sul nostro tessuto produttivo". A questo si aggiunge il mancato rifinanziamento della Cig in deroga. "E' sì necessaria una complessiva riforma degli ammortizzatori sociali che li renda effettivamente universali - ammette la sindacalista - ma nell'emergenza non è possibile, come invece sta accadendo ai lavoratori con la cassa in deroga, lasciare centinaia di migliaia di persone alla deriva, senza alcun tipo di sostegno". Su quest'ultimo punto,infatti, Cgil Cisl Uil promuovono un presidio nazionale unitario per martedì 19 novembre (a Roma davanti alla sede del Mef in via XX settembre a partire dalle ore 9) proprio per sollecitare il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.

Nel dettaglio dall'analisi di Corso d'Italia si rileva inoltre come la cassa integrazione ordinaria (cigo) aumenti a ottobre per un monte ore pari a 33.769.861, per un +6,12% su settembre. Da inizio anno la cigo registra invece 293.283.605 di ore per un +6,04% sui primi dieci mesi del 2012. La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo scorso mese, è stata di 43.971.344, in crescita consistente su ottobre del +22,13%, mentre il dato da inizio 2013, pari a 366.011.839 ore autorizzate, segna un +14,19% sullo stesso periodo dello scorso anno.

Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato lo scorso mese un drastico calo del -25,60% su settembre per complessive 12.951.585 di ore richieste. Da inizio anno sono state autorizzate 220.621.858 di ore di cigd, per un -26,16% sul periodo gennaio-ottobre del 2012. "Questa riduzione della Cigd è l'ennesima conferma di come le complicazioni burocratiche e i mancati finanziamenti stiano lasciano senza copertura alcuna centinaia di migliaia di lavoratori, privandoli così di qualsiasi forma di sostegno al reddito", segnala il rapporto della Cgil.

Nelle regioni del nord si registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. Dal rapporto della Cgil emerge che al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate nei primi dieci mesi del 2013 c'è la Lombardia con 215.750.974 ore che corrispondono a 123.710 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 102.194.670 ore di cig autorizzate per 58.598 lavoratori e il Veneto con 92.284.878 ore per 52.916 persone. Nelle regioni del centro prima è il Lazio con 61.264.866 ore che coinvolgono 35.129 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla Cig con 50.271.522 ore per 28.825 lavoratori.

Il settore più in difficoltà appare la meccanica: sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-ottobre, pesa per 289.101.644, coinvolgendo 165.769 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 117.133.452 ore di Cig autorizzate per 67.164 lavoratori coinvolti, subito dopo l'edilizia che registra 103.599.527 ore e 59.403 persone.

 
 
 

Immigrati

Post n°1465 pubblicato il 18 Novembre 2013 da deosoe

Lavoro. Inca e Flai Cgil presentano la guida “Tutele e diritti per i lavoratori immigrati"
Conferenza stampa a Roma il 21 novembre

Giovedì 21 novembre a Roma, ore 14.00, presso la Sede della Cgil, Corso Italia 25, Morena Piccinini, presidente Inca e Stefania Crogi, segretaria generale Flai Cgil presenteranno in una conferenza stampa la guida, realizzata in italiano e francese “Tutela e diritti per i lavoratori immigrati”. La guida verrà distribuita anche presso uno sportello della Flai Cgil, attivo dal 26 novembre, a Tunisi preso la Sede dell’Inca.

La guida e l’apertura dello sportello in Tunisia sono un’altra tappa dell’accordo sottoscritto qualche mese fa da Cgil, Flai Cgil, Cgil Campania e i sindacati tunisini UGTT e FGA-UGTT. L'accordo è finalizzato a creare condizioni di tutela, sin dal paese di origine, per quei lavoratori e lavoratrici che vengono in Italia per trovare occupazione nel settore agricolo.

Sia attraverso la guida, sia con il supporto di una operatrice a Tunisi, la Flai e Inca intendono informare e formare i lavoratori, creando una rete di tutele e di informazione affinché lavoratori e lavoratrici una volta in Italia non si trovino davanti solo problemi e delusioni, ma anche strumenti di comprensione e integrazione.

Nella guida ci sono informazioni pratiche utili per chi vuole partire ma anche per chi è già in Italia: dalla modalità di ingresso alle tutele contrattuali, all’indennità di disoccupazione agricola, alle norme e tutele in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Oltre allo sportello in Tunisia, in base all’accordo stipulato, sono attivi anche quattro sportelli in Campania, regione nella quale sono tantissimi i lavoratori e le lavoratrici provenienti dalla Tunisia, impiegati nel settore agricolo.

 
 
 

Immigrati

Post n°1464 pubblicato il 18 Novembre 2013 da deosoe

Immigrati: Corte Ue, esame richiesta asilo non solo in Paese primo ingresso

L'esame di una richiesta di asilo può essere esaminata anche da un altro Stato della Ue se il Paese membro di primo ingresso non garantisce un trattamento umano. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell'Unione europea. Per la Corte uno Stato della Ue che non può trasferire un richiedente asilo verso il Paese competente per l'esame della richiesta perchè c'è il rischio che vengano violati i suoi diritti fondamentali, è tenuto a identificare un altro membro competente.

La decisione nasce dal caso un cittadino iraniano, entrato illegalmente in Germania attraverso la Grecia. La domanda di asilo che l'uomo ha presentato in Germania è stata dichiarata irricevibile perché, ai sensi del regolamento di Dublino, era la Grecia lo Stato membro competente per esaminarla. L'uomo, che è stato trasferito in Grecia, ha presentato un ricorso per annullamento della decisione di rigetto della sua domanda, che è stato accolto dal Tribunale amministrativo di Francoforte sul Meno, in Germania. Secondo il giudice, considerate le condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo e del trattamento delle domande di asilo in Grecia, la Germania era tenuta a esaminare la domanda. Le autorità tedesche, quindi, hanno successivamente riconosciuto all'uomo lo status di rifugiato.

Nella sentenza la Corte ricorda che uno Stato membro "è tenuto a non trasferire un richiedente asilo verso lo Stato membro inizialmente identificato come competente quando non può ignorare che le carenze sistemiche della procedura di asilo e delle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo in tale Stato membro costituiscono motivi seri e comprovati di credere che il richiedente corra un rischio reale di subire trattamenti inumani o degradanti". Per la Corte "in simili frangenti uno Stato membro, ai sensi del regolamento, può esaminare esso stesso la domanda", anche se, "qualora non intenda avvalersi di tale facoltà, detto Stato, in linea di principio, non è tenuto al trattamento della domanda".

 
 
 
 
 

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Un blog di: deosoe
Data di creazione: 30/12/2012
 

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