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di Vittorio Casula

 
 

 

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Messaggi del 21/03/2014

Primavera

Post n°1601 pubblicato il 21 Marzo 2014 da deosoe

 

 
 
 

N° 613 del 21 marzo 2014

Post n°1600 pubblicato il 21 Marzo 2014 da deosoe

 

NEWSLETTER LAVORO

n. 613 del 21 marzo 2014

 
 
 

Le novità sul Jobs Act

 
21-03 

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 20 marzo 2014, il Decreto Legge 20 marzo 2014, n. 34 contenente le "Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese".

 
 
 

Jobs Act

 
21-03 

Governo: pubblicato il Decreto Legge con le disposizioni urgenti del Jobs Act

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Decreto Legge 20 marzo 2014, n. 34 contenente le "Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese".

 
21-03 

Dottrina Per il Lavoro: la Riforma Biagi (D.L.vo 276/2003) con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014

Il sito Dottrina Per il Lavoro pubblica il Decreto Legislativo n. 276/2003 (c.d. Riforma Biagi) con le modifiche apportate dal Decreto Legge n. 34/2014. In particolare, il Decreto ha eliminato i primi due periodi del comma 4, dell'art. 20, che prevedevano il ricorso alla somministrazione esclusivamente a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo.

 
21-03 

Dottrina Per il Lavoro: il Tempo Determinato con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014

Il sito Dottrina Per il Lavoro pubblica il Decreto Legislativo n. 368/2001 sui contratti a tempo determinato con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014.

 
21-03 

Dottrina Per il Lavoro: l'Apprendistato con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014

 

 

 
 
 

Lavoro

Post n°1599 pubblicato il 21 Marzo 2014 da deosoe

 

 

NEWSLETTER LAVORO

n. 613 del 21 marzo 2014

 
 
 

Le novità sul Jobs Act

 
21-03 

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 20 marzo 2014, il Decreto Legge 20 marzo 2014, n. 34 contenente le "Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese".

 
 
 

Jobs Act

 
21-03 

Governo: pubblicato il Decreto Legge con le disposizioni urgenti del Jobs Act

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Decreto Legge 20 marzo 2014, n. 34 contenente le "Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese".

 
21-03 

Dottrina Per il Lavoro: la Riforma Biagi (D.L.vo 276/2003) con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014

Il sito Dottrina Per il Lavoro pubblica il Decreto Legislativo n. 276/2003 (c.d. Riforma Biagi) con le modifiche apportate dal Decreto Legge n. 34/2014. In particolare, il Decreto ha eliminato i primi due periodi del comma 4, dell'art. 20, che prevedevano il ricorso alla somministrazione esclusivamente a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo.

 
21-03 

Dottrina Per il Lavoro: il Tempo Determinato con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014

Il sito Dottrina Per il Lavoro pubblica il Decreto Legislativo n. 368/2001 sui contratti a tempo determinato con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014.

 
21-03 

Dottrina Per il Lavoro: l'Apprendistato con le modifiche del Decreto Legge n. 34/2014

 

 

 
 
 

Legislazione

Post n°1598 pubblicato il 21 Marzo 2014 da deosoe

 
LEGISLAZIONEDECRETO LEGGEDECRETO-LEGGE 20 marzo 2014, n. 34COOPERATIVE, EDILIZIA

Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese

DECRETO-LEGGE 20 marzo 2014, n. 34

Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese

 

Capo I

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TERMINE E DI APPRENDISTATO

 

Art. 1

Semplificazione delle disposizioni in materia di contratto di lavoro a termine

 

1. Al decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 1:

1) al comma 1: le parole da «a fronte» a «di lavoro.» sono sostituite dalle seguenti: «di durata non superiore a trentasei mesi, comprensiva di eventuali proroghe, concluso fra un datore di lavoro o utilizzatore e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, sia nella forma del contratto a tempo determinato, sia nell’ambito di un contratto di somministrazione a tempo determinato ai sensi del comma 4 dell’articolo 20 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276. Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 10, comma 7, il numero complessivo di rapporti di lavoro costituiti da ciascun datore di lavoro ai sensi del presente articolo, non può eccedere il limite del 20 per cento dell’organico complessivo. Per le imprese che occupano fino a cinque dipendenti è sempre possibile stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato.»;

2) il comma 1-bis è abrogato;

3) il comma 2 è sostituito dal seguente:

«2. L’apposizione del termine di cui al comma 1 è priva di effetto se non risulta, direttamente o indirettamente, da atto scritto.»;

b) all’articolo 4, comma 1, secondo periodo, le parole da: «la proroga» fino a: «si riferisca» sono sostituite dalle seguenti: «le proroghe sono ammesse, fino ad un massimo di otto volte, a condizione che si riferiscano».

2. All’articolo 20, comma 4, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, i primi due periodi sono soppressi e al terzo periodo dopo le parole: «della somministrazione» sono inserite le seguenti: «di lavoro».

 

Art. 2

Semplificazione delle disposizioni in materia di contratto di apprendistato

 

1. Al decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 2:

1) al comma 1, la lettera a) è sostituita dalla seguente:

«a) forma scritta del contratto e del patto di prova;»;

2) al comma 1, la lettera i) è abrogata;

3) i commi 3-bis e 3-ter sono abrogati;

b) all’articolo 3 è aggiunto, infine, il seguente comma:

«2-ter. Fatta salva l’autonomia della contrattazione collettiva, in considerazione della componente formativa del contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, al lavoratore è riconosciuta una retribuzione che tenga conto delle ore di lavoro effettivamente prestate nonché delle ore di formazione nella misura del 35% del relativo monte ore complessivo.»;

c) all’articolo 4, al comma 3, le parole: «, è integrata,» sono sostituite dalle seguenti: «, può essere integrata,».

2. All’articolo 1 della legge 28 giugno 2012, n. 92, il comma 19 è abrogato.

 

Capo II

MISURE IN MATERIA DI SERVIZI PER IL LAVORO, DI VERIFICA DELLA REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA E DI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

 

Art. 3

Elenco anagrafico dei lavoratori

 

1. All’articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2000, n. 442, le parole: «Le persone» sono sostituite dalle seguenti: «I cittadini italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia».

2. All’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, le parole: «nel cui ambito territoriale si trovi il domicilio del medesimo», sono sostituite con le seguenti: «in qualsiasi ambito territoriale dello Stato».

 

Art. 4

Semplificazioni in materia di documento di regolarità contributiva

 

1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 2, chiunque vi abbia interesse verifica con modalità esclusivamente telematiche ed in tempo reale la regolarità contributiva nei confronti dell’INPS, dell’INAIL e, per le imprese tenute ad applicare i contratti del settore dell’edilizia, nei confronti delle Casse edili. L’esito dell’interrogazione ha validità di 120 giorni dalla data di acquisizione e sostituisce ad ogni effetto il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), ovunque previsto, fatta eccezione per le ipotesi di esclusione individuate dal decreto di cui al comma 2.

2. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e, per i profili di competenza, con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, sentiti INPS e INAIL, da emanarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono definiti i requisiti di regolarità, i contenuti e le modalità della verifica nonché le ipotesi di esclusione di cui al comma 1. Il decreto di cui al presente comma è ispirato ai seguenti criteri:

a) la verifica della regolarità in tempo reale riguarda i pagamenti scaduti sino all’ultimo giorno del secondo mese antecedente a quello in cui la verifica è effettuata, a condizione che sia scaduto anche il termine di presentazione delle relative denunce retributive e comprende anche le posizioni dei lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto che operano nell’impresa;

b) la verifica avviene tramite un’unica interrogazione negli archivi dell’INPS, dell’INAIL e delle Casse edili che, anche in cooperazione applicativa, operano in integrazione e riconoscimento reciproco, indicando esclusivamente il codice fiscale del soggetto da verificare;

c) nelle ipotesi di godimento di benefici normativi e contributivi sono individuate le tipologie di pregresse irregolarità di natura previdenziale ed in materia di tutela delle condizioni di lavoro da considerare ostative alla regolarità, ai sensi dell’articolo 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

3. L’interrogazione eseguita ai sensi del comma 1, assolve all’obbligo di verificare la sussistenza del requisito di ordine generale di cui all’articolo 38, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, istituita presso l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, dall’articolo 62-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 2, sono inoltre abrogate tutte le disposizioni di legge incompatibili con i contenuti del presente articolo.

4. Il decreto di cui al comma 2 può essere aggiornato annualmente sulla base delle modifiche normative o della evoluzione dei sistemi telematici di verifica della regolarità contributiva.

5. All’articolo 31, comma 8-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, le parole: «in quanto compatibile» sono soppresse.

6. All’attuazione di quanto previsto dal presente articolo, le amministrazioni provvedono con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

 

Art. 5

Contratti di solidarietà

 

1. All’articolo 6 del decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608, dopo il comma 4 è inserito il seguente:

«4-bis. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti criteri per la individuazione dei datori di lavoro beneficiari della riduzione contributiva di cui al comma 4, entro i limiti delle risorse disponibili. Il limite di spesa di cui all’articolo 3, comma 8, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e all’articolo 1, comma 524, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, a decorrere dall’anno 2014, è pari ad euro 15 milioni annui.».

 

Art. 6

Entrata in vigore

 

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

 

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Provvedimento pubblicato nella G.U. 20 marzo 2014, n. 66.


 
 
 

Libera

Post n°1597 pubblicato il 21 Marzo 2014 da deosoe

LE PAROLE DI DON LUIGI CIOTTI ALLA VIGILIA DELLA VEGLIA CON IL PAPA E DEL 22 MARZO A LATINA

 
NON BASTA RICORDARE

Il 21 di marzo, ormai da 19 anni, non è più sol­tanto il primo giorno di Pri­ma­vera. Oggi, come ogni anno, in tutta Ita­lia si ricor­dano tutte le vit­time inno­centi delle mafie. Sono circa 900. Un lungo elenco per ricor­dare tutti, ma pro­prio tutti quei cit­ta­dini e cit­ta­dine che hanno perso la vita per la nostra libertà, la nostra demo­cra­zia. Lo fac­ciamo insieme, nella Gior­nata nazio­nale della memo­ria e dell'impegno pro­mossa da Libera e Avviso pub­blico, per­ché vogliamo che in que­sto giorno di risve­glio della natura anche il nostro con­te­sto sociale si ri-svegli e ri-parta la pri­ma­vera della spe­ranza, della verità e della giustizia.
Quest'anno i nomi e i cognomi delle vit­time inno­centi di mafia ver­ranno scan­diti durante la veglia con oltre 700 fami­liari che si svol­gerà nella chiesa di San Gre­go­rio a Roma insieme a Fran­ce­sco. Un dono, la pre­senza del Papa, che li aiu­terà a tra­sfor­mare ancora di più il loro dolore, silen­zioso, riser­vato, più vivo di prima nono­stante il tra­scor­rere del tempo, in impe­gno forte, quo­ti­diano per la verità e la giu­sti­zia. Quell'impegno che è richie­sto a cia­scuno di noi se non vogliamo che la memo­ria diventi reto­rica, cele­bra­zione. Per­ché non basta ricor­dare. Le vit­time delle mafie non hanno vis­suto per essere ricor­date. Hanno vis­suto per la giu­sti­zia sociale, quindi per tutti noi. E abbiamo solo due modi cre­di­bili per ricor­darle: impe­gnarci a rea­liz­zare i loro ideali e non lasciare mai solo i loro familiari.
È il patto che rin­no­ve­remo oggi, nella chiesa di San Gre­go­rio e in tulle le piazze d'Italia in cui faremo vivere que­sto primo giorno di pri­ma­vera come Gior­nata della memo­ria e dell'impegno. Ed è con que­sta con­sa­pe­vo­lezza che cam­mi­ne­remo insieme ai fami­liari domani a Latina. Saremo in tanti, da tutta Ita­lia, ad abbrac­ciare i fami­liari e , insieme a loro, le tan­tis­sime per­sone, realtà, asso­cia­zioni che a Latina si bat­tono per assi­cu­rare ai ter­ri­tori n cui vivono un pre­sente e un futuro di one­stà, tra­spa­renza, benes­sere col­let­tivo. Lo fanno ogni giorno con­tro la pro­gres­siva, silen­ziosa, inces­sante infil­tra­zione delle orga­niz­za­zioni mafiose nel tes­suto eco­no­mico e impren­di­to­riale, attra­verso il rici­clag­gio e il reim­piego delle ric­chezze accu­mu­late ille­gal­mente. Saremo a Latina, insomma, per­ché anche que­sta terra, il lito­rale laziale, la stessa Capi­tale sono insi­diate dalle mafie come gran parte del Paese.
In que­sta dram­ma­tica crisi eco­no­mica, sociale e cul­tu­rale che sta attra­ver­sando l'Italia, le mafie stanno diven­tando sem­pre più forti, per­ché si ali­men­tano di povertà, di dispe­ra­zione, d'ignoranza.
E gene­rano povertà, dispe­ra­zione, smar­ri­mento di valori etici e di rife­ri­menti cul­tu­rali. Deve essere sot­to­li­neato con forza il nesso sem­pre più stretto tra povertà eco­no­mica e ric­chezza delle imprese mafiose. E allo stesso tempo va denun­ciata l'impossibilità di uscire dalla crisi senza un impe­gno più effi­cace con­tro il cri­mine orga­niz­zato, la cor­ru­zione, l'ecomafia. Per­ché il nostro Paese rischia di morire d'illegalità, di «mafio­sità scri­sciante», di rela­zioni umane sem­pre èpiù segnate dall'avidità, dalla fur­bi­zia, dai pri­vi­legi del potere.
Oggi, primo giorno di pri­ma­vera, e domani a Latina pro­nun­ce­remo i nomi e i cognomi delle vit­time inno­centi delle mafie anche per ricor­darci che per vin­cere il cri­mine orga­niz­zato e la cor­ru­zione non bastano più la lega­lità, il rispetto delle regole. Occorre, di fronte al male, non vol­tarsi dall'altra parte o restare con le mani in mano.
Le ingiu­sti­zie si sono alleate con le nostre omis­sioni, rischiano di avve­le­nare le radici della nostra memo­ria e di com­pro­met­tere i pos­si­bili frutti dell'impegno. È il tempo delle scelte nette per essere dalla parte di chi cerca e di chi aiuta a tro­vare verità. Dalla parte del mondo dei Giu­sti, di chi non si lascia pie­gare dalle dif­fi­coltà, di chi è libero e leale. Oggi, primo giorno di pri­ma­vera, e in tutti i 365 giorni dell'anno.

don Luigi Ciotti su Il Manifesto | 21 marzo 2014

PAPA FRANCESCO, LA SCUOLA E LO SPORT CONTRO LE MAFIE CHE RUBANO IL FUTURO

Scriveva il giudice Antonino Caponnetto che la «mafia ha più paura della scuola che della giustizia». Non era retorica. Tutto ciò che significa accendere le luci, sentirsi meno soli, tutto ciò che si fa trasformando l'«io» in «noi», fa paura ai poteri criminali che vivono invece di occulto, di oscuro, di nascosto. Per questo la mafia ha paura anche dello sport. Lo sport del campo, del campetto, del campaccio, delle scuole calcio di Rizziconi, in Calabria, o di Quarto, alla periferia di Napoli, veri e propri pezzi di vita sottratti alla criminalità e diventati momenti di speranza. Campi dove si gioca, si corre, si combatte la paura. Non è un caso che fra le iniziative che riempiranno la nostra giornata della memoria e dell'impegno, c'è anche un momento che riguarda proprio la scuola e lo sport. Stasera, con i familiari delle vittime innocenti di mafia saremo a pregare con Papa Francesco, e domani ci trasferiremo a Latina, una terra di frontiera chiamata a respingere l'offensiva di mafie vecchie e nuove. Ed è qui che parleremo anche di sport e di scuola. Cioè di futuro. Perché queste parole, fra mille problemi e contraddizioni, sono due delle strade da percorrere per cercare un avvenire migliore per il nostro Paese. La mafia, le mafie vogliono proprio questo: rubarci il futuro, condannarci alla rassegnazione, all'immutabilità delle cose, alla loro impossibilità di cambiare. E le cose, invece, possono cambiare anche attraverso i gol. Anche i gol ragazzini, bambini, ingenui, segnati dentro porte senza reti, in campi a volte senza righe bianche, in partite che non vorrebbero finire mai. Per tutto questo oggi saremo con Papa Francesco e domani ci troveremo a Latina. Pronunciando come facciamo da 20 anni, tanti ne sono passati dalla nascita di Libera, il lungo elenco delle vittime innocenti di mafia. Un elenco che percorre la storia del nostro Paese. Che ci fa sentire addosso non solo l'importanza del ricordo, ma anche la necessità di dargli vita, di portarlo in giro per un'Italia che non può ignorare ciò che avviene nella sua pancia: le tante energie inghiottite dai poteri criminali, le mille opportunità economiche, culturali, umane risucchiate dalle mafie. Saremo a Latina dunque, per tutto questo. Per fare i conti con la memoria e con il futuro

don Luigi Ciotti su La Gazzetta dello Sport | 21 marzo 2014

 
 
 
 
 

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