Triballadoresdi Vittorio Casula |
Messaggi del 09/05/2014
Post n°1694 pubblicato il 09 Maggio 2014 da deosoe
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Post n°1693 pubblicato il 09 Maggio 2014 da deosoe
Cassazione: sentenza su stress lavoro correlato La Cassazione con la sentenza n. 9945 ha stabilito un nesso di concausalità tra le undici ore di superlavoro che il dipendente di una società di telecomunicazioni si sobbarcava e l'infarto che lo aveva portato alla morte. L'impresa si era opposta alla richiesta di risarcimento avanzata dalla moglie e dalla figlia del deceduto, quantificata dai giudici di appello in 800mila euro. Secondo il datore di lavoro l'attività, svolta anche a casa, era il risultato dello stacanovismo del dipendente e della sua dedizione al lavoro non certo dagli impegni gravosi imposti dall'azienda. Anzi la società non era neppure a conoscenza delle modalità di lavoro del suo dipendente che, peraltro, non si era mai lamentato né aveva manifestato disagi fisici. La Cassazione però allineandosi ai giudici d'appello ricorda che la responsabilità del modello organizzativo e della distribuzione del lavoro è comunque sempre in capo all'azienda che non può sottrarsi agli addebiti che possono derivare dagli effetti lesivi di una inadeguata scansione dei tempi di attività e ha dichiarato il nesso tra l'infarto e l'impegno lavorativo oltre i limiti della tollerabilità. Questo articolo è stato pubblicato in Cassazione il 9 maggio 2014.Modifica
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Post n°1692 pubblicato il 09 Maggio 2014 da deosoe
Perché non è necessario fare la doccia tutti i giorni
Quante volte vi fate la doccia? Un interrogativo decisamente personale, non c'è che dire, ma se siete tra quelli non troppo avvezzi all'acqua e sapone è arrivato il momento di uscire allo scoperto e non sentirsi più in difetto! A partire dagli Usa, infatti, sta crescendo il popolo di chi ha drammaticamente ridotto il numero di docce. La tendenza segue quella di non lavare più i capelli con lo shampoo: una piccola rivoluzione, con sempre più appassionati sostenitori. Non si tratta del tentativo stravagante di rifiutare le normali consuetudini ma, al contrario, fa appello al buonsenso, visto e considerato quanto segue: evitare prodotti chimici ha chiari risvolti positivi per l'ambiente (meno sostanze tossiche da produrre, meno plastica da smaltire, minor consumo di acqua potabile) e per il portafogli, ma soprattutto per la nostra salute.
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UNA DOCCIA AL GIORNO FA MALE ALLA NOSTRA PELLE? ALLORA, CHE FARE? Description Toggle Belle sotto la doccia, ecco come in cinque mosse Una bella doccia ci rimette al mondo. Quel getto d'acqua che ci bagna testa e corpo ci aiuta a svegliarci, rilassarci, tonificarci, a ridare "slancio" al nostro fisico e, in molti casi, anche alla nostra giornata.Non solo igiene personale, ma anche rivitalizzazione total body.Un'oasi di benessere a costo zero (o quasi) che ci consente di affrontare al meglio una giornata impegnativa o ad una buona notte di sonno.
Scopri anche:I BENEFICI DELLA BIRRA PER IL CORPO
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Post n°1690 pubblicato il 09 Maggio 2014 da deosoe
ULTIMISSIME LAVORO - FISCALE08/05/2014 Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr
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Post n°1689 pubblicato il 09 Maggio 2014 da deosoe
San Pacomio
Nome: San PacomioTitolo: AbateRicorrenza: 09 maggio Abate, Santo fu il primo padre del cenobismo monastico. Soldato Esneh ebbe occasione di conoscere cristiani e fu spinto ad imitarli. Lasciata dunque la militizia, si ritirò presso un piccolo tempio abbandonato di Senesit e poco dopo fu battezzato. Fallito il suo primo tentativo ascetico, si ritirò a vita anacoretica sotto la guida del Monaco Palomone. In questo periodo potè rendersi conto dei difetti della vita anacoretica e comprese la necessità di una vita in comune, in un monastero, sotto la direzione di un superiore. Si separò così da Palamone e a Tabennisi, un villaggio abbandonato sulla riva destra del Nilo, organizzò una comunità religiosa di cui fu abate, caratterizzata dalla sottomissione a una regola e dalla costituzione di superiori. Poté così raccogliere parecchie centinaia di cenobiti in un solo monastero e fondarne altri. Attorno al 400 si conteranno quasi 5000 monaci (S. Girolamo parla addirittura di 50.000, ma pare che il calcolo sia erroneo). P. redasse la prima regola, che da lui prende il nome, in lingua copta. Essa ci è giunta completa solo nella traduzione latina dal greco curata da Girolamo nel 404; dei testi copto e greco vi sono solo frauntlettli. Essa imponeva non solo preghiere e digiuni, ma anche il lavoro manuale e lo studio della Bibbia. In appendice alla regola tradotta da S. Girolamo si trovano detti e ammonimenti di P. (Morzita Pachomiz) e 11 lettere di cui due in criptografia. Questo articolo è stato pubblicato in Il santo del giorno il 9 maggio 2014.Modifica
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Post n°1688 pubblicato il 09 Maggio 2014 da deosoe
Rassegna della stampa sarda Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr Rassegna della stampa sardaRassegna della stampa nazionale
Questo articolo è stato pubblicato in rassegna stampa regione sardegna il 9 maggio 2014.Modifica
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