Triballadoresdi Vittorio Casula |
Messaggi del 18/09/2014
Post n°1833 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
ULTIMISSIME LAVORO - FISCALE18/09/2014 Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr
Questo articolo è stato pubblicato in lavoro e fisco il 18 settembre 2014.Modifica ULTIMISSIME EDILIZIA - COOPERATIVE18/09/2014Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr
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Post n°1832 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr
Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa È disponibile sul sito dell'Osservatorio il rapporto sul mercato del lavoro redatto dall'ILO, in collaborazione con OCSE, FMI e Banca Mondiale, per la riunione dei Ministri del lavoro del G20 tenutasi a Melbourne il 10 e l'11 settembre 2014. Il messaggio chiave è che, a sei anni dall'inizio della crisi, i mercati del lavoro dei paesi del G20 sono ancora in difficoltà sia per la quantità che per la qualità dell'occupazione, e che più posti di lavoro, pagati meglio, contribuirebbero all'aumento dei redditi delle famiglie, che a loro volta rafforzano la domanda di consumi. Se le aziende vedono che la domanda è in aumento, queste decideranno di fare investimenti creando in questo modo un circolo virtuoso. I cittadini di paesi terzi hanno il diritto di soggiornare nell'UE per motivi di studio Un paese Ue è tenuto ad ammettere nel proprio territorio un cittadino di un paese terzo che intenda soggiornare per più di tre mesi per motivi di studio, a meno che questo non costituisca una minaccia all'ordine pubblico. Lo ha stabilito la sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso di Ben Alaya, cittadino tunisino cui è stato ripetutamente negato il permesso di soggiorno in Germania per motivi di studio, nonostante l'avvenuta ammissione all'università di Dortmund. Oltre il 70 per cento della popolazione mondiale non riceve una adeguata protezione sociale Secondo il rapporto ILO 2014/2015 sulla protezione sociale nel mondo, oltre il 70% della popolazione mondiale non riceve un'adeguata protezione sociale al momento del bisogno. Nel 2008-2009, molti paesi a reddito medio-alto hanno finanziato misure di protezione sociale, aiutando le economie a tornare in equilibrio e ha protetto dal disastro economico i disoccupati e i lavoratori precari. Ma nella seconda fase della crisi, i governi hanno cambiato rotta, adottando prematuramente
Articoli precedenti: La previdenza in regime internazionale: nuova guida a cura del patronato Inca Cgil Una nuova guida alla previdenza in regime internazionale, a cura del patronato Inca Cgil, è stata pubblicata dalla casa editrice Ediesse. In 272 pagine, il vasto mondo della previdenza in regime internazionale viene spiegato e analizzato, partendo dalla condizione giuridica dei lavoratori migranti che si trovano ad essere soggetti, nel corso della loro vita, ad una pluralità di ordinamenti nazionali e sovranazionali, molto complessi e spesso difficili da conoscere ed interpretare. Il governo tedesco ha approvato un pacchetto di misure tese a limitare l'accesso alle prestazioni sociali per i migranti europei, tra cui la riduzione delle prestazioni familiari quando i figli non siano residenti in Germania e la possibilità di determinare l'importo delle prestazioni a seconda del paese di residenza del minore. Misure in aperto contrasto con quanto previsto dalle regole europee sul coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale. Ocse: il lavoro precario nuoce ai singoli e allo sviluppo economico Nel suo rapporto annuale Employment Outlook 2014, pubblicato mercoledì 3 settembre, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico suona 4 volte il campanello d'allarme: per il lento declino della disoccupazione, associato al persistente aumento della disoccupazione di lunga durata, per il rallentamento della crescita dei salari reali, per la scarsa qualità dei posti di lavoro, e per l'uso estensivo del lavoro a tempo determinato e dei contratti irregolari. Occupazione in Italia: più alta tra stranieri Nel 2013 la popolazione straniera in età da lavoro, si legge nel IV Rapporto annuale Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia, ha superato i 4 milioni di persone di cui oltre 2,3 milioni occupati, quasi 500mila in cerca di lavoro e oltre 1,2 milioni inattivi. In questo contesto, dicono i dati del ministero, il numero di lavoratori stranieri occupati in Italia è aumentato di circa 22mila unità in dodici mesi, una tendenza in contrastro con la decisa contrazione dell'occupazione italiana, che tra il 2012 e il 2013 è calata di 500mila unità. Riforma lavoro: la Cgil presenta ricorso alla Commissione europea La Cgil presenta ricorso alla Commissione europea contro la Riforma del lavoro varata del Governo Renzi, perché in contrasto con la prevalente disciplina europea sul lavoro. Su un punto in particolare la Cgil insiste, la legge 78, eliminando l'obbligo di indicare una causale nei contratti a termine, sposta la prevalenza della forma di lavoro dal contratto a tempo indeterminato al contratto a tempo determinato, in netto contrasto sia con la direttiva europea 1999/70 sul lavoro a tempo determinato, sia con la giurisprudenza della Corte di giustizia europea. Disoccupazione giovanile in Italia: dall'UE 1,1 miliardi di euro per affrontare la crisi La Commissione europea ha adottato il programma operativo nazionale a favore dell'occupazione giovanile (YEI) in Italia. Dopo quello francese, adotatto a giugno, questo è il secondo programma operativo adottato dalla Commissione europea a favore dell'occupazione giovanile, con una dotazione totale di 6 miliardi di euro di cui possono beneficiare 20 Stati membri (che hanno regioni in cui la disoccupazione giovanile supera il 25%). La Commissione europea ha formalmente chiesto all'Austria, al Belgio, alla Bulgaria, alla Germania, all'Estonia, alla Grecia, alla Finlandia, alla Francia, all'Irlanda, al Lussemburgo, alla Polonia e al Regno Unito di notificare la piena attuazione della direttiva sull'assistenza sanitaria transfrontaliera (2011/24/UE). Acqua: procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia La Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia perché non garantisce che l'acqua destinata al consumo umano sia conforme alle norme UE. Secondo la Commissione europea, la contaminazione dell'acqua da arsenico e fluoro è un problema annoso in Italia, in particolare nel Lazio. Per saperne di più: www.osservatorioinca.org
Carlo Caldarini Osservatorio Inca Cgil per le politiche sociali in Europa
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Post n°1831 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
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Post n°1830 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
NEWS CIRCOLARI E MESSAGGI Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr
Circolari e Messaggi RICERCA + I risultati della ricerca sono stati trovati attraverso una nuova funzione del portale web Inps che, oltre all'utilizzo della parola chiave digitata dall'utente, estende l'individuazione di contenuti a tutti i termini ad essa correlati. Continua ContenutoCIRCOLARI PIU' RECENTI Circolare n. 108 del 17-09-2014Oggetto: Convenzione per adesione tra l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e il Fondo ASIM - Ente di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti delle imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi (in breve ASIM) avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento del Fondo Tipo: Pagina Web - Dimensione: 23,9 KB Categoria: Circolari Oggetto: Convenzione per adesione tra l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l'Ente Bilaterale Nazionale dell'Industria Turistica (in breve E.B.I.T.) avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell'Ente Bilaterale Tipo: Pagina Web - Dimensione: 23,94 KB Categoria: Circolari Oggetto: Convenzione per adesione tra l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l'Ente Bilaterale Nazionale delle libere professioni (in breve EBILP) avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell'Ente Bilaterale Tipo: Pagina Web - Dimensione: 23,79 KB Categoria: Circolari Oggetto: Convenzione per adesione tra l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l'Ente Bilaterale Autoscuole e Studi (in breve EBAS) avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell'Ente Bilaterale Tipo: Pagina Web - Dimensione: 23,79 KB Categoria: Circolari Oggetto: Gestioni pubbliche - Assicurazione Sociale Vita: L'iscrizione, la contribuzione e le prestazioni. Tipo: Pagina Web - Dimensione: 48,09 KB Categoria: Circolari MESSAGGI PIU' RECENTI Messaggio n. 6950 del 11-09-2014Oggetto: Gestione Separata - Applicazione per la registrazione in archivio della figura di Altro Responsabile, incaricato di intrattenere i rapporti con l'Istituto per le aziende committenti Tipo: Pagina Web - Dimensione: 17,87 KB Categoria: Messaggi Oggetto: chiarimenti circolare n. 100 del 2 settembre 2014. Legge n. 92 del 28 giugno 2012 "Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita". Articolo 3, commi da 4 a 47. Fondo di solidarietà residuale. Tipo: Pagina Web - Dimensione: 16,4 KB Categoria: Messaggi Oggetto: Gestione Separata Committenti - Emissione comunicazione debitoria per anno di competenza 2013. Tipo: Pagina Web - Dimensione: 17,83 KB Categoria: Messaggi Messaggio n. 6789 del 03-09-2014Oggetto: Indennità di tirocinio nell'ambito del Piano Italiano di attuazione della cosiddetta "Garanzia Giovani". Gestione dell'erogazione dell'indennità da parte dell'INPS per conto delle Regioni e delle Province autonome convenzionate. Trasmissione schema di Convenzione approvato con Determinazione commissariale n. 185 del 7 agosto 2014. Tipo: Pagina Web - Dimensione: 25,28 KB Categoria: Messaggi Oggetto: Documento unico di regolarità contributiva. Verifica autodichiarazione e invito a regolarizzare. Durc rilasciato ai sensi dell'art. 13 bis, comma 5, del decreto legge 7 maggio 2012, n. 52. Precisazioni. Tipo: Pagina Web - Dimensione: 26,49 KB Categoria: Messaggi Contenuti correlatiCIRCOLARI MESSAGGICIRCOLARI MESSAGGIEX-ENPALSSENTENZENORMATIVA EX-INPDAP
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Post n°1829 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
San Giuseppe da Copertino
Nome: San Giuseppe da CopertinoTitolo: SacerdoteRicorrenza: 18 settembre S. Giuseppe da Copertino nacque nell'anno 1603 da pii genitori e prevenuto dall'amore di Dio, passò la sua infanzia in santa semplicità e purezza di costumi. Liberato dalla Vergine Madre di Dio da una lunga e molesta malattia, sopportata con mirabile pazienza, si diede con fervore alle pratiche di pietà, e per unirsi più strettamente a Dio che lo chiamava a grandi cose, risolvette d'abbracciare l'ordine serafico. Dopo varie peripezie, fu ricevuto tra i Minori Conventuali del convento della Grottella, dapprima come laico e poi come chierico. Dopo la professione solenne, ordinato sacerdote, si propose di condurre una vita ancor più perfetta. Cosicché avendo rinunziato a tutti gli affetti mondani e alle cose non assolutamente necessarie alla vita, martoriò il corpo con cilici, discipline, catenelle: in una parola con ogni sorta di austerità e sofferenze, mentre nutriva continuamente lo spirito col soave alimento della orazione e della contemplazione più sublime. Onde l'amor di Dio, già diffuso nel suo cuore fin dalla prima età, andò sempre più crescendo. La sua ardentissima carità rifulse singolarmente nelle estasi e nei rapimenti. Era obbedientissimo ai suoi superiori. Imitò talmente la povertà del serafico suo Padre S. Francesco che, sul punto di morire, potè confessare con tutta verità al suo superiore di non aver nulla da lasciare. Pertanto morto a sè ed al mondo, manifestava la vita di Gesù nella sua carne. Eroica fu la suà carità verso i poveri, gl'infermi, gli affiati da qualsiasi tribolazione. La sua carità non escludeva neppure quelli che lo assalivano con oltraggi ed ingiurie, accettando tutto con la stessa pazienza, dolcezza e serenità che mostrò nel sopportare le tante e penose vicissitudini della sua vita. Ammirato poi non solo dal popolo ma anche dai prìncipi per la sua eminente santità e doni celesti, egli si mantenne talmente umile, che stimandosi gran peccatore, pregava Dio con insistenza perchè gli sottraesse i suoi doni straordinari, e chiedeva agli uomini che dopo morte gettassero il suo corpo in un luogo dove la sua memoria fosse del tutto obliata. Ma Dio che esalta gli umili e che aveva arricchito il suo servo di celeste sapienza, del dono della profezia, della penetrazione dei cuori, delle guarigioni e d'altri privilegi, rese preziosa anche la sua morte e glorioso il sepolcro. Come aveva predetto morì a Osimo, a 61 anni di età. Benedetto XIV lo inscrisse nell'albo dei Beati, e Clemente XIII in quello dei Santi. Clemente XIV ne estese l'Ufficio e la Messa a tutta la Chiesa. PRATICA. Ricordiamoci che la nostra vera dimora non è su questa terra, ma in cielo. Recitiamo sovente l'atto di speranza. PREGHIERA. O Dio, che hai predetto di voler attrarre tutto al tuo Figliuolo Unigenito, dopo che fosse stato sollevato da terra, concedi benigno che per i meriti e l'esempio del tuo serafico confessore Giuseppe, elevandoci al di sopra di tutte le terrene cupidigie, noi meritiamo di giungere a lui nella gloria eterna.
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Post n°1827 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
AGENDA DIGITALE Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr Tu sei qui
Ultimo aggiornamento 26 Maggio 2014 IN BREVECon la Direttiva del Ministro per la Pubblica amministrazione n. 8/2009 si evidenzia l'importanza di fissare i criteri di riconoscibilità, di aggiornamento, di usabilità e accessibilità individuando con il "gov.it" il dominio che riconosce i siti e i portali delle pubbliche amministrazioni. Per ricevere supporto ai fini della registrazione di un dominio ".gov.it" o avere informazioni su una registrazione in corso, utilizzare l'indirizzo mail dedicato: quesiti.dominio.gov@agid.gov.it. DESCRIZIONELe pubbliche amministrazioni sono tenute quindi a provvedere all'iscrizione al dominio ".gov.it" dei siti che intendono mantenere attivi. Le procedure di registrazione e gestione di un sottodominio ".gov.it" sono effettuate solo mediante la procedura online disponibile al seguente indirizzo:http://domini.digitpa.gov.it. Supporto ai fini della registrazione di un dominio ".gov.it" o per informazioni su una registrazione in corso, deve essere richiesto tramite l'indirizzo mail dedicato:quesiti.dominio.gov@agid.gov.it. Inoltre, in conseguenza dell'elevato numero di richieste di registrazione del dominio ".gov.it" pervenute da parte degli Istituti scolastici, derivante dalla probabile confusione con i termini previsti dalla normativa sui requisiti della "trasparenza", si ritiene di precisare che non sussiste alcuna relazione fra la scadenza citata dalla normativa sulla trasparenza e la registrazione del dominio ".gov.it". Infatti, sia la Direttiva del Presidente del Consiglio del 30 maggio 2002 che la Direttiva 8/2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione non prevedono alcun termine per la registrazione del dominio ".gov.it". Registrazione al dominio ".gov.it" La procedura di registrazione al sottodominio ".gov.it" prevede la compilazione online di un form collegandosi all'indirizzohttp://domini.digitpa.gov.it e successivamente, seguendo le istruzioni dell'applicazione, l'invio entro 30 giorni solari all'AgID dei seguenti documenti:
Per la registrazione è indispensabile da parte dell'Amministrazione il possesso del codice presente nell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni (codice IPA). Esso può essere ricercato collegandosi all'indirizzohttp://www.indicepa.gov.it/documentale/ricerca.php L'accreditamento di una Amministrazione presso l'Indice delle Pubbliche Amministrazioni avviene collegandosi all'indirizzohttp://www.indicepa.gov.it/documentale/amministrazioni.php. Attenzione: affinché la procedura possa andare a buon fine è necessario che l'indirizzo di posta elettronica del Referente Tecnico (tech-c) sia un indirizzo di posta elettronica ordinario (non PEC). Cambio dati dominioLe procedure per la variazione dei dati indicati al momento della registrazione sono effettuate solo mediante la procedura online disponibile al seguente indirizzo:http://domini.digitpa.gov.it. Cambio riferimenti dominioLe procedure per la variazione dei referenti indicati al momento della registrazione sono effettuate solo mediante la procedura online disponibile al seguente indirizzo:http://domini.digitpa.gov.it che prevede la compilazione online di un form e successivamente, seguendo le istruzioni dell'applicazione, l'invio all'AgID entro 30 giorni solari della nuova LAR. Cancellazione dominioLa procedura per la cancellazione di un sottodominio ".gov.it" prevede la compilazione online di un form collegandosi all'indirizzo http://domini.digitpa.gov.it e successivamente, seguendo le istruzioni dell'applicazione, l'invio all'AgIG entro 30 giorni solari della Richiesta Cancellazione. TAG: dominio gov.it
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Post n°1826 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
La scuola italiana in Sardegna? E' rivolta a un alunno che non c'e'di Francesco Casula Inizia l'anno scolastico e le fanfare renziane, annunciano e promettono mirabolanti riforme della Scuola che, finalmente si dovrebbe avviare verso magnifiche sorti e progressive. Temo che rimarranno tali: annunci e promesse. Magari con ulteriori dosi di privatizzazione e di "modernizzazione": di inglese e computer. Certo non risolveranno i drammatici problemi da cui è afflitta ormai da decenni: specie per quanto attiene alla Sardegna, caratterizzata com'è da un enorme "buco nero". La scuola italiana in Sardegna infatti è rivolta a un alunno che non c'è: tutt'al più a uno studente metropolitano, nordista e maschio. Dunque non a un sardo. E' una scuola che con i contesti sociali, ambientali, culturali e linguistici degli studenti non ha niente a che fare. Nella scuola la Sardegna non c'è: è assente nei programmi, nelle discipline, nei libri di testo, nell'organizzazione. Si studia Orazio Coclite, Muzio Scevola e Servio Tullio: fantasie con cui Tito Livio intende esaltare e mitizzare Roma. Non si studia invece - perché lo storico romano non poteva scriverlo - che i Romani fondevano i bronzetti nuragici per modellare pugnali e corazze; per chiodare giunti metallici nelle volte dei templi; per corazzare i rostri delle navi da guerra. Nella scuola si studia qualche decina di Piramidi d'Egitto, vere e proprie tombe di cadaveri di faraoni divinizzati, erette da migliaia di schiavi, sotto la frusta delle guardie; ma non si studiano le migliaia di nuraghi, suggestivi monumenti alla libertà, eretti da migliaia comunità nuragiche indipendenti e federate fra loro. Si studia Napoleone, piccolo e magro, resistentissimo alla fatica, ma non si spende una sola parola per ricordare che il tiranno corso, venuto in Sardegna, bombardò La Maddalena e fu sconfitto. Si studia insomma l'Italia dalle amate sponde e dell'elmo di Scipio, ma la Sardegna, con le sue vicissitudini storiche, le dominazioni, la sua civiltà e i suoi tesori ambientali, culturali e artistici è del tutto assente: un diplomato sardo e spesso persino un laureato, esce dalla scuola senza sapere nulla dell'architettura nuragica, della Carta De Logu, di Salvatore Satta e della lingua sarda. Provate a chiedere a uno studente sardo che esca da un liceo artistico, cosa conosce di una civiltà e di un'architettura grandiosa come quella nuragica, sicuramente fra la più significative dell'intero Mediterraneo; provate a chiedere a uno studente del liceo classico cosa sa della parentela fra la lingua sarda e il latino; provate a chiedere a uno studente di un Istituto tecnico per ragionieri e persino a un laureato in Giurisprudenza cosa conosce di quel monumentale codice giuridico che è la Carta de Logu di Eleonora d'Arborea. Vi rendereste conto che la storia, la lingua e la civiltà complessiva dei Sardi dalla Scuola ufficiale è stata non solo negata ma cancellata. Permane infatti una scuola monoculturale e monolinguistica, negatrice delle specificità, tutta tesa allo sradicamento degli antichi codici culturali e basata sulla sovrapposizione al "periferico" di astratti paradigmi e categorie che le grandi civiltà avrebbero voluto irradiare verso le civiltà inferiori. Questa scuola ha prodotto in Sardegna, soprattutto negli ultimi decenni, giovani che ormai appartengono a una sorta di area grigia, a una terra di nessuno. Apprendono l'italiano a scuola ma soprattutto grazie ai media: ma si tratta di una lingua stereotipata, gergale, banale, una lingua di plastica, inodore, insapore e incolore. Ma una scuola monoculturale e monolinguistica produce effetti ancor più gravi e devastanti a livello psicologico e culturale. Da decenni infatti la pedagogia moderna più attenta e avveduta ritiene che la lingua materna e i valori alti di cui si alimenta siano i succhi vitali, la linfa, che nutrono e fanno crescere i bambini senza correre il gravissimo pericolo di essere collocati fuori dal tempo e dallo spazio contestuale alla loro vita. Solo essa consente di saldare le valenze e i prodotti propri della sua cultura ai valori di altre culture. Negando la lingua materna, non assecondandola e coltivandola si esercita grave e ingiustificata violenza sui bambini, nuocendo al loro sviluppo e al loro equilibrio psichico. Li si strappa al nucleo familiare di origine e si trasforma in un campo di rovine, la loro prima conoscenza del mondo. I bambini infatti - ma il discorso vale anche per i giovani studenti delle medie e delle superiori - se soggetti in ambito scolastico a un processo di sradicamento dalla lingua materna e dalla cultura del proprio ambiente e territorio, diventano e risultano insicuri, impacciati, "poveri" sia culturalmente che linguisticamente. Ma c'è di più: la presenza della lingua materna e della cultura locale nel curriculum scolastico non si configurano come un fatto increscioso da correggere e controllare ma come elementi indispensabili di arricchimento, di addizione e non di sottrazione, che non "disturbano" anzi favoriscono lo sviluppo comunicativo degli studenti perché agiscono positivamente nelle psicodinamiche dello sviluppo. Antonella Sorace, che insegna Linguistica acquisizionale all'Università di Edimburgo, dove ha creato un centro di informazione, Bilingualism Matters,(con filiali in tutta Europa, una ha operato anche in Sardegna) e che diffonde gli esiti delle ricerche fra i non addetti ai lavori, ha scritto che : "Un bambino che parla più lingue ha la mente più flessibile. È più capace di gestire conflitti tra informazioni diverse e selezionare ciò che conta". E continua: "Un bambino plurilingue è anche più capace di comprendere il punto di vista altrui. Dietro ogni lingua c'è un modo di pensare, un'intera cultura: i bambini plurilingui lo percepiscono,gli adulti spesso no. Ma ci sono aspetti sociali rilevanti. Un bimbo circondato da persone che svalutano una delle lingue, magari perché la credono inutile e superata, come accade in Sardegna, crescerà meno motivato a parlarla".
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Post n°1825 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe
San Roberto Bellarmino Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr San Roberto Bellarmino
Nome: San Roberto BellarminoTitolo: Vescovo e dottore della ChiesaRicorrenza: 17 settembre S. Roberto Bellarmino nacque a Montepulciano il 4 ottobre del 1542 da Cinzia Cervini, sorella del Papa Marcello II e da Vincenzo Bellarmino. Affezionato al le cose di Dio, amava poco i trastulli infantili; ripeteva ai fratellini le prediche udite e spiegava ai contadinelli i primi elementi del catechismo. Fatta con angelico fervore la sua Prima Comunione, prese, contro l'uso di quel tempo, a comunicarsi ogni domenica, con edificazione di tutti. Iniziati gli studi mostrò subito la sua straordinaria acutezza e penetrazione d'ingegno accoppiata ad una insaziabile avidità d'imparare. E poiché suo padre, che intendeva farne un compito gentiluomo, volle che aggiungesse allo studio delle lettere anche l'arte del canto e della musica, egli ingenuamente sostituiva con parole sacre qualunque verso lubrico che incontrasse ripetendo con franchezza a chi si meravigliava : « La mia voce non si presta a cantare cose che non siano pure ». Mentre egli faceva grandi progressi nella virtù e nel sapere, il padre andava riponendo in lui le più belle e lusinghiere speranze, ma Roberto la pensava ben diversamente. Conscio dell'importanza della salvezza dell'anima, dopo un anno di lotta contro il padre, ottenne di entrare nella Compagnia di Gesù. Dopo il noviziato nel 1561 si trasferì per il corso di filosofia al Collegio Romano. Ma dolorose prove non ritardarono a farsi sentire: lo colse un ostinato esaurimento di forze ed un acuto dolore di testa. Ciononostante, docile, rassegnato e paziente riuscì il primo della classe. Indi fu mandato come insegnante a Firenze e a Mondovì. Nel 1567 andò a Padova per gli studi di teologia, durante i quali predicò a Venezia e a Genova. Pochi anni dopo fu inviato nell'Università di Lovanio, ove fu professore, e là nel 1570 celebrava l sua prima Messa. Gregorio XIII aveva deciso che nel Collegio Romano s'istituisse una cattedra di carattere polemico per difendere dagli assalti degli avversari le verità della fede e per questa fu prescelto Roberto che, per la sua monumentale opera, le « Controversie », fu detto il Martello degli eretici. Tra tutta la sua attività rifulge quanto fece per il catechismo, che, già cardinale, non disdegnava insegnare ai familiari ed al popolo. Fu padre spirituale di S. Luigi, ebbe relazioni con S. Realino e fu provinciale a Napoli. Tutto ciò, unito ad una grande santità, aveva attirato su di lui gli occhi di tutti e Clemente VIII, nonostante la ripugnanza del Santo, lo fece cardinale, arcivescovo di Capua, ove fu prodigo di cure e carità a tutti, ma specialmente ai poveri. Nel 1621, abbandonato l'appartamento cardinalizio, si ritirava nella casa del Noviziato di S. Andrea al Quirinale ove si preparò alla morte, E confortato dalla benedizione di Gregorio XV, dopo aver recitato con grande pietà e fede il Credo, spirava, portando al tribunale divino illesa la candida stola battesimale. Era il 17 settembre 1621. S. Roberto fu pure un grande scrittore : scrisse ben 31 opere tra le quali spiccano maggiormente: le « Controversie », il « Catechismo », « Le ascensioni spirituali della mente in Dio » e l'« Arte del ben morire »: perciò Pio XI lo dichiarò Dottore della Chiesa. PRATICA. Ci siano di guida queste parole del Santo: « Procura di non mandar nessun povero scontento: se ho poco, dò poco, se avrò di più, darò di più... ». PREGHIERA. O Dio, che per respingere le insidie dell'errore e per difendere i diritti della Sede Apostolica, concedesti mirabile dottrina e forza al tuo beato Pontefice e dottore Roberto, per i suoi meriti ed intercessione fa' che noi cresciamo nell'amore della verità e che gli, erranti ritornino nell'unità della tua Chiesa.
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PAE
ARCIPELAGHI DI GIOVANNI COLUMBU
"SU RE" DI GIOVANNI COLUMBU
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