Triballadoresdi Vittorio Casula |
Messaggi del 07/10/2014
Post n°1921 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
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Post n°1920 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
Indebiti Inps dei precari pubblici: Per Cgil, bene la sanatoria, ma il governo faccia chiarezza L'Inps congela per il momento la richiesta di restituzione delle indennità di disoccupazione pagate ai co.co.co. delle scuole, ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca delle Università in attesa di un riesame complessivo della normativa, ma la Cgil chiede che venga fatta definitivamente chiarezza sull'intera vicenda. E' quanto hanno annunciato in conferenza stampa i sindacati di categoria Flc e Nidil, questa mattina alla Camera dei deputati. Nel considerare la decisione dell'Istituto previdenziale come un primo risultato ottenuto grazie alla denuncia del sindacato, la Cgil, insieme a Nidil e a Flc, avverte che occorre correggere la norma per cancellare l'esclusione del tutto ingiustificata dei dipendenti pubblici precari dall'accesso all'indennità di disoccupazione "una tantum" prevista dalla legge n. 2 del 2009. Secondo Nidil e Flc la norma che inspiegabilmente esclude i collaboratori del pubblico impiego è confusa e di dubbia interpretazione; ed è per questa ragione che molte sedi Inps negli anni passati hanno erogato il beneficio anche a questi lavoratori, che adesso a distanza di cinque anni si vedono raggiunti dalla richiesta di restituzione delle somme percepite. Marco Miccoli, della Commissione lavoro della Camera, intervenuto all'incontro con la stampa, che sulla questione ha anche presentato nel giugno scorso una interrogazione parlamentare, si è impegnato ad ottenere dal governo una sanatoria per tutti i lavoratori precari pubblici interessati dalla richiesta dell'Inps.
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Post n°1919 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
7 ottobre: Giornata Mondiale per il Lavoro Dignitoso - World day for decent work Dal 2008 la Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC-CSI) organizza il 7 ottobre la Giornata Mondiale per il Lavoro Dignitoso, una giornata di mobilitazione e sensibilizzazione dei sindacati in ogni parte del mondo per promuovere il "lavoro produttivo liberamente scelto da donne e uomini, in condizioni di libertà, eguaglianza, sicurezza e dignità", come lo ha definito l'OIL, Organizzazione Internazionale del Lavoro. Quattro sono gli "assi" del lavoro dignitoso: applicazione dei principi e diritti fondamentali del lavoro e delle convenzioni internazionali sul lavoro; il lavoro produttivo liberalmente scelto, con uguali opportunità e uguali diritti e una retribuzione adeguata alla dignità dei lavoratori e delle loro famiglie; la salute e la sicurezza nel lavoro e la protezione sociale per i lavoratori e le loro famiglie; la libertà di organizzazione e di contrattazione collettiva per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, il dialogo sociale e il tripartitismo. Secondo la CSI, la creazione di posti di lavoro dignitosi deve essere al centro delle azioni dei governi per uscire dalla crisi economica globale e costruire una nuova economia, socialmente e ambientalmente sostenibile, che metta al centro la persona. Lo slogan scelto per la settima Giornata Mondiale del Lavoro Dignitoso è "Giustizia per i lavoratori, Giustizia climatica", a sottolineare l'attenzione del sindacato mondiale alle sfide poste dal cambiamento climatico, alla necessarie alternative di modello economico, che rispondano a nuovi criteri ambientali, sociali e di qualità del lavoro e garantiscano una equa transizione, per i lavoratori, da posti di lavoro inquinanti a posti di lavoro "verdi" e a bassa emissione di carbonio. Nel suo comunicato, la CSI, ricorda che "il mondo è su un percorso insostenibile. Vaste masse di lavoratori affrontano l'insicurezza dei loro posti di lavoro e i livelli più alti di diseguaglianza che si possano ricordare". Nel mondo - continua la nota della CSI - "la metà delle famiglie dei lavoratori hanno sperimentato, negli ultimi due anni, la disoccupazione o la riduzione forzata dell'orario di lavoro, mentre 1,2 miliardi di persone continuano a vivere in estrema povertà". "Il modello economico dominante - continua la CSI - sta distruggendo posti di lavoro e il pianeta. Indebolisce la democrazia e mina la giustizia per tutti. I sindacati sono la forza più potente nel mondo a difesa della democrazia e per la conquista di un futuro sostenibile" basato sulla giustizia sociale e ambientale". Come negli anni precedenti, la Giornata Mondiale per il Lavoro Dignitoso è caratterizzata da iniziative, di ogni tipo, praticamente in tutti i paesi del mondo. Tra le varie iniziative previste in Italia, segnaliamo quella promossa unitariamente da CGIL, CISL e UIL Lombardia, presso la Casa della Cultura di Milano, dedicata a "Diritto del Lavoro. Una base globale di diritti essenziali per tutti i lavoratori".
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Post n°1918 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
Ocse: Italia record per disparità regionali lavoro
L'Italia e' il paese Ocse con "le maggiori disparità regionali" per quanto riguarda gli indicatori sul lavoro. E gap significativi tra le regioni del Nord e quelle del Sud ci sono anche su altri fronti, quali reddito, sicurezza e ambiente. E' quanto emerge dai dati regionali dell'Ocse che misurano la qualità della vita. La Campania e' maglia nera sul fronte lavoro, posizionandosi nell'1% dei paesi Ocse peggiori, mentre Bolzano e' al top tra il 15% dei migliori. Nello studio dell'Ocse si spiega che le regioni che realizzano la migliore perfomance in Italia si situano sopra la media Ocse in tutti gli indicatori eccetto il numero di stanze per persona, l'accesso alla banda larga e la percentuale di lavoratori laureati. Le regioni italiane con le peggiori perfomance, invece, fanno segnare un tasso di disoccupazione doppio rispetto alla media Ocse. In particolare, anche sul fronte del reddito, la Campania e' l'ultima in Italia mentre Bolzano la prima (pur situandosi entrambe nella fascia della media Ocse, ma rispettivamente agli estremi opposti). Trento e' invece e' al top Ocse per la sicurezza, mentre la Calabria e' maglia nera italiana appena sopra il 20% delle regioni peggiori Ocse. Un fossato esiste anche sul fronte ambiente dove la Sardegna e' la regione migliore in Italia (nella parte alta della fascia intermedia Ocse), mentre la Lombardia e' ultima non solo in Italia ma anche a livello Ocse. Sul fronte della sanità, la provincia di Trento e' eccellenza Ocse e italiana, mentre la peggiore tra le regioni a livello nazionale e' di nuovo la Campania, che ha anche il primato negativo italiano nel settore abitativo dove invece spicca (ma nella media Ocse) il Friuli-Venezia Giulia. La provincia di Trento e' numero uno anche per l'accesso ai servizi (in media Ocse), mentre la Puglia e' l'ultima a livello nazionale (e nel 20% delle peggiori regioni Ocse). Allo stesso punto della classifica Ocse anche la Sardegna per l'educazione, ultima tra le italiane, mentre leader in questo campo e' il Lazio (situato però nella fascia bassa della media Ocse). A livello di impegno civico, invece, la migliore e' l'Emilia-Romagna, nel 20% delle top performance Ocse, mentre maglia nera di nuovo la Calabria, che e' nella fascia bassa della media Ocse.
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Post n°1917 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
Nidil, grazie all'art. 18 Tribunale Torino reintegra due lavoratori precari Si è conclusa positivamente, con la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato disposta dal Tribunale del Lavoro di Torino, la vicenda di due lavoratrici somministrate (interinali) che, assunte dall'agenzia Tempor, operavano presso l'Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista - Molinette di Torino. Lo rende noto Nidil Cgil in un comunicato. Nei giorni in cui si dibatte di reintegra tramite l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori e della necessità di estendere diritti e tutele ai lavoratori precari, commenta Nidil Cgil, "il Tribunale di Torino lancia un segnale importante: non è legittimo proseguire con i contratti a termine oltre i chiari limiti fissati dalla contrattazione, disapplicando con sotterfugi da azzeccagarbugli gli obblighi di stabilizzazione automatica". Le lavoratrici, insieme a Nidil Cgil del capoluogo piemontese, "avevano inizialmente richiesto per iscritto al proprio datore di lavoro (l'agenzia Tempor) di avere riconosciuta la trasformazione a tempo indeterminato prevista, in teoria in modo automatico, dall'allora vigente Ccnl del 2008 (art. 43). A fronte del diniego di Tempor, le lavoratrici hanno deciso di procedere legalmente, impugnando contratti di lavoro e relative proroghe che complessivamente le avevano portate a operare, in somministrazione a tempo determinato, per 42 mesi di fatto ininterrotti di lavoro".
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Post n°1916 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
Conferenza europea Giovani, a Roma dal 13 al 15 ottobre La promozione dell'accesso dei giovani ai diritti per favorirne l'autonomia e la partecipazione alla vita sociale, sarà al centro della Conferenza europea della gioventù, in programma dal 13 al 15 ottobre a Roma. Lo rende noto il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale. La Conferenza e' l'evento centrale delle politiche giovanili nel quadro del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Ue e, organizzata su indicazione della Commissione Europea, ha il fine di stimolare il confronto e lo scambio tra i rappresentanti delle organizzazioni giovanili, i decisori politici e amministrativi degli stati membri e della Commissione. Durante le sessioni di approfondimento si affronteranno tematiche come: identificare quali sono i diritti chiave per i giovani, il loro accesso al lavoro, ai sistemi di welfare e al credito, il supporto delle organizzazione giovanili. I lavori saranno aperti dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, con interventi del Commissario europeo per l'Istruzione e la Gioventù Androulla Vassiliou, del sottosegretario con delega alle politiche giovanili Luigi Bobba, del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Calogero Mauceri e dei rappresentanti del Forum Nazionale Giovani e del Forum Europeo dei Giovani.
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Post n°1915 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
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Post n°1914 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
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Post n°1913 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
L'Osservatorio per le politiche sociali in Europa è un'iniziativa di INCA CGIL Italia e INCA CGIL Belgio Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr
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Post n°1912 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da deosoe
Beata Vergine Maria del Rosario
Nome: Beata Vergine Maria del RosarioRicorrenza: 07 ottobre La festa odierna ci ricorda il giorno in cui i Cristiani riportarono la vittoria contro i Turchi a Lepanto nel 1571. S. Pio V la istituì sotto il titolo di S. Maria della Vittoria e due anni dopo Gregorio XIII la confermava, mutandone il nome in quello di festa del S. Rosario. A ragione questa vittoria venne attribuita alla SS. Vergine poiché, mentre a Lepanto si combatteva, in tutta la cristianità si recitava il Rosario. Erano milioni di fedeli con a capo il Papa che pregavano affinchè la scimitarra degli infedeli non giungesse a far strage nelle nostre contrade, com'era preciso disegno dei Turchi. L'armata cristiana; inferiore di numero, assalì con gran:. de fede ed ardore il nemico, e gl'inflisse una tale sconfitta che abbattè per sempre la potenza turca sul mare. Non ci dilunghiamo sui particolari di quel memorando avvenimento; vogliamo invece considerarne meglio l'arma vincitrice, ossia il Rosario. Le sue origini sono molto antiche e vanno ricercate nell'uso degli anacoreti dei primi secoli e dei frati laici i quali non potendo recitare i centocinquanta salmi dell'Ufficio vi supplivano con altrettanti Pater Noster. Verso il secolo xn si incominciò a recitare in tal modo anche l'Ave Maria che ben presto si alternò con il Pater. Più tardi vi si aggiunsero le considerazioni dei misteri e, dopo le dieci Ave Maria, il Gloria Patri. Così si giunse alla forma attuale. Il merito di aver dato il maggior impulso alla devozione del Rosario è di S. Domenico. Si dice che mentre il Santo predicava contro gli Albigesi, gli apparve la Vergine SS. e consegnandogli una corona gli disse che con quell'arma avrebbe vinto l'errore. Il grande predicatore diffuse la pratica del Rosario tra i fedeli e le sue prediche ottennero quel magnifico risultato che la storia registra. La SS. Vergine confermò più volte con prodigi la eccellenza del Rosario, specialmente apparendo a Lourdes ed a Fàtima con la corona in mano. Il Rosario è senza dubbio la devozione più facile e più cara : è un intreccio delle preghiere che ogni bambino impara sulle ginocchia della mamma: il Pater insegnatoci parola per parola da Gesù; l'Ave Maria composta dalle parole con le quali l'arcangelo Gabriele e S. Elisabetta salutarono Maria SS.; il Gloria, inno di lode e ringraziamento alla SS. Trinità. Queste soavi preghiere vengono intrecciate con la meditazione dei tratti più notevoli della vita di Gesù e di Maria. Anzi i misteri sono l'anima del Rosario. Infatti lo scopo di questa santa istituzione è appunto quello di ricordarci quei divini misteri che ogni cristiano deve sempre avere dinanzi agli occhi, perchè lo incitino alla riconoscenza dei benefici divini e perchè possa vedere se la sua vita è conforme ai modelli contemplati. Per ottenere questi frutti dobbiamo recitare il Rosario adagio, con devozione; e mentre il labbro ripete l'Ave Maria, il pensiero deve meditare i misteri assegnati per ogni decina e trarre da essi i principali insegnamenti pratici. PRATICA. Acquistiamo la pia abitudine di recitare quotidianamente il S. Rosario. PREGHIERA. O Dio, il cui Unigenito Figliuolo con la sua vita, morte e risurrezione ci meritò la grazia dell'eterna salvezza, deh!, fa' che mentre noi meditiamo i misteri del santissimo Rosario della B. V. Maria, ne imitiamo in tal guisa il contenuto, che possiamo poi conseguire il premio celeste che essi ci promettono.
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PAE
ARCIPELAGHI DI GIOVANNI COLUMBU
"SU RE" DI GIOVANNI COLUMBU
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