Triballadores

di Vittorio Casula

 
 

 

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Messaggi del 03/02/2015

Welfare

Post n°1991 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da deosoe

 

Welfare: è online #diamociunamano, per chi è in Cig

È on line da oggi, sul sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it , #diamociunamano, sezione dedicata al programma sperimentale che punta a coinvolgere le persone che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito in attività di volontariato a fini di utilità sociale, nell'ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da comuni o enti locali. E' quanto rende noto un comunicato del ministero del Lavoro.

La sezione, cui si può accedere dal link ospitato sulla home page del sito o direttamente all"indirizzo www.lavoro.gov.it/diamociunamano , illustra le modalità di funzionamento dell'iniziativa e indica i requisiti necessari per accedervi. Sono inoltre presenti due aree specifiche. La prima consente ai comuni, agli enti locali ed alle associazioni del terzo settore di registrarsi e di inserire i progetti di volontariato di utilità sociale; la seconda consente a tutti gli utenti di consultare i progetti attivati.

È stato infine predisposto uno specifico indirizzo mail,diamociunamano@lavoro.gov.it, cui si potrà scrivere per richiedere ulteriori informazioni. La copertura assicurativa Inail per chi svolgerà attività volontaria nei progetti sarà a carico di un Fondo istituito presso il Ministero del lavoro che avrà durata biennale dell'importo di 4,9 mln di euro sia per il 2015 che per il 2016 con cui assicurare annualmente circa 4.900.000 giornate, equivalenti a circa 19.000 soggetti per un intero anno.

Come funziona: il decreto prevede che i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito possano essere invitati a rendersi disponibili, in forma volontaria, per essere coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore della propria comunità, nell'ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. Per avviare concretamente questa iniziativa ed assicurare la verifica dei risultati, è importante che i comuni e le organizzazioni forniscano ai cittadini ogni utile informazione sulle finalità e sulle caratteristiche di questa nuova misura.

A chi è rivolto: può accedere alla misura sperimentale chi beneficia di cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, anche in deroga alla vigente normativa; integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà; indennità di mobilità, anche in deroga alla vigente normativa, Aspi e mini-Aspi; prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell'attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di solidarietà; altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della persona, erogate a livello nazionale e locale.

AdnKronos

 

 

 
 
 

Tubercolosi

Post n°1990 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da deosoe

 

Variazione importi indennità antitubercolari

L'Inps, con circolare n. 26 del 16 gennaio 2015 ha reso noto i nuovi importi delle indennità antitubercolari per l'anno 2015 (D.M. del 20/11/2014-G.U. n. 280 del 02/12/2014). Gli aumenti sono strettamente legati all'adeguamento delle pensioni del Fondo dei lavoratori ai sensi dell'art. 4 Legge 419/75.

Le indennità antitubercolari vengono erogate dall'Inps a soggetti affetti da TBC e curati dalle strutture del SSN. Per aver diritto a queste indennità occorre far valere sia il diritto sanitario (che viene accertato dal Centro Medicina Legale dell'Inps di sede di appartenenza del lavoratore), sia il requisito amministrativo (52 settimane di contribuzione nell'arco dell'intera attività lavorativa).

I destinatari sono:
assicurati dipendenti del settore privato, alcune categorie del settore pubblico; alcune categorie di pensionati titolari di rendita Inail e per i componenti della sua famiglia; ai familiari a carico dell'assicurato

Cosa spetta:
Indennità Giornaliera (IG): (non è cumulabile con la retribuzione).

Durante il periodo delle cure ospedaliere o ambulatoriali al lavoratore assicurato viene erogata una indennità giornaliera; l'importo è pari a quello che sarebbe stato concesso nel caso di malattia comune per i primi 180 gg (questo quando non si ha diritto all'intera retribuzione ); dal 181° si riduce nella misura fissa ( ogni anno viene stabilito con decreto ministeriale): 2015: € 13,15 2014 :€ 13,11. Ai pensionati di SO e titolari di rendita Inail e ai familiari la misura fissa si riduce al 50%: 2015: euro 6,58 2014: € 6,56

Indennità Post Sanatoriale (IPS): (è cumulabile con la retribuzione)

E' un'indennità giornaliera destinata sia ai lavoratori assicurati che ai familiari. Viene corrisposta per 24 mesi dopo la data di guarigione o della stabilizzazione a condizione che risultino almeno 60 giorni di cura (ricovero o cura ambulatoriale) e di assenza dal lavoro, anche se si ha diritto all'intera retribuzione.
Per gli assicurati spetta l'importo in misura fissa: 2015: € 21,92 2014: € 21,86. Anche in questo caso, ove l'indennizzo sia destinato ai familiari, l'indennità si riduce del 50%: 2015: € 10,96 2014: euro 10,93

Assegno di Cura e Sostentamento (ACS) : (non è cumulabile con la retribuzione)

Se la capacità di guadagno si è ridotta a meno della metà, quale conseguenza diretta o indiretta della malattia tubercolare sofferta e non si percepisce una normale retribuzione continuativa, spetta, in misura fissa , un assegno di cura e sostentamento mensile.
L'assegno di cura e sostentamento viene corrisposto per 24 mesi dopo aver usufruito dell'Indennità-post-sanatoriale (IPS) , è rinnovabile ogni 24 mesi fino a quando permangono i requisiti sanitari e amministrativi. Si interrompe nel caso di nuove cure e ricomincia dopo il nuovo ciclo di cure (sempre tenendo presenti i requisiti di cui sopra). Anche in questo caso l'indennizzo è rivolto anche ai familiari dell'assicurato percependo lo stesso importo: 2015: € 88,45 2014:€ 88,19

Assegno Natalizio (AN):

Viene corrisposto agli assicurati e ai familiari che, anche per un solo giorno di dicembre, abbiano usufruito di : IG, IPS, ACS. Il datore di lavoro è tenuto ad anticipare per conto dell'Inps, le indennità tubercolari, come avviene per le prestazioni economiche di malattia "comune". Per quanto riguarda la contribuzione figurativa l'accredito avviene in automatico da parte dell'Inps.

Le sedi dell'Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni.

 

 

 
 
 

INAIL

Post n°1989 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da deosoe

 

Accordo Inail-ministero Difesa per sicurezza lavoro

Sperimentare soluzioni pratiche in materia di prevenzione che contribuiscano a diffondere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E' l'obiettivo dell'accordo siglato dall'Inail e dal ministero della Difesa - Segretariato generale e Direzione nazionale degli armamenti. A sottoscriverlo il presidente dell'Inail, Massimo De Felice e il generale Enzo Stefanini.

L'accordo prevede di definire soluzioni inerenti problematiche tecniche di igiene del lavoro attraverso la partecipazione a riunioni, dibattiti, gruppi e  commissioni di lavoro; effettuare studi e approfondimenti in materia di promozione della salute e igiene sanitaria e industriale anche attraverso appositi sopralluoghi; predisporre materiale informativo, pubblicazioni scientifiche e linee guida operative per la manipolazione, la bonifica e lo smaltimento di amianto; individuare e realizzare percorsi formativi per l'applicazione di corrette misure di igiene del lavoro in armonia con le linee guida elaborate.

 

 

 
 
 

Mattarella

Post n°1988 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da deosoe

 

Mattarella: "Salvare dalla crisi i principi e i valori del patto sociale sancito dalla Costituzione.

Ridare al Paese un orizzonte di speranza; salvare dalla crisi il rispetto dei  principi e dei valori del patto sociale sancito dalla Costituzione. L'importanza delle formazioni sociali, come corollario di una piena partecipazione alla vita pubblica. Sono alcuni dei passaggi del discorso che il neo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha svolto a Montecitorio, davanti alle Camere unite. Di seguito il testo integrale.   

 

"Signora Presidente della Camera dei deputati, Signora Vice Presidente del Senato, Signori Parlamentari e Delegati regionali, rivolgo un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che interpretano la sovranità del nostro popolo e le danno voce e alle Regioni qui rappresentate. Ringrazio la Presidente Laura Boldrini e la Vice Presidente Valeria Fedeli. Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte al voto. Un pensiero deferente ai miei predecessori, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, che hanno svolto la loro funzione con impegno e dedizione esemplari. A loro va l'affettuosa riconoscenza degli italiani.". Inizia così il discorso che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha svolto a Montecitorio subito dopo la formula di rito del giuramento.  

 "Al Presidente Napolitano che, in un momento difficile, ha accettato l'onere di un secondo mandato, un ringraziamento particolarmente intenso", ha proseguito, rendendo "omaggio alla Corte Costituzionale organo di alta garanzia a tutela della nostra Carta fondamentale, al Consiglio Superiore della magistratura presidio dell'indipendenza e a tutte le magistrature. Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato. La responsabilità di rappresentare l'unità nazionale innanzi tutto. L'unità che lega indissolubilmente i nostri territori, dal Nord al Mezzogiorno. Ma anche l'unità costituita dall'insieme delle attese e delle aspirazioni dei nostri concittadini". 

"Questa unità, rischia di essere difficile, fragile, lontana. L'impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le loro speranze. La lunga crisi, prolungatasi oltre ogni limite, ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese e ha messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo. Ha aumentato le ingiustizie. Ha generato nuove povertà. Ha prodotto emarginazione e solitudine".

"Le angosce si annidano in tante famiglie per le difficoltà che sottraggono il futuro alle ragazze e ai ragazzi. Il lavoro che manca per tanti giovani, specialmente nel Mezzogiorno, la perdita di occupazione, l'esclusione, le difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi sociali fondamentali. Sono questi i punti dell'agenda esigente su cui sarà misurata la vicinanza delle istituzioni al popolo. Dobbiamo saper scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto di principi e valori su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Costituzione. Per uscire dalla crisi, che ha fiaccato in modo grave l'economia nazionale e quella europea, va alimentata l'inversione del ciclo economico, da lungo tempo attesa".

"E' indispensabile che al consolidamento finanziario si accompagni una robusta iniziativa di crescita, da articolare innanzi tutto a livello europeo. Nel corso del semestre di Presidenza dell'Unione Europea appena conclusosi, il Governo - cui rivolgo un saluto e un augurio di buon lavoro - ha opportunamente perseguito questa strategia. Sussiste oggi l'esigenza di confermare il patto costituzionale che mantiene unito il Paese e che riconosce a tutti i cittadini i diritti fondamentali e pari dignità sociale e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza. L'urgenza di riforme istituzionali, economiche e sociali deriva dal dovere di dare risposte efficaci alla nostra comunità, risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte".

"Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente. Penso ai giovani che coltivano i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito".

"Penso alle imprese, piccole medie e grandi che, tra rilevanti difficoltà, trovano il coraggio di continuare a innovare e a competere sui mercati internazionali. Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni". 

"Non servono generiche esortazioni a guardare al futuro ma piuttosto la tenace mobilitazione di tutte le risorse della società italiana. Parlare di unità nazionale significa, allora, ridare al Paese un orizzonte di speranza. Perché questa speranza non rimanga un'evocazione astratta, occorre ricostruire quei legami che tengono insieme la società. A questa azione sono chiamate tutte le forze vive delle nostre comunità in Patria come all'estero". 

"Ai connazionali nel mondo va il mio saluto affettuoso. Un pensiero di amicizia rivolgo alle numerose comunità straniere presenti nel nostro Paese. La strada maestra di un Paese unito è quella che indica la nostra Costituzione, quando sottolinea il ruolo delle formazioni sociali, corollario di una piena partecipazione alla vita pubblica. La crisi di rappresentanza ha reso deboli o inefficaci gli strumenti tradizionali della partecipazione, mentre dalla società emergono, con forza, nuove modalità di espressione che hanno già prodotto risultati avvertibili nella politica e nei suoi soggetti. Questo stesso Parlamento presenta elementi di novità e di cambiamento. La più alta percentuale di donne e tanti giovani parlamentari. Un risultato prezioso che troppe volte la politica stessa finisce per oscurare dietro polemiche e conflitti". 

"I giovani parlamentari portano in queste aule le speranze e le attese dei propri coetanei. Rappresentano anche, con la capacità di critica, e persino di indignazione, la voglia di cambiare. A loro, in particolare, chiedo di dare un contributo positivo al nostro essere davvero comunità nazionale, non dimenticando mai l'essenza del mandato parlamentare. L'idea, cioè, che in queste aule non si è espressione di un segmento della società o di interessi particolari, ma si è rappresentanti dell'intero popolo italiano e, tutti insieme, al servizio del Paese". 

"Tutti sono chiamati ad assumere per intero questa responsabilità. Condizione primaria per riaccostare gli italiani alle istituzioni è intendere la politica come servizio al bene comune, patrimonio di ognuno e di tutti. E' necessario ricollegare a esse quei tanti nostri concittadini che le avvertono lontane ed estranee".

"La democrazia - ha detto - non è una conquista definitiva ma va inverata continuamente, individuando le formule più adeguate al mutamento dei tempi. E' significativo che il mio giuramento sia avvenuto mentre sta per completarsi il percorso di un'ampia e incisiva riforma della seconda parte della Costituzione". 

"Senza entrare nel merito delle singole soluzioni, che competono al Parlamento, nella sua sovranità, desidero esprimere l'auspicio che questo percorso sia portato a compimento con l'obiettivo di rendere più adeguata la nostra democrazia. Riformare la Costituzione per rafforzare il processo democratico".

"Vi è anche la necessità di superare la logica della deroga costante alle forme ordinarie del processo legislativo, bilanciando l'esigenza di governo con il rispetto delle garanzie procedurali di una corretta dialettica parlamentare. Come è stato più volte sollecitato dal Presidente Napolitano, un'altra priorità è costituita dall'approvazione di una nuova legge elettorale, tema sul quale è impegnato il Parlamento". 

"Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del capo dello Stato nel ruolo di un arbitro, del garante della Costituzione. E' una immagine efficace. All'arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L'arbitro deve essere - e sarà - imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza".

"Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione. La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno. Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro. Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale. Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici. Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace. Significa garantire i diritti dei malati. Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale. Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi. Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni. Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità. Significa sostenere la famiglia, risorsa della società. Significa garantire l'autonomia ed il pluralismo dell'informazione, presidio di democrazia. Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l'Italia dal nazifascismo. Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva".

"Il sentimento della speranza ha caratterizzato l'Europa nel dopoguerra e alla caduta del muro di Berlino. Speranza di libertà e di ripresa dopo la guerra, speranza di affermazione di valori di democrazia dopo il 1989. Nella nuova Europa l'Italia ha trovato l'affermazione della sua sovranità; un approdo sicuro ma soprattutto un luogo da cui ripartire per vincere le sfide globali. L'Unione Europea rappresenta oggi, ancora una volta, una frontiera di speranza e la prospettiva di una vera Unione politica va rilanciata, senza indugio".

"L'affermazione dei diritti di cittadinanza rappresenta il consolidamento del grande spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia. Le guerre, gli attentati, le persecuzioni politiche, etniche e religiose, la miseria e le carestie generano ingenti masse di profughi. Milioni di individui e famiglie in fuga dalle proprie case che cercano salvezza e futuro proprio nell'Europa del diritto e della democrazia. E' questa un'emergenza umanitaria, grave e dolorosa, che deve vedere l'Unione Europea più attenta, impegnata e solidale. L'Italia ha fatto e sta facendo bene la sua parte e siamo grati a tutti i nostri operatori, ai vari livelli, per l'impegno generoso con cui fronteggiano questo drammatico esodo. A livello internazionale la meritoria e indispensabile azione di mantenimento della pace, che vede impegnati i nostri militari in tante missioni, deve essere consolidata con un'azione di ricostruzione politica, economica, sociale e culturale, senza la quale ogni sforzo è destinato a vanificarsi".

"Alle Forze Armate, sempre più strumento di pace ed elemento essenziale della nostra politica estera e di sicurezza, rivolgo un sincero ringraziamento, ricordando quanti hanno perduto la loro vita nell'assolvimento del proprio dovere. Occorre continuare a dispiegare il massimo impegno affinché la delicata vicenda dei due nostri fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trovi al più presto una conclusione positiva, con il loro definitivo ritorno in Patria. Desidero rivolgere un pensiero ai civili impegnati, in zone spesso rischiose, nella preziosa opera di cooperazione e di aiuto allo sviluppo. Di tre italiani, padre Paolo Dall'Oglio, Giovanni Lo Porto e Ignazio Scaravilli non si hanno notizie in terre difficili e martoriate. A loro e ai loro familiari va la solidarietà e la vicinanza di tutto il popolo italiano, insieme all'augurio di fare presto ritorno nelle loro case".

"Onorevoli Parlamentari, Signori Delegati, per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i giorni: l' ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo. Mi auguro che negli uffici pubblici e nelle istituzioni possano riflettersi, con fiducia, i volti degli italiani: il volto spensierato dei bambini, quello curioso dei ragazzi. I volti preoccupati degli anziani soli e in difficoltà il volto di chi soffre, dei malati, e delle loro famiglie, che portano sulle spalle carichi pesanti. Il volto dei giovani che cercano lavoro e quello di chi il lavoro lo ha perduto. Il volto di chi ha dovuto chiudere l'impresa a causa della congiuntura economica e quello di chi continua a investire nonostante la crisi. Il volto di chi dona con generosità il proprio tempo agli altri. Il volto di chi non si arrende alla sopraffazione, di chi lotta contro le ingiustizie e quello di chi cerca una via di riscatto. Storie di donne e di uomini, di piccoli e di anziani, con differenti convinzioni politiche, culturali e religiose. Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace.

Viva la Repubblica, viva l'Italia!".

 

 

 
 
 

Comuni

Post n°1987 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da deosoe

 

I nuovi importi delle prestazioni agevolate concesse dai Comuni

L'assegno al nucleo e di maternità relativi al 2014 potranno continuare ad essere erogati, per i primi sei mesi, con le vecchie modalità solo per coloro che abbiano presentato la domanda sulla base di una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) sottoscritta il primo gennaio 2015. Per le Dsu successivamente sottoscritte, il diritto a queste prestazioni è subordinato alle nuove soglie ISEE in base alle disposizioni del decreto del presidente del Consiglio n. 159/2013.

Per il 2014, l'importo intero dell'Assegno al nucleo familiare numeroso con almeno tre figli, spettante per tredici mensilità, rimane pari a 141,02 euro mensili (1.833,26 annui). Cambia, invece, per il nucleo base, composto da 5 persone, il valore della situazione economica, che diventa di 8.538,91 euro.

Di conseguenza, cambiano anche i valori economici riparametrati per i nuclei di diversa composizione. A fronte di una cospicua riduzione del valore della situazione economica, ovvero della soglia ISEE (oltre la quale non si ha diritto alla prestazione), i parametri della scala di equivalenza, di cui al decreto 109/98, sono invece incrementati da maggiorazioni.

Secondo l'Inca, ciò, almeno nello spirito del legislatore, dovrebbe garantire ai nuclei numerosi l'accesso alle prestazioni in quanto le maggiorazioni intervengono a ridurre la capacità reddituale e patrimoniale del nucleo stesso.   

 

 

 
 
 

Sanità

Post n°1986 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da deosoe

 

Sanità: Fp Cgil, più tutele per 900mila addetti settore socio-assistenziale

Sono circa 900 mila gli addetti delle imprese sociali coinvolte nel sistema socio-sanitario assistenziale che operano prevalentemente all'interno dei contratti stipulati con la Pubblica amministrazione, in forma di accreditamento, convenzione o attraverso gare d'appalto. Sono infermieri, tecnici della riabilitazione, psicologi e psicoterapeuti, assistenti sociali, operatori socio-sanitari, educatori e animatori. Per tutelarli "serve uniformare le regole nel territorio e impedire forme di concessione o di accreditamenti a imprese sociali o cooperative che non rispettano il contratto". Lo ha affermato Cecilia Taranto, segretario nazionale Fp Cgil, intervenendo al convegno "Lavoro e qualità dei servizi sanitari e sociali in appalto e convenzione" che si è svolto a Roma, nell'ambito della campagna Fp e Cgil "Salviamo la salute".

I rapporti di lavoro del settore socio-sanitario - ha ricordato la sindacalista - sono regolamentati secondo 27 contratti collettivi nazionali "spesso firmati da organizzazioni sindacali scarsamente rappresentative. Su questo tema per la Cgil si pone una questione che non esiterei a definire morale". 

Secondo Taranto, "La sanità privata accreditata, il terzo settore e l'area profit costituiscono oggi una sorta di braccio gestionale operativo parallelo e integrato alla Pa. Ma la tenuta dei servizi è messa seriamente a rischio da una cattiva spending review fatta di tagli, da una legge di stabilità che si abbatte su Regioni e Comuni". "In questi mesi e con queste criticità - aggiunge Taranto - il Parlamento discuterà anche la legge delega di riforma del terzo settore".

Secondo Taranto "non vi è alcun dubbio che le imprese serie risultino fortemente danneggiate dall'uso spregiudicato dell'assenza di controlli fino a vere e proprie forme di deresponsabilizzazione assunte dalla pubblica amministrazione in tema di appalti. Ciò - avverte la sindacalista - favorisce la permanenza nel mercato di imprese deboli o malavitose".

Sono queste le ragioni che hanno indotto la Cgil a presentare una proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti, in calce alla quale si stanno raccogliendo le firme.

Il punto su cui si concentra la critica della Fp Cgil è l'atteggiamento dei governi nazionali, regionali e locali che, per assicurare un servizio,  "accettano supinamente, o addirittura alimentano, un sistema di concorrenza al ribasso, tutto costruito sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici, dei loro diritti, delle loro retribuzioni. "Questa è la madre delle questioni morali", puntualizza Taranto.

Le irregolarità - secondo il sindacato - sono contributive, fiscali, normative, che investono anche l'orario di lavoro, attraverso l'utilizzo improprio di agevolazioni legate alla mobilità, al mancato rispetto dei minimi tabellari o facendo riferimento solo ai regolamenti e alla mutalità del rapporto socio-lavoratore.

Secondo la Funzione pubbica Cgil - è indispensabile modificare la legge 142 che, attribuendo alla funzione di socio della cooperativa carattere prevalente, costituisce il serio "vulnus" alla regolarità degli appalti e delle concessioni. 

"L'enorme diffusione di cooperative spurie, create 'ad hoc' per aggirare gli adempimenti richiesti formalmente dalle amministrazioni - avverte il segretario nazionale Fp Cgil - può essere contrastata da una diffusa rivendicazione di legalità che va avanzata dalle organizzazioni sindacali ma anche dalle stesse cooperative".

 

 

 
 
 
 
 

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