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di Vittorio Casula

 
 

 

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Messaggi del 26/03/2015

Amianto

Post n°2246 pubblicato il 26 Marzo 2015 da deosoe

Amianto, in Emilia Romagna nasce associazione per vittime e familiariRompere la solitudine di chi si è ammalato, creare una rete di solidarietà per i parenti delle vittime, ma soprattutto trasformare la rabbia in azione consapevole. Sono questi gli obiettivi dell’Associazione familiari e vittime dell’amianto Emilia Romagna, nata nei giorni scorsi per volontà della Cgil regionale, dei lavoratori delle Officine grandi riparazioni Fs di Bologna e degli ex dipendenti dello stabilimento Eternit di Rubiera (Reggio Emilia), attivo dal 1961 al 1992. Un’Associazione che intende essere da pungolo e stimolo su più fronti: dalla ricerca epidemiologica alla sorveglianza sanitaria, dalla prevenzione primaria alla protezione dei lavoratori che ancora intervengono sull’amianto (come quelli dell’edilizia e del settore idrico), dal supporto psicologico agli esposti alla tutela giuridica e previdenziale.“Giustizia e conoscenza, sono questi i valori che ci hanno spinto a costituire l’Associazione” spiega Andrea Caselli, responsabile Salute e sicurezza della Cgil Emilia Romagna. “Giustizia perché il torto subito dai lavoratori e dai loro familiari è grande, riguarda la vita stessa. Il riconoscimento sociale del torto subìto passa anche attraverso la sanzione dei comportamenti che hanno causato questo disastro” spiega. E conoscenza perché solo attraverso di essa si possono “salvare vite umane, avere cure efficaci, migliorare la vita dei malati, avere diagnosi precoci, conoscere l’entità e la diffusione dell’avvenuta esposizione all’amianto”. Ma anche nel senso di “conoscenza della diffusa presenza di amianto sui nostri territori, per agire preventivamente attraverso il monitoraggio, la bonifica e lo smaltimento”.Ma cosa farà l’Associazione concretamente? Ad aprile, anzitutto, verrà inaugurato a Bologna lo Sportello Amianto presso la sede dell’Associazione (via Marconi, 69), che si affiancherà a quello già esistente a Reggio Emilia su iniziativa della Cgil cittadina. “Tutti coloro che vi si rivolgeranno – spiega Caselli – saranno indirizzati ai migliori percorsi di tutela. Forniremo assistenza legale in sede civile e penale attraverso l’impegno di avvocati, mentre per i diritti previdenziali e di riconoscimento della malattia professionale è già stata stipulata una specifica convenzione con l’Inca regionale. Forniremo anche accoglienza alle persone che si ammalano e ai loro familiari, mettendo a disposizione il servizio di supporto psicologico necessario attraverso il contributo dell’Associazione Rivivere con la quale abbiamo stipulato una convenzione”. Infine, assieme agli studenti e agli insegnanti del liceo Laura Bassi di Bologna “stiamo predisponendo moduli informativi da diffondere nelle scuole per sensibilizzare al problema le giovani generazioni e diffondere la cultura della prevenzione”.

 
 
 

Frontalieri

Post n°2245 pubblicato il 26 Marzo 2015 da deosoe

Lavoratori frontalieri. Raccomandazioni CES su come superare gli ostacoli alla mobilitàIl 10 e 11 marzo 2015 il Comitato esecutivo della CES (Confederazione europea dei sindacati) ha adottato una serie di raccomandazioni ai governi nazionali e all’Unione europea su come superare gli ostacoli alla mobilità dei lavoratori frontalieri, ossia dei cittadini di uno Stato membro che lavorano sul territorio di un altro Stato membro, e ritornano al luogo di residenza almeno una volta alla settimana.Anche se numericamente non rappresentano una parte rilevante del mercato del lavoro dell’UE (non più di 1,2 milioni, secondo la Commissione europea), i lavoratori frontalieri forniscono un contributo importante all’economia di molti Stati membri, ma si trovano ad affrontare problemi specifici che limitano il loro diritto alla libera circolazione attraverso le frontiere.In materia di libera circolazione, i lavoratori frontalieri devono affrontare ostacoli simili a quelli degli altri lavoratori mobili, ma sono anche colpiti da una discriminazione più specifica, relativa al fatto che lavorano in un paese e vivono in un altro.Gli ostacoli specifici alla libera circolazione dei lavoratori frontalieri si manifestano, secondo la CES, soprattutto in quattro aree: previdenza e prestazioni sociali; imposte dirette e benefici fiscali indiretti; diritto del lavoro; disposizioni in materia di ingresso e soggiorno dei lavoratori frontalieri cittadini di paesi terzi.Convinti della necessità di garantire la parità di trattamento per tutti i lavoratori e in tutti i mercati del lavoro, indipendentemente dalla nazionalità e dal luogo di residenza, la CES ritiene necessario eliminare tutte le restrizioni irragionevoli o ingiustificate al lavoro di frontiera. Queste quindi, in sintesi, le raccomandazioni che il sindacato europeo rivolge all’UE e ai governi nazionali e, al fine di eliminare gli ostacoli che devono affrontare i lavoratori frontalieri:All’Unione europea:Monitorare l’atteggiamento degli Stati membri al fine di garantire l’applicazione del diritto comunitario e il rispetto della parità di trattamento.Incoraggiare gli Stati ad adottare norme speciali per rimuovere gli ostacoli alla circolazione di tutti i lavoratori.Incoraggiare e sostenere gli Stati a creare istituzioni specializzate per informare e assistere tutti i lavoratori mobili.Ai governi nazionali, per quanto riguarda previdenza e prestazioni sociali:Piena attuazione del principio secondo cui i lavoratori frontalieri sono coperti dal sistema di sicurezza sociale del paese in cui lavorano e non il paese in cui risiedono.Assicurarsi che questi diritti siano rispettati anche da tutte le autorità territoriali e le organizzazioni intermedie.Ai governi nazionali, in materia di imposte e benefici fiscali:Stabilire regole comuni e promuovere la cooperazione amministrativa tra le autorità fiscali, al fine di evitare la doppia imposizione sul reddito e sul patrimonio.Prevedere che le entrate fiscali generate dal reddito dei lavoratori frontalieri siano attribuite in parte al paese di residenza di quest’ultimi.Ai governi nazionali, per quanto riguarda il diritto e le condizioni di lavoro:Garantire che il fatto di non risiedere nel paese di lavoro non sia una ragione per non applicare integralmente ai lavoratori frontalieri i principi della parità di trattamento (con particolare riferimento ai salari e condizioni di lavoro) e la “lex loci laboris”.Garantire l’applicazione del principio della “parità di retribuzione”.Ai governi nazionali, in materia di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi:Il fatto di non avere residenza nel territorio del paese di occupazione non deve causare barriere e trattamenti ingiusti nei confronti di cittadini di paesi terzi che svolgono un lavoro di frontiera.www.osservatorioinca.org

 
 
 

rs

Post n°2244 pubblicato il 26 Marzo 2015 da deosoe

Rassegna stampaNota di servizio: come già comunicato a suo tempo, la rassegna stampa sul sito istituzionale della Regione Sardegna non comprende articoli de la Nuova Sardegna a seguito di un espresso divieto di riproduzione.anno precedentemese precedenteMarzo 2015LUNMARMERGIOVENSABDOM12345678910111213141516171819202122232425262728293031Se hai problemi di visualizzazione dei file PDF scarica l’ultima versione di Adobe Acrobat.cerca in rassegna stamparicerca avanzataRassegna stampa del 26/03/2015Prima paginascarica in formato pdf l'articolo L’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo LA NUOVA SARDEGNAPoliticaL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo Pioggia, vento e tempeste Altre 12 ore sott'acqua Pioggia, vento e tempeste Altre 12 ore sott’acquascarica in formato pdf l'articolo Torrenti in piena e case sgomberate «Enormi i danni» Torrenti in piena e case sgomberate «Enormi i danni»scarica in formato pdf l'articolo Il fiume Quirra invade l'Orientale Il fiume Quirra invade l’Orientalescarica in formato pdf l'articolo Solanas sommersa, terrore nella notte Solanas sommersa, terrore nella nottescarica in formato pdf l'articolo Legge edilizia, artigiani all'attacco Legge edilizia, artigiani all’attaccoscarica in formato pdf l'articolo Cappellacci: «Sulle scorie Governo in silenzio» Cappellacci: «Sulle scorie Governo in silenzio»scarica in formato pdf l'articolo Tariffa-capestro, l'Ogliastra sulle barricate Tariffa-capestro, l’Ogliastra sulle barricatescarica in formato pdf l'articolo Paola Pinna, addio al veleno ai Cinquestelle Paola Pinna, addio al veleno ai Cinquestellescarica in formato pdf l'articolo Tossilo spacca il centrosinistra Tossilo spacca il centrosinistraEconomiaL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo Gonnosfanadiga, Le vie dell'acqua Gonnosfanadiga, Le vie dell’acquascarica in formato pdf l'articolo Carbosulcis, inchiesta Inps Incentivi all'esodo bloccati Carbosulcis, inchiesta Inps Incentivi all’esodo…scarica in formato pdf l'articolo Per i lavoratori in utilizzo mini contratti Per i lavoratori in utilizzo mini contrattiscarica in formato pdf l'articolo Si conclude un Vinitaly mai visto Si conclude un Vinitaly mai vistoscarica in formato pdf l'articolo Dall'Europa ecco i soldi per “Frutta nelle scuole” Dall’Europa ecco i soldi per “Frutta nelle scuole”scarica in formato pdf l'articolo Nuovo ossigeno per le imprese Nuovo ossigeno per le impresescarica in formato pdf l'articolo Cassintegrati, boccata d'ossigeno Cassintegrati, boccata d’ossigenoIstituzioni, Europa, Enti LocaliL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo Dirigenti a lezione di fondi Ue Dirigenti a lezione di fondi UeAmbiente e territorioL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo In Municipio si risparmia sull'energia In Municipio si risparmia sull’energiascarica in formato pdf l'articolo San Giovanni Suergiu Scorie nucleari, una fiaccolata per dire no San Giovanni Suergiu Scorie nucleari, una fiaccolata…Sanità e affari socialiL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo Sportello informativo sul cancro Sportello informativo sul cancroscarica in formato pdf l'articolo La malattia è sconosciuta, l'Inps le revoca l'invalidità La malattia è sconosciuta, l’Inps le revoca…scarica in formato pdf l'articolo CARBONIA. Poliambulatorio, ascensore in tilt da più di un mese CARBONIA. Poliambulatorio, ascensore in tilt da più…scarica in formato pdf l'articolo Asl, il project sotto esame Asl, il project sotto esamescarica in formato pdf l'articolo Liste d'attesa lunghe e intollerabili Liste d’attesa lunghe e intollerabiliscarica in formato pdf l'articolo In attesa del direttore amministrativo In attesa del direttore amministrativoTrasporti e infrastruttureL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo Proteste per le bollette di Abbanoa poco chiare Proteste per le bollette di Abbanoa poco chiarescarica in formato pdf l'articolo Tortoli Pace fatta con Abbanoa: il Municipio trova l'intesa Tortoli Pace fatta con Abbanoa: il Municipio trova…Cultura e istruzioneL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo “Buona scuola”, ricorso al Tar dei trecento esclusi “Buona scuola”, ricorso al Tar dei trecento esclusiscarica in formato pdf l'articolo Cancellati 5 milioni di debiti Cancellati 5 milioni di debitiscarica in formato pdf l'articolo Concerti e volantini: lavoratori mobilitati Concerti e volantini: lavoratori mobilitatiscarica in formato pdf l'articolo Firino: «Faremo di tutto per tutelare la Fondazione» Firino: «Faremo di tutto per tutelare la Fondazione»scarica in formato pdf l'articolo Campus scolastico senza fondi Campus scolastico senza fondiCronacheL’UNIONE SARDAscarica in formato pdf l'articolo Pili: i jihadisti più pericolosi erano nell'Isola Pili: i jihadisti più pericolosi erano nell’Isolascarica in formato pdf l'articolo Banda larga, chiusa l'inchiesta Banda larga, chiusa l’inchiestascarica in formato pdf l'articolo Ricette false, cinque assoluzioni Ricette false, cinque assoluzioni

 
 
 

inca

Post n°2243 pubblicato il 26 Marzo 2015 da deosoe

Accordo di collaborazione tra Inca Cgil Tunisia e Ugtt di MahdiaSi è tenuto ieri a Tunisi un incontro per la verifica e il rinnovo dell’accordo di collaborazione tra Inca Cgil Tunisia e Ugtt di Mahdia. Presenti all’incontro per la Cgil Sergio Bassoli, per l’Ugtt Sadok Ben Hassine, per Inca Claudio Piccinini, Mustafa Laaouini e le operatrici Hanen e Badra che operano per conto del patronato della Cgil a Madhia e Tunisi.Il segretario della Camera del Lavoro Ugtt di Mhadia, Abdallah Echi, ha sottolineato quanto la collaborazione avuta in questo ultimo anno abbia “contribuito a far emergere diritti non espressi, evitato che in tante persone si creassero false aspettative su prestazioni alle quali non avevano diritto, evitato il pellegrinaggio per la produzione di documentazione inutile, promosso l’ottenimento delle prestazioni sociali contributive a fronte della presenza dei requisiti in conseguenza del lavoro e dei contributi versati in Italia e in Tunisia”.Tanti sono, infatti, i lavoratori che da Mahdia sono partiti per lavorare in Italia per poi rientrare nel paese di origine. Molte le famiglie nelle quali almeno un componente ha provato un’esperienza lavorativa all’estero. “Spesso – spiega Claudio Piccinini, coordinatore degli uffici immigrazione Inca - questi lavoratori possono far leva sulla totalizzazione dei contributi versati per ottenere prestazioni sociali”.Il fenomeno della migrazione interessa anche tanti i italiani che si sono trasferiti in Tunisia e che hanno bisogno di assistenza, soprattutto in riferimento alla verifica dell’importo delle loro pensioni.“La promozione capillare della tutela previdenziale e socioassistenziale assicurata dal sindacato e dal patronato - aggiunge Piccinini – ha consentito di aumentare la qualità dei servizi offerti, tale da entrare in diretta concorrenza con i trafficanti locali che lucravano sui bisogni delle persone. Bisogni di informazione, verifica dei requisiti richiesti per accedere alle prestazioni sociali, istruttoria e presentazione delle domande di pensioni che l’Inca garantisce gratuitamente. Le tante pratiche raccolte stanno a certificare il successo e l’attività di permanenza del patronato della Cgil”.Nel confermare il buon esito della collaborazione, riportato in un apposito report, e la sua prosecuzione per l’anno in corso, Inca e Ugtt sottolineano come “queste azioni siano la conseguenza di una vicinanza non soltanto geografica tra i due paesi, ma soprattutto di una condivisione di principi di solidarietà e di comunione dei popoli, in antitesi rispetto alle tendenze divisive e conflittuali che sono il carburante delle frange terroriste”.

 
 
 

articolo1

Post n°2242 pubblicato il 26 Marzo 2015 da deosoe

RadioArticolo1: venerdì 27 marzo diretta ”Pensieri e pensioni” tavola rotonda sulle tematiche della previdenzaVenerdì 27 marzo, a partire dalle ore 11.30, RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it) seguirà in diretta streaming l’iniziativa dello Spi Cgil, “Pensieri e pensioni”. Alla tavola rotonda che sarà coordinata da Giorgio Nardinocchi, direttore di LiberEtà, oltre al segretario nazionale della Cgil Vera Lamonica, parteciperanno Paola De Micheli, sottosegretario all’Economia, Maria Luisa Gnecchi, componente della Commissione Lavoro della Camera, Michele Raitano, ricercatore in Politica economica dell’Università di Roma la Sapienza. Concluderà i lavori Carla Cantone, segretario generale dello Spi Cgil.

 
 
 
 
 

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