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di Vittorio Casula

 
 

 

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Messaggi del 07/04/2015

18 aprile

Post n°2287 pubblicato il 07 Aprile 2015 da deosoe

 

18 Aprile. Mobilitazione contro i trattati del libero scambio

Il prossimo 18 aprile sarà la giornata mondiale di mobilitazione contro i trattati di libero scambio. In vista  dell'appuntamento, associazioni della società civile, sindacati, agricoltori, giovani, donne, movimenti locali e semplici attivisti hanno lanciato un appello 'per fermare le trattative sulla liberalizzazione degli scambi commerciali e degli investimenti e al fine di promuovere un'economia che serva allo sviluppo dei popoli e del pianeta'. 

"Negli scorsi decenni, infatti - afferma Fausto Durante, responsabile Area politiche europee e internazionali  della Cgil nazionale -, accordi segreti su commerci e investimenti sono stati imposti sotto la pressione delle grandi corporazioni e dei governi, calpestando i diritti di tutti e danneggiando l'ambiente".

 

 

 
 
 

Precari

Post n°2286 pubblicato il 07 Aprile 2015 da deosoe

 

Precari della giustizia. Giovedì conferenza stampa di Cgil e Funzione Pubblica

L'appuntamento è per dopodomani,  giovedì 9 aprile. La Cgil nazionale e la Funzione pubblica della Cgil terranno una conferenza stampa sulla situazione dei lavoratori tirocinanti della Giustizia, lavoratori cassa integrati, in mobilità, disoccupati e inoccupati che dal 2010 svolgono tirocini formativi negli uffici giudiziari.

La conferenza stampa si terrà alle 12 presso la sala Santi della sede di corso d'Italia 25. Interverranno Gianna Fracassi, segretaria confederale della Cgil, e Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale della Funzione Pubblica.

 

 

 
 
 

La Lingua Sarda

Post n°2285 pubblicato il 07 Aprile 2015 da deosoe

 

La lingua sarda e la lezione gramsciana

di Francesco Casula

Antonio Gramsci in una lettera dal carcere alla sorella Teresina, del 26 Marzo del 1927, esprime sul ruolo e l'importanza della lingua materna, una serie di formidabili intuizioni. Che però saranno largamente dimenticate, rimosse e persino combattute da molti suoi "nipotini": di ieri come di oggi. Così nel 1977 il segretario provinciale nuorese del PCI di allora, invitava, con una circolare spedita a tutte le sezioni, di non aderire, anzi di boicottare la raccolta di firme per la Proposta di legge di iniziativa popolare sul Bilinguismo, elaborata da alcuni intellettuali sardi (Lilliu, Masala, Spiga, Sciola) perché separatista e attentatrice all'Unità della Nazione! E oggi, il Presidente del Consiglio regionale sardo Pigliaru e la sua Giunta (di sinistra) hanno stanziato per la lingua sarda, nel bilancio regionale per il 2015, lo 0,025% ! Meno di quanto la Regione assegni a una sagra paesana sulle lumache o a un campionato di calciobalilla!

Ma ecco la Lettera di Gramsci alla sorella: "[...]Devi scri­vermi a lungo intorno ai tuoi bambini, se hai tempo, o almeno farmi scrivere da Carlo o da Grazietta. Fran­co mi pare molto vispo e intelligente: penso che parli già correttamente. In che lingua parla? Spero che lo lascerete parlare in sardo e non gli darete dei dispia­ceri a questo proposito. È stato un errore, per me, non aver lasciato che Edmea, da bambinetta, parlasse libe­ramente il sardo. Ciò ha nociuto alla sua formazione intellettuale e ha messo una camicia di forza alla sua fantasia. Non devi fare questo errore coi tuoi bambi­ni. Intanto il sardo non è un dialetto, ma una lingua a sé, quantunque non abbia una grande letteratura, ed è bene che i bambini imparino più lingue, se è pos­sibile. Poi, l'italiano, che voi gli insegnerete, sarà una lingua povera, monca,fatta solo di quelle poche fra­si e parole delle vostre conversazioni con lui, pura­mente infantile; egli non avrà contatto con l'ambien­te generale e finirà con l'apprendere due gerghi e nessuna lingua: un gergo italiano per la conversazione ufficiale con voi e un gergo sardo, appreso a pezzi e bocconi, per parlare con gli altri bambini e con la gente che incontra per la strada o in piazza. Ti racco­mando, proprio di cuore, di non commettere un tale errore e di lasciare che i tuoi bambini succhino tutto il sardismo che vogliono e si sviluppino spontanea­mente nell'ambiente naturale in cui sono nati: ciò non sarà un impaccio per il loro avvenire, tutt'altro [...]"

In questa lettera Gramsci rivela una serie di intuizioni lucidissime sull'importanza, sull'utilità, sul ruolo e la funzione della lingua sarda, specie per quanto attiene alla formazione e allo sviluppo del bambino e allo stesso apprendimento dell'italiano.

Per intanto ammette che "è stato un errore non aver lasciato che Edmea, da bambinetta, parlasse liberamente in sardo". Si tratta di un errore oltremodo diffuso nella cultura e nell'intera scuola italiana, ancora oggi ma soprattutto nel passato, specie nel periodo fascista.

Ebbene Gramsci, proprio in questo periodo storico e in questa temperie culturale ed ideologica ha il coraggio di andare controcorrente, anche su questo versante. "non imparare il sardo da parte di Edmea -sostiene - ha nociuto alla sua formazione intellettuale e ha messo una camicia di forza alla sua fantasia".

Il grande intellettuale sardo esprime in questa lettera una serie di posizioni sulla lingua materna, che i linguisti e i glottologi nonché gli studiosi delle scienze sociali avrebbero in seguito rigorosamente dimostrato come valide. Ovvero che il bilinguismo non è da considerarsi un fatto dannoso da correggere e da controllare ma una condizione e una competenza che agisce positivamente nelle psicodinamiche dello sviluppo cognitivo e relazionale tanto che l'educazione bilingue ha delle funzioni che vanno al di là dell'insegnamento della lingua. Ovvero che la lingua materna, ha un ruolo fondamentale e decisivo nello sviluppo degli individui, soprattutto dei giovani. Non solo: lo studio e la conoscenza della lingua sarda, può essere uno strumento formidabile per l'apprendimento e l'arricchimento della stessa lingua italiana e di altre lingue. Lungi infatti dall'essere "un impaccio", "una sottrazione", sarà invece un elemento di "addizione", che favorisce e non disturba l'apprendimento dell'intero universo culturale e lo sviluppo intellettuale e umano. Ciò grazie anche alla fertilizzazione e contaminazione reciproca che deriva dal confronto sistemico fra codici comunicativi delle lingue e delle culture diverse, perché il vero bilinguismo è insieme biculturalità, e cioè immersione e partecipazione attiva ai contesti culturali di cui sono portatrici, le due lingue e culture di appartenenza, sarda e italiana per intanto, per poi allargarsi, sempre più inevitabilmente, in una società globalizzata come la nostra, ad altre lingue e culture, al plurilinguismo e alla multiculturalità.

Dal punto di vista formale in questa Lettera  -ma anche nelle altre - Gramsci rivela una scrittura semplice e insieme intensa, talvolta persino scherzosa e ironica, mai "letteraria", di una naturale altezza e forza morale. La sua capacità di interessarsi profondamente e amabilmente delle vicende dei suoi familiari, dell'educazione dei bambini, cui racconterà favole e storielle, rivelano un uomo dall'alta statura umana ed etica, affettuosamente e profondamente legato alla sua terra, alla sua lingua, alle sue tradizioni. Pur infatti nel carcere e nelle privazioni riesce sempre a mantenere un eccezionale equilibrio tra raziocinio e fantasia e un dominio tranquillo sulla realtà, tanto che raramente il carcere nelle Lettere "si sente". Eppure, come scriverà inPassato e Presente: "la prigione è una lima così sottile, che distrugge completamente il pensiero, oppure fa come quel mastro artigiano, al quale era stato consegnato un bel tronco di legno d'olivo stagionato per fare una statua di San Pietro, e taglia di qua, taglia di là, correggi, abbozza, finì col ricavarne un manico di lesina" .

 

 

 
 
 

Pensioni

Post n°2284 pubblicato il 07 Aprile 2015 da deosoe

 

Pensioni: ricostituzioni da aprile

Il Messaggio INPS che fornisce dettagli sull'attività di ricostituzione delle pensioni con effetto a partire dalla rata di pensione di aprile 2015.

 - 7 aprile 2015Pmi TVGoogle Nexus 9, il tablet con Android 5.0 Lollipop

 

Aprile

Con il Messaggio n. 2294/2015, l'INPS ha comunicato che sono state effettuate effettuate le ricostituzioni delle pensioni elaborate a livello centrale nel corso dei mesi di febbraio e marzo 2015, con effetto a partire dalla rata di pensione di aprile 2015. Le operazioni di ricostituzione automatica delle prestazioni si applica allepensioni:

  • con conguagli fiscali a seguito della liquidazione di eventuali altre prestazioni, del venir meno di prestazioni erogate da altri Enti, della variazione dell'imponibile IRPEF, della variazione delle detrazioni d'imposta, del venir meno della detrazione per coniuge a carico. L'elaborazione ha riguardato tutte le variazioni che sono pervenute entro il 1° marzo 2015, ed i conguagli fiscali saranno posti in pagamento con la rata di aprile 2015 con adeguamento della tassazione mensile;
  • confermate a seguito di revisione sanitaria la cui comunicazione sia giunta all'Istituto entro il 2 marzo 2015 per cui il nuovo importo sarà erogato a partire dalla rata di aprile 2015;
  • individuate a rinnovo per essere ricostituite d'ufficio per le quali in sede di rinnovo le procedure di calcolo hanno individuato variazioni d'importo da data anteriore a gennaio 2015.

=> Pensioni 2015: le novità del sistema previdenziale

Per eventuali chiarimenti sul calcolo e sui conguagli effettuati è stato predisposto il modello TE08, disponibile in INTRANET seguendo il percorso:

  • "Assicurato e Pensionato" - STAMPEWEB: stampa elaborati pensioni.

Per eventuali variazioni di importo delle trattenute di lavoro è stato invece predisposto il modello TE09 e/o TE10 (in questi casi il modello TE08 viene inviato in automatico da Postel).

 

Se vuoi aggiornamenti su PENSIONI: RICOSTITUZIONI DA APRILE inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

 

 

 
 
 

Giovanni Berlinguer

Post n°2283 pubblicato il 07 Aprile 2015 da deosoe

 

Camusso: Giovanni Berlinguer ci lascia un grande vuoto

Con un messaggio personale il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha voluto esprimere il suo cordoglio e quello di tutta la Confederazione,  per la scomparsa di Giovanni Berlinguer. "Ci ha lasciato - scrive Susanna Camusso -  un uomo giusto, un fine politico, un uomo sempre vicino al sindacato e ai lavoratori. Autonomo, libero nel giudizio, critico quando necessario, determinato se convinto. 

Con la Cgil Giovanni Berlinguer ha condotto battaglie importanti per migliorare le condizioni, non solo materiali, dei lavoratori ma anche e soprattutto per affermare quei diritti nel lavoro che la sua opera, come uomo e come parlamentare, aiutò negli anni a conquistare. La sua scomparsa lascia in tutti noi un grande e incolmabile vuoto".

 

 

 
 
 

IL MANIFESTO

Post n°2282 pubblicato il 07 Aprile 2015 da deosoe

Il Manifesto 

 
 
 

il fatto quotidiano

Post n°2281 pubblicato il 07 Aprile 2015 da deosoe

Il Fatto Quotidiano 

 
 
 
 
 

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