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di Vittorio Casula

 
 

 

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Messaggi del 08/07/2015

INPS

Post n°2503 pubblicato il 08 Luglio 2015 da deosoe

 

Rapporto Inps 2014

Le pensioni fotografano lo stato dell'Italia: nonostante lo squilibrio finanziario e i conti in rosso dell'Inps, 6,6 milioni di pensionati non arrivano a mille euro al mese. Peggio, 1,9 milioni non supera neppure la soglia dei 500 euro. E' quanto emerge dai dati dell'Inps sul 2014 che rivelano un risultato economico negativo per 12,7 miliardi e un disavanzo finanziario di competenza di 7,8 miliardi. A preoccupare, però, è quel 42,5% di pensionati che con un reddito inferiori ai mille euro al mese assorbe solo il 18,9% della spesa complessiva ricevendo nel 2014 poco più di 50 miliardi di euro.

Il reddito pensionistico medio (la somma di tutti i redditi da pensione, sia di natura previdenziale che assistenziale) ammonta al 31 dicembre 2013 a 1.323 euro lordi mensili. La quota di beneficiari che ottiene pensioni comprese tra 1.000 e 1.500 euro è del 23,5% oltre 3,6 milioni per il 22% di spesa annua (59 miliardi), mentre un ulteriore 17,2% di beneficiari (circa 2,7 milioni di persone) percepisce redditi compresi tra 1.500 e 2.000 euro mensili, pari al 22,2% della spesa (oltre 59 miliardi). Tra i 2.000 e i 3.000 euro lordi si colloca il 12,2% dei beneficiari (quasi 1,9 milioni) cui va il 21,7% della spesa lorda complessiva per un totale di oltre 58 miliardi di euro. Oltre i 3.000 euro mensili troviamo 724.250 soggetti, pari al 4,6% del totale dei pensionati Inps che assorbono il 15,2% della spesa pari a quasi 41 miliardi, riscuotendo pensioni di importo medio mensile di 4.336 euro lordi.

La crisi economica in Italia ha colpito soprattutto la fascia di popolazione con redditi più bassi: in percentuale - sottolinea l'Inps nel Rapporto annuale presentato oggi - il decile più povero in termini di reddito della popolazione ha perso il 27% del reddito disponibile rispetto al 2008 a fronte di appena il 5% di perdita del decile più "ricco". La quota di persone povere è passata in 6 anni dal 18% al 25% della popolazione (da 11 a 15 milioni). La fascia di età più penalizzata è stata quella tra i 50 e i 59 anni.

Al patrimonio netto di 9.028 miliardi del 2013 (assottigliato grazie ai risultati negativi registrati nel 2012 e 2013 con l'incorporazione dell'Inpdap) si sono aggiunti i 21,7 miliardi di ripianamento dei debiti verso lo Stato dell'ex Inpdap. Se non ci fosse stato un risultato negativo il patrimonio complessivo sarebbe stato di 30,7 miliardi. Il risultato negativo per 12,7 miliardi nel 2014 ha portato il patrimonio netto a 17,9 miliardi. L'Inps segnala che il disavanzo finanziario di competenza 2014 di 7,8 miliardi deriva da risultati di segno opposto delle diverse gestioni amministrate. Nella gestione ex Inpdap si registra un forte squilibrio per la cassa dei dipendenti degli enti locali (circa 6 miliardi) mentre nella gestione artigiani il rosso è di circa 5-6 miliardi (un miliardo di rosso i commercianti). Il comparto dei dipendenti privati mantiene un sostanziale equilibrio grazie alla gestione delle prestazioni temporanee mentre la gestione dei lavoratori parasubordinati ha un consistente avanzo di circa 7-8 miliardi.

L'Inps ha effettuato nel 2014 oltre 58mila ispezioni nelle aziende registrando irregolarità nell'81% dei casi (oltre 47.000). Lo scorso anno si è ridotto il numero delle ispezioni rispetto al 2013 (-19,2%), ma i controlli sono stati più mirati portando a un accertamento lordo, comprese le prestazioni indebite annullate) per 1,3 miliardi (+5,8% sul 2013). Nel complesso sono stati scoperti oltre 77.000 lavoratori in posizione irregolare (erano 86.499 nel 2013).

 

 

 
 
 

Maternità

Post n°2502 pubblicato il 08 Luglio 2015 da deosoe

 

Innovazioni su maternità e paternità

Il Decreto Legislativo n. 80 del 15.6.2015, in vigore dal 25.6.2015, presenta alcune sostanziali innovazioni rispetto al Dlgs 151/2001, Testo Unico per la tutela della maternità e paternità. Innanzitutto il Decreto ha carattere "sperimentale" unicamente per il 2015 e per i periodi riconosciuti di congedo solo nell'anno in corso dall'entrata in vigore delle norme; stiamo parlando quindi di sei mesi.

Congedo di maternità per parto prematuro per le lavoratrici dipendenti.

L'art.16 del T.U.,  prevedeva nel caso di parto anticipato che i giorni non usufruiti prima del parto potessero essere aggiunti al periodo dopo il parto, ai tre (solitamente) mesi previsti, per un totale di cinque mesi e un giorno.
Con il nuovo decreto, art.2 comma 1, lettera a), i giorni non utilizzati prima del parto, se il parto avviene in data anticipata rispetto a quella presunta, vanno aggiunti al periodo di maternità dopo il parto stesso, anche superando il limite complessivo di cinque mesi ( e un giorno).

Congedo di maternità per le lavoratrici dipendenti in caso di ricovero.

Il decreto aggiunge, rispetto all'art.16 del T.U. che in caso di ricovero del neonato presso una struttura pubblica o privata, la madre ha diritto a chiedere la sospensione del congedo di maternità per il periodo di congedo anticipato non usufruito e per il periodo dopo il parto durante il ricovero del neonato, facendo decorrere l'astensione dal lavoro al rientro a casa del bambino.

Indennità di maternità nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro.

L'indennità di maternità per congedo obbligatorio, art. 3 Decreto legislativo n.80, modifica l'art.24 del T.U. prevedendo l'erogazione dell'indennità di maternità nel caso di licenziamento per giusta causa.
Viene esplicitamente assorbita nel testo la sentenza di Corte Costituzionale n.405/2001 in favore della lavoratrice madre.

Adozioni e affidamento in caso di ricovero.

Anche per i neonati in adozione e in affidamento l'art.4 del nuovo Decreto estende la possibilità di rinviare il congedo obbligatorio in caso di ricovero del neonato, fino all'effettivo ingresso in famiglia, in un'apprezzabile equiparazione ai figli biologici, del resto uno dei principi ispiratori del T.U.

Congedo di paternità.

Il Decreto estende la possibilità di usufruire del congedo obbligatorio post-parto nei casi previsti dall'art.28 del T.U., cioè di morte, grave malattia della madre, abbandono e affidamento esclusivo al padre "anche qualora la madre sia lavoratrice autonoma".

Padri lavoratori autonomi in alternativa alla madre.

Il Decreto amplia il diritto alla presenza genitoriale per i padri lavoratori autonomi. Il padre lavoratore autonomo può oggi usufruire del congedo obbligatorio dopo il parto nei casi già previsti per i padri lavoratori dipendenti dall'art.28 del T.U., cioè morte o grave infermità della madre, abbandono e affidamento esclusivo al padre.

Paternità adottiva.

Viene riconosciuto il diritto del padre lavoratore dipendente a usufruire del congedo obbligatorio per adozione anche quando la madre non è lavoratrice e non solo alternandosi, come previsto dall'art.31 del T.U.

Congedo parentale.

Il precedente limite temporale di otto anni (art.32 T.U) viene elevato a dodici anni. Inoltre, i sei mesi retribuiti al 30%, nel T.U. (art.34) fino ai tre anni di età del figlio/a, ora vengono retribuiti fino ai sei anni.

Congedo parentale orario.

Il Decreto n. 80  inserisce un nuovo comma  che lascia piena libertà di scelta ai lavoratori dipendenti tra la fruizione giornaliera del congedo parentale e quella oraria.

Handicap e prolungamento del congedo parentale.

Viene esteso il prolungamento del congedo parentale per handicap ai sensi della L.104/82 fino al dodicesimo anno di età del figlio/a, invece che l'ottavo.

Congedo parentale in caso di adozione o affidamento. 
In modo correlato al congedo per i figli biologici, continua il processo di parificazione con i figli adottati e viene pertanto elevata l'età per la fruizione del congedo parentale fino a 12 anni dall'ingresso del minore in famiglia.

Lavoro notturno.

All'art.11 del Decreto, si prevede per la madre adottiva di un minore entro il terzo anno dall'ingresso in famiglia o comunque non oltre il dodicesimo anno di età, o in alternativa il lavoratore padre alle stesse condizioni, di non essere obbligati a prestare lavoro notturno.

Dimissioni.

La lavoratrice madre, e il lavoratore padre che abbia usufruito del congedo di paternità, dimissionaria/o nel periodo protetto, abbia diritto alle indennità previste da contratto o da disposizioni legislative in caso di licenziamento e sia esentata/o dal preavviso.

Congedo per le donne vittime di violenza di genere.

Le lavoratrici dipendenti pubbliche e private con esclusione delle lavoratrici domestiche, le titolari di collaborazione coordinata e continuativa, inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere debitamente certificati, hanno diritto a tre mesi di sospensione dall'attività lavorativa. Il congedo prevede una indennità corrispondente all'ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento.

Modifiche sono state apportate anche per gli iscritti/e alla Gestione separata in caso di adozioni, automaticità delle prestazioni etc.etc. 

Le sedi dell'Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale, sono comunque a disposizione per fornire utili e ancor più dettagliate informazioni

 

 

 
 
 

Edilizia

Post n°2501 pubblicato il 08 Luglio 2015 da deosoe

 

Il rumore in edilizia

Pur se in diminuzione  i casi di ipoacusia nell'edilizia rappresentano ancora una quota importante delle malattie professionali denunciate e riconosciute da parte dell'Istituto Assicuratore. Come ancora presente è in edilizia il rischio rumore prodotte sia dalle macchine che vengono utilizzate  dalle stesse attività lavorative.

Da pochi giorni è stato resa  disponibile  la "Banca Dati Rumore" che contiene  oltre 200 schede relative a  macchine ed attrezzature specifiche del settore edile. Tale Banca Dati è stata realizzata dalla INAIL campana insieme al Centro per la formazione e sicurezza in edilizia (Cfs) della provincia di Avellino, con la collaborazione dell'Asl, dell'Unità operativa territoriale provinciale del Settore verifica certificazione e ricerca, e della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell'Inail. La Banca Dati si completa poi con un Software di Valutazione Rischio Rumore.
 
La Banca Dati Rumore è il risultato del progetto di ricerca "Abbassiamo il rumore nei cantieri edili" la cui finalità è quella di offrire un significativo apporto al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nel comparto edile e di fornire gli strumenti per la corretta valutazione preventiva del rischio rumore così come previsto dall'art. 190, comma 5 bis, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

La Banca Dati Rumore, sintesi del progetto di ricerca, contiene più di 200 Schede di emissione sonora di macchine e attrezzature ed è frutto di una copiosa raccolta di dati di misurazione che hanno riguardato 219 tra macchine e attrezzature, per un totale di 1238 misurazioni fonometriche, mediante un processo articolato in tre macro interventi: la rilevazione delle emissioni sonore nei cantieri  119 Comuni della provincia, l'elaborazione di rapporti di valutazione del rischio rumore e l'implementazione finale della banca dati delle macchine e attrezzature monitorate.

n 27° 2015 numero newsletter.doc

 

 

 
 
 

INAIL

Post n°2500 pubblicato il 08 Luglio 2015 da deosoe

 

Dal 1° luglio rivalutazione delle prestazioni Inail

Dal 1°luglio 2015 le prestazioni Inail dovranno essere rivalutate. Il Consiglio di Amministrazione dell'Inail ha inoltrato al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali la delibera relativa agli aumenti per l'emanazione dei decreti previsti per legge.

L'Inail con delibera dell'11 maggio ha fissato gli aumenti delle prestazioni economiche nei confronti degli infortunati e dei tecnopatici dal 1 luglio 2015.
 
E' un adempimento che l'Istituto compie ogni anno in virtù di quanto previsto dall'art.11 del decreto leg.vo 38/2000 in base al quale le prestazioni sono rivalutate annualmente, a decorrere dal 1° luglio di ciascun anno, sulla base della variazione effettiva dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati intervenuta rispetto all'anno precedente.
 
Si tratta degli incrementi che riguardano la parte patrimoniale della rendita Inail (dal 16% al 100%); nulla a che vedere dunque con l'indennizzo del danno biologico ( 6-15% e quota danno biologico dal 16 al 100%) che ancora, come è noto, non è soggetto all'adeguamento annuale ma che in virtù della legge di stabilità, dal 1° gennaio 2014 ha subito un aumento, in via straordinaria, del 7,57%.

Ciò premesso di seguito si illustrano i parametri fondamentali della rivalutazione delle prestazioni economiche erogate dall'Inail nei settori Industria, Agricoltura e per i  medici e tecnici di radiologia, considerato che la variazione dei prezzi, calcolata dall'Istat, è pari allo 0,19%.

Settore Industria

La retribuzione media giornaliera, fissata per il 2014 in euro 76,67 viene rivalutata dello 0,19% risultando pari a euro 77,12.

Dal 1 luglio 2015 i nuovi limiti retributivi annui minimo e massimo da assumere ai fini del calcolo della rendita (ottenuti moltiplicando per 300 detta retribuzione diminuita del 30% per il minimale ed aumentata del 30% per il massimale) saranno i  seguenti: 
 
• limite minimo euro  16.195,20 (in precedenza euro 16.163,70); 
• limite massimo euro 30.076,80 (in precedenza euro 30.018,30).

 
Inoltre - per le rendite aventi decorrenza anteriore al 1° luglio 2015 - alle retribuzioni effettive si applicheranno i seguenti coefficienti di rivalutazione a seconda del periodo in cui si è verificato l'infortunio o si è manifestata la malattia professionale: 
 
per il 2014 e precedenti                      1,0019
per l'anno 2014 e 1° semestre 2015    1,0000. 
 
Settore Agricoltura 
 
La retribuzione convenzionale annua, sulla cui base riliquidare le rendite di inabilità permanente dei lavoratori a tempo determinato, dal 1° luglio 2015, è di euro 24.440,95.
 
Nei confronti dei lavoratori agricoli subordinati a tempo indeterminato colpiti da infortunio sul lavoro o malattia professionale, dal 1° gennaio 1982, come è noto, i criteri di rivalutazione ed i limiti retributivi sono quelli vigenti nel settore industriale. 
 
Per i lavoratori autonomi si prende a riferimento, dal 1 giugno 1993 (ai sensi dell'art.14 Legge 243/1993) il minimale di legge previsto per i lavoratori dell'industria, ovvero euro 16.195,20. Le rendite con decorrenza anteriore al 1° giugno 1993 saranno invece riliquidate sulla retribuzione annua convenzionale di euro 24.440,95.

Come per il settore industria, per le rendite relative ai superstiti di tutti i lavoratori agricoli deceduti a far data 1 gennaio 2014, il riferimento retributivo deve essere il massimale  previsto per i lavoratori dell'industria  (quindi 30.076,80) secondo quanto sancito dalla norma della legge di stabilità 2014. Per i lavoratori deceduti prima del 1°gennaio 2014  la rendita ai superstiti, si ricorda , va calcolata sulla base della retribuzione convenzionale.

Marittimi 
 
I nuovi massimali retributivi risultano i seguenti: 
 
a)     per i comandanti e capi macchinisti euro                 €     43.310,59 
b)     per i primi ufficiali di coperta e di macchina euro      €     36.693,70
c)     per gli altri ufficiali euro                                         €     33.385,24

Medici esposti a radiazioni ionizzanti 
 
La retribuzione convenzionale annua, sulla cui base riliquidare le rendite di inabilità permanente ed ai superstiti, in godimento dal 1° luglio 2015, è di euro 60.057,27 che scaturisce dalla moltiplicazione della precedente retribuzione annua convenzionale per il coefficiente di variazione (euro 59.273,59 x 1,0019). 
 
Assegno per assistenza personale continuativa e assegno "una tantum" in caso di morte.
 
L' assegno per assistenza personale continuativa, è elevato da euro 532,21 a euro 533,22 e l'assegno "una tantum" in caso di morte,  passa da euro 2.132,45 a euro 2.136,50 per entrambi i settori industriale ed agricolo. 
 
L'Inail ha provveduto ad inviare la delibera al Ministero del lavoro per l'emanazione dei relativi decreti attuativi; sarà pertanto nostra cura informare non appena saranno pubblicati sul sito del Ministero

 

 

 
 
 

Immigrazione

Post n°2499 pubblicato il 08 Luglio 2015 da deosoe

 

Immigrazione: convegno a Taranto su "Identità invisibili"

"Identità invisibili: immigrazione tra emergenza, accoglienza, legalità" è il titolo del convegno che si terrà a Taranto giovedì 9 luglio ore 17,30, presso la biblioteca comunale "P. Acclavio", in piazzale Bestat.

Promossa e organizzata da Cgil e l'associazione Libera, all'iniziativa parteciperanno Gabriella Stramaccioni, segretaria Libera nazionale, responsabile welfare e Marino Rosati, presidente A.N.M. di Taranto.

Il dibattito sarà coordinato da Giuseppe Massafra, segretario generale Cgil Taranto, mentre la relazione introduttiva sarà tenuta da Eva Santoro, segretaria Cgil Taranto.

Le conclusioni sono affidate a Sally Kane, responsabile del dipartimento immigrazione della Cgil nazionale.  

 

 

 
 
 
 
 

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